Le grandi religioni

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LE FESTIVITÀ INDUISTE Le festività induiste ruotano attorno a rituali o a adorazioni che si svolgono in comunità oppure in un tempio, rappresentano però un importante momento di aggregazione sociale. Tutti i credenti indipendentemente dalla condizione economica e sociale si riuniscono per celebrare le proprie festività. Inoltre questi avvenimenti svolgono per gli induisti anche una funzione educativa per le nuove generazioni. Con queste si trasmettono ai ragazzi antichi saperi, storie tratte dalle antiche scritture oppure danze e musiche tradizionali. Pongal&nbsp;&nbsp; Thai Pongal è una festa del raccolto celebrata dalla popolazione tamil in India e in Sri Lanka. Thai Pongal si celebra il giorno del&nbsp;solstizio d'inverno; tradizionalmente è dedicato al dio del sole&nbsp;Surya, e segna l'inizio del percorso a nord del Sole dalla sua estremità meridionale, un movimento tradizionalmente chiamato Uttarayana. I Tamil eseguono una varietà di ringraziamenti alle&nbsp;divinità solari, in special modo a Surya . Holi L'Holi&nbsp;è una festa religiosa durante la quale è usanza sporcarsi con polveri colorate per omaggiare un rito di origine indiana che simboleggia la rinascita e la reincarnazione. La Holi Fest, , si è trasformata in un evento dove musica da discoteca e polveri colorate creano un clima festoso, molto amato dai giovani. È osservata principalmente in&nbsp;India,&nbsp;Nepal&nbsp;e nelle zone del mondo con significativi gruppi di popolazioni di origini indiane.

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Sinagoga è il termine che definisce il luogo di culto della religione ebraica; la parola stessa è la traduzione del termine ebraico «casa dell’assemblea».&nbsp;&nbsp;&nbsp;L’ebreo può pregare in qualunque luogo dove non vi siano sculture o immagini che ritraggono persone o animali. Il punto focale della sinagoga è costituito&nbsp;dall’Aròn Ha-Kodesh.&nbsp;L’Aron Ha-Kodesh deve essere situata sul&nbsp;lato est&nbsp;del Bet Hakneset, deve cioè essere&nbsp;rivolta verso Gerusalemme. Una tenda, chiamata paròchet, copre le ante dell’Arca Santa e davanti a questa c’è un lume (Ner Tamìd) che deve essere sempre acceso; davanti all’armadio c’è la&nbsp;tevà&nbsp;(o bimà) del Tempio, cioè l’altare. Le donne posso accedere al matroneo, lo spazio a loro riservato: questo per non distrarre gli uomini dalla preghiera e per evitare l’eccessiva vicinanza degli oggetti sacri del Tempio con le donne nel periodo del ciclo mestruale perché sono considerate impure nella Torah.

Dio - Divinità - Fondatore

Buddha - Siddartha Gautama

Affresco raffigurante la nascita di Buddha

Quando si nomina Buddha come personaggio storico e religioso in realtà si fa riferimento a Siddartha Gautama. Fondatore del Buddhismo, Siddartha nasce nel 566 avanti Cristo a Lumbini, nel Nepal meridionale, da una famiglia ricca e potente discendente da una stirpe guerriera. Dopo la nascita di Siddharta, a corte vengono invitati asceti e brahmani per celebrazioni di buona fortuna: nel corso dell'evento, il saggio Asita annuncia l'oroscopo del bambino, spiegando che egli è destinato a diventare o un Chackravartin, cioè un monarca universale, o un asceta rinunciante.&nbsp;

Il padre, tuttavia, è turbato dall'eventualità di essere abbandonato dal figlio, e quindi mette in atto tutto quel che è possibile fare per impedire il concretizzarsi della premonizione. Siddharta sin da ragazzo evidenzia una forte tendenza alla contemplazione. Proprio in quel periodo, però, Siddharta si accorge della crudeltà del mondo in cui vive, ben diversa dagli sfarzi della sua reggia. Resosi conto della sofferenza umana dopo avere incontrato un morto, un malato e un anziano, capisce che la cultura e la ricchezza sono valori destinati a svanire. Mentre cresce in lui la sensazione di vivere in una prigione dorata, decide di rinunciare al potere, alla fama, al denaro e alla famiglia: una notte scappa dal reame a cavallo.

Da quel momento, si dedica alla meditazione, con l'aiuto dell'asceta Alara Kalama. Giunto nella regione del Kosala, si dedica all'ascesi e alla meditazione, per arrivare alla sfera di nullità che corrisponde allo scopo finale della liberazione.&nbsp;

Concetti chiave

L’induismo, è la terza religione del mondo. Più che una religione, È un insieme di tante tradizioni religiose, accomunate da alcuni concetti fondamentali.

-&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;Brahman (Dio), è lo spirito supremo Che si manifesta nel mondo attraverso molte divinità, In particolare quelle che formano la Trimurti: Brahma, Vishnu e Shiva. La vita del mondo infatti attraversa varie fasi: nascita, morte e rinascita. -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;Atman (anima), è una particella del Brahman Presente negli uomini, negli animali e nelle cose. -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;Dharma (ordine), è la legge eterna che garantisce l’armonia nell’universo, nella natura, nella società e nella morale. Ognuno deve obbedire al proprio dharma, che corrisponde al insieme dei doveri della propria casta. -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;Karma (azione), indica sia l’azione sia la conseguenza dell’azione. Secondo la legge del karma ogni azione, come ogni parola o pensiero, è la conseguenza di un’azione precedente e la causa di una successiva. Le azioni positive, cioè che rispettano il dharma, producono effetti positivi e quelle negative, cioè contrarie al dharma, producono effetti negativi Nella vita attuale o in quella successiva. -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;Samsara (trasmigrazione), è il ciclo di morte e rinascita. Quando l’uomo muore, il suo atman si introduce in un feto e rinasce in un’altra persona. La reincarnazione avviene sulla base delle azioni compiute nella vita precedente: chi si è comportato bene rinasce in una casta superiore, chi si è comportato male in una casta inferiore oppure in un animale. -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;Moksha (liberazione) è la salvezza, che si realizza quando l’atman invece di trasmigrare in un altro corpo, si libera dal ciclo delle rinascite e si ricongiunge con brahman.

I fondamenti della Dottrina Islamica non riguardano solamente verità teologiche e religiose, ma si riferiscono alla società nel suo complesso, a norme cui il credente deve obbligatoriamente attenersi e che coinvolgono molteplici aspetti della vita. Le fonti che permettono il tramandarsi delle indicazioni dell’Islam sono il Corano (il Libro sacro dell’Islam) e la Sunna (raccolta di detti e aneddoti sul modo di comportarsi di Maometto nelle varie circostanze della vita). Nell’ Islam non esiste il sacerdozio, come prevede per esempio la religione cattolica: la funzione di capo religioso e guida della comunità (Imam) può essere svolto da qualunque fedele che abbia le conoscenze e il prestigio necessari (meriti umani e conoscenza dei rituali religiosi).

L’Islam si basa su un sistema morale in cui il fedele deve osservare e rispettare in ogni circostanza i diritti universali fondamentali per l’umanità stabiliti dalla stessa religione islamica. Nel Corano viene descritto come deve agire un uomo che sia giusto e cosciente di Dio, il quale deve rispettare e portare a termine gli impegni presi, senza perdere di vista l’amore verso Dio e verso il prossimo. Quattro sono gli incarichi a cui il fedele deve attenersi: -La fede deve essere vera e sincera. -Si deve essere pronti a mostrare la propria fede in opere di carità verso il prossimo. -Bisogna essere buoni cittadini e sostenere le organizzazioni sociali. -L’anima di ognuno deve essere solida e incrollabile sempre, in ogni circostanza della vita. La fede in Dio e nel Giorno del Giudizio, forniscono la spinta giusta che permette alla persona di adottare la condotta morale necessaria.

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OGNUNA DELLE TRE SEZIONI PRINCIPALI È SUDDIVISA IN 12 CAPITOLI:

Testi principali,&nbsp;Talismani,&nbsp;Commentari&nbsp;, Diagrammi e illustrazioni, Storie e genealogie,&nbsp;Precetti&nbsp;, Cerimonie, Rituali, Pratiche, Biografie, Inni,&nbsp;Memoriali.

PER FINIRE QUESTE SONO TUTTE LE VERSIONI DELLO DAOZANG:

Dongzhen, Testi della suprema purezza&nbsp; Si riferisce alla meditazione e all'alto livello di iniziazione sacerdotale.&nbsp; Dongxuan, Testi del tesoro sacro&nbsp; Offre maggiore importanza alle pratiche dei rituali e al livello medio di iniziazione.&nbsp; Dongshen, Testi dei tre sovrani&nbsp; Tratta di pratiche esorcistiche e del livello minore di iniziazione.&nbsp;

I seguaci della religione taoista sono circa 400 milioni diffusi in Cina. Il Taoismo e il Confucianesimo, insieme al Buddhismo sono le tre religioni tradizionali della Cina. Taoismo e Confucianesimo sono contemporanei della seconda metà del 1°millennio a.C., mentre il Buddhismo arrivò in Cina dall'India nel VII sec. d.C.&nbsp;

LA FESTA DELLE PURIFICAZIONI:

Nel mese di febbraio si svolge la festa della purificazione. In questo mese perché la parola Febbraio proviene dal latino: "purificare ed espiare". Questa festa è antica e proviene dalle campagne. L'idea che questo periodo dell'anno serva per purificarsi prima dell'arrivo della stagione primaverile. La festa si conclude con un pranzo sulle colline cinesi.

LA FESTA DI INIZIO ESTATE:

Il quinto giorno del quinto mese segna l’inizio dell’estate celebrato con il consumo di focaccine di riso su barche fluviali a forma di drago e i rituali di preservazione dalle malattie per i bambini e di propiziazione della pioggia.

FESTE RELATIVE ALLA NASCITA DI EROI E DI SANTI DELLA REGIONE POPOLARE:

Nel periodo invernale vengono celebrate feste relative alla nascita di eroi e di santi della religione popolare, come i santi protettori locali del suolo che vengono celebrate nel primo e nel quindicesimo giorno di ogni mese. Tra le varie pratiche rituali importante è il culto degli antenati spesso considerato la base primordiale della «religione dei cinesi».

LE FESTIVITÀ DEL TAOISMO:

Il giorno del Capodanno Lunare, o festa di primavera, viene festeggiato con tutta la famiglia attorno ad un banchetto, per ricordare gli antenati e i parenti che abitano in altre parti del mondo. Questa è la festa più importante. Inizialmente sono posti sul tavolo le bacchette per mangiare, del vino, del te e del riso scotto; in seguito viene servito un pranzo di 16 o 24 portate. Questo pasto è accompagnato da canti di prosperità e benedizioni per l'anno che verrà. Vengono indossati dei vestiti nuovi e alla mezzanotte dei fuochi d'artificio segnano l'arrivo del nuovo anno. Questo Capodanno provoca la più grande migrazione dell’anno, in milioni di persone vengono solamente per ammirarlo.

Il quindicesimo giorno del primo mese è la Festa delle Luci, che viene celebrata con processioni di lanterne e danze di draghi.&nbsp;Inoltre questa è inclusa nel ciclo delle festa del Capodanno cinese. Ci sono diverse tradizioni durante questa festività come consumare una zuppa di yuànxiao, un dessert tipico; sono gnocchi dolci di riso ripieni, cotti nell’acqua, la cui forma arrotondata simboleggia la pienezza. Un’attività diffusa è quella di cercare di risolvere gli enigmi scritti sulle lanterne. Durante il giorno si organizzano delle esibizioni artistiche come la danza del leone e del drago. Oltre alle lanterne in serata si possono ammirare i bellissimi fuochi d’artificio.

Bisogna tener presente che il calendario islamico è un calendario lunare, per cui le date delle feste variano molto di anno in anno, rispetto al calendario gregoriano.

Lailat al Miraj

L’ascesa di Maometto verso il Paradiso. La tradizione islamica racconta che Maometto venne accompagnato dall’Arcangelo Gabriele nella sua ascensione al Paradiso, dove incontrò i grandi personaggi della tradizione ebraica e cristiana come Abramo, Mosè e Gesù.

"Notte del perdono", riflessione religiosa, prima di entrare nel mese del digiuno dedicato al Ramadan.&nbsp;

Mese nel quale si pratica il digiuno, per celebrare la prima rivelazione del Corano a Maometto. Dopo il lungo mese di digiuno seguono tre giorni di festa chiamati Eid ul-Fitr

Nel Cristianesimo il luogo di culto è chiamato chiesa (dal greco ekklesìa = assemblea), che in origine designava la comunità di fedeli e poi è passato a indicare l’edificio di culto. Nella sua struttura interna il luogo di culto cristiano si caratterizza per la centralità dell’altare, dove si celebra la memoria della morte e della resurrezione di Cristo (Eucaristia); per il riferimento dato alla croce, come simbolo cristiano per eccellenza; per il posto segnato all’ambone (o pulpito) da cui si annuncia la Parola di Dio (Bibbia) che viene commentata dal ministro del culto. Altri riferimenti importanti sono il battistero, cioè il luogo dove si somministra il battesimo (che segna l’ingresso nella comunità cristiana) e il campanile per richiamare i fedeli al culto. Le chiese cattoliche si distinguono per la presenza del tabernacolo in cui viene conservata e adorata l’eucaristia.&nbsp;

Il Corano&nbsp;è il libro più sacro del mondo islamico, per ogni musulmano è il bene più prezioso. Il termine deriva dall’arabo&nbsp;al-Qur’an, che secondo alcuni studiosi deriva dal verbo “leggere”. Il Corano è dunque una lettura ad alta voce, una recitazione. Il Corano è un testo complesso: secondo la tradizione islamica contiene la raccolta completa delle rivelazioni fatte da Dio a Maometto&nbsp;tramite l’arcangelo Gabriele. Le rivelazioni furono comunicate dal Profeta in forma orale e furono in seguito trascritte da alcuni seguaci. Il Corano è suddiviso in 114 capitoli, detti&nbsp;sure&nbsp;(dall’arabo&nbsp;surah, “sequenze”) divise in versetti, chiamati&nbsp;‘ajat; sono disposte secondo un ordine decrescente (da quelle più lunghe a quelle più brevi) con un’unica eccezione: la&nbsp;prima sura, di soli sette versetti, che presenta la preghiera fondamentale per i musulmani. Tutte le sure cominciano con la&nbsp;basmallah, cioè con la formula “nel nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso”; l’unica eccezione è la&nbsp;sura 9. Le sure trattano argomenti diversi, riconducibili però a quattro principali filoni tematici:·&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;i&nbsp;precetti, le leggi e le norme giuridiche; ·&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;le storie e le leggende&nbsp;riguardanti Maometto, ma anche i profeti della&nbsp;Bibbia ebraico-cristiana&nbsp;che lo hanno preceduto; ·&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;le&nbsp;esortazioni&nbsp;ai credenti a operare bene; ·&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;gli inni&nbsp;ad Allah. Le sure si differenziano anche in base al periodo della predicazione: ·&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;quelle che riguardano le rivelazioni ricevute alla Mecca, dette&nbsp;sure del periodo meccano, datate dal 610 al 622, che sono le più antiche; ·&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;le cosiddette&nbsp;sure del periodo medinese, perché rivelate a Medina, e dunque cronologicamente le ultime, datate dal 622 al 632.

Le grandi religioni nel mondo 3A 2019-2020

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I testi sacri

SHINTOISMO Per quanto riguarda i testi sacri, lo shintoismo si differenzia fortemente dalle religioni più conosciute per l'assenza di un corpus di testi sacri dove vengono spiegati intergralmente gli insegnamenti: vengono adottate le espressioni shintō koten (classici shintoisti) o shinten (testi sacri) per indicare i vari libri contenenti i concetti fondamentali di questa religione, e in particolare nel Kojiki ("Memorie degli avvenimenti dell’antichità") e nel Nihon shoki ("Annali del Giappone”), scritti nell'VIII secolo, in cui si trova la storia del Giappone dalla sua creazione - per opera della coppia divina, Izanagi (maschio) e Izanami (femmina) - all'anno 697, viene spiegato il rapporto tra gli umani e le divinità, e viene tracciata la genealogia di quel popolo di cui si parla nei testi, enunciando anche le origini divine dell’imperatore. Il Kojiki è la più antica cronaca esistente in Giappone e il primo testo di narrativa giapponese pervenutoci. E' diviso in tre volumi: il Kamitsumaki , il Nakatsumaki e il Shimotsumaki.

Una pagina del Nihon Shoki, o Nihongi, testo sacro giapponese.

Ricordiamo che Tao in cinese vuol dire “via” e nelle filosofie orientali il simbolo del Tao, altrimenti detto anche dello “yin e yang” (yin “il lato in ombra della collina” e yang “il lato soleggiato della collina”), rappresenta il cammino, il divenire di tutte le cose, che si realizza con un movimento che oscilla tra due estremi. Ogni volta che uno dei due viene raggiunto, una forza spinge in direzione contraria e così via. La teoria è basata dai movimenti del sole e della luna, dall’alternarsi delle stagioni e dallo scorrere ciclico del tempo. Le due metà in cui è diviso il simbolo circolare rappresentano dunque due principi opposti e complementari al tempo stesso per esempio: il femminile e il maschile, il freddo e il caldo, l’oscurità e la luce.

La&nbsp;svastica&nbsp;è un antico&nbsp;simbolo induista, utilizzato anche nella cultura cinese, giapponese e mongola e in religioni come il giainismo e il buddismo. Le sue origini sono antichissime, è stato inventato durante l'età della pietra ed è infatti utilizzato ininterrottamente da 4000-5000 anni. Per gli antichi indiani non era solo un simbolo, ma un concetto importante. Il simbolo divenne importante in seguito, specialmente con l’ascesa delle pratiche rituali, delle feste, delle tradizioni dei templi e dell’adorazione rituale domestica nell’antica India. Nell'induismo assume significati augurali o di fortuna. Nella religione induista la svastica è associata al Sole&nbsp;e alla ruota del mondo che gira intorno ad un centro immobile, e quindi emblema di&nbsp;Visnu&nbsp;(e perciò anche di Krnsa). In antichità veniva indossato per accedere ai templi sacri. Dopo la seconda guerra mondiale la svastica, diventato simbolo della Germania nazista di Hitler, è stata bandita ma recentemente è stato approvato l'uso di questo simbolo esclusivamente per scopi religiosi. In alcune zone del mondo, dove è praticata la religione induista, è usanza tatuarsi sul corpo la svastica come segno di buon auspicio.

tempio di salomone a gerusalemme

Una ricostruzione digitale del secondo tempio

Il&nbsp;Tempio&nbsp;di&nbsp;Gerusalemme, o&nbsp;Tempio&nbsp;Santo&nbsp;era un insieme di strutture situate sul&nbsp;Monte del Tempio&nbsp;nella&nbsp;Città Vecchia di Gerusalemme, sito attuale della&nbsp;Cupola della Roccia. Il Tempio, ricostruito diverse volte nel corso dei secoli, funzionò come luogo di culto per gli&nbsp;Israeliti&nbsp;ed infine per gli&nbsp;ebrei&nbsp;lì stanziati divenne l'edificio sacro più importante dell'ebraismo.&nbsp;&nbsp;La parola&nbsp;ebraica&nbsp;con cui chiamavano il tempio significa "casa di&nbsp;Dio" o la&nbsp;Mia casa&nbsp;(di Dio). Il&nbsp;primo tempio di Gerusalemme, secondo la&nbsp;Bibbia, venne edificato da&nbsp;re Salomone secondo il volere di&nbsp;re David, il quale ne aveva avuto indicazione da Dio stesso. Nonostante il desiderio del sovrano di vedere il completamento della sua costruzione, fu appunto suo figlio, e suo successore al trono del&nbsp;Regno di Giuda e Israele, a vederlo ultimato.&nbsp;

Nome dato dagli europei al Muro occidentale, unico resto del tempio di Gerusalemme, costruito nel 10° sec. a.C., ricostruito da Erode nel 19 a.C. e distrutto nel 70 d.C. dai romani. È il monumento più sacro per l'ebraismo; dopo la guerra del 1967, quando Gerusalemme fu posta sotto la sovranità israeliana, davanti al sito è stata creata una spianata, sede di raduni e manifestazioni religiose.

Uno dei simboli buddisti più potenti, il&nbsp;leone&nbsp;è collegato ai concetti di&nbsp;regalità,&nbsp;forza e potenza interiore, rivelandosi, un’immagine particolarmente&nbsp;appropriata per indicare il Budda, che la tradizione vuole fosse un principe reale.

rappresenta la purezza del corpo e dell’anima. La leggenda di questo fiore narra&nbsp;che quando il piccolo Buddha mosse i suoi primi passi, in tutti i posti che calpestava sbocciavano fiori di loto. Nelle religioni dell'Asia, la maggior parte delle&nbsp;divinità&nbsp;sono sedute su un fiore di loto in atto di&nbsp;meditazione. Questo fiore ha molti colori e per ognuno di essi vengono attribuite delle funzioni spirituali: il più importante tra essi è il loto rosa che rappresenta i personaggi divini come il Grande Buddha

la simbologia è molto ricca perciò, per motivi di spazio, la descrizione si limiterà alla Ruota a raggi, l'albero Bodhi , il Leone e il fiore di Loto

E’ stato il primo simbolo buddhista; è costituito da otto raggi che rappresentano gli otto nobili sentieri del buddhismo&nbsp;(Retta Comprensione, Retta Motivazione, Retta Parola, Retta Azione,&nbsp;Retta Vita, Retto Sforzo, Retta Consapevolezza, Retta Concentrazione); i tre segmenti al centro indicano i tre gioielli di Budda ovvero il&nbsp;Budda, il&nbsp;Dharma&nbsp;(gli insegnamenti)&nbsp;e&nbsp;il&nbsp;Sangha&nbsp;(la comunità’ spirituale). Questa ruota può essere divisa in tre parti che simboleggiano&nbsp;un aspetto della pratica buddista ovvero il mozzo (disciplina), i raggi (saggezza), e il cerchio (concentrazione). Questa ruota rappresenta la ruota dell’esistenza,&nbsp;la&nbsp;ciclicità della vita&nbsp;e&nbsp;il&nbsp;suo movimento simbolico nel tempo dell’infinito.&nbsp;&nbsp;Il&nbsp;Budda&nbsp;è conosciuto come&nbsp;colui che gira la ruota, che stabilisce un nuovo ciclo di insegnamenti in movimento e di conseguenza cambia il corso del destino.

Ruota a raggi sul tetto del monastero di Jokhang

Leone di pietra nel monastero buddista di Chongshen.

Però, Siddharta non è contento: sceglie, quindi, di stabilirsi in un villaggio vicino al fiume Neranjara, dove trascorre alcuni anni in compagnia di cinque discepoli brahmanici, dei quali diventa il maestro spirituale. In seguito, tuttavia, egli comprende che l'auto macerazione e le pratiche ascetiche estreme sono inutili e dannose. A circa trentacinque anni, egli raggiunge l'illuminazione perfetta: seduto a gambe incrociate sotto un albero di fico, arriva al nirvana.

Grazie alla meditazione, tocca livelli di consapevolezza sempre più importanti, cogliendo la conoscenza dell'Ottuplice sentiero. Quindi, egli capisce che il suo scopo è quello di diffondere la dottrina a tutti. Negli anni successivi, Gautama Buddha si dedica alla predicazione, soprattutto lungo la pianura gangetica, rivolgendosi ai laici e dando vita a nuove comunità monastiche disposte ad accogliere chiunque, a prescindere dalla casta e dalla condizione sociale.

Più tardi - è il 486 avanti Cristo - Siddartha, ormai ottantenne, torna a camminare nella pianura del Gange. Mentre si dirige verso Kusinagara, ha un malore; un nobile gli regala una stoffa gialla per permettergli di sdraiarsi. Quindi Gautama Buddha, dopo avere dato disposizioni su quel che bisognerà fare del suo cadavere (verrà cremato), si gira su un fianco, guardando verso nord, e muore. Da quel giorno, il suo insegnamento - il Buddhismo - si diffonderà nel mondo.

Statua che rappresenta la morte di Buddha

Questa ricorrenza celebra la vocazione di Ibrahim nel compiere la volontà divina. Secondo la tradizione islamica il sacrificio di una pecora, o capra, ricorda il montone che fu sacrificato al posto di Ismaele.

Capodanno Islamico che a differenza delle altre culture viene riconosciuto piuttosto come una commemorazione del giorno in cui Maometto stabilì il calendario islamico in congiunzione con il Primo Stato Islamico, nella città di Medina.&nbsp;

Evento celebrato in modi diversi e con motivazioni diverse nel mondo islamico. Nel mondo sciita essa ha un carattere luttuoso, mentre altrove ha aspetti meno severi e addirittura in Nordafrica ha aspetti di gioia sfrenata simile al carnevale

Si onora la data di nascita del profeta Maometto&nbsp;

È formata da libri differenti per origine, composizione, lingua, datazione e genere&nbsp;letterario, scritti in un lasso di tempo molto ampio (circa dal X sec. a.C. al I sec. a.C. per l'AT e dal 50 al 100 d.C. per il NT), preceduti da una tradizione orale e racchiusi in un&nbsp;canone&nbsp;stabilito nei primi secoli d.C. Per i cristiani&nbsp;cattolici e ortodossi&nbsp;i libri che compongono la Bibbia sono 46&nbsp;(dell'AT)&nbsp;+ 27&nbsp;(del NT)&nbsp;= 73. I cristiani&nbsp;protestanti&nbsp;hanno&nbsp;7 libri in meno, perché per quanto riguarda l'AT seguono l'elenco dei libri della Bibbia ebraica. Per parlare degli eventi in cui Dio si è manifestato agli uomini, i vari autori usarono diversi&nbsp;generi letterari, cioè una varietà di forme espressive: racconti simbolici, poesie, profezie, regole di vita, leggi, preghiere, resoconti storici, documenti d'archivio. Spesso gli autori usarono un linguaggio simbolico, ricco di immagini e metafore che li aiutavano ad esprimere meglio la parola di Dio.

La Menorah è il candelabro a sette braccia che nell’antichità veniva acceso all’interno del Tempio di Gerusalemme attraverso la combustione di olio consacrato. Il progetto originale, la forma, le misure, i materiali e le altre specifiche tecniche si trovano per la prima volta nella Torah, nel libro dell’Esodo, in corrispondenza delle regole inerenti al Tabernacolo. Le stesse regole adottate poi per il Santuario di Gerusalemme.&nbsp;&nbsp; Il destino della Menorah originale è oscuro: era fatta interamente d’oro, e venne con molta probabilità portata a Roma quando Tito conquistò la terra di Israele nel 70, come testimoniato da una raffigurazione sullo stesso Arco di Tito. Secondo alcune testimonianze non confermate, è rimasta a Roma fino al Sacco di Roma del 455 finendo poi a Costantinopoli. Da qui se ne perdono le tracce. La tradizione ebraica sostiene che la Menorah trafugata da Tito fosse una copia. Quella vera sarebbe stata nascosta in previsione della distruzione del secondo Tempio di Gerusalemme

L'Om o Aum è il mantra più sacro, antico e rappresentativo della religione induista. Questo simbolo indica la sillaba Om, la sillaba più sacra della religione induista; è molto conosciuta poichè viene ripetuta e cantata durante tutte le adorazioni e le feste sacre induista; infatti emettendo questo suono "aaaaaauuuuuummmm" o “ooooooommmmmmm” si sta imitando il tono armonico di tutta la creazione;

La sillaba va pronunciata&nbsp;all’alba, al pomeriggio e al tramonto e in ogni momento della giornata ha un significato diverso: Alba: creazione e conscio Pomeriggio: sostentamento e&nbsp;inconscio Tramonto: distruzione e subconscio

Rappresentazione grafica della sillaba Om

In molti luoghi, dove si pratica la religione induista, è usanza tatuarsi, nella parte alta della schiena, questo simbolo come segno di protezione e onore. Secondo le credenze induiste il simbolo racchiude i seguenti significati: Sacro, Unicità, Totalità, Creazione, Evoluzione, Sostegno, Manifestazione, Perpetuazione, Sacra Trinità, Espressione Divina, Parola Indistruttibile (verità)

Il principale testo sacro della religione ebraica è la Tanakh (che comprende i testi scritti originariamente in ebraico presenti nell'Antico Testamento della Bibbia). La Bibbia ebraica è composta da 24 libri, ed è suddivisa in tre sezioni: la Torah (o Pentateuco), i Nevi'im ("Profeti") e i Ketuvim ("Scritti"). La Torah, che in ebraico vuol dire "legge", contiene, secondo la tradizione, le istruzioni impartite da Dio al popolo di Israele sul Monte Sinai dopo la fuga dall'Egitto. Essa contiene la descrizione della storia dell'umanità dalla creazione fino all'arrivo degli ebrei in Terra d'Israele.

Il Nihongi, chiamato anche Nihon Shoki, è il secondo libro in ordine cronologico della storia giapponese classica. È più elaborato del Kojiki, che è stato scritto prima del Nihonji ma si occupa principalmente degli aspetti religiosi della corte imperiale.&nbsp;Inizia con i racconti di mitologia giapponese: la nascita delle prime divinità, elencate in una lunga e a volte confusa lista di nomi, prosegue con la comparsa di una coppia di dei. Si compone di trenta volumi che narrano le vicende del Giappone fino al 697 d.C., riportate in ordine cronologico e abbastanza attendibili solo in riferimento agli ultimi tre secoli della narrazione. In origine tutto tutto il sapere religioso (miti, rituali…) veniva tramandato oralmente. Nell’VIII secolo d.C. si misero per iscritto le antiche tradizioni mitologiche e storiche, negli Annali giapponesi; poi si compilarono le raccolte di rituali, cioè vennero redatti i testi liturgici che ancora oggi vengono usati come modello rituale delle preghiere.

&nbsp;Un tempo l’ordine sacerdotale era ereditario mentre ora si diventa sacerdoti shinto frequentando seminari. Dopo la Seconda Guerra Mondiale il sacerdozio è stato aperto anche alle donne.

Il simbolo che caratterizza il cristianesimo è la&nbsp;CROCE&nbsp;dove è stato crocifisso Gesù, è il segno più importante per i cristiani, un segno d'amore&nbsp;e di&nbsp;donazione. Gesù ha detto che dare la vita per gli altri è il gesto d'amore più grande che si può compiere. Tanti sono gli esempi di persone disposte a sacrificare se stesse pur di salvare la vita degli altri o per renderla migliore. Gesù morendo in croce ha dato la sua vita per la salvezza di tutti gli uomini dal peccato e dalla morte.

Il CRISMON o monogramma di Cristo è stato introdotto dall'imperatore&nbsp;Costantino ed è formato dalle iniziali greche maiuscole di Cristo, la X (chi) e P (rho) incrociate insieme. Qui lo vediamo raffigurato con due colombe, come in alcuni sarcofagi del IV secolo.&nbsp;

La Festa delle Capanne ricorda i 40 anni trascorsi dagli ebrei nel deserto, dopo la fuga dall’ Egitto, in cui vissero in abitazioni precarie. Tipico di questa festa è il lulav, formato da rami di palma, mirto e salice legati insieme e da un cedro.

Nel giorno del Grande Perdono si invoca il perdono per i peccati commessi e si conclude con il suono dello shofar. In questo giorno si digiuna e non si lavora.

Il giorno sacro è il sabato: il Talmud fornisce un elenco di attività non consentite, non si possono accendere fuochi, non si può cucinare, né guidare, né parlare di lavoro. Lo scopo è liberare i fedeli dalle preoccupazioni quotidiane e rigenerarli nello spirito. La sera, prima che tramonti il sole, si accendono due candele e si recita una benedizione con cui si accoglie lo Shabbat. Sulla tavola ci sono due pani intrecciati che ricordano la doppia razione di manna che gli ebrei ricevettero nel deserto.

La stella di Davide venne usata durante la seconda guerra mondiale per riconoscere gli ebrei. Loro dovevano infatti portare una stella di David gialla sul cappotto così da essere riconoscibili.

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Allah è una parola araba che significa Dio. Nella religione islamica Allah è il nome con cui Dio definisce sé stesso nel Corano (testo sacro dell'islam). Allah è il benevolo Creatore dell'universo e giudice dell'umanità, eterno, onnipotente, onnisciente, totalmente libero, misericordioso e benevolo con le Sue creature, inconoscibile dagli uomini se non per mezzo della rivelazione dei testi profetici e della loro interpretazione. Tale Rivelazione sarebbe stata trasmessa ad uomini prescelti: i profeti. Il loro numero sarebbe altissimo. Lo stesso Gesù Cristo è considerato un profeta inviato da Allah. Maometto è l'ultimo e il più importante dei profeti inviati da Allah.&nbsp;&nbsp;

MASJID AL HARAM – LA MECCA La più grande moschea al mondo non poteva che trovarsi a La Mecca, primo luogo santo dell’Islam.

Una moschea prevede un cortile quadrato circondato da portici (sahn) dove si trova la fontana per le abluzioni, il rito di purificazione che il fedele deve compiere prima di entrare nello spazio sacro. All’interno una nicchia decorata con mosaici o marmi (mihrab) indica la direzione obbligata (qibla) verso cui i fedeli devono rivolgersi per la preghiera, seguendo l’orientamento verso la città santa della Mecca. A destra del mihrab si erge un pulpito (minbar), da dove l’oratore recita la preghiera del venerdì, secondo la tradizione musulmana. Sono poi presenti una o più logge (dikka o dakka) destinate ad accogliere i direttori della preghiera e, solamente in alcuni casi, un’altra loggia (mansura), chiusa da una grata e riservata al califfo. Ma forse l’elemento più caratteristico e rappresentativo di una moschea è il minareto, alta torre situata in un angolo del cortile o all’esterno dalla quale il muezzin chiama i fedeli alla preghiera.

La Pasqua ricorda la liberazione dalla schiavitù in Egitto. L’usanza prevede una cena servita su piatti rotondi con del cibo disposto secondo un significato ben preciso: il pane azzimo ricorda la fretta con cui gli ebrei scapparono dall’Egitto, l’agnello rappresenta il sacrificio che salvò il popolo dalla morte, le erbe amare l’amarezza della schiavitù, la pasta fatta con miele, uvetta, datteri e mele ricorda la malta con cui gli ebrei costruirono le case dei faraoni, il sedano ricorda la corrispondenza con la primavera e l’uovo sodo è il simbolo della continuità della vita.

La Pentecoste ricorda il dono della Legge sul Monte Sinai e si celebra 50 giorni dopo Pasqua. E’ una ricorrenza legata al periodo agricolo della maturazione dei cereali e delle primizie e alla riconoscenza a Dio per il raccolto.

DIVINITÀ/FONDATORE

Il taoismo è un complesso di principi filosofico-religiosi elaborati da Lao Tzu, probabilmente nato nel 604 a.C. in un villaggio della provincia dell’Honan. Pare abbia incontrato&nbsp;Confucio, con cui condivise la preoccupazione per la situazione sociale del suo tempo. A differenza di Confucio, scelse la via della separazione dagli uomini e della meditazione e si ritirò, quindi, in solitudine, morendo intorno al 517 a.C. Nella&nbsp;teologia&nbsp;taoista, la concezione tradizionale di&nbsp;divinità&nbsp;è molto diversa da quella occidentale; il&nbsp;Dio&nbsp;del Taoismo è il&nbsp;Tao e non sta al di sopra e prima di tutti gli esseri concreti, ma è un'energia che fa parte del mondo e lo guida al perfezionamento. Nel&nbsp;Taoismo il termine divinità&nbsp;è andato consolidandosi anche nella parola&nbsp;Shen. Nella religione&nbsp;taoista&nbsp;anche gli&nbsp;Shen&nbsp;sono costituiti dal Tao, e sono tutte le forze soprannaturali che si verificano nella natura e che influiscono sulla vita umana. Gli&nbsp;Shen&nbsp;sono un numero elevatissimo di divinità, organizzate in base al proprio grado.

L'universo spirituale creato dal&nbsp;Taoismo&nbsp;è estremamente complesso, però si può fare una suddivisione delle entità divine in due categorie principali. Della prima categoria fanno parte tutte le entità divine ancestrali e gli spiriti primordiali. La seconda categoria è invece ulteriormente divisa in tre gruppi. Vi si trovano infatti le&nbsp;divinità celesti, gli&nbsp;spiriti della natura, e infine gli&nbsp;Xian (i così detti santi taoisti il cui spirito è immortale).&nbsp;

Il Buddhismo è una delle religioni più antiche e diffuse nel mondo: esso, infatti è concentrato principalmente nel continente asiatico in particolar modo nel sud-est , anche se sopratutto nel XX secolo, il Buddhismo si è diffuso anche nelle nazioni occidentali. Con il termine Buddhismo si indica un insieme di tradizioni e di tecniche spirituali ( individuali e devozionali).

Carta con tutti gli stati che praticano il Buddhismo

La popolazione musulmana mondiale supera il miliardo di persone. Il 30% vive nel subcontinente indiano, il 20% nell’Africa subsahariana, il 17% nell’Asia sudorientale, il 18% nel mondo arabo, il 10% nell’ex Unione Sovietica e in Cina. In Turchia, in Iran e in Afghanistan risiede il 10% dei musulmani non arabi. Sebbene minoranze musulmane siano presenti in quasi tutte le aree geografiche, inclusa l’America Latina e l’Australia, le più numerose risiedono nell’ex Unione Sovietica, in India e nell’Africa Centrale. Vi sono 5 milioni di musulmani negli Stati Uniti. In Italia ve ne sono attualmente oltre un milione.

ALLA RICERCA DELL' ARMONIA

In questa versione dell’ universo composita&nbsp;e nello stesso tempo armonica, l’ uomo non deve che mettere in comunicazione il proprio spirito con quello dell’ universo. In questo caso, la regola&nbsp;fondamentale tra tutte le altre del taoismo è “agire senza agire”, infatti l’ uomo non deve operare in contrapposizione alla natura, ma deve lasciare che essa fluisca dentro e fuori di sé, portando il compimento dei propri cicli. Per giungere alla “salvezza” l’ uomo deve seguire tre&nbsp;principi fondamentali i cosiddetti “i tre tesori del taoismo”&nbsp;e sono:

-&nbsp;La compassione (o l’ amore) : dal momento che tutto discende dal “Tao” (l’ uomo), facendo parte del bene agli altri, si fa del bene a sé stessi; -&nbsp;La semplicità( o la moderazione ): serve per agire in modo semplice,senza eccessi, è il modo&nbsp;più armonioso&nbsp;di vivere; -&nbsp;La pazienza( o l’ umiltà): serve per non imporsi, non forzare perché bisogna lasciare tranquilla la natura mentre sta facendo il suo corso.

-&nbsp;Ubbidire ai genitori -&nbsp;Servire l’ imperatore e il maestro - Rispettare tutte le creature -Risolvere le questioni ed eliminare l odio -Sacrificare i propri interessi per aiutare i poveri -Nutrire gi esseri&nbsp;viventi -Rendersi utili ai propri simili -Recitare i libri taoisti -Bruciare l’ incenso per onorare gli dei

Vi sono altri elementi che compongono un santuario scintoista, come i Komainu, statue di pietra raffiguranti esseri metà cani e metà leoni. La loro funzione è quella di respingere il maligno. “Uno” dei santuari più famosi scintoisti, è il gran Santuario di Ise, nella prefettura di Mie, nella regione di Kansai del Giappone. In realtà, bisognerebbe utilizzare il termine santuario, al plurale, poiché in realtà il grande santuario di Ise, non è altro che un unione di 125 santuari autonomi, divisi in 2 blocchi principali, distanti tra di loro di 6km. Il primo blocco, è chiamato Geku, il santuario esterno, ed è dedicato al Dio dell’agricoltura. Il secondo blocco, Naiku, è dedicato alla dea del sole.

Komainu

La festa di&nbsp;PASQUA&nbsp;è dedicata alla risurrezione di Gesù che morendo in croce e risorgendo realizza la salvezza degli uomini dal peccato e dalla morte. La data varia perché correlata al ciclo lunare. Si celebra la domenica dopo il primo plenilunio successivo all'equinozio di primavera (21 marzo). La&nbsp;Quaresima&nbsp;è il periodo di 40 giorni che prepara alla Pasqua.&nbsp;

Pope at Easter Vigil: ‘Even from the grave Jesus brings life’, April 11 2020

La festa della&nbsp;PENTECOSTE&nbsp;è dedicata alla discesa dello Spirito Santo sugli apostoli e Maria che trovano la forza e il coraggio di annunziare a tutti il messaggio e la vita di Gesù. Si celebra 50 giorni dopo Pasqua.&nbsp;

In base all’importanza e alle dimensioni architettoniche (spesso strettamente correlate tra loro), possiamo distinguere i seguenti luoghi di culto cristiano: * Chiesa: nome generico che sta a indicare un luogo di culto cristiano; dall’architettura e dalla struttura generale, soprattutto dall’arredamento interno, è possibile intuire se si tratta di una chiesa cattolica, ortodossa o della Riforma. * Basilica: si caratterizza per l’importanza storica dell’edificio e per le grandi dimensioni, a cui sono stati conferiti dal Papa speciali diritti cerimoniali.

Milano - Sant'Ambrogio

* Santuario: è comunemente un luogo di culto (non solo cristiano), dove vengono venerate le spoglie (o le reliquie) di personaggi significativi o dove la tradizione vuole che sia avvenuto un fatto miracoloso (es. santuario mariano di Lourdes). * Cattedrale: è la chiesa più importante di una diocesi, dove c’è la “cattedra” del vescovo. La diocesi è un territorio ecclesiastico, di cui è responsabile il vescovo, ed è formata da tante parrocchie con a capo un parroco.

La parola "Bibbia" deriva dal greco&nbsp;βιβλία&nbsp;(biblìa) che significa&nbsp;libri. I cristiani ritengono che sia stata scritta da autori umani sotto l'ispirazione di Dio. Questi autori vengono detti&nbsp;agiografi. A differenza di quella ebraica è costituita da due parti:&nbsp;l'Antico e il Nuovo Testamento.&nbsp;L'AT racconta la storia dell'alleanza di Dio con gli uomini iniziata con Abramo e continuata con Mosè e i profeti. Il NT racconta la storia dell'alleanza con Dio con tutti gli uomini portata a compimento con Gesù.&nbsp; La parola "Testamento" significa "patto"&nbsp;o&nbsp;"alleanza"&nbsp;ed indica il patto stabilito da Dio con gli uomini.

Il libro sacro del buddhismo si chiama Tripitaka ed è composto da 3 canoni, chiamati "cesti" in quanto i lavoratori dell'antica India mettevano i cesti con all'interno terra e mattoni sulle teste, camminavano un po' fino al prossimo lavoratore, la passavano, e quest'ultimo ripeteva il processo. La scrittura era conosciuta ai tempi del Buddha, ma come mezzo di comunicazione si considerava meno fidato della memoria umana. Di conseguenza, i monaci e le monache confidarono alla memoria tutti gli insegnamenti del Buddha e li trasmisero ad altri, come i lavoratori passavano la terra ed i mattoni ad altri mediante i cesti. Questa è la ragione per cui le prime tre parti delle scritture buddhiste si chiamano "cesti".&nbsp;

I tre canoni che compongono il Tripitaka sono: il Vinaya-piṭaka, questa parte contiene le 227 norme per il vestiario e per la disciplina di monaci e le monache, consigli per l'amministrazione monastica e la storia dell'ordine. il Sutta-piṭaka contiene tutti i discorsi del Buddha e di alcuni dei suoi discepoli illuminati, rielaborati e in parte anche versificati e l’Abhidhamma-piṭaka di carattere dottrinale e metafisico.

Le festività shintoiste sono basate per lo più sui cicli della natura. 3 Febbraio Setsunbun- Sai questo giorno segna&nbsp;la fine dell’inverno e l’inizio della primavera. Per attirare la buona sorte ed allontanare la cattiva, si è soliti gettare in ogni stanza della casa dei fagioli, per poi farli uscire attraverso le porte esterne 3 Marzo Hina- Matsuri Questa festa è dedicata alle figlie in famiglia. Un altro nome per questa giornata è Momo no sekku, che significa festa dei fiori di pesco, perché in questo periodo dappertutto sbocciano questi fiori, simbolo di un matrimonio felice. Secondo un’antica usanza giapponese, bambole di carta vengono messe in una barca che scende lungo un fiume fino al mare, portando difficoltà o cattivi spiriti con loro. Una superstizione popolare afferma che se la famiglia si dimentica di allestire l’intera festa prima della notte del 4 marzo, la ragazza di casa non si sposerà prima dell’anno successivo.

Nell’induismo esistono 3 vie per raggiungere la salvezza. Per liberare la loro anima dal ciclo delle rinascite i fedeli hanno appunto 3 possibilità: • Via dell’azione: consiste nel fare tutto ciò che richiede il proprio dharma, è necessario compire queste azioni in modo disinteressato, senza egoismo e senza perdere la libertà interiore • Via della conoscenza: è una via più “intellettuale” perchè non consiste nel compiere azioni concrete ma nel conoscere la verità. Ciò consiste nel prendere conoscenza del fatto che l’atman è diverso dal corpo ed è la stessa natura di Brahman, ovvero atman e Brahman coincidono. Tutto ciò si può ottenere solo attraverso la meditazione e lo studio dei testi sacri sotto la guida di un maestro • Via della devozione: è una via accessibile a tutti perchè è espressa nel rapporto personale con la fede e con l’amore e la devozione verso la propria divinità

Al tempo del profeta Maometto non venivano utilizzati simboli per identificare la religione islamica, ma le armate islamiche utilizzavano delle bandiere a tinta unita o bianche o nere o verdi, questo perché il profeta Maometto aveva imposto di non utilizzare simboli per descrivere la religione islamica, tranne che per il vessillo di Khālid b.al-Walīd (capo guerriero arabo) ovvero un’aquila.

Il simbolo utilizzato tutt’ora è ereditato dal impero Ottomano, anche se il simbolo si stima che esistesse già nel 341 a.c., quindi antecedente all’Islam, quando la città di Bisanzio venne messa sotto assedio da parte di Filippo II di Macedonia, in una notte buia Filippo con le sue truppe si avvicinavano alle mura della città per coglierla di sorpresa scalandole le mura, ma quando stavano iniziando la scalata un vento improvviso disperse le nuvole e la luce della luna fece scoprire i Macedoni, le truppe di Bisanzio diedero l’allarme e sconfissero i Macedoni.

Nel 1453 quando i Turchi Ottomani occuparono Bisanzio, oltre alla credenza che la notte prima della battaglia i turchi videro una falce di luna con all’interno una stella, videro questo simbolo impresso ovunque nella città e pensando avesse grande potere magico lo adottarono come simbolo e successivamente venne adottato da altre comunità Mussulmane, immaginando in esso un emblema di grandezza e vittoria, anche se altre comunità mussulmane, proprio perché la storia racconta le origini pagane del simbolo non adottarono questa simbologia.

Per i Cristiani, Dio è&nbsp;Amore, perciò, pur essendo uno, non è solitario, ma&nbsp;Trinità, cioè tre Persone (Padre,&nbsp;Figlio&nbsp;e&nbsp;Spirito santo) che si amano così tanto da essere un solo Dio. I Cristiani credono che, per salvare il mondo dal male e dalla morte,&nbsp;il Figlio si è fatto uomo&nbsp;(Incarnazione; Gesù), vivendo nel popolo Ebraico.

Gesù, il&nbsp;Cristo&nbsp;( = Messia = Unto, cioè Re, Sacerdote e Profeta) annunciato dai profeti, ha portato la bella notizia (Vangelo) di salvezza, è morto ed è risorto per donare al mondo la vita stessa di Dio, cioè la vita nell'amore, da oggi e per sempre. I Cristiani credono nella&nbsp;resurrezione&nbsp;di tutto l’Uomo, anima e corpo.&nbsp;Dio è&nbsp;Padre&nbsp;(Gesù lo chiamava&nbsp;Papà),&nbsp;perciò tutti gli uomini sono fratelli. Lo&nbsp;Spirito&nbsp;è tutto l'amore che c'è tra il Padre il Figlio e che si riversa sugli uomini. Tutti e tre vivono insieme come un'unica realtà.&nbsp;

I testi sacri

I testi sacri dell’Induismo sono quasi tutti scritti in sanscrito classico, una lingua molto antica, ma anche in vedico una lingua ancora più antica. I due testi sacri più importanti per gli induisti sono lo Shruti e lo Smriti. Lo Shruti Lo Śhruti è un sostantivo femminile sanscrito che indica la conoscenza udita al principio dei tempi e trasmessa oralmente dai sacerdoti dei brahmani. Questo testo sacro, secondo la tradizione brahmanica e induista, non è stato originariamente composto dagli uomini ma trasmesso così come è ai "cantori" delle origini e quindi è indicato con il termine di apauruseya. Il corpo dei testi appartenenti alla Śhruti è ritenuto il testo sacro più importante della religione induista.

Appartengono alla Śhruti: -I Veda -I Brahmana -Le Aranyaka -Le Upanisad

Le veda Le Veda sono un'antichissima raccolta in sanscrito vedico di testi sacri dei popoli arii che invasero intorno al XX secolo a.C. l'India settentrionale. Il termine sanscrito vedico veda indica il "sapere", la "conoscenza", la "saggezza", e corrisponde all'avestico vaēdha, al greco antico οἶδα, al latino video. Per il fatto che essi non hanno un autore umano ma sono stati solo "uditi" vengono chiamati Shruti. I Brahmana I Brāhmaṇa sono dei testi religiosi indiani composti in sanscrito intorno al XI-IX secolo a.C. aventi lo scopo di descrivere e spiegare la relazione tra le formule sacrificali e le azioni inerenti alle cerimonie sacrificali presenti nei Veda. I Brāhmaṇa risultano essere la più antica testimonianza di testi sanscriti composti in prosa.

LUOGHI SACRI Ci sono quattro posti geograficamente importanti nella vita di Buddha: dove è nato: Lumbini in Nepal, il luogo del risveglio: Bodh Gaya in India , dove ha recitato il suo primo sermone: Sarnath in India e dove ha lasciato il suo corpo mortale: Kushinagar in India.

Questi quattro luoghi per la loro importanza furono rappresentati&nbsp;simbolicamente da:&nbsp; - un loto - l'albero della bodhi - la ruota del dharma - una stupa.

A Lumbini, dove Buddha nacque, c'è il giardino lumbini, all'interno del quale ci sono una serie di strutture costruite in memoria di Buddha, tra le quali quattro stupa e un pilastro di pietra .&nbsp;

Mezzaluna Crescente: significa luce che illumina dal buio dell’ignoranza e dalla lontananza dalla religione. Inoltre per gli Arabi e i Turchi il valore delle parole sono date dalla somma dei numeri che corrispondono alle lettere, infatti: Mezza Luna (HILAL) e ALLAH hanno lo stesso valore.

Stella: introdotta dopo l’impero Ottomano perché in Arabo il nome del profeta Maometto appare simile ad una stella a 5 punte. Un altro significato a cui viene dato alla falce di luna e alla stella è la congiunzione tra la Luna e Venere, questo avvenne il 23 Luglio del 610 notte in cui il profeta Maometto vide per la prima volta Dio.

Secondo la tradizione taoista, le Montagne Sacre contengono l’energia tellurica simboleggiata dal dragone che corre sottoterra: gli antichi cinesi ritenevano che materia ed energia che fossero fondamentalmente la stessa cosa e con la loro forma spinta verso il cielo le montagne erano l’esempio più evidente di energia convertita in materia. Centrale nel culto taoista delle montagne era la credenza che ci fossero cinque vette sacre, nel nord, sud, est ovest e centro della Cina, collegate direttamente al paradiso. Grazie alla loro speciale energia si pensava che le montagne nutrissero erbe e funghi magici usati per elisir dell’immortalità. Inoltre erano considerate luoghi ideale per il ritiro e la meditazione.

Il Monte Hua, noto anche come Picco dell' Ovest,nella provincia del Shaanxi alto 2154 m

il Monte Heng, noto anche come Picco del Nord, nella provincia del Shanxi, alto 2017 m

Il Corano comprende tutta la predicazione di&nbsp;Maometto&nbsp;dal momento della prima rivelazione (610) fino alla sua morte (632), ma non è da considerare opera del Profeta, bensì di&nbsp;Allah, di cui il Profeta non fu che l’intermediario. Per questa ragione il Corano è per il musulmano la parola rivelata da Dio, fissata una volta per tutte e pertanto&nbsp;definitiva e&nbsp;intoccabile. In questo l’islam si distingue nettamente dal&nbsp;cristianesimo, nel quale l’Antico e il Nuovo Testamento sono stati affiancati nei secoli dalla&nbsp;tradizione, cioè dagli scritti dei Padri della chiesa, dalle disposizioni dei pontefici e dalle decisioni dei concili ecumenici. Un’altra caratteristica del Corano è di non presentare solo precetti riguardanti il culto e i riti della religione islamica, ma di esporre anche le&nbsp;norme giuridiche&nbsp;che devono regolare la società musulmana e disciplinare la vita del credente. È questa la&nbsp;Shari’a&nbsp;(letteralmente significa “la via diritta”, “la via battuta”). È la&nbsp;legge islamica&nbsp;che disciplina l’attività umana. La&nbsp;Shari’a&nbsp;regola il diritto penale, i contratti, i matrimoni e la proprietà privata, ma le norme contenute in essa sono limitate. Per questo in seguito le venne affiancata la&nbsp;Sunna&nbsp;(letteralmente significa “tradizione, “costume”, “codice di comportamento”), ovvero la raccolta dei comportamenti che il Profeta ha assunto in differenti occasioni e sono diventati esempi da seguire da parte della comunità dei musulmani e chiave d’interpretazione per la liceità o meno di fattispecie non previste espressamente dal Corano.

STUPA&nbsp; Uno stupa è un monumento buddhista la cui funzione principale è quella di conservare reliquie. E' il monumento religioso più antico. In origine era un tumulo di sabbia o terra che serviva a ricoprire le reliquie del Buddha. Dopo la sua morte il corpo di Buddha fu cremato e le sue ceneri vennero sepolte sotto otto stupa, con altri due stupa intorno all'urna e le altre ceneri.

Nel corso dei secoli lo stupa è cambiato, non è più solo monumento funerario ma anche luogo di preghiera e di venerazione.

IL MONASTERO: LA PAGODA I monasteri sono costruzioni arroccate in cima alle montagne, imbiancati a calce, ricoperti di bandierine colorate ed all'ingresso presentano le ruote di preghiera. I monaci vivono lavorando nel tempio, accettando offerte e praticando certe ritualità.

A Bodh Gaya c'è il tempio di Mahabodhi costruito esattamente nel punto dove Buddha ebbe l'illuminazione. A Sarnath furono costruiti una serie di edifici religiosi (stupa, monasteri, templi, scuole) e una colonna che commemora il primo sermone di buddha. A Kushinagar esiste una delle località più importanti del pellegrinaggio buddistha, cioè lo stupa della cremazione.

Attualmente il cristianesimo è la religione più diffusa al mondo con circa 2,5 miliardi di fedeli, il 33% degli abitanti del globo, così suddivisi: * cattolici&nbsp;1 miliardo e 285 milioni (17,7% della popolazione mondiale) * protestanti&nbsp;500 milioni (5,6%) * evangelici pentecostali&nbsp;470 milioni (5%) * ortodossi&nbsp;240 milioni (3,6%) * anglicani&nbsp;80 milioni (1,3%) Il cristianesimo è la religione predominante in&nbsp;Europa,&nbsp;Russia,&nbsp;America,&nbsp;Filippine,&nbsp;Africa centrale&nbsp;e&nbsp;Africa del Sud,&nbsp;Oceania. Nell'Asia centrale e nel Medio Oriente è la seconda religione dopo l'Islam.&nbsp;Stati Uniti, seguiti da&nbsp;Brasile&nbsp;e&nbsp;Messico, hanno la più vasta popolazione cristiana del mondo.

Il gatto della fortuna: Maneki neko

Leggenda Meneki Neko

Esistono molte leggende che parlano di Maneki neko, spesso simili tra loro, ed in ognuna di queste, si parla del salvataggio di qualcuno da parte di questo gatto. Così, da leggenda è diventato uno dei simboli più popolari in Giappone. Si crede che questo amuleto abbia capacità di protezione, porti fortuna, salute e denaro, ed è per questo motivo che lo si trova ovunque. Avendo origini molto antiche, esistono diverse raffigurazioni in materiali diversi, ma tutte hanno la stessa impostazione: seduto, con una campanella agganciata al collo e con la zampina alzata in segno di saluto. Anche i colori sono differenti, ognuno dei quali rappresenta un suo significato.

«Nel Diciassettesimo secolo, in un tempio di Tokyo, viveva un monaco poverissimo, costretto a dividere il suo cibo con un gatto Tama. Un giorno, durante una tempesta, un ricco signore si fermò sotto un albero del tempio per ripararsi dalla pioggia. Mentre aspettava la fine della tempesta, vide un gatto, che con la zampa, lo invitava a seguirlo verso il tempio. L'uomo si alzò per seguire il gatto e proprio in quel momento un fulmine colpì la pianta. Da quel giorno l'uomo divenne amico del monaco e del gatto, che non dovettero più vivere in povertà. Quando il gatto Tama morì fu seppellito nel tempio di Goutokuji.»

Tamoe: simbolo della trinità shintoista

Il Tomoe shintoista presenta un'analogia con il più famoso simbolo taoista. Come nel Tao cinese, esistono due energie o principi, uno femminile e uno maschile, chiamati nel taoismo Yin e Yang e nello shintoismo rispettivamente In (femminile) e Yo (maschile). La terza parte rappresenta l'universo, ovvero tutte le manifestazioni che scaturiscono dai due principi primordiali.

Dio o divinità Kami Kami è la parola giapponese per indicare una divinità,o uno spirito soprannaturale. Possono essere elementi del paesaggio, forze della natura, esseri naturali e anche spiriti di persone venerate. Sono le entità spiritiche che popolano tutto l'universo, sono gli spiriti della natura, e si esprimono attraverso essa. Per il fedele shintoista una cascata, la Luna o semplicemente una roccia, possono essere considerati come espressione dei kami ed elementi mistici in grado di porre in contatto con la sfera divina. Anche semplici forze, ovvero i cicli che regolano l'universo, come la fertilità o la crescita, possono essere visti come manifestazione delle impercettibili forze divine che popolano la natura. I kami sono stati definiti anche con il termine “li”, ovvero "intelligenze innate", oppure "principi". Questa miriade di definizioni sta ad indicare la complessità nel dare una spiegazione al concetto stesso di divinità shintoiste. L'Imperatore o grandi uomini potevano essere o divenire kami. Il Tenno, l’imperatore, era considerato essere il discendente di Amaterasu e padre di tutti i Giapponesi ed era pertanto un kami sulla Terra, un ikigami o "kami vivente".

Dio e Divinità Kami Kami è la parola giapponese per indicare una divinità,o uno spirito soprannaturale. Possono essere elementi del paesaggio, forze della natura, esseri naturali e anche spiriti di persone venerate. Sono le entità spiritiche che popolano tutto l'universo, sono gli spiriti della natura, e si esprimono attraverso essa. Per il fedele shintoista una cascata, la Luna o semplicemente una roccia, possono essere considerati come espressione dei kami ed elementi mistici in grado di porre in contatto con la sfera divina. Anche semplici forze, ovvero i cicli che regolano l'universo, come la fertilità o la crescita, possono essere visti come manifestazione delle impercettibili forze divine che popolano la natura. I kami sono stati definiti anche con il termine “li”, ovvero "intelligenze innate", oppure "principi". Questa miriade di definizioni sta ad indicare la complessità nel dare una spiegazione al concetto stesso di divinità shintoiste. L'Imperatore o grandi uomini potevano essere o divenire kami. Il Tenno, l’imperatore, era considerato essere il discendente di Amaterasu e padre di tutti i Giapponesi ed era pertanto un kami sulla Terra, un ikigami o "kami vivente". Poiché il giapponese normalmente non distingue il numero, singolare-plurale, nei nomi, non è talora chiaro se kami si riferisca ad una singola entità o ad entità multiple. Quando è assolutamente necessario un concetto di pluralità, viene usato il termine kami-gami, che è una ripetizione della stessa parola kami che diventa gami . A volte ci si riferisce a kami "femminili" con il termine megami. Si dice poi spesso che ci sono Yaoyorozu-no-kami, ossia "otto-milioni-di-kami"; in giapponese, questo numero spesso porta con sé il concetto di infinito (come già avveniva per la simbologia ebraica e cristiana circa il numero 7) .

Le Aranyaka Le Āraṇyaka sono dei testi religiosi segreti indiani composti in sanscrito intorno al XI-IX secolo a.C. Appartengono alla tradizione della Śruti ovvero alla sapienza per come è stata rivelata dall'Assoluto ai mistici cantori i quali si sarebbero limitati alla sua trasmissione orale. Le Upanisad Le Upaniṣad sono un insieme di testi religiosi e filosofici indiani composti in lingua sanscrita a partire dal IX-VIII secolo a.C. Il termine Upaniṣad deriva dalla radice verbale sanscrita: sad e dai prefissi upa e ni ossia "sedersi vicino", ma più in basso, suggerendo l'azione di ascolto di insegnamenti spirituali. Smriti Smriti è un insieme di testi sacri per la religione induista di autorità considerata però secondaria rispetto alla Śhruti. Il termine è un sostantivo femminile che indica una conoscenza sacra "ricordata" di generazione in generazione che, a differenza della Śhruti, è stata prodotta da esseri umani.

I luoghi di culto dell’induismo si dividono tra templi e Tirtha, mete di pellegrinaggi I tirtha possono essere fiumi, alberi, monti . In questi luoghi si recano in pellegrinaggio i devoti hindu in quanto luoghi propizi per la devozione. Tirtha in sanscrito significa 'guado', passaggio, la porta che conduce da uno stato ad un altro, è lo strumento per ottenere ciò che si desidera. Anche un tempio è un tirtha. Varanasi è un sacro tirtha e la tradizione vuole che l’anima di colui che qui muore ottenga subito la liberazione e l’unione con il brahman. 1. Varanasi. Tra i posti maggiormente carichi di emozione, Varanasi è nota anche come Benares, ed è considerata una delle 10 città più antiche al mondo (le tracce dei primi insediamenti risalgono infatti a oltre 3500 anni fa). Situata nello stato di Uttar Pradesh, sulle sponde del fiume Gange, il fiume sacro per gli indiani, è una città sacra per gli Hindù. Ogni induista si reca almeno una volta nella vita a Varanasi per immergersi nelle acque del Gange allo scopo di lavare i peccati e purificare la sua anima.

2. Haridwar. Il nome Haridwar si può tradurre con "Porta di Dio", è una delle città più sacre e più antiche dell'India. Situata ai piedi dell'Himalaya, è dedicata a Vishnu, una delle tre divinità induiste. In questa città si possono però ammirare anche statue dedicate a Shiva. Ad Haridwar si svolge il pellegrinaggio di massa Kumbh Mela, che attira milioni di fedeli che per espiare i loro peccati si immergono nelle acque sacre del Gange. Da non perdere è la cerimonia di ringraziamento al Gange (Ganga Aarti) che si svolge tutti i giorni al tramonto, sui Ghat.

I simboli dello Shintoismo

All’ingresso dei templi c’è il&nbsp;Torii,&nbsp;che è il simbolo sacro universale dello shintoismo, è il portale d’ingresso di qualsiasi zona considerata sacra. Il Torii rappresenta la relazione tra il mondo divino e il mondo umano. Non si conoscono le sue origini, ma la parola significa uccello, con l’aggiunta di una “i” finale; infatti nei tempi passati i torii ospitavano gli uccelli che nella religione shintoista simboleggiano il contatto tra la terra e il cielo.

Corda sacra: Shimenawa (Shime)

Un altro simbolo che possiamo trovare nel tempio o nei luoghi sacri è la corda sacra, detta&nbsp;shimenawa&nbsp;(shime). La corda viene appesa all’asse orizzontale del Torii per incrementare il significato sacro, oppure legata attorno ad un tronco d’albero o ad una roccia perché considerati delle potenze spirituali. La corda non è altro che una treccia fatta&nbsp;&nbsp;di paglia di riso, alle quali vengono appese delle strisce di carta detti&nbsp;gohei,&nbsp;che sono l’elemento più utilizzato, dopo lo specchio,&nbsp;&nbsp;per rappresentare le divinità.

Lo shintoismo è praticato quasi esclusivamente in Giappone. È molto difficile stimare il numero complessivo degli shintoisti, in quanto si può essere shintoisti e, contemporaneamente, aderire al Buddhismo. Secondo alcune fonti vi sono circa 100 milioni di giapponesi che praticano una combinazione di shintoismo e buddhismo. Lo shintoismo prevede l’adorazione dei kami e per questo non esiste un dio assoluto creatore di tutto. È una forma religiosa autoctona secondo la quale l’imperatore discende direttamente da Dio.

&nbsp; L’Induismo non ha un fondatore. Più che una religione unitaria, l’Induismo è un insieme di movimenti religiosi diversi, che però sono accomunati da alcuni princìpi fondamentali.

LE DIVINITA’

IL FONDATORE &nbsp;

L’Induismo è definibile come una religione politeista e le principali divinità sono tre: -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;Brahman, il creatore dell’universo, ha 4 braccia che simboleggiano i 4 punti cardinali e 4 facce per poter guardare contemporaneamente in tutte le direzioni. -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;Shiva, che rappresenta la distruzione. -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;Vishnu, che rappresenta la conservazione. Queste divinità compongono la trinità o “Trimurti”, che formano il “Brahma”, il dio supremo. Sono molto popolari e hanno templi e seguaci in ogni parte dell’India. Oltre alle tre divinità principali, ve ne sono centinaia di altre, alcune venerate in tutta l’India, altre popolari in una sola regione o addirittura in un solo villaggio.

Il calendario buddhista è lunare quindi il giorno delle varie festività cambia di anno in anno in base ai pleniluni e ai noviluni. va inoltre tenuto presente che le varie festività buddhiste si differenziano tra le varie tradizioni e a volte anche tra le varie scuole.

Il capodanno

Il capodanno è una delle feste più importanti, cade in aprile e comprende la feste dell'acqua. Durante la festa dell'acqua si offrono recipienti di acqua fresca agli anziani che contraccambiano con una benedizione.

Il giorno di Buddha

La festa più importante è il giorno di Buddha (Visakha), in questo giorno si ricordano la nascita di Buddha, la sua illuminazione e l'entrata nel nirvana; la data non è uguale per tutte le tradizioni buddhiste, ma è una ricorrenza festeggiata in tutti i paesi buddhisti. Inoltre questa è l'unica festività riconosciuta dallo Stato Italiano secondo il testo dell'Intesa e viene festeggiata condizionalmente l'ultima settimana di Maggio; infatti secondo la tradizione il principe Gautama Siddharta nacque nel plenilunio di questo mese e trentacinque anni dopo sempre nello stesso plenilunio raggiunse l'illuminazione e all'età di ottant'anni morì sempre negli stessi giorni di luna piena.

La terza festa per rilevanza è quella del Magha Puja o festa del Sangha che di solito si tiene nel giorno di luna piena del mese lunare di febbraio-marzo. In questa festa si commemora la comunità monastica.

sono la fonte e il vertice di tutta la vita cristiana. I sacramenti sono&nbsp;segni sensibili ed efficaci, istituiti da Cristo e amministrati dalla Chiesa, attraverso i quali viene elargita la grazia e la vita divina. Si tratta di segni esteriori,&nbsp;gesti,&nbsp;parole&nbsp;ed&nbsp;elementi&nbsp;come vino, pane, acqua, olio che proclamano la grazia di Dio, che raggiunge il credente per iniziare, confermare e rafforzare la sua fede. Nella Chiesa Cattolica i sacramenti sono sette:&nbsp;Battesimo, Eucarestia, Confermazione, Riconciliazione, Unzione degli Infermi, Matrimonio, Ordine sacro. E vengono classificati in: * sacramenti dell'iniziazione: Battesimo, Eucarestia e Cresima * sacramenti di&nbsp;guarigione: Riconciliazione e Unzione degli infermi&nbsp; * sacramenti dell'edificazione della Chiesa: Ordine Sacro e Matrimonio

Il Daozang&nbsp;(chiamato anche&nbsp;Tesoro del Tao o Canone taoista) è il testo sacro taoista che consiste in almeno cinquemila testi, raccolti intorno al 400 d.C.&nbsp;&nbsp;Questi furono raccolti da un monaco taoista, con lo scopo di unire tutto il patrimonio filosofico e religioso del taoismo, inclusi&nbsp;racconti&nbsp;ed&nbsp;insegnamenti&nbsp; di vari maestri.&nbsp;

Dongzhen, Testi della suprema purezza&nbsp; Si riferisce alla meditazione e all'alto livello di iniziazione sacerdotale.&nbsp; Dongxuan, Testi del tesoro sacro&nbsp; Offre maggiore importanza alle pratiche dei rituali e al livello medio di iniziazione.&nbsp; Dongshen, Testi dei tre sovrani&nbsp; Tratta di pratiche esorcistiche e del livello minore di iniziazione.&nbsp;

Il testo è diviso in tre sezioni, che rispecchiano le divisioni del Tripitaka (cioè canone) buddhista.&nbsp;&nbsp;Queste tre divisioni sono rispettivamente dedicate alle tecniche meditative, ai rituali e agli esorcismi.&nbsp;Le tre sezioni corrispondono&nbsp;ai tre livelli di iniziazione di un prete taoista:&nbsp;vanno infatti dall'iniziazione di basso livello, l'esorcismo, a quella di alto livello, la meditazione.&nbsp;

3. Mathura. Mathura si trova nell’Uttar Pradesh ed è una città sacra agli hindù, legata al culto di Krishna. La leggenda vuole che la divinità sia nata proprio in questa città. ll fulcro di questo importante centro di pellegrinaggio per gli induisti è rappresentato dal Sri Krishna Janmabhumi, un tempio costruito su quello che si pensa sia il luogo in cui è nato Krishna.

Il tempio induista, o Mandir è luogo d'incontro tra il fedele e il Dio cui esso è dedicato. La struttura del tempio è simbolo di questo incontro con Dio. Attraverso la sala del tempio si cammina verso la cella, in cui viene posta la statua della divinità. Per sapere se un tempio è abbandonato o tutt’ora in funzione occorre guardare in alto. I templi attivi hanno sulla cima delle cupole una bandiera, che in alcuni templi, come per esempio a Dwarka, viene cambiata tutti i giorni. Il fedele prega nel punto del tempio che rappresenta il cuore. Il pujari, il responsabile dell'adorazione della divinità, celebra la pūjā, offrendo incenso, fuoco, fiori, cibo. La progettazione, l'edificazione di un tempio e la sua consacrazione sono affidati a sacerdoti con competenze specifiche. La torre costituisce un elemento essenziale, in quanto simboleggia il monte Meru.

Infine il tempio può anche essere la propria casa. La puja, le preghiere e i riti quotidiani, può essere fatta sia in casa che in un tempio e si esegue di fronte ad una Murti, cioè una statua o immagine di una divinità. Può essere fatta di gesti rituali seguita da canti sacri o dal canto di mantra, con o senza la presenza di un sacerdote o un santone.

Anch’esso, insieme alla ruota a raggi, è stato il primo simbolo buddhista. L’albero Bodhi&nbsp;indica l’albero sotto cui il Budda raggiunse l’illuminazione. Dopo aver vagato per la campagna per circa sei anni, egli si fermò a riposare in un bosco nei pressi del fiume Naranjara,&nbsp;attraverso la meditazione, riuscì ad “abbracciare” la sua vera natura; Il simbolo relativo all’albero Bodhi&nbsp;era già parte integrante della cultura indiana precedente, così che la devozione ad esso (intesa come una devozione verso un’ideale),&nbsp;&nbsp;si è sviluppata naturalmente.

rappresenta la purezza del corpo e dell’anima. La leggenda di questo fiore narra&nbsp;che quando il piccolo Buddha mosse i suoi primi passi, in tutti i posti che calpestava sbocciavano fiori di loto. Nelle religioni dell'Asia, la maggior parte delle&nbsp;divinità&nbsp;sono sedute su un fiore di loto in atto di&nbsp;meditazione. Questo fiore ha molti colori e per ognuno di essi vengono attribuite delle funzioni spirituali: il più importante tra essi è il loto rosa che rappresenta i personaggi divini come il Grande Buddha.

Accanto alla Bibbia, il Talmud (che significa "insegnamento") è il grande libro sacro dell'Ebraismo: diversamente dalla Bibbia ebraica, il Talmud è infatti riconosciuto solo dall'Ebraismo, che lo considera come la "Torah orale", rivelata sul Sinai a Mosè e trasmessa a voce, di generazione in generazione, fino alla conquista romana. Il Talmud fu fissato per iscritto solo quando, con la distruzione del Secondo Tempio, gli ebrei temettero che le basi religiose di Israele sparissero. Il Talmud consiste in una raccolta di discussioni avvenute tra i sapienti (hakhamim) e i maestri (rabbi) circa i significati e le applicazioni dei passi della Torah. Il Talmud si suddivide in due generi di testo: una parte legislativa, chiamata Halakhah, in cui sono registrate le norme che regolano la vita quotidiana di ogni ebreo praticante e una parte narrativa, chiamata Aggadah, in cui gli insegnamenti rabbinici assumono la forma di leggende e di racconti.

La festa di&nbsp;NATALE&nbsp;è dedicata alla nascita di Gesù, Figlio di Dio, che diventa uomo nascendo da Maria per portare a compimento le promesse di Dio fatte ad Abramo e a tutti i profeti. Si celebra il 25 dicembre, anche se nei Vangeli non troviamo la data precisa della nascita. Il Natale è preceduto da 4 settimane di&nbsp;Avvento.

La&nbsp;DOMENICA&nbsp;è il giorno della settimana dedicato a Dio e alla comunità; i cristiani si ritrovano in Chiesa&nbsp;per celebrare l'Eucarestia: ascoltano la proclamazione delle letture della Bibbia e l'omelia del sacerdote, rendono grazie a Dio dei suoi doni, partecipano alla consacrazione del pane e vino facendo memoriale dell'Ultima Cena, si nutrono del corpo di Cristo, si impegnano a vivere secondo il Vangelo. L'Eucarestia si celebra di domenica perché, secondo i Vangeli, Gesù è risorto il giorno dopo il sabato.

Betlemme: Basilica della natività (virtual tour ???)

Il presepe Fu&nbsp;San Francesco d’Assisi&nbsp;il primo a realizzare un presepe 1223. Dopo aver ottenuto l’autorizzazione da Papa Onorio III, Francesco&nbsp;eresse una mangiatoia all'interno di una caverna in un bosco di&nbsp;Greccio&nbsp;e lì vi portò un asino ed un bue viventi, ma senza la Sacra Famiglia. All'interno della caverna tenne la sua famosa predica di&nbsp;Ntale, sfruttando l’occasione per descrivere la Natività a tutti coloro che non sapevano leggere. Da quel momento in poi l’usanza di rappresentare la nascita di Gesù, dal vivo o con delle statue, si diffuse in Italia e nel mondo diventando una tradizione ormai consolidata.

21 marzo Higan o Shubun-Sai Il giorno del&nbsp;solstizio di Primavera&nbsp;viene festeggiato allestendo altari nella casa per&nbsp;venerare gli antenati&nbsp;come kami, la casa di famiglia ed il giardino vengono puliti e purificati. Ovviamente si fa visita alle tombe e si svolgono riti a favore degli antenati. 15/21 settembre Reitai – Sai La festa d’autunno&nbsp;si festeggia da 800 anni nel santuario di Tsurugaoka Hachiman, e si compone di numerosi eventi, come offerte di musica eseguita in omaggio alla divinità, si prosegue con la cerimonia di tè offerta anch’essa agli dei, ed infine uno spettacolo di danza classica giapponese. Queste sono le più importanti ma ce ne sono moltissime sono principalmente caratterizzate da delle processioni trasportando la statua del kami, appartenente al santuario locale, grazie a delle particolari portantine. Sono caratterizzati anche dalla presenza di carri allegorici, che vengono trainati per tutta la città al ritmo di musica di tamburi e flauti. Ci sono comunque molti tipi di rituali alcuni calmi e meditativi e altri rumorosi ed energici.

Lo Shintoismo è fortemente caratterizzato da insegnamenti positivi; è fondamentale essere disponibili verso gli altri e non tenere mai un comportamento egoista ed egocentrico, ma essere sempre umili.&nbsp; Il culto templare sottolinea l’appartenenza dell’uomo all’universo di cui è parte. I riti aiutano il fedele a comprendere la via che deve intraprendere nella vita, gli offrono forza e sostegno per superare le difficoltà e sostengono la sua visione spirituale del mondo, tra sacralità e purezza.&nbsp; Tra i più comuni rituali simbolici da donare ai kami ci sono gli&nbsp;origami&nbsp;(折り紙) e&nbsp;gli ema (絵馬, raffigurazione del cavallo), atti di donazione da parte dei fedeli ai templi solitamente elargiti tramite l’acquisto di tavolette di legno, con sopra l’immagine di un cavallo, o talvolta di simboli dello zodiaco cinese, o di persone e oggetti associati al tempio, su cui si scrive un desiderio o una preghiera. Gli ema vengono appesi alla bacheca nel tempio, e quando il desiderio si avvera, se ne appende un altro come forma di ringraziamento.

I tipici origami giapponesi, di origini antichissime.

Il suo precursore fu&nbsp;Abramo; questa religione nasce in Palestina (l'Israele di oggi). L'Ebraismo è una religione basata sull'Alleanza tra Dio ed il popolo di Israele; l'alleanza stretta con Abramo viene successivamente formalizzata con la consegna della Torah sul Monte Sinai. Nella visione del roveto ardente Yahweh rivela a Mosè il suo nome ed il suo disegno riguardo ad Israele. Egli vuole liberare Israele dall'Egitto perché è "il suo popolo" che lo servirà.&nbsp;In cambio Yahweh&nbsp;gli assicura aiuto e protezione. L’Ebraismo si basa sulla Torah (“legge”). Con questo nome sono indicati i cinque libri dell’Antico Testamento. Contiene la storia del popolo ebreo, le regole di vita a cui bisogna attenersi e oltre i Dieci Comandamenti ci sono i 613 precetti: non mangiare la carne di maiale, frutti di mare, crostacei, ecc. perché vengono dall'animale che ha sofferto; un altro precetto che accomuna tutti gli ebrei è la circoncisione da effettuarsi l’ottavo giorno di vita.

Marc Chagall: Mosè riceve le tavole della legge

I kami nello shintoismo sono moltissimi. Ad esempio sono kami: * La dea solare Amaterasu, che regge i campi del cielo; * Gli dei che compongono il consiglio che governa il mondo; * Susanoo, il dio del mare e delle tempeste, che protegge anche gli innamorati; * Atago, il dio del fuoco; * Inari, il dio del raccolto, il cui animale sacro è la volpe; * L'imperatore stesso (dopo la sconfitta del Giappone nella seconda guerra mondiale, egli ha rinunciato a quest'aura divina); * Divinità che proteggono determinate località o strade; * Le persone illustri e gli eroi dopo la morte; * Le divinità che presiedono diversi fenomeni naturali; * Gli avi; * Divinità che sovrintendono mestieri e occupazioni;

Il PESCE era uno dei simboli più significativi nelle comunità cristiane primitive. Il termine greco ICHTHUS, «pesce», veniva utilizzato come acrostico (usando come iniziali le lettere di una parola si forma una frase):&nbsp;I (Jesus, Gesù) Ch (Christòs, Cristo) Th (Theoù, Dio) U (Uiòs, figlio), S (Sotér, salvatore)= Gesù Cristo, Figlio di Dio, Salvatore.&nbsp;

Il MONOGRAMMA IHS è detto anche Cristogramma ed è una sigla che indica le lettere iniziali del nome Gesù in lingua greca antica. Successivamente è stato riletto come acronimo latino I = Iesus H = Hominum S = Salvator che significa Gesù Salvatore degli uomini

L’ebraismo è la più antica fra le fedi monoteistiche del mondo occidentale. Il Credo ebraico si basa sulla fede in un unico Dio indivisibile, creatore dell’universo, che perdona e che ha stretto un’Alleanza con il popolo di Israele a cui ha donato una Legge contenuta nei primi cinque libri della Torah. Gli ebrei devono a Dio fedeltà e obbedienza assoluta. Devono pregare tre volte al giorno in casa o in sinagoga, in modo personale o comunitario (con la presenza di minimo dieci adulti maschi). Gli ebrei leggono e commentano la Torah e recitano preghiere particolari e importanti come l’Amidah e lo Shemà Israel, che racchiude in se la natura monoteistica dell'Ebraismo: "Ascolta, Israele, il Signore è il nostro Dio, il Signore è Uno". Però, sebbene gli ebrei e i capi religiosi condividano un nucleo di principi&nbsp;monoteistici e ci siano molti principi fondamentali citati nel&nbsp;Talmud (uno dei testi sacri)&nbsp;per definire l'Ebraismo, non esistono principi di fede che siano o debbano essere riconosciuti da tutti gli&nbsp;ebrei.

Maha Shivatori Maha Shivaratri&nbsp;è una festività indù celebrata ogni anno in segno di riverenza nei confronti del dio&nbsp;Shiva. È il giorno in cui Shiva è stato sposato alla&nbsp;Dea&nbsp;Parvati. Maha Shivaratri si celebra in febbraio o marzo secondo il&nbsp;calendario gregoriano. Il festival è principalmente celebrato da offerte di "Bael" lasciate a Shiva, con tutta la giornata trascorsa nel&nbsp;digiuno&nbsp;e da una nottata di veglia. In&nbsp;India&nbsp;vengono organizzate&nbsp;processioni&nbsp;che partono da molti templi di Shiva portando in giro statue del dio su carri riccamente decorati. Rama Navami Rama Navami&nbsp;è la celebrazione della nascita del Signore&nbsp;Rāma. Rama Navami è il giorno in cui il Signore Rama, , ebbe modo di incarnarsi in forma umana, nel paese di&nbsp;Ayodhya. Il nome di Rama significa letteralmente "colui che è divinamente beato e che dà gioia agli altri", è un essere umano da cui i&nbsp;credenti trovano gioia e diletto. Un enorme fiera si svolge con migliaia di devoti i quali si riuniscono per celebrare questo avvenimento. La fiera prosegue per due giorni.

Lo shintoismo: I luoghi sacri possiamo dire con certezza che la maggior parte dei luoghi sacri sono in Giappone, dato che appunto, il Giappone è lo stato dove nacque e si sviluppò questa religione. Nella religione scintoista, i luoghi sacri sono principalmente elementi naturali, dipende da come si manifesta uno dei kami, ovvero i loro dei. Per esempio&nbsp;se il kami si fosse abbattuto su un arbusto si sarebbe creato un himorogi, ovvero una zona squadrata delimitata da canne di bamboo agli angoli che sorreggono delle corde sacre decorate con stracci di tessuto. Ma in generale, i luoghi sacri shintoisti sono molto numerosi e frequenti all’aria aperta, poiché vi sono kami in qualsiasi parte della natura. I fedeli, per pregare i Kami, si ritrovano in dei santuari, detti anche jinja in giapponese, ovvero costruzioni in ambienti sacri naturali, dove i fedeli si ritrovano per la venerazione dei Kami. Solitamente i jinja sono preceduti da dei Torii, degli archi particolari&nbsp;formati da 2 colonne verticali che sorreggono 2 travi orizzontali e spesso sono dipinti di un colore vermiglio/rosso. Si dice che i Torii segnino la fine del mondo terreno,e fungono da porte per i fedeli per l’accesso al mondo divino, dove vi è il santuario scintoista.&nbsp;Molto Torii sono diventati famosi nel corso del tempo, come il Torii&nbsp;di Miyajima, vicino a Hiroshima, che ha la particolarità di essere totalmente sommerso dall’acqua.&nbsp;

Torii di miyajima

himorogi

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