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Orgoglio e pregiudizio

by nancy colledanchise

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Jane Austen (1813)
ORGOGLIO E PREGIUDIZIO
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Jane Austen, Orgoglio e pregiudizio, traduzione di Italia Castellini e Natalia Rosi, Collana: Lo zodiaco n°2, Ed. Roma Tariffi, 1945, pp. 368.
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Non appena Jane ed Elizabeth rimasero sole, la prima, che fino allora era stata assai misurata sulle sue lodi per Mr. Bingley, disse alla sorella quanto ne fosse rimasta colpita.
«È proprio quello che dovrebbe essere un giovane», disse; «intelligente, con un buon carattere, allegro. Non ho mai incontrato nessuno con modi così avvincenti, semplici e pieni di educazione».
«Ed è anche bello», rispose Elizabeth. «Hai ragione, non gli manca veramente nulla per essere il tipo del giovanotto ideale».
«Sono stata così lusingata del suo secondo invito! Non mi sarei mai aspettata una cortesia simile».
Non appena Jane ed Elizabeth rimasero sole, la prima, che fino allora era stata assai misurata sulle sue lodi per Mr. Bingley, disse alla sorella quanto ne fosse rimasta colpita.
«È proprio quello che dovrebbe essere un giovane», disse; «intelligente, con un buon carattere, allegro. Non ho mai incontrato nessuno con modi così avvincenti, semplici e pieni di educazione».
«Ed è anche bello», rispose Elizabeth. «Hai ragione, non gli manca veramente nulla per essere il tipo del giovanotto ideale».
«Sono stata così lusingata del suo secondo invito! Non mi sarei mai aspettata una cortesia simile».
«Non te l’aspettavi? Io sì, per te. È proprio in questo che siamo tanto diverse noi due. Ti stupisci sempre che la gente sia gentile con te, io mai. Non c’era niente di più naturale che ti invitasse per la seconda volta. Non poteva fare a meno di accorgersi che eri la più bella di tutta la sala. Non è davvero il caso di avere della gratitudine per la sua galanteria. In ogni modo è molto simpatico e sono d’accordo che ti piaccia. Hai ammirato persone ben più inconcludenti».
«Ma... Lizzy!».
«Oh, lo sai bene che sei troppo incline ad apprezzare la gente. Non vedi mai i difetti di nessuno: per te sono tutti buoni e simpatici. Non ti ho mai sentito parlar male di anima viva».
«Cerco di non esser facile alla critica, ma dico sempre quello che penso».
«Lo so; ed è questo che mi sorprende. Tu, così piena di buon senso, essere tanto onestamente cieca per le follie e le sciocchezze degli altri! Ostentare il candore, è cosa abbastanza comune; direi che non si vede far altro; ma essere come te, candida non per progetto o per ostentazione, ma per natura, scoprire il lato buono di ogni carattere e renderlo ancora migliore, e non rilevare mai il cattivo, in niente e in nessuno, questo è proprio una tua prerogativa. E, dimmi un po’, ti piacciono anche le sorelle di Mr. Bingley? I loro modi non sono però da paragonarsi ai suoi».
«No, a prima vista, almeno. Ma a starci un po’ insieme sono simpatiche. Miss Bingley verrà ad abitare con suo fratello e dirigerà la casa, e penso di non sbagliarmi giudicando che sarà una vicina molto piacevole».
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