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Classe 3 sez. B

by classe 3 sez. B

Pages 2 and 3 of 37

Due grandi pianisti
e compositori a confronto: Mozart e Beethoven
IC 53 GIGANTE NEGHELLI - NAPOLI
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Beethoven
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e
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Mozart
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Che cos'è il pianoforte?
Il pianoforte è uno strumento musicale a corde percosse mediante martelletti azionati da una tastiera.
La tastiera è solitamente composta da 88 tasti, 52 di colore bianco e 36 di colore nero. 
Il pianoforte è il più diffuso strumento appartenente ai cordofoni a corde percosse; altri membri sono il clavicordo, oggi utilizzato prevalentemente per l'esecuzione filogica della musica d'epoca, e il fortepiano, progenitore del pianoforte.
Origini
Il primo modello di pianoforte fu messo a punto in Italia da Bartolomeo Cristofori, padovano alla corte fiorentina di Cosimo III De Medici, a partire dal 1698. Per la precisione era un "gravicembalo col piano e forte", chiamato verso la fine del Settecento con il nome pianoforte, piano-forte, ed anche "fortepiano" (come risulta dalle locandine coeve dei concerti di Beethoven ed altri grandi compositori dell'epoca in cui il pianoforte andò affermandosi). La novità era l'applicazione di una martelliera al clavicembalo. L'idea di Cristofori era di creare un clavicembalo con possibilità dinamiche controllabili dall'esecutore; nel clavicembalo, infatti, le corde pizzicate non permettono di controllare la dinamica (anche per questo motivo, pianoforte e clavicembalo non appartengono alla stessa sottofamiglia). Il pianoforte in Italia fu apprezzato soprattutto dal famoso compositore Benedetto Marcello.
La sua evoluzione:
Saltèrio
Monocordo
Clavicordo
ghironda
Clavicembalo
Monocordo
Hydraulis
ghironda
Clavicembalo
Pianoforte
I cordofoni
Il pianoforte appartiene alla categoria dei cordofoni a corde percosse. I cordofoni sono strumenti a corda, che naturalmente producono il suono tramite le vibrazioni create dalle corde (si pensi banalmente all'arpa, o al violino). Nel pianoforte, la percussione sulle corde avviene tramite martelletti che vengono messi in azione tramite la tastiera, la quale si compone di 88 tasti. Di questi, 52 sono bianchi e 36 sono neri; sui primi vengono suonate le note naturali, mentre sui secondi si rappresentano le alterazioni (perciò i vari bemolli e diesis)
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