"Contagiati" dalla lettura

DALLA NOVELLA AL GRAPHIC NOVEL

La classe 2B e la prof.ssa Cristina Di Pasquale
A. S. 2020-2021

#laScuolaNonSiFerma #IstitutoArgoli
#IoLeggoPerché
#Libriamoci

Chichibio e la gru, G. Boccaccio


Currado Gianfigliazzi sempre della nostra città è stato nobile cittadino, liberale e magnifico, e vita cavalleresca tenendo, continuamente in cani e in uccelli s’è dilettato...
Il quale con un suo falcone avendo un dì una gru ammazzata...

 ...quella mandò ad un suo buon cuoco,
il quale era chiamato Chichibio, ed era viniziano
e sì gli mandò dicendo che a cena l’arrostisse e governassela bene...

 ..La quale essendo già presso che cotta grandissimo odor venendone,
avvenne che una feminetta della contrada, la qual Brunetta era chiamata
e di cui Chichibio era forte innamorato, entrò nella cucina;
e sentendo l’odor della gru e veggendola,
pregò caramente Chichibio che ne le desse una coscia...

Voi non l’avrì da mi, donna Brunetta, voi non l’avrì da mi.

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In fé di Dio, se tu non la mi dai, tu non avrai mai da me cosa che ti piaccia

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Alla fine Chichibio, per non crucciar la sua donna, spiccata l’una delle cosce alla gru, gliela diede.

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Essendo poi davanti a Currado messa la gru senza coscia, e Currado maravigliandosene, fece chiamare Chichibio... 

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Chichibio seguitò:– Egli è, messer, com’io vi dico; e quando vi piaccia, io il vi farò veder ne’ vivi-.

Così adunque con la sua pronta e sollazzevol risposta Chichibio cessò
la mala ventura e paceficossi col suo signore.

Calandrino e l’elitropia
G.Boccaccio


Nella città di Firenze viveva Calandrino, noto per la sua semplicità di mente. Costui era uso frequentare Bruno e Buffalmacco, entrambi gran mattacchioni, che spesso si divertivano a beffarlo.
Un altro mattacchione fiorentino, chiamato Maso avendo visto un giorno Calandrino gli andò dietro insieme a un amico col quale stava chiacchierando.

I due sedettero fingendo di non aver visto Calandrino.
Parlando con l’amico, Maso cominciò a trattare delle virtù di alcune pietre ..

“ viene chiamata elitropia. Una pietra di straordinaria virtù, ha il potere di rendere invisibile”. 

Avendo ascoltato ciò, Calandrino si affrettò a cercare Bruno e Buffalmacco per informarli della sua scoperta e andar con loro alla ricerca della pietra. 

“Possiamo diventare gli uomini più ricchi di Firenze! Ho saputo che sul greto del Mugnone si può trovare una pietra che rende invisibile.
Corriamo, prima che ci vadano altri. Non avremo che da mettercela in tasca e poi andare ai banchi di quelli che cambiano moneta e che hanno sempre in vista pezzi d’oro e d’argento.
Non visti da alcuno, ne prenderemo a volontà e diventeremo ricchi senza faticare”

Ora con una scusa, ora con un’altra e fingendo di volersi liberare delle pietre tirandole nel vuoto, ma immaginandole dirette a Calandrino, per tutta la strada fino alla porta di San Gallo, lo andarono lapidando senza pietà.