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FAVOLE E FIABE

by Bosco Beatrice

Pages 4 and 5 of 58

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Bagnoli Pietro
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Questa favola parla di un elfo e della magia di una terra incantata.
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Il folletto fortunato
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C'era una volta una valle incantata, abitata da un folletto di nome Elfo. Viveva serenamente nel paese delle meraviglie. Erano anni che viveva in quel posto.
Nella sua valle, la valle dei Felici, c'era un lago, il lago del Bisogno.
Elfo però era stufo di quella vita: era solo felicità e comodità, non aveva mai scoperto cosa c'era fuori in quel mondo per lui segreto.
Quindi un giorno andò al lago del Bisogno. Gli serviva un consiglio, un aiuto. Il lago allora decise di ascoltarlo.
Gli donò un bastone, ma non era un bastone semplice, era il Bastone dei desideri .
Subito Elfo, preso dalla emozione e dalla scoperta, decise di andarsene da quel posto e di intraprendere una lunga avventura.
Varcata la soglia della valle, si ripromise che non avrebbe mai più messo piede lì dentro.
Incontrò sul suo cammino un uccellino, che gli indicò la via per la prima tappa che avrebbe oltrepassato.
Si chiamava Birdie ed era un usignolo. Anche lui era stato in un certo senso incatenato, perché era scappato via dal Paese dei Pettirossi. Elfo e Birdie divennero subito amici e continuarono il loro viaggio nel vasto mondo delle Fantasie. Intraprendendo il viaggio, Elfo capì di essere davvero fortunato: aveva trovato un amico e chissà quanti altri ne avrebbe conosciuti!
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IL SEGRETO DEL MONDO NASCOSTO
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C’era una volta un uomo di nome Marco, con il suo fedelissimo cane Bobby, un pastore tedesco che avevano regalato a Marco quando aveva solamente tre anni. Loro due avevano passato tutta la loro vita insieme ed erano diventati migliori amici. Bobby era così abituato a sentire il suo padrone parlare che riusciva a percepire gli argomenti che diceva. Loro vivevano in una fattoria in Trentino vicino ad un bosco. Marco e Bob andavano spesso a tagliare la legna per portarla alla fattoria e la usavano per alimentare il fuoco e fare delle piccole sculture. Marco adorava i giochi di ruolo, soprattutto i giochi di avventura e fantasia. Quel giorno decise di prendere il tronco più bello che aveva e intagliarci una delle sue figure preferite: l’orco. L’orco era il personaggio che sceglieva sempre, nessuno ha mai capito perché gli piacesse così tanto ma lui lo adorava. Dopo ore e ore di lungo lavoro riuscì ad intagliare solamente la faccia di quell’essere, era talmente ben fatto che sembrava veramente realistico, ma quando si fece mezzanotte Bob e Marco decisero di coprire la scultura e andare a dormire. Nel cuore della notte Bob si svegliò ululando e abbaiando contro la statua, a quel punto Marco si svegliò e prese Bob per il collare riportandolo dentro casa. Il mattino seguente Bob e Marco si svegliarono e videro la statua sempre allo stesso posto, quindi tolsero il velo per continuare il lavoro, ma Marco notò che la statua che precedentemente era stata scolpita con gli occhi aperti aveva gli occhi chiusi. Marco decise di scolpirli nuovamente ma vide che gli occhi sotto le palpebre erano inquietanti, così tanto inquietanti che sia Marco che Bob si spaventarono.
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Matteo Biffi
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