LE NOSTRE PICCOLE-GRANDI RIVOLUZIONI

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Quattro&nbsp;&nbsp;anni&nbsp;fa&nbsp;nella&nbsp;mia&nbsp;palazzina&nbsp;si è&nbsp;trasferita&nbsp;una&nbsp;famiglia&nbsp;con&nbsp;due&nbsp;bambini. Subito non ci conoscevamo e non stavamo insieme. Poi un&nbsp;giorno&nbsp;ho&nbsp;invitato&nbsp;i&nbsp;due bambini&nbsp;&nbsp;a&nbsp;casa&nbsp;mia&nbsp;per la merenda e ci siamo trovati simpatici. Da quel giorno stiamo sempre&nbsp;insieme&nbsp;e anche adesso, che dobbiamo stare in casa senza vederci, comunichiamo con biglietti e walkie talkie.

Un giorno a scuola, durante la ricreazione, ho sentito che una mia compagna non aveva ricevuto la merenda, perchè non le era stata messa nello zaino. Allora le ho dato un po' della mia. La mia compagna mi ha abbracciata e mi ha ringraziata. Condividere le cose con i compagni è molto bello e fa sentire bene!!!!!!!!!!!!

In questi giorni in cui siamo in casa credo che la mia azione positiva sia quando aiuto la mamma e il papà. Spesso, infatti, apparecchio e sparecchio la tavola, oppure passo l'aspirapolvere e cerco di collaborare come posso. Dopo la mia "rivoluzione" è accaduto che i miei genitori mi abbiano detto più volte che sono molto bravo . Io ho scoperto che aiutandoli abbiamo più tempo per giocare insieme, fare i puzzle, leggere i libri e anche rilassarci.

L'occasione in cui ho compiuto una rivoluzione positiva è stata un anno fa a casa dei nonni. Mia nonna diceva che giocavo troppo ed aspettavo l'ultimo minuto per eseguire i compiti. Così mi ha messo una sveglia sul comò e la guardavo sempre. Appena arrivavano le 14,30 iniziavo ad eseguire i compiti. Questo mi è servito per organizzarmi meglio.

Un po' di tempo fa a scuola, io e le mie amiche stavamo uscendo dalla classe. C'era una mia compagna di classe da sola, perché nessuno le aveva dato la mano. M mi sono sentita triste per lei, allora le sono andata vicino e le ho dato la mano. Siamo uscite insieme da scuola e ci siamo sentite entrambe felici.

ALCUNI ANNI FA IO E MIO FRATELLO LITIGAVAMO ABBASTANZA SPESSO,. ALLORA UN GIORNO MI SONO STANCATO ED HO PENSATO: "A COSA SERVE LITIGARE? A NIENTE!" UN POMERIGGIO STAVAMO GIOCANDO A CALCIO CON GLI AMICI, AD UN CERTO PUNTO DOVEMMO BATTERE UN RIGORE. DI SOLITO LI BATTEVO IO, DECISI ALLORA DI FARLO CALCIARE A MIO FRATELLO CHE SI VERGOGNAVA SEMPRE PERCHE' NON SAPEVA GIOCARE A CALCIO. MIO FRATELLO MI GUARDO' STUPITO, MA FELICE E DECISE DI ASCOLTARMI: TIRO' IL RIGORE E SEGNO'! DA QUEL MOMENTO NON SI VERGOGNO' PIU' E CAPI' CHE ESSERE AMICI E VOLERSI BENE E' PIU' BELLO. FU COSI' CHE INIZIAMMO A LITIGARE MOLTO MENO ED A DIVERTIRCI DI PIU'

Spesso ci vengono a trovare degli amici dei miei genitori con loro figlio Giovanni. Giovanni ha quattro anni in meno di me. Ogni volta che veniva a casa mia mi rompeva un lego, quindi io gli dicevo di non toccarli, ma lui continuava. Una sera, invece che dirgli di no, gli ho spiegato gentilmente che poteva giocare con i miei lego, ma senza romperli.Quindi lui ha provato a usarli con più attenzione e si è divertito. Da quella sera ogni volta che viene a casa mia giochiamo insieme con i lego

In questi giorni dove sono obbligata a stare a casa e A non andare a scuola, capisco che non può essere così per tutti, perché il mio papà invece deve continuare ad andare a lavorare. Allora tutte le sere, quando rientra a casa, gli vado incontro e lo abbraccio forte, piu' di prima, dandogli un bacio grande.Voglio bene a tutti i miei cari della mia famiglia e capisco che il mio papà fa tanto per noi e tengo molto a lui. Quando questa brutta situazione sarà finita, non smetterò mai di abbracciare le persone a cui voglio tanto bene!

A FEBBRAIO ABBIAMO STUDIATO CON LA MAESTRA ANGELA LA RACCOLTA DIFFERENZIATA. E' VENUTA A SCUOLA ANCHE UN' ESPERTA CHE CI HA SPIEGATO CHE SE NOI USIAMO LE BOTTIGLIE DI VETRO NON INQUINIAMO PERCHE' QUELLE DI VETRO LE POSSIAMO RIUSARE,MA QUELLE DI PLASTICA NO. HO RACCONTATO A CASA DI QUESTA ESPERTA E HO DETTO AI MIEI GENITORI CHE DOVEVANO SMETTERE DI COMPRARE LA BOTTIGLIE DI PLASTICA PER L'ACQUA. DA QUEL GIORNO ANDIAMO A PRENDERE L'ACQUA in BOTTIGLIE DI VETRO AL DISTRIBUTORE O BEVIAMO L'ACQUA DEL RUBINETTO. NON ABBIAMO PIU' USATO BOTTIGLIE DI PLASTICA DAVVERO ! QUESTA E' STATA LA MIA RIVOLUZIONE CHE HA PORTATO MENO INQUINAMENTO E MEMO RIFIUTI.

Un giorno mentre giocavo a calcio, la mia squadra stava perdendo ed io ero in panchina perché avevo giocato la partita prima. Io facevo il tifo per la mia squadra. Dopo abbiamo recuperato e ho chiesto al mister quanto mancava.M mi ha risposto che mancavano tre minuti. Dopo noi abbiamo battuto un calcio d’angolo ed è arrivato un mio compagno che ha preso la palla di testa e abbiamo segnato goal,.Siamo andati negli spogliatoi e il mio mister mi ha detto che se non ci fossi stato io a fare il tifo per i miei compagni probabilmente non avremmo vinto.

Ho visto una formica in un giorno freddo e triste donare alla cicala metà delle sue provviste. Tutto cambia:le nuvole, le favole, le persone. La formica si fa generosa: è una RIVOLUZIONE!

Anche noi, come la formica,siamo stati capaci di fare RIVOLUZIONI

Sono in terza elementare e sono tre anni che sono in classe con una mia amica. Non abbiamo nei primi due anni mai parlato tanto, giocato o studiato insieme, ma dall'inizio di questo terzo anno lei viene a casa mia. L' aiuto a studiare , le spiego la matematica e l'aiuto a concentrarsi. Da allora io e lei siamo più amici di prima e mi sono reso anche conto che andiamo d'accordo anche nei giochi, non solo nei compiti a casa

L'anno scorso, poco prima di Natale,sono stata alla Casa Della Carità a Scandiano con i miei compagni di catechismo . Alla Casa c'erano gli ospiti che sono dei vecchietti. Quel giorno abbiamo organizzato una tombola e io mi sono offerta di andare ad aiutare una vecchietta a coprire i numeri e così hanno fatto anche altri miei compagni. I vecchietti erano molto felici sia di giocare a tombola che di avere vicino dei bimbi perché per loro quel pomeriggio è stato diverso e divertente.

ALCUNI MESI FA A SCUOLA C'ERA UNA PERSONA CHE NON AVEVA AMICI. ALLORA LE HO CHIESTO DI ESSERE MIA AMICA E DI CAMBIARE QUALCHE SUO COMPORTAMENTO. DOPO LA MIA RIVOLUZIONE LEI E' CAMBIATA E HA MOLTI PIU' AMICI, VA D'ACCORDO CON CERTE PERSONE CHE PRIMA LA PRENDEVANO IN GIRO.

Quest' anno ho iniziato a frequentare il gruppo scout di Scandiano: sono una lupetta. Insieme ai miei amici, ho partecipato a uscite in cui a ognuno di noi erono assegnati diversi compiti: pulire i bagni, riordinare le camere, apparecchiare e sparecchiare la tavola. Dopo quell' esperienza, ho capito che avrei potuto essere d'aiuto anche in casa e così ogni giorno cerco di svolgere quelle piccole mansioni di cui sono in grado di occuparmi. Il fatto di aiutare i miei genitori mi rende fiera di me stessa e loro me ne sono grati. Questo cambiamento è stato una piccola rivoluzione perché mi fa sentire grande.

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Le nostre piccole-grandi

RACCONTATE DAI RAGAZZI DELLA 3 A

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