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La città di Possibilandia

by CLASSE IV A

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LA CITTA' DI POSSIBILANDIA


AUTORI CLASSE IV A PRIMARIA MONTECASTRILLI
ANNO 2019-2020
Questo libro è stato scritto da tutti i bambini presenti nella storia e lo dedichiamo a chi è ancora capace di sognare e di credere in un mondo migliore.....




la maestra Valeria
La Citta’ di “Possibilandia”

Un tempo non molto lontano dal nostro, esisteva una piccola cittadina 
nascosta. Nessuno sapeva come arrivarci bene, non perchè fosse difficile trovare la strada, ma perchè una volta giunti a destinazione, chi lo faceva, sceglieva di restare lì per sempre;in caso contrario per i pochissimi che decidevano di tornare da dove erano venuti, si manifestava una magia e automaticamente cancellavano il percorso fatto e rimaneva in testa solo un ricordo sfocato, anzi un sogno vero e proprio. Vi chiederete del perchè tutti volessero rimanere a Possibilandia…
Beh!Innanzitutto una volta arrivati all’ingresso e presentandosi al casellante, non si pagava il biglietto ma si raccontava una barzelletta divertente o si portava qualcosa di speciale:un oggetto o un ricordo proprio per donarlo alla città. In tal modo l’auto iniziava a sollevarsi dal suolo e non più a muoversi sulle ruote come succede da noi, ma a volteggiare come piccoli colibrì nel cielo: avanti e poi indietro, sotto e sopra; c’è chi perfino poteva sfrecciare al contrario, il tutto senza un minimo di inquinamento. E già perchè le macchine non avevano più bisogno di andare con la benzina o con la corrente, ma solo con il potere dell’ascolto degli altri,del rispetto di qualche regolina per tutti e dei valori più grandi che esistessero: gentilezza ed empatia….
CAPITOLO PRIMO
La partita di baseball

Un giorno a Possibilandia ci fu una partita di Baseball, durante la partita un giocatore di nome Cristian si fece male scontrandosi con un altro giocatore. Il mister non lo vide, ma se ne accorse dopo un minuto, il mister chiamò per sbaglio il pittore al posto del dottore dicendo: “Vieni qui al campo.” Il pittore Aya , andò al campo dicendo : “Cosa succede qui, perché mi avete chiamato? Volete un ritratto?” E il mister disse: “che cosa ci fai qui? Io ho chiamato il dottore!” Così il pittore iniziò dipingere il campo. Il pittore chiese a Cristian:” Cosa ti è successo?” Il bambino rispose: “Mi sono scontrato con un avversario e mi sono fatto molto male”. Il pittore chiama il dottore Margherita, che disse: “Non posso farci niente perché non ho il necessario.” Il dottore chiama lo scienziato Gabriele e gli disse: “Gabriele hai qualcosa da dargli?” Gabriele rispose: “ Portatelo qui” . Allora loro andarono dallo scienziato e a questo punto gli diede la cura, Cristian si sentì subito molto meglio ringraziando lo scienziato… 
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