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600

by Luca Abbonati

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Il processo a Galilei
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Aspetto politico e sociale del 1600

Il Seicento è un secolo che vede l'Europa colpita da una crisi generale in vari campi. Infatti, una buona parte dell'europa, affronterà la peste e duri crisi economiche e politiche. Tuttavia, presenta anche aspetti positivi, ovvero la nascita della cultura barocca e la nascita del pensiero scientifico moderno.
La prima metà del Seicento è dominata dalla lunga e violenta guerra dei trent’anni che vede protagonisti, in varie fasi, tutti i paesi dell’Europa, dal 1618 al 1648. Si presenta, inizialmente, come guerra di religione, per evangelizzare l’intera Europa, poi, col passare degli anni, la ragione del conflitto diventa anche di tipo politico.
La guerra si conclude con la pace di Westfalia, che vede la Francia e l’Olanda diventare le massime potenze, la Germania sempre più frantumata e la Spagna completamente distrutta. Si concludono i conflitti religiosi nell'Europa Occidentale e si ripercuotono conseguenze in ambito economico-sociale.
In Francia si sviluppa l'assolutismo, sotto il regime di Re Luigi XIV, il Re Sole. Concentrerà tutto il suo potere nelle sue mani grazie all'aiuto compiuto da Richelieu e Mazzarino, gli ultimi due ministri. Fondamentale fu la costruzione della Reggia di Versailles, nella quale invita tutti gli aristocratici del regno di Francia dando loro onoreficenze, al prezzo di perdere i loro poteri. Supportato enormemente dalla politica economica di Colbert, riesce ad ottenere l'assolutismo.
La guerra si conclude con la pace di Westfalia, che vede la Francia e l’Olanda diventare le massime potenze, la Germania sempre più frantumata e la Spagna completamente distrutta. Si concludono i conflitti religiosi nell'Europa Occidentale e si ripercuotono conseguenze in ambito economico-sociale.
In Francia si sviluppa l'assolutismo, sotto il regime di Re Luigi XIV, il Re Sole. Concentrerà tutto il suo potere nelle sue mani grazie all'aiuto compiuto da Richelieu e Mazzarino, gli ultimi due ministri. Fondamentale fu la costruzione della Reggia di Versailles, nella quale invita tutti gli aristocratici del regno di Francia dando loro onoreficenze, al prezzo di perdere i loro poteri. Supportato enormemente dalla politica economica di Colbert, riesce ad ottenere l'assolutismo.
Citazione di Vallisneri:

« Un buon filosofo deve in leggendo sospettare di tutto né troppo alle opinioni, benché antiche e comunemente abbracciate, abbandonarsi, essendo la cautela speculatrice della verità e questa è figliuola del tempo, dell'osservazione e dell'esperienza. »
In Inghilterra invece si afferma una monarchia costituzionale, attraverso le due rivoluzioni. Inizialmente il re è Carlo I Stuart, che governa come assolutista, senza convocare mai il Parlamento, causando così una guerra civile contro Parlamento e teste rotonde. Cromwell, politico inglese, si mette a comando dell’esercito delle teste rotonde, sconfiggendo Carlo I e successivamente passa al governo. Alla sua morte sale al trono Carlo II e torna la dinastia degli Stuart, non governa in modo assolutistico e in questo modo Re e Parlamento tornano in equilibrio.
Thought Bubble
Il suo successore è Giacomo II, re cattolico che governa da assolutista. Il popolo non si ribella, pensando che alla sua morte salga al trono una delle due figlie, Anna e Maria, sposata al governatore olandese Guglielmo d’Orange, solo che successivamente Giacomo ha un nuovo erede e quindi il Parlamento decide di fare un colpo di stato: convoca Guglielmo e lo incorona Re d’Inghilterra, facendogli approvare il “Bill of rights”, dove sono citate tutte le libertà. Vieni diviso il potere tra Parlamento e Re, nasce così una monarchia costituzionale.
In Italia si ha un indebolimento tale da far decadere le città come principali centri economici, in quanto ormai la principale rete di commerci si era spostata nell'Atlantico. Pertanto si ha il ritorno alle vecchie forme di economia medievale, che non prevedeva alcun tipo di sviluppo.
Dal punto di vista sociale il ‘600 è un secolo di grande disagio e spaesamento. La popolazione si riduce drasticamente a causa di epidemie, carestie, guerre e scarse condizioni igieniche. È definita anche come epoca di razionalità, dovuta alla rivoluzione scientifica. Fino al ‘500 l’uomo si credeva il centro dell’universo, sostenendo una visione del mondo Aristotelica - Tolemaica, mentre nel ‘600 questa visione cambia e l’uomo, scoprendo di non essere più il centro di tutto, è disorientato e non ha più nessuna certezza. C’è un sapere nuovo, gli scienziati non si accontentano più delle spiegazioni precedenti, ma vogliono essere liberi di conoscere e fare nuovi esperimenti. Galileo Galilei, padre della scienza, porta avanti le teorie copernicane sul sistema eliocentrico e attraverso la sua invenzione del cannocchiale riesce a studiare i corpi celesti. In questo modo va contro la Chiesa e per paura è costretto ad abiurare i suoi pensieri. Galileo Galilei è anche l’inventore del metodo sperimentale, che consiste nell’osservare, fare ipotesi e sperimentare la propria teoria. Il ‘600 quindi, oltre ad essere un secolo di crisi, è anche un secolo di grandi novità, anche per ciò che riguarda la letteratura.
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