Memorie di un soldato senza nome

LE TAPPE FONDAMENTALI DELLA GUERRA 1914-1916 Dopo l’uccisione di Francesco Ferdinando l'Austria invia&nbsp;un&nbsp;ultimatum alla&nbsp;Serbia,&nbsp;considerata&nbsp;colpevole&nbsp;dell'assassinio dell'Arciduca e consorte. La Serbia ignora l’ultimatum così il 28 luglio&nbsp;l'Austria dichiara guerra alla Serbia e&nbsp;la attacca. La Russia si schiera in difesa dell'alleata Serbia. La Francia,&nbsp;alleata&nbsp;della&nbsp;Russia,&nbsp;inizia&nbsp;a preparare l’esercito. La&nbsp;Germania,&nbsp;col&nbsp;pretesto&nbsp;dell’ingresso in guerra della Russia,&nbsp;dichiara&nbsp;guerra&nbsp;all'impero&nbsp;degli&nbsp;Zar&nbsp;dichiara e alla Francia sulla alleata, invadendola attraverso il Belgio che si era sempre dichiarato neutrale. Dopo un ingresso fulmineo&nbsp;l'esercito&nbsp;tedesco&nbsp;viene&nbsp;bloccato&nbsp;a&nbsp;pochi&nbsp;chilometri&nbsp;da&nbsp;Parigi&nbsp;e&nbsp;la&nbsp;guerra-lampo&nbsp;si trasforma&nbsp;in&nbsp;guerra&nbsp;di posizione.&nbsp; La Gran Bretagna interviene per difendere il Belgio. L'Italia inizialmente non intervenne nel conflitto dichiarando che la Triplice Alleanza era&nbsp;un&nbsp;patto&nbsp;difensivo,&nbsp;quindi&nbsp;l'attacco&nbsp;dell'Austria&nbsp;alla&nbsp;Serbia&nbsp;non&nbsp;la obbligava&nbsp;a schierarsi con gli alleati. Gli Italiani si dividono tra neutralisti che non volevano entrare in guerra e interventisti che invece volevano partecipare alla guerra per conquistare nuove territori. Nell'aprile 1915 il governo, appoggiato dal re Vittorio Emanuele III, firmò in segreto un&nbsp;patto&nbsp;con&nbsp;i&nbsp;paesi&nbsp;dell'Intesa,&nbsp;il&nbsp;patto&nbsp;di&nbsp;Londra, che&nbsp;prevedeva&nbsp;l'intervento dell'Italia contro l'Austria in cambio di alcuni territori: Trentino, Alto Adige,Trieste, Gorizia, la Dalmazia e l'Istria. Il 24 maggio 2015 l'Italia entra in guerra e attacca l'Impero Austro-ungarico. L'anno dopo, nel 1916, dichiara guerra anche alla Germania Dopo una prima fase la guerra si allarga oltre i confini Europei e coinvolge anche l’Impero Turco, il Giappone e gli Stati Uniti.&nbsp;

Alla data del 26 maggio 1915 la maggior parte delle sezioni aerostatiche campali erano a Roma. La decisione di inviare l’8^ sezione aerostatica sull’altopiano di Isonzo lasciò molti scontenti. Al fronte vi erano gìà la 9^ sezione dislocata a verso Buni (Cormons) e la 10^ nella zona di Passariano. Il primo attacco diretto fu subito dalla 9^ sezione, che dislocata troppo vicino al fronte, venne bersagliata da proiettili tipo shrapnel, che pur non mietendo vittime, misero fuori combattimento il pallone già gonfiato.&nbsp;

Le comunicazioni sottoposte a censura non riguardavano solo gli oggetti postali ma ovviamente TUTTI i possibili canali che potevano trasmettere notizie, compreso pacchi, vaglia,&nbsp;telegrammi, telefoni, radio ecc.. Per esempio i telegrammi sia civili che militari erano controllati sia alla partenza che all'arrivo; nel primo caso all'interno della trasmissione era inserito nelle indicazioni d'ufficio la parola&nbsp;<a href="http://www.postaesocieta.it/magazzino_totale/pagine_htm/censura.htm">VISTATO</a>&nbsp;oppure alla stazione telegrafica d'arrivo sul modulo già compilato e prima della chiusura e la sigillatura era applicato il&nbsp;<a href="http://www.postaesocieta.it/magazzino_totale/pagine_htm/censura.htm">bollo personale del censore</a>&nbsp;che firmava il modulo.

Prima Guerra Mondiale La necessità di salvaguardare la sicurezza nazionale ed evitare che notizie trasmesse dai militari e dai civili potessero essere divulgate anche inconsapevolmente e danneggiare la collettività fece si che il&nbsp;23 Maggio 1915, il giorno prima dell'entrata in guerra contro l'Austria-Ungheria, con Regio Decreto venne istituita la&nbsp;censura postale&nbsp;da attuarsi con opportune commissioni militari e civili&nbsp;su tutta la posta inviata sia dai militari che dalla popolazione civile. Erano escluse le corrispondenze diplomatiche e quelle di servizio degli uffici statali o militari. Il sistema censorio dipendeva dal Servizio Informazioni del Comando Supremo Militare.

IL 1917: L’ANNO PIÙ DIFFICILE La guerra è veramente dura, i soldati si sono illusi che sarebbe finito tutto presto ma così non è stato, gli uomini sono al fronte e le donne, per non morire di fame, provvedono alle famiglie lavorando nei campi e nelle fabbriche.&nbsp; Intanto scoppia la rivoluzione in Russia e l’esercito si ritira: la Russia esce dalla guerra mentre gli Stati Uniti entrano nel conflitto a fianco dell’Intesa.&nbsp; L’Austria attacca duramente l’Italia e riesce a sconfiggere l’esercito tricolore nella battaglia di Caporetto; il fronte italiano viene spostato al Piave.

La Canzone del Piave

La Canzone del Piave

Testimonianze dalla guerra Analisi delle Fonti

LO STEMMA DI CASA SAVOIA

Lo stemma rappresenta l'emblema ufficiale del regno d'Italia. Al centro c'è lo scudo rosso con la croce sabauda (di colore argento) con in testa la corona simbolo della monarchia. Nella prima guerra mondiale, questo stemma era stampato su tutte le cartoline fornite dal Regio Esercito. Al contrario delle cartoline con il francobollo (che chi la scriveva doveva pagare), queste erano gratuite; in modo che anche i più poveri potessero scrivere alle loro famiglie in ogni momento.

Dagli archivi Rai: il viaggio del milite ignoto verso Roma

L'Italia nella Grande guerra. Il Milite ignoto al Vittoriano, la storia

Quella che secondo la Germania doveva essere una guerra velocissima (GUERRA LAMPO) si trasformò in una GUERRA DI POSIZIONE combattuta nelle TRICEE. LA VITA NELLE TRINCEE: Le trincee erano cunicoli e fosse scavate nella terra o nella roccia che ospitavano i soldati appostati al fronte. In ogni momento potevano essere raggiunti dai colpi dei nemici o dalle bombe lanciate dagli aerei. I soldati stavano intere giornate immobili nei fossati aspettando la notte per uscire senza essere visti oppure si spostavano da una trincea all’altra usando i cunicoli scavati nel terreno. D’estate era caldissimo, d’inverno e la notte faceva molto freddo, vivevano tra topi e pidocchi e spesso dovevano restare nascosti vicino ad un compagno morto. L’unico modo che avevano per comunicare con i loro cari a casa erano le lettere che aiutavano i soldati a sentirsi meno soli e disperati.

Come vivevano i soldati in trincea?

IL SIMBOLO DELLA REPUBBLICA ITALIANA Questo simbolo è costituito da più parti 1- La Stella: simbolo antico dello splendore dell'Italia, usata nel Risorgimento e nello stemma dell'Italia Unita (Stellone), è stata anche il simbolo usato nelle onorificenze e oggi indica l'appartenenza alle Forze Armate. 2- La Ruota d'acciaio: è una ruota dentata che rappresenta il lavoro e la nostra Repubblica "l'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro". 3- Il Ramo di Quercia: indica la forza e la dignità del popolo italiano. 4- Il Ramo di Ulivo: rappresenta la pace e la fratellanza.

UN INSEGNAMENTO ARRIVATO FINO A NOI: LA GUERRA HA DIMOSTRATO CHE PORTA SOLO MORTE... I padri costituenti hanno voluto ricordarlo nella nostra Costituzione

Il Parlamento rappresenta il popolo che lo elegge; per questo sono le Camere riunite a decidere se partecipare o meno ad un conflitto.

Le tracce postali della censura sono infatti numerose sulle corrispondenze del periodo bellico del primo conflitto mondiale. La normativa censoria prescriveva alcuni divieti,&nbsp;era vietato inviare cartoline illustrate con paesaggi o panorami&nbsp;di città, vietato includere francobolli e marche con valori monetari di qualsiasi genere, era vietato usare sistemi criptati di comunicazione, usare la stenografia ecc.. Le buste da censurare erano aperte, veniva bollato con numero del censore il foglio della corrispondenza, ispezionata la busta per accertare eventuali scritti interni (specie sulle alette gommate di sigillatura e sotto il francobollo), quindi venivano richiuse con&nbsp;fascette di censura&nbsp;(nastro gommato prestampato con&nbsp;"VERIFICATO PER CENSURA"&nbsp;o simili) e a cavallo di questa fascetta impresso un timbro personale in gomma del censore e quello della zona postale di appartenenza. Eventuali frasi non concesse di&nbsp;lieve entità erano cancellate con inchiostro di china; se gli invii rientravano in normative non concesse erano restituiti al mittente, se invece le frasi erano considerate gravi, la corrispondenza era trattenuta dalla censura che segnalava il fatto all'autorità militare per i provvedimenti che potevano essere anche molto pesanti per i civili e pesantissime per i militari.

COSA CI DICE IL DOCUMENTO Tipo di documento: scritto Ulteriore specifica: cartolina Proprietà documento: privata Chi scrive il documento: A. Cappelloni Grado nell’esercito: Tenente Reparto/Compagnia/Arma/Rep. Speciali: Autocampale Da dove scrive: Posta Militare Corpo d’Armata. 8° Corpo d’Armata. A chi scrive: Sig.ra Bice Cappelloni. Via Galiano Fiamma, 21-Milano Quando scrive: 8 maggio 1917 Quando viene spedita: 9 maggio 1917 Quando viene ricevuta: Non specificato7 Bollo d’annullo: No Descrizione di ciò che vedo con la lente: FRONTE: Bandiere con stemma casa Savoia&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;RETRO: Nulla di rilevante Contenuto del testo: il Tenente scrive o a sua sorella o a sua moglie per informarla della richiesta di passaggio ad altra sede rassicurandola che sia la scelta migliore. Stavano cercando probabilmente un certo Tiziano. Elementi su cui fare ulteriori ricerche: la sezione Aerostatica era il Corpo Aeronautico Italiano. Avevano il compito di fare ricognizione per studiare le posizioni degli avversari e dare elementi utili per organizzare la battaglia da terra. Conclusioni e deduzioni: capire dov’era la 9^ sezione nel maggio 1917. Alcuni potevano spostarsi o essere impegnati nelle campagne d’Albania. Stranezze e misteri: dove fosse finito l’uomo che stavano cercando.

Banda città di Macerata Commemorazione dei caduti, Novembre 2021

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COMMEMORAZIONE DEI CADUTI IN GUERRA

Roma, Altare della Patria 4 novembre 2021

Altare della Patria, 4 Novembre 2021

IDENTIKIT DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE

QUANDO? Tra il 1914 e il 1918

CHE COSA SCRIVEREI IO DAL FRONTE?

Adorata madre, caro padre mi scuso di non avervi scritto ormai da un mese, ma il nemico è vicino e sono rimasta nascosta con i miei compagni nel tunnel aspettando di poter attaccare. Fate sapere ai cari nonni e agli zii che sto bene e sono in salute; vi scriverei tante cose di me e dei miei compagni qui dal fronte, ma non mi è permesso farlo per la mia e la vostra sicurezza. Ricordatevi di pregare per me, che combatto con orgoglio per la Nostra amata Patria, vi bacio e vi abbraccio tutti, in particolare voi, miei cari. Per sempre vostra Giada

I SIMBOLI DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE

LA STELLA D'ITALIA Viene anche chiamata Stellone; è una stella bianca a cinque punte e rappresenta la terra italiana. Questo simbolo risale all'antichità greco-romana: Venere e la Stella d'occidente identificano la penisola italiana e in modo metaforico il suo destino glorioso. La Stella d'Italia torna anche nel simbolo della repubblica italiana, sovrapposta ad una ruota dentata d'acciaio: entrambe sono contornate da un ramo di quercia e uno d'ulivo.

COMMENTO SUL LABORATORIO

Questo laboratorio è stata una bella occasione per sperimentare gli strumenti dello storico che sono stati molto utili per rintracciare nei reperti pezzi importanti della nostra storia. Ho potuto imparare cose nuove e, ogni volta che scoprivo qualcosa che non conoscevo, sono stata invogliata a ricercare tra le fonti per approfondire e da lì partivano altre curiosità. Questo lavoro è stata l’occasione per creare qualcosa di nuovo utilizzando diversi programmi e App. Spero che il libro digitale risulti interessante e invogli chi lo sfoglia ad approfondire queste tematiche.

Mittente: Tenente A. Cappelloni, 8° Corpo d’Aerostatica, 9^ Sezione Aerostatica AUTOCAMPALE. Destinatario: Alla Sig.ra Bice Cappelloni. Via Galiano Fiamma, 21-Milano Verificato per censura: SI

DEDUZIONI DEL DETECTIVE CHE HA SVOLTO L'INDAGINE

1- In base alla data in cui la lettera è stata scritta e a quando è stata spedita, si può dedurre che le poste al tempo della prima guerra mondiale funzionavano molto bene. Una volta fatta questa deduzione, però, viene spontaneo chiedersi "Il Perché"... Innanzitutto, i soldati dovevano stare lontani dalla propria famiglia per molto tempo; perciò l'unica cosa che poteva spronarli ad andare avanti a combattere era sentire notizie dalla loro famiglia.

Questa cartolina è stata scritta l'8 maggio 1917

Questa cartolina è stata spedita il 9 maggio 1917

8 maggio 1917 Cara Bice, ho ricevuto la tua lettera e gli appunti. Questi non servono più perché il capitano è cambiato. Pazienza. Per Tiziano sentì proprio ieri. Ma voi non sbagliate mica il suo reggimento? Si tratta di 41° e non 98°! Comunque vedremo che scriverà tanto Tiziano che il Tenente. Io ho fatto domanda di passaggio in Albania sarò certamente contentato. Vi farò convinti che non ho nulla da rimettere. Ma tutto andrà almeno a tra un mese. Saluti e baci a tutti. Fate che Nanà vada da Tiziano. È necessario. Saluti e baci di nuovo. Tuo affezionato. Armando

APPROFONDIMENTO DELLO STORICO PARTENDO DAL DOCUMENTO

SEZIONE AEROSTATICA Verso la fine del 1884, il Ministero della Guerra decise di costituire una Sezione Aerostatica che entrò in funzione il 1 gennaio 1885. Nel 1911, la Sezione Aerostatica partecipò alle grandi manovre del Regio Esercito che si svolsero nel&nbsp;<a href="http://www.ilfrontedelcielo.it/files_8/86_dirigibili.htm">Monferrato</a>, per poi partire per la campagna di Libia.&nbsp; Nel gennaio del 1915, nasceva il Corpo Aeronautico Militare, composto da un Comando di Aeronautica (aviatori) e un Comando di Aeronautica (dirigibilisti e aerostieri) dal quale dipendeva il Battaglione Aerostieri. l Battaglione Aerostieri era responsabile dell’allestimento e dell’impiego delle sezioni da campagna e da fortezza, compresa la ricezione, l’equipaggiamento e l’addestramento delle reclute. I vecchi palloni di tipo sferico furono sostituiti dai drachen e si puntò ad una maggiore disponibilità di mezzi quindi, ad avere in campo un maggior numero di sezioni. Ogni sezione era composta tipicamente da 6 ufficiali, 120 sottufficiali e uomini di truppa, dei quali 80 aerostieri e 40 ferrovieri. Il supporto al movimento era inoltre fornito da 72 quadrupedi e 12 carri a quattro ruote (un carro verricello, otto carri per il trasporto delle bombole di idrogeno, un carro per il trasporto del drachen, due carri per materiali vari). La dotazione era completata da una carretta a due ruote, una motocicletta e due biciclette.

1918: LA FINE DELLA GUERRA L’esercito italiano sconfigge quello austriaco nella battaglia di Vittorio Veneto: è il 4 Novembre 1918 quando viene firmato l’armistizio. La guerra è finita. Dopo la resa della Germania, al congresso di Versailles i vincitori stabiliscono dure condizioni per i vinti&nbsp;e vengono ridisegnati i confini di molti Stati. Tutti i Paesi sono scossi dalla guerra che si è appena conclusa così, il 28 aprile 1928 nasce la Società delle Nazioni; che aveva lo scopo di risolvere in modo pacifico i contrasti tra gli Stati. &nbsp;

4 novembre 1921 - 4 novembre 2021

Memorie di un soldato senza nome

CONNESSIONI... DAL DIARIO DEI RICORDI Roma, 3 giugno 2018

LE NUOVE ARMI La prima guerra mondiale viene definita anche GUERRA TECNOLOGICA perché gli eserciti usano nuove e più potenti armi prodotte dalle grandi industrie: fucili rapidi e precisi, mitragliatrici automatiche che sparavano centinaia di colpi al minuto, cannoni potenti, carri armati, aerei e sottomarini. Vengono usate anche le armi chimiche, i GAS TOSSICI, dai quali ci si difende con le maschere antigas. Le armi più potenti provocano un numero molto alto di vittime.

Le armi più strane della Storia | Prima Guerra Mondiale

ALCUNI APPROFONDIMENTI Questa cartolina ha avuto una verifica per censura. CHE COSA SIGNIFICA?

Spesso in passato i governanti hanno fatto uso della censura epistolare per controllare e limitare le azioni che potevano danneggiare il potere. Queste azioni, in assenza di conflitti militari erano “vietate” così avvenivano di nascosto (per esempio durante il&nbsp;periodo fascista&nbsp;era in funzione una censura mascherata applicata dal famigerato "Servizio Statistica Militare"). Durante le due guerre mondiali la censura è stata usata per evitare fughe di notizie: venivano cancellati &nbsp;&nbsp;&nbsp;nomi o notizie oppure venivano trattenuti gli scritti che "non potevano" arrivare al destinatario.

Altare della Patria - Il Vittoriano - ROMA

DOVE? Come ci ricorda l’aggettivo Mondiale, la grande guerra coinvolge quasi tutti i Continenti ma le principali battaglie si svolgono in Europa.

COSA ACCADE? Nel 1914, in Serbia, viene assassinato l’erede al trono d’Austria Francesco Ferdinando. L’evento è un pretesto per iniziare una guerra generale. Molti Stati infatti volevano diventare più forti e conquistare nuovi territori. L’Europa in guerra si divide in due blocchi:

IN PROGETTO I sentieri della guerra in Val Pusteria Agosto 2022

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