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Scorci di Conco

by Silvia Pernechele

Cover

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Scorci di Conco…
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Questo scorcio del nostro paese l’ho scelto perché mi ispirava, non ci sono troppe case e mi piace vedere le nuvole far ombra sui prati verdi.
In alto si scorgono delle nuvole grigie in un cielo in alto blu chiaro e azzurrino sul fondo.
Sul tutto domina la splendida vista delle Picole Dolomiti, ricoperte da una bianca e soffice neve.
Nel secondo piano vediamo le colline piene di vegetazione, in mezzo alla quale si mischiano delle case.
Si scorgono dei prati soleggiati dove la vegetazione si fa rada. Lì notiamo Lusiana, sovrastata dal Monte Corgnon con qualche prato alla sinistra.
In primo piano vediamo delle case, con qualche albero spoglio. Le vecchie case di Conco, davanti a noi raccontano una storia solo a guardarle, con i vechi portoni e i muri bagnati dall’umidità. In primo piano vediamo dei piccoli pini in crescita, con una rete tenuta dai pali d’acciaio. Nell’angolo si vede un muretto di marmo; ormai Conco è rinnovata ma la storia non se ne è mai andata.

Daniele
Questa è la foto di quando siamo andati in passeggiata con tutta la classe.
In primo piano si vede la terra di colore marrone, ci sono tanti sassi e si vede qualche ciuffo di erba verde.
In secondo piano si vede un prato grande di colore verde e un po’ marrone perché è ancora inverno.
A destra si vede un boschetto di alberi belli, dritti, alti, marroni e spogli.
Sullo sfondo si vede una strisciolina di cielo azzurro e le nuvole bianche e un po’ grigie.
Secondo me è una foto bellissima di Conco.

Matteo

Descrivo un paesaggio di montagna che si trova a Rubbio, un paesino poco abitato, con tanti animali selvatici, grazie ai boschetti di abeti e di faggio che sono il loro ambiente naturale.
In primo piano vedo un recinto di fil di ferro che impedisce agli animali di scappare e delle mucche bianche, rosse e nere che pascolano beatamente e si guardano intorno curiose.
Nel pascolo di erbe tata fresca scorgo i tralci dell’energia elettrica, sono di legno, Messi un dopo l’altro e collegati dal filo.
Spostando lo sguardo in secondo piano noto dei boschetti di abeti e di faggio dalle foglie color verde chiaro e scuro, posati su dei dolci rilievi.
Verso destra c’è una strada asfaltata con vicino una casa ed una stradina sassosa che conduce alle “Porte”.
Più in lontananza, verso sinistra, si scorge la cima di una montagna innevata, il Verona.
Sullo sfondo vedo un cielo limpido e azzurro che si sfuma sempre di più verso il basso fino a diventare quasi bianco.
Sarah
RUBBIO, UNA CONTRADA DI CONCO
Questa immagine rappresenta un paesaggio invernale anche se non sembra che sia invernale, ma autunnale perché non c’è la neve. In primo piano, a terra, si vede l’erba verde e gialla, delle lastre di marmo bianco, rosa e nero che fanno da pavimento. Poi c’è una panchina di legno e ferro, posteriormente alla panca c’è una recinzione di legno e dei cerchi verdi e dei bulloni di ferro. Sulla sinistra della panca c’è un albero molto vicino alla fotocamera. Sulla destra spunta il tetto di una casa. Dietro alla recinzione ci sono dei cespugli senza foglia. Ancora piú dietro ci sono degli alberi molto sottili anche loro senza foglie. Alla sinistra ci sono degli alberi sempreverdi. Nel secondo piano ci sono delle montagne con i colori marrone chiaro chiaro poi c’è della neve e le nuvole dello sfondo che coprono abbastanza terreno delle montagne. Nello sfondo ci sono delle nuvole che passano dal bianco- grigio al nero. Spunta un ramo da destra, anche quello senza foglie che si allunga nel cielo azzurro.
Jasmin

Ci sono delle nuvole grandi ma anche piccole.
In secondo piano si trova il monte Bertiaga coperto da un fitto bosco di abeti.
Poco dietro la legnaia si vedono dei prati con ancora la neve è una cava di marmo.
In primo piano c’è una legnaia bianca con il tetto rosso e il portone verde.
Il primo piano è occupato interamente dalla legna da ardere accatastata.
Questa immagine rappresenta un angolo del nostro paese.
Sullo sfondo vedo il cielo che sembra acqua. Le nuvole coprono una parte di cielo.
Fuori dalla casa si nota ancora della legna e degli alberi. A sinistra si vede un laghetto ghiacciato con vicino della neve che non si è ancora sciolta. Il laghetto è circondato da una staccionata di legno. Sulla destra si nota una panchina. Davanti passa una stradina che dà l’accesso alla legnaia.
L’immagine della legnaia e del laghetto mi ispirano serenità.
Tommaso
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