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Poesie sulla guerra 3°F/3°G

by anna pagano

Pages 2 and 3 of 169

DANZA LA PAROLA ANCORA
poesie, lettere e diari per riflettere su guerra, abbandoni, ricordi e speranze
Classi 3°F e 3°G
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Premessa
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Il conflitto che in questi giorni affligge il mondo ha scosso profondamente i nostri alunni. Di fronte a tanto dolore l'esigenza di affidarsi al potere della parola è emerso prepotentemente, come se la parola potesse per un attimo ricordarci quanto l'umanità abbia valore. Il valore dell'uomo risiede nella capacità di esprimere e trasmettere la propria empatia. Il modo in cui lo fanno i nostri ragazzi è per i docenti una carezza all'anima, un abbraccio emotivo che scalda il cuore e regala speranza. Io e la professoressa Michela Savini, coadiuvate dalle professoresse di sostegno, Veronica Petrini e Simona Marziani, abbiamo dato ai nostri alunni delle classi terze tempo e spazio per raccogliere pensieri e riflessioni in merito. Alcuni hanno scelto la prosa, altri la forma poetica. Le poesie sono state recitate dagli autori.
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Tutto è confluito in quest'antologia, frutto della proficua collaborazione tra docenti e insegnanti uniti da un intento comune: rendere la scuola protagonista di un processo formativo di valore in cui ragazzi, tramite la valorizzazione della dimensione laboratoriale, conseguono un apprendimento significativo.
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Anna Pagano
KIEV E LA GUERRA

24 febbraio…
la paura sta entrando
dentro gli occhi di chi guarda e di chi soffre.
Noi pensavamo
di stare tranquilli
ma al telegiornale
iniziammo a sentire
atroci strilli.

L'attacco è alle porte dei nostri ripari.
Mamme, bambini, papà
nella strada ,
noi Italiani stupiti
sconvolti
atterriti,
bombe in città ,
ragazzi per strada

La guerra è una strega brutta :
deve essere distrutta !
Lungo è il cammino...
Solo una cosa resta da fare :
solo pregare.
Camilla Foglia
Camilla Foglia
SORRISI OLTRE LA GUERRA

Guerra
il solo assaggio di questo pensiero
crea una tristezza senza riparo

e mentre si guardan
bimbi e ragazzi
la propria terra
lasciar
scende una lacrima rumorosa
sul sorridente volto che osserva.

Mi rincuora ancora pensare
che quei ragazzi colmi di
pianti
che nessuno può consolare
un sorriso più forte del sole
sanno ancora strappare
perché finalmente,
oltre il dolore che nasce dal male,
si sono riusciti a
salvare.
Nicolò Pavone
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