C’era una volta in un paesino lontano l’Ufficio Parole Smarrite.
Chi perdeva una parola poteva andare lì a cercarla.
Visto che quando qualcuno perdeva una parola non se la ricordava, l’ufficio aveva pochi clienti, in realtà non ne aveva proprio.
Lì lavorava il ragioniere Benedetto, un impiegato che si annoiava molto.
Cosi cominciano le nostre storie…
Chi perdeva una parola poteva andare lì a cercarla.
Visto che quando qualcuno perdeva una parola non se la ricordava, l’ufficio aveva pochi clienti, in realtà non ne aveva proprio.
Lì lavorava il ragioniere Benedetto, un impiegato che si annoiava molto.
Cosi cominciano le nostre storie…
Che parole saranno state perse? E quali ritrovate?
Ma soprattutto chi le avrà perse e perché?
Sfoglia le pagine e vola insieme a noi con la fantasia.
Ma soprattutto chi le avrà perse e perché?
Sfoglia le pagine e vola insieme a noi con la fantasia.
Una parola smarrita
A Francesca piaceva la natura: annaffiava sempre le sue piantine. Lei aveva tre piantine: una di basilico, una di geranio e una di rosmarino. Un giorno decise di fare una vacanza e incominciò a non prendersi cura delle sue piantine. Un giorno tornò a casa sua ma vide che le sue piantine erano secche. Le rivoleva perché le piacevano le sue piantine, quando andò all’ufficio delle parole smarrite, ritrovò la parola natura e così incominciò ad annaffiare le piantine.
Autore: Luna Bianchi
A Francesca piaceva la natura: annaffiava sempre le sue piantine. Lei aveva tre piantine: una di basilico, una di geranio e una di rosmarino. Un giorno decise di fare una vacanza e incominciò a non prendersi cura delle sue piantine. Un giorno tornò a casa sua ma vide che le sue piantine erano secche. Le rivoleva perché le piacevano le sue piantine, quando andò all’ufficio delle parole smarrite, ritrovò la parola natura e così incominciò ad annaffiare le piantine.
Autore: Luna Bianchi
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Qualche tempo fa, c'era un Cristiano che si accorse di avere perso qualcosa di importante. Ma… cosa?Non se lo ricordava! Però la cercava.
Si ricordava di un “Ufficio delle Parole Smarrite”.
Si recò lì.
La parola era Credere e la trovò.
E diventò Felice
C’era una volta una ragazza di nome Martina che sorrideva sempre .
ma appena alzata una mattina non salutò i suoi genitori con un sorriso,
cosa molto strana perché Martina di solito la mattina salutava sempre con sorriso 😃.
Quindi un paio di giorni dopo andò nell’ Ufficio delle Parole (Smarrite 🤔).
Dopo tante ore di ricerche ritrovò la sua parola cioè: Sorriso 😀 >.
Autore: Diana Cirimbilli
ma appena alzata una mattina non salutò i suoi genitori con un sorriso,
cosa molto strana perché Martina di solito la mattina salutava sempre con sorriso 😃.
Quindi un paio di giorni dopo andò nell’ Ufficio delle Parole (Smarrite 🤔).
Dopo tante ore di ricerche ritrovò la sua parola cioè: Sorriso 😀 >.
Autore: Diana Cirimbilli
Tanto tempo fa un bambino molto bravo a disegnare perse la parola matita.
Non disegnò più per molto tempo, finché un giorno si ricordò che tempo prima aveva perso la parola matita. Aveva una strana sensazione, doveva disegnare subito!
Il giorno dopo si mise immediatamente all’ azione: corse all’ Ufficio Parole Smarrite, disse al ragioniere Benedetto la parola che aveva smarrito e lui la ritrovò in un istante, fu facile trovarla! (era proprio dentro una scatola a forma di matita).
Era molto felice! Tornò a casa e si mise subito a disegnare…
Non disegnò più per molto tempo, finché un giorno si ricordò che tempo prima aveva perso la parola matita. Aveva una strana sensazione, doveva disegnare subito!
Il giorno dopo si mise immediatamente all’ azione: corse all’ Ufficio Parole Smarrite, disse al ragioniere Benedetto la parola che aveva smarrito e lui la ritrovò in un istante, fu facile trovarla! (era proprio dentro una scatola a forma di matita).
Era molto felice! Tornò a casa e si mise subito a disegnare…
autore:
Sofia
Della Rovere
Sofia
Della Rovere