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LE CHIESE A CORTE DELLA CITTA' DI CAPUALoading...




Dopo la distruzione e il conseguente saccheggio dell’Antica Capua, città che oggi prende il nome di Santa Maria Capua Vetere, la popolazione si diede alla fuga, trovando rifugio e protezione in un’ansa del fiume Volturno sul luogo dove aveva sede il porto fluviale romano di Casilinum. Veniva così costituita la “Nuova Capua”, città di fondazione longobarda, sui resti dell’insediamento romano.
La città voluta dal conte Landone I, poteva essere percorsa attraverso tre assi viari non paralleli e numerose vie secondarie. Il palazzo dei principi longombardi sorgeva proprio al centro dell’abitato e, secondo la tradizione bizantina, non fu concepito come fortificazione, ma piuttosto come luogo aperto, di comunicazione con la città. A fare da cornice al palazzo tre chiese che per tale motivo vengono dette "a Corte", proprio per rappresentare il potere religioso, ma, al contempo, aventi funzione di vigilanza e di protezione nei confronti dei Signori residenti nel Palazzo al quale le chiese erano collegate.
Iniziamo la nostra visita alla prima chiesa...
La città voluta dal conte Landone I, poteva essere percorsa attraverso tre assi viari non paralleli e numerose vie secondarie. Il palazzo dei principi longombardi sorgeva proprio al centro dell’abitato e, secondo la tradizione bizantina, non fu concepito come fortificazione, ma piuttosto come luogo aperto, di comunicazione con la città. A fare da cornice al palazzo tre chiese che per tale motivo vengono dette "a Corte", proprio per rappresentare il potere religioso, ma, al contempo, aventi funzione di vigilanza e di protezione nei confronti dei Signori residenti nel Palazzo al quale le chiese erano collegate.
Iniziamo la nostra visita alla prima chiesa...

Dopo la distruzione e il conseguente saccheggio dell’Antica Capua, città che oggi prende il nome di Santa Maria Capua Vetere, la popolazione si diede alla fuga, trovando rifugio e protezione in un’ansa del fiume Volturno sul luogo dove aveva sede il porto fluviale romano di Casilinum. Veniva così costituita la “Nuova Capua”, città di fondazione longobarda, sui resti dell’insediamento romano.
La città voluta dal conte Landone I, poteva essere percorsa attraverso tre assi viari non paralleli e numerose vie secondarie. Il palazzo dei principi longombardi sorgeva proprio al centro dell’abitato e, secondo la tradizione bizantina, non fu concepito come fortificazione, ma piuttosto come luogo aperto, di comunicazione con la città. A fare da cornice al palazzo tre chiese che per tale motivo vengono dette "a Corte", proprio per rappresentare il potere religioso, ma, al contempo, aventi funzione di vigilanza e di protezione nei confronti dei Signori residenti nel Palazzo al quale le chiese erano collegate.
Iniziamo la nostra visita alla prima chiesa...
La città voluta dal conte Landone I, poteva essere percorsa attraverso tre assi viari non paralleli e numerose vie secondarie. Il palazzo dei principi longombardi sorgeva proprio al centro dell’abitato e, secondo la tradizione bizantina, non fu concepito come fortificazione, ma piuttosto come luogo aperto, di comunicazione con la città. A fare da cornice al palazzo tre chiese che per tale motivo vengono dette "a Corte", proprio per rappresentare il potere religioso, ma, al contempo, aventi funzione di vigilanza e di protezione nei confronti dei Signori residenti nel Palazzo al quale le chiese erano collegate.
Iniziamo la nostra visita alla prima chiesa...

Percorrendo la Via Principi Longobardi possiamo trovare la chiesa di San Salvatore a Corte. Essa fu fondata nel 960 d.c. per esplicito volere della principessa longobarda Adelgrima, il cui sarcofago fu sepolto nella chiesa e successivamente trasferito nel Duomo di Capua. In origine la facciata era preceduta da un portico. Oggi, a causa delle varie stratificazioni che si sono succedute nel corso dei secoli, la chiesa si trova al di sotto del livello stradale di circa un metro. Alla chiesa è annesso un campanile romanico realizzato nel XIII secolo.

Bellissimi i capitelli visibili all’ingresso dell’edificio sacro, caratterizzati dalle foglie di palma, anziché dalle foglie d’acanto tipiche del capitello corinzio classico

L'interno della chiesa prende luce attraverso un rosone molto semplice che sormonta la facciata.
E come possiamo notare la chiesa è divisa verticalmente in tre parti: in quella centrale, decisamente più alta e più ampia, e nelle due laterali dovesi apre un oculo cieco con cornice in pietra a vista.
Nell’arco centrale del triforium si apre il portale d’ingresso in legno; negli altri due archi vi sono semplici vetri che lasciano intravedere le caratteristiche peculiari dell’interno.



Percorrendo la Via Principi Longobardi possiamo trovare la chiesa di San Salvatore a Corte. Essa fu fondata nel 960 d.c. per esplicito volere della principessa longobarda Adelgrima, il cui sarcofago fu sepolto nella chiesa e successivamente trasferito nel Duomo di Capua. In origine la facciata era preceduta da un portico. Oggi, a causa delle varie stratificazioni che si sono succedute nel corso dei secoli, la chiesa si trova al di sotto del livello stradale di circa un metro. Alla chiesa è annesso un campanile romanico realizzato nel XIII secolo.

Bellissimi i capitelli visibili all’ingresso dell’edificio sacro, caratterizzati dalle foglie di palma, anziché dalle foglie d’acanto tipiche del capitello corinzio classico

L'interno della chiesa prende luce attraverso un rosone molto semplice che sormonta la facciata.
E come possiamo notare la chiesa è divisa verticalmente in tre parti: in quella centrale, decisamente più alta e più ampia, e nelle due laterali dovesi apre un oculo cieco con cornice in pietra a vista.
Nell’arco centrale del triforium si apre il portale d’ingresso in legno; negli altri due archi vi sono semplici vetri che lasciano intravedere le caratteristiche peculiari dell’interno.


La chiesa di San Giovanni a corte è dedicata a San Giovanni Battista, pare voluta dalla regina Teodolinda, risale al IX secolo, come si desume dal capitello conservato nella sacrestia


La Chiesa di San Giovanni che porta la qualifica "ad curtim" (come quella di San Salvatore e San Michele) presenta una veste settecentesca, rimaneggiata in tempi recenti, anche se restano aspetti del suo assetto originario. La chiesa presenta una semplice facciata con un portale privo di ornie e vi si accede da via San Giovanni per mezzo di alcuni gradini attraverso un portale dai tratti barocchi.
Chiude il profilo della chiesa una stilizzata croce in ferro mentre la facciata laterale, liscia, ha tre alte finestre.
Chiude il profilo della chiesa una stilizzata croce in ferro mentre la facciata laterale, liscia, ha tre alte finestre.

La chiesa si articola su due piani: uno a livello stradale e uno ipogeo, dove si rinviene l’elemento più interessante: un bellissimo capitello caratterizzato da due ordini di caulicoli solcati da striature; quelli sottostanti nascono dalla base di archetti a mensola che sostituiscono le foglie angolari. Nella parte inferiore della campana sono scolpite a bassissimo rilievo foglie di palma o foglie e frutti di ulivo copiati dal vero
