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STORIA DEL CALENDARIOLoading...

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I fatti astronomici che riguardano il calendario, sono i due movimenti che compie la Terra:



Tra i calendari antichi, merita di essere ricordato quello egizio in quanto era molto simile al nostro. La durata dell'anno infatti, era di 365 giorni suddivisi in dodici mesi di 30 giorni più 5 giorni supplementari.

Questi 5 giorni erano particolarmente sacri e collocati alla fine della terza stagione (la stagione del raccolto). Venivano denominati EPAGOMENI, dal greco EPAGOMENOS, cioè supplementare.
Diversa la situazione per quanto riguarda il calendario romano. Sembra che, ai tempi di Romolo, l'anno fosse di 304 giorni divisi in 10 mesi di cui 6 di 30 giorni e 4 di 31 giorni.

I nomi dei mesi erano quelli attuali ad eccezione di Gennaio e Febbraio che non esistevano e l'anno cominciava con Marzo. Il mese di Luglio veniva chiamato Quintilis, cioè quinto mese; fu cambiato in Iulius in onore di Giulio Cesare che era nato in quel mese. Il mese di Agosto veniva chiamato Sextilis (sesto mese). Fu il Senato che ne cambiò il nome in Augustus, in onore di Cesare Augusto colui che in quel mese aveva riportato tre vittorie e messo fine alle guerre civili. Settembre, Ottobre, Novembre e Dicembre si chiamano così perchè erano il settimo, l'ottavo, il nono e il decimo mese.
Sembra che i Romani avessero ereditato quel tipo di calendario da una popolazione abitante presso il Polo Nord quando il clima era temperato. I due mesi in meno sarebbero in relazione al periodo, durante l'anno, di mancanza totale o quasi di luce solare che caratterizza le terre vicino al Polo.


Quando poi questo popolo migrò a Sud, a causa del cambiamento di clima, dovette cambiare il calendario per adeguarlo alle stagioni che caratterizzano il continente europeo e aggiunsero i due mesi che non consideravano presso il loro territorio.
Così fecero anche i Romani creando Gennaio e Febbraio.
Così fecero anche i Romani creando Gennaio e Febbraio.
IL CALENDARIO GIULIANO
Fu Giulio Cesare che, nel 46 a.C., procedette a una nuova riforma: stabilì che la durata dell'anno sarebbe stata di 365 giorni e che, ogni quattro anni, si sarebbe dovuto intercalare un giorno. Con la riforma di Giulio Cesare l'anno restò diviso in 12 mesi, della durata, alternativamente, di 31 e 30 giorni con la sola eccezione di Febbraio che era destinato ad averne 29 (30 ogni quattro anni). Quando, nell'8 a.C., il Senato cambiò il nome di Sextilis in Augustus, stabilì anche che questo mese dovesse avere lo stesso numero di giorni del mese che onorava la memoria di Giulio Cesare (Iulius), cioè 31 giorni. Fu così che fu tolto un giorno a Febbraio, che scese a 28 giorni (29 ogni quattro anni), per darlo ad Agosto.
