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Di Annalisa Campisi

LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE E L’AMBIENTE
Uomo e ambiente: alle origini di una distruzione massiccia
A causa dell’industrializzazione e dell’aumento di popolazione, in Europa e negli USA si verificò una massiccia distruzione dell’ambiente: furono abbattuti molti boschi in modo da ottenere territori per
coltivare prodotti agricoli su larga scala e anche per ricavarne il legname (ad esempio, per la costruzione delle traversine per le rotaie delle linee ferroviarie). Aumento di popolazione ed industrializzazione portarono cosi a un disboscamento massiccio, che provocò fenomeni di erosione con conseguenti frane e alluvioni. Un’altra conseguenza dell’industrializzazione fu l’inquinamento che nell’Ottocento divenne particolarmente grave nelle città industriali. Le industrie scaricavano le acque utilizzate per le loro lavorazioni direttamente nei fiumi; gli scarichi delle ciminiere avvelenavano l’aria, compromettendo la salute e colpendo soprattutto l’apparato respiratorio.
coltivare prodotti agricoli su larga scala e anche per ricavarne il legname (ad esempio, per la costruzione delle traversine per le rotaie delle linee ferroviarie). Aumento di popolazione ed industrializzazione portarono cosi a un disboscamento massiccio, che provocò fenomeni di erosione con conseguenti frane e alluvioni. Un’altra conseguenza dell’industrializzazione fu l’inquinamento che nell’Ottocento divenne particolarmente grave nelle città industriali. Le industrie scaricavano le acque utilizzate per le loro lavorazioni direttamente nei fiumi; gli scarichi delle ciminiere avvelenavano l’aria, compromettendo la salute e colpendo soprattutto l’apparato respiratorio.
Questi problemi si aggravarono con lo sviluppo dell’industria chimica, che produceva sostanze fortemente tossiche. La produzione di materiali plastici, non esistenti in natura, anche se ancora molto ridotta, pose tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento un nuovo problema, che sarebbe diventato gravissimo al giorno d’oggi: le sostanze plastiche, a differenza di quelle naturali, costituivano dei rifiuti di non facile eliminazione, perché non biodegradabili, ovvero non attaccabili dai batteri e, perciò, inquinanti. Anche l’uso di fertilizzanti chimici provocò i primi fenomeni di inquinamento del suolo e dei prodotti alimentari provenienti dalle coltivazioni.

Il Vero cambiamento avviene con la SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE

Fin dalla loro nascita, quindi dall’inizio della rivoluzione industriale, le industrie
hanno cominciato a modificare la biosfera, inquinandola, alterando l’ambiente,
producendo disagi temporanei, patologie o danni permanenti per la vita in una data
area. Ma se da un lato l’avvento di tale nascita ha condotto a importanti e
significativi cambiamenti, dall’altro ha comportato numerosi avvenimenti che nel
tempo si sono riversati sulla salute umana e sull’ambiente che ci circonda dovute
appunto alle emissioni inquinanti per uso di combustibili fossili come il petrolio. I principali problemi
riscontrati sono:
- l’effetto serra: facendo aumentare la temperatura media può provocare un
cambiamento degli equilibri climatici.
- la deforestazione: in particolare la distruzione delle foreste tropicali. Principale
causa è il modello economico dello sfruttamento intensivo e distruttivo delle risorse
naturali . La loro salvaguardia è di fondamentale importanza per ridurre i danni agli
ecosistemi.
- la desertificazione: situazione critica in Africa poiché negli ultimi cinquant’anni si è
trasformata in deserto.
- la carenza e contaminazione idrica.
Proprio su quest’ultimo tema, nelle regioni economicamente più sviluppate si
cominciarono ad adottare legislazioni più dure e rigide. Cosa che non sussiste nelle
regioni meno sviluppate, dove le acque di superficie e sotterranee vengono
inquinate dai rifiuti urbani che non vengono smaltiti, dagli scarichi delle industrie
prive di impianti di depurazione e il riversamento di questi nel mare, nel suolo e
nell’atmosfera, pesticidi usati senza alcun controllo né precauzione.
hanno cominciato a modificare la biosfera, inquinandola, alterando l’ambiente,
producendo disagi temporanei, patologie o danni permanenti per la vita in una data
area. Ma se da un lato l’avvento di tale nascita ha condotto a importanti e
significativi cambiamenti, dall’altro ha comportato numerosi avvenimenti che nel
tempo si sono riversati sulla salute umana e sull’ambiente che ci circonda dovute
appunto alle emissioni inquinanti per uso di combustibili fossili come il petrolio. I principali problemi
riscontrati sono:
- l’effetto serra: facendo aumentare la temperatura media può provocare un
cambiamento degli equilibri climatici.
- la deforestazione: in particolare la distruzione delle foreste tropicali. Principale
causa è il modello economico dello sfruttamento intensivo e distruttivo delle risorse
naturali . La loro salvaguardia è di fondamentale importanza per ridurre i danni agli
ecosistemi.
- la desertificazione: situazione critica in Africa poiché negli ultimi cinquant’anni si è
trasformata in deserto.
- la carenza e contaminazione idrica.
Proprio su quest’ultimo tema, nelle regioni economicamente più sviluppate si
cominciarono ad adottare legislazioni più dure e rigide. Cosa che non sussiste nelle
regioni meno sviluppate, dove le acque di superficie e sotterranee vengono
inquinate dai rifiuti urbani che non vengono smaltiti, dagli scarichi delle industrie
prive di impianti di depurazione e il riversamento di questi nel mare, nel suolo e
nell’atmosfera, pesticidi usati senza alcun controllo né precauzione.