Nozioni di grammatica ed epica realizzate dagli studenti della 1°A dell ISIS "Guido Tassinari" di Pozzuoli (NA)

Italiano a colori

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Il verbo non vuole il complemento oggetto, ma ha bisogno di altri complementi, come i complementi di movimento. Quando incontriamo in una frase un complemento di movimento, dobbiamo sapere che il verbo è sempre intransitivo.

Esprime l' azione che non passa su altri elementi

se si indica un insieme di elementi della stessa specie.

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I nomi possono avere diverse strutture:

Se non derivano da nessuna parola

sono nomi modificati con suffissi per esprimere un particolare significato

L'articolo partitivo si usa con il significato di un pò di e alcuni/e 

del, dello, della, dei, degli, delle

dei bambini, dello zucchero, della farina, delle uova

Gli articoli, inoltre, hanno un genere ed un numero. Questi sono:

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<a href="https://padlet.com/vittoriogiuseppeespositoalu/padlet-di-vittorio-3jw1jury8jtabudt">https://padlet.com/vittoriogiuseppeespositoalu/padlet-di-vittorio-3jw1jury8jtabudt</a>

Ogni verbo è formato da due parti: una radice, che coincide con la parte iniziale del verbo e una desinenza che coincide con la parte finale del verbo. La radice è invariabile e da il significato di base del verbo. Invece la desinenza ci dà le informazioni necessarie per "attivare" il verbo cioè ci dice: la persona, il numero, il modo, il tempo. Esempio:

Si formano unendo più parole.

Secondo Silvio

Esposito Vittorio Giuseppe

Scotto di luzio Riccardo Pio

La persona

La persona può essere: singolare o plurale ESEMPIO: ci sono sei persone, le prime tre singolari e le altre tre plurali singolari: io, tu, egli plurali: noi, voi, essi

Il numero

Il numero può essere singolare o plurale. Esempio di plurale: Noi corriamo Esempio di singolare: Tu corri

Gli aggettivi possessivi aggiungono al nome a cui si riferiscono a cose propie.

<a href="https://padlet.com/riccardopioscottodiluzioalu/l-epica-in-pochi-passi-wjrhvjmxvzru2dqa">https://padlet.com/riccardopioscottodiluzioalu/l-epica-in-pochi-passi-wjrhvjmxvzru2dqa</a>

Maschile, Femminile, Singolare e Plurale.

Maschile singolare: un ragazzo ALTO. Maschile plurale: i ragazzi ALTI.

Femminile singolare: una ragazza ALTA. Femminile plurale: delle ragazze ALTE.

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l'aggettivo qualificativo può essere sostantivato e quindi può svolgere la funzione di nome, quando è preceduto dall'articolo.

Parlare chiaro significa parlare chiaramente.

Il posto dell'aggettivo qualificativo: spesso, però, ha diverse posizione dall'aggettivo, sfumature di significato diverso, quando l'aggettivo e posto avanti ad un rilievo migliore.

Gli aggettivi numerali accompagnano sempre un nome e forniscono precise informazioni di quantità numerica circa il nome a cui si riferiscono.

I verbi impersonali sono verbi che per avere un significato compiuto non hanno bisogno di alcun elemento, neanche del soggetto. Questi verbi esprimono un'azione o una condizione che non si può attribuire a persone o a cose determinate e, per questo, si usano soltanto nella terza singolare dei modi finiti e nei modi indefiniti. Esempio: Piove da ieri. Sono impersonali i verbi che indicano gli eventi metereologici come ad esempio: diluviare, nevicare, grandinare, lampeggiare ecc...

Gli aggettivi determinativi aggiungono ad un nome o una cosa una determinata precisazione.

Gli aggettivi  interrogativi ed esclamativi 

Gli aggettivi interrogativi indicano una domanda o una esclamazione.

QUALE ragazza mi amerà? CHE colore avranno i suoi occhi?

Nei verbi transitivi il verbo vuole il complemento oggetto, e risponde alle domande: chi? che cosa?

Esprime l' azione e ha bisogno di un altro elemento per avere senso compiuto

elemento che completa il significato del verbo indirettamente (tramite la preposizione con)

L'articolo è una parte variabile del discorso, senza significato autonomo, che accompagna il nome e serve a determinarlo e a inserirlo nel discorso. L'articolo concorda sempre con il nome in genere e in numero

se ci indica in modo preciso e distinto.

se si percepisce attraverso i 5 sensi (vista, tatto, olfatto; gusto e udito).

se si può raffigurare solo nella mente

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Gli aggettivi identificativi esprimono identità, uguaglianza o corrispondenza. STESSO e MEDESIMO.

Luca e Anna insistono con gli STESSI comportamenti e giustamente la prof ripete loro sempre le MEDESIME raccomandazioni.

Il verbo può assumere varie forme, cambiando la desinanza si ottengono le coniugazioni. 1) coniugazione: -are esempio: Parl-are 2)coniugazione: -ere esempio: b-ere 3)coniugazione: -ire esempio: dorm-ire

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Clouds pattern

L'aggettivo è una parola che si aggiunge al nome per attribuirgli una particolare qualità o caratteristica o per meglio specificarlo o determinarlo.

La macchina di Luca è gialla.

Forma riflessiva

Il verbo ha forma riflessiva quando il soggetto compie e nello stesso tempo subisce l' azione e, quindi, l' azione si riflette sul soggetto o per lo meno ritorna in qualche modo su di esso. Esempio:

I verbi servili sono verbi di "servizio" che si uniscono a un altro verbo, posto all'infinito, per qualificarne l' azione espressa, come: necessaria: io devo partire possibile: io posso partire voluta: io voglio partire. I verbi servili più importanti sono: dovere, potere e volere ed oltre a questa funzione hanno un significato autonomo. Ci sono verbi "al servizio" di altri verbi che aiutano questi ultimi nei tempi composti, prendendo il posto dell' ausiliare del verbo che accompagnano. Esempio:

Caterina è partita presto

Caterina è dovuta partire presto

esistono articoli maschili e articoli femminili:

Esistono articoli singolari e articoli plurali e sono:

i nomi di genere comune hanno la stessa forma sia per il maschile che per il femminile.

Hanno forme diverse per il maschile e per il femminile.

MAPPA AGGETTIVO

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Gli aggettivi accompagnano, infatti, sempre un nome e si uniscono a un nome di persona

alcune persone dicono che la pioggia è brutta, ma puoi girare con il viso coperto di lacrime 

Il nome ci indica le cose che esistono nella realtà o che possiamo immaginare: persone, animali, oggetti, emozioni e luoghi.

In modo generico se il nome è comune

esempio:

Il verbo è di forma attiva quando Il soggetto compie l' azione. I verbi nella forma attiva possono essere sia transitivi e sia intransitivi. Esempio: Carlo accarezza il cane. Carlo: soggetto- compie l' azione accarezza: verbo attivo il cane: compl. oggetto-subisce l' azione

Il verbo è di forma passiva, quando il soggetto subisce da parte di qualcuno o di qualcosa l' azione indicata dal verbo. I verbi che formano la frase passiva possono essere solo verbi transitivi. Esempio: la terra è illuminata dal sole. la Terra: soggetto é illuminata: verbo in forma passiva dal sole: (da chi? - da che cosa?) compl. di specificazione

Marble

Il tempo

Il modo

La desinenza del verbo ci indica anche il tempo, cioè quando si verifica l' azione. I tempi principali ne sono tre: Presente: ci indica che l' azione si sta svolgendo in questo momento. Passato: ci indica che l' azione si è già svolta. Futuro: ci indica che l' azione si svolgerà in futuro.

Il verbo, attraverso la variazione delle desinenze, segnala il modo in cui l ' interlocutore presenta l'evento (azione, situazione, stato d'animo ecc...) che vuole indicare. Il modo può essere di due tipi: finiti o indefiniti. I modi finiti sono: indicativo, congiuntivo, condizionale e imperativo. I modi indefiniti sono: infinito, participio e gerundio.

Che cos' è il verbo

Il verbo è la parte variabile del discorso che fornisce, collocandole nel tempo, informazioni sul soggetto della frase, cioè sulle azioni compiute o subite dal soggetto, sugli eventi che lo riguardano, sullo stato in cui si trova o sul suo modo di essere. Esempio:

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La posizione del verbo in una frase

In italiano la posizione "normale" del verbo nella frase è dopo il soggetto e prima dell' eventuale complemento oggetto. Esempio:

verbo

Eventuali cambiamenti della posizione del verbo rispetto a quella normale sono dovuti a scelte espressive particolari. Esempio:

L'articolo determinativo si usa per indicare persona, animale o cosa ben precisa e distinta.

L'articolo indeterminativo si usa per indicare persona, animale e cosa genericamente.

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