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UNA RACCOLTA...DA PAURA!

by Giulia Calogero

Cover

Comic Panel 1
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Una raccolta...da paura!
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Antologia di racconti horror
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Alunni della classe 1A
SSIG De Amicis
LA CLASSE 1A
Gli alunni della classe 1A della SSIG dell'Istituto comprensivo "De Amicis" di Grottaglie hanno studiato fra i vari generi letterari e le tipologie testuali, i racconti di paura o horror.
Oltre a letture di brani presenti sul testo di Antologia, sono stati letti brevi racconti, pietre miliari del genere: "Il gatto nero" di Edgar Allan Poe, "Il mantello" di Dino Buzzati, "L'ospite di Dracula" di Bram Stocker, che sono stati la base da cui partire per cimentarsi nella scrittura di narrazioni di paura, o per proseguire i testi letti, dando spazio alla fantasia, pur seguendo le caratteristiche proprie del genere testuale.

Suspense, ambientazioni spettrali, strani e misteriosi esseri, oggetti quotidiani che si animano...

BUONA LETTURA!
Indice
Indice
LA FERMATA DECISIVA di Andrea Astremo

L'INCONTRO di Michele Bonfrate

IL MANTELLO di Elena Sanarico

IL MOSTRO SOTTO LA SABBIA di Michele Bonfrate

UNA MACCHINA FOTOGRAFICA DAVVERO SPECIALE di Alessia Pulito

L'INVITATO DI DRACULA di Davide Quaranta

LA FORESTA STREGATA di Michela Grazia Lacava

UNA MACCHINA FOTOGRAFICA DAVVERO SPECIALE di Michela Grazia Lacava
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"Il mantello" - La fermata decisiva
di Andrea Astremo
…Giovanni era lì, con sguardo freddo e deciso. Afferrò la sciabola e chiese informazioni su come si sarebbe dovuto muovere nel campo di battaglia. Era teso, questo non lo si poteva negare, ma questo sentimento fu seguito da un sogno di gioia e speranza di tornare dall’amata madre. Era sul suo cavallo, galoppava con aria sfinita il suo destriero, allora decise di fermarsi; non era solo, con lui c’erano dei compagni di guerra, con una discreta esperienza in questo campo. Era l’alba e il sole stava per nascere, cullato dalle spumose nuvole che auspicavano l'innalzarsi verso l’alto. Anche se erano le 6:00 del mattino, il leggero calore mattutino dei giorni d'Agosto tardava ad arrivare e Giovanni decise di svegliare i suoi compagni. Mentre si avviava verso la vicina tenda dove avevano dormito, notò delle gambe che sbucavano da dietro una roccia, capì perché nessuno era sveglio: erano stati uccisi tutti. Mentre andava verso il suo destriero, vide un’ombra, era come viva, non una semplice ombra del sole, insomma, un uomo. Fece un movimento per essere pronto ad estrarre la sciabola, quando sentì l’ombra dire sottovoce: ”Tra quattro”. Non capì e si avvicinò. L’ombra disse con tono sinistro: ”Tra tre”. Giovanni era pronto a colpirlo, ma decise di ascoltare ancora. -Tra due- disse l’ombra. Giovanni si mise a correre e l’ombra gridò: ”Benvenuto”. Un colpo traforò l’anca di Giovanni: era un soldato nemico. Il tonfo sordo del corpo morto per terra, fu coperto da urla di uomini e cavalli imbizzarriti. Giovanni non era morto, ovvero, era morto, ma non del tutto. Sembrava un universo parallelo quello in cui si ritrovò. L’ombra gli disse: ”Ora sei a casa, ragazzo. Il mondo è crudele, la morte è inevitabile e il tempo è una clessidra: ecco i miei principi”. Poi prese fiato e continuò: ”Sai era scritto che tu dovessi morire e ti dò un solo desiderio prima di venire con me “alla villa”.
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