Storia di un'amicizia

di Ernesto Niccolai
lavoro finale della materia Alternativa
scuola Renato Natali
classe 5A

Un pesciolino particolarmente affamato nuotava alla ricerca di cibo.
Dal fondo del mare sentì qualcuno che gridava: “Aiuto!”.
Corse veloce per vedere cosa stava succedendo, finché non trovò un pesciolino che era rimasto intrappolato in una rete.

Il pesciolino si avvicinò subito per rassicurare l’altro e, dopo aver controllato la situazione, cominciò con tutte le sue forze a tirare la rete per liberarlo.

Solo dopo molti tentativi, ci riuscì!

Felici si abbracciarono e da allora diventarono amici inseparabili.

Un giorno, mentre esploravano il fondo del mare, incontrarono un cavalluccio marino che, invidioso della loro amicizia, voleva separarli.
Infatti li sfidò ad entrare in un vecchio relitto di pirati che era famoso perché pieno di tesori, che però nessuno poteva prendere perché chiunque entrava lì dentro non riusciva più a ritrovare la strada per uscire!

Era una dura prova di coraggio, che i pesciolini, anche se avevano molta paura, accettarono perché insieme si sentivano invincibili!

scappiamo!!!

Arrivati dentro il vascello rimasero incantati a guardare i tesori nascosti fino a quando non arrivò uno squalo che viveva lì.
Il vorace squalo cercò subito di mangiare quei due bocconcini prelibati.
Spaventati ed inseguiti , i due amici scapparono via veloci come missili e si rifugiarono in un posto abitato da tantissime meduse colorate.
Purtroppo, però, si erano persi!
Per fuggire velocemente non avevano guardato la strada ed ora non sapevano più dov’erano e come potevano tornare a casa!

Smarriti e disorientati decisero di fermarsi per riflettere e trovare una soluzione.
Erano molto preoccupati.
Temevano di non riuscire più ad uscire da quel relitto.

Venite con me

Un simpatico delfino li vide, si avvicinò e chiese loro come avevano fatto due pesciolini a finire in quel luogo così pericoloso.
I due amici raccontarono la loro storia, il delfino si impietosì e, conoscendo bene quel vascello, si offrì di aiutarli ad uscire da quel posto.
Felici, i pesciolini, lo seguirono.

Erano quasi riusciti ad uscire quando sentirono una vociona minacciosa che urlava:
“Ehi, voi! Dove pensate di andare?”
Era un polpo gigante che con i suoi lunghi e robusti tentacoli ostacolò e bloccò la loro fuga.
Era il terribile guardiano del vascello che aveva avuto l’ordine dai pirati di impedire a chiunque fosse entrato di fuggire dalla nave!

Ehi voi, dove pensate di andare?

Il polpo cercò di catturarli.
I due amici riuscirono a sfuggirgli per un po’, poi Giacomo fu preso.

Stretto tra i tentacoli del crudele guardiano urlava all’amico di approfittare per fuggire via.
Ma Filippo replicò: “non andrò mai via di qui senza di te! Anche io ti salverò!”

Il polpo sentendo queste parole rimase stupito e si fermò a pensare a quanto era solo e triste perché nessuno voleva fare amicizia con lui, tutti lo evitavano perché era considerato un mostro cattivo!
I due amici si accorsero che il polpo si era improvvisamente bloccato ed aveva cambiato espressione!