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Napule è mille culure

by Valentina Raffaele

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Napule è mille culure
La leggenda…
Tanto tempo esistevano tre bellissime sirene che abitavano un piccolo arcipelago al largo di Positano, oggi chiamato Li Galli. Le sirene si chiamavano Ligeia, Leucosia e Parthenope.
Anche Ulisse navigò nelle loro acque, ma pur essendo stato avvisato dalla maga Circe della incantevole e pericolosa voce delle sirene del Golfo di Napoli, non volle rinunciare al loro canto.
Una volta tappate le orecchie del suo equipaggio con dei grumi di cera, si fece legare all’albero maestro della nave e ordinò ai suoi uomini di non slegarlo per nessun motivo.
Le sirene affrante per non aver saputo ingannare l'eroe si gettarono in mare, ed i loro corpi vennero portati dalle onde in vari punti del Golfo. Si racconta che il corpo senza vita di Partenope fu ritrovato sulle rive dell’isolotto di Megaride, gli abitanti del luogo convinti che questa fosse una creatura divina, ne deposero il corpo in un maestoso sepolcro, cominciando a venerarla come protettrice della città che prese il nome di Partenope.
La storia
La storia della nostra città ha inizio sul finire del IX sec. a. C., quando dei navigatori provenienti da Rodi crearono sulle nostre coste uno scalo commerciale lungo le nostre coste.
Il periodo greco durò circa 350 anni, poi arrivò quello romano che durò sette secoli, durante i quali i napoletani conservarono la civiltà e tutto il carattere greco.
La città romana aveva un perimetro di circa quattro chilometri e racchiudeva un’area di 70 ettari, si venne organizzando attorno a tre strade principali (decumani), orientate in senso est-ovest e larghe all’incirca 6 metri, sulle quali si innestavano ad angolo retto una ventina di strade più anguste (circa tre metri) e in pendenza indirizzate all’area portuale.
Al centro della città, a cavallo della plateia mediana (attuale via dei Tribunali), era situato il complesso dell’agorà che costituiva il cuore della vita politica e amministrativa della città. 
La storia di Napoli ovviamente non si arresta all’età romana, anzi ha visto ancora tanti secoli di splendore e ricchezza, ma noi ci fermiamo qui solo per capire perché è così importante il luogo dove si trova la nostra scuola. Ancora oggi attraversiamo le strade delineate dai Romani e troviamo lungo i vicoli del centro storico tanti segni che ci hanno lasciato gli antichi conquistatori della bella Partenope.
Tanti hanno raccontato di Napoli e Pino Daniele, cantautore partenopeo, l'ha fatto con questa bellissima canzone.
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