Sulle ali della fantasia

Erano le mamme delle ragazze , dovevano tornare perché la piccola vacanza era finita. Erano molto tristi ma stanche quindi andarono a dormire. La mattina dopo , alle 05:00 del mattino partirono con il treno e arrivate pensarono che il loro weekend era stato bellissimo , si erano divertite molto ed erano molto contente. Quindi poi abbracciarono le mamme e trascorsero una bellissima serata tutte insieme. #Migliori&nbsp;&nbsp;Amiche Per&nbsp;&nbsp;Sempre…… &nbsp;&nbsp;Tonia Sorrentino

In un castello si festeggiava la festa di Halloween, tutti si erano truccati e vestiti da mostri. Dopo un po’ si sentì&nbsp;un urlo che proveniva dalla torre del castello, e andarono a vedere cos’era successo. Era solo un piccolo fantasmino che voleva giocare con gli altri, poi dall’ altra torre si sentiva qualcuno ululare. Le persone si spaventarono e scapparono via. Dentro l’ altra torre c’era un lupo mannaro che era un nemico del fantasmino. Era la notte di Halloween il lupo era andato a spaventare le persone che stavano festeggiando Halloween. Il fantasma doveva impedire al lupo di spaventare le persone, gli venne un’ idea, trasformò delle cose in fantasmi che lo aiutarono a fermare il lupo, poi si diressero verso la città. Arrivarono prima del lupo e crearono delle trappole. Quando arrivò il lupo iniziarono i guai, prima gli cadde una zucca in testa, poi scivolò in una buca e infine gli&nbsp;cadde un secchio d’ acqua in testa. I fantasmi si vendicarono e lo rinchiusero nella gabbia della torre per l’eternità e loro vissero felici e contenti. &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;ALFONSO SPERDUTO

Tanto tempo fa nella città di Torino viveva una semplicissima famiglia. Questa famiglia ebbe un bambino. Ma purtroppo nella loro città c’era molto inquinamento. Allora saggiamente i genitori del piccolo neonato decisero di spedirlo sulla Luna. Appena il bambino ebbe 5 anni&nbsp;lo condussero negli Stati Uniti e lo fecero prendere il primo volo sulla Luna. Il bambino arrivò sulla Luna dopo 7 ore, con se aveva solo una coperta con sopra disegnati 3 orsetti che indicavano i suoi genitori e lui. Appena il bambino scese dal razzo iniziò a farsi 1000 domande. Mentre stava camminando per scoprire qualcosa vide un alieno di nome GREEN e subito fecero amicizia ma l’alieno parlava una lingua che il bambino non capiva. Allora per comunicare i due amici decisero di usare i gesti. Un tranquillo pomeriggio sulla Luna calò un ombra nera … i&nbsp;due alzarono la testa e videro un mostro con 2 denti aguzzi ,5 occhi e 8 mani. Il mostro acchiappò i due amici e mentre era pronto per infilarli in bocca arrivò Blu, il poliziotto della Luna che salva gli alieni, e con il suo coltellino iniziò a tagliarli i bracci ma appena gli tagliava un braccio ne uscivano altri 2 . Blu non si sarebbe fatto ingannare e gli legò i bracci con una fune. Dopo aver salvato i due amici portò il mostro con una navicella sul sole e lo fece morire bruciato. Dopo 4 ore che arrivò di nuovo sulla Luna GREEN e il bambino lo ringraziarono e andarono a mangiare al BLA BLA il ristorante più famoso della Luna dove i cuochi erano i 2 alieni più vecchi della Luna. Dopo la cena tutti e 3 andarono a dormire. La mattina successiva il poliziotto morì e di questo tutti gli abitanti della Luna erano molto tristi.

&nbsp; C era una volta tanto tempo fa una principessa&nbsp;triste percheil re suo papa non voleva che frequentasse la scuola e diceva “La scuola è solo per i maschi” .Ma lei era tanto curiosa di imparare. Un&nbsp;giorno con l aiuto della sua mamma andò in cerca di abiti da uomo, legò i capelli molto corti ed uscì di nascosto dal castello. E così faceva&nbsp;ogni giorno per andare a scuola . Conobbe un bambino di nome Celestino. Fecero subito amicizia. Alla principessa piaceva molto studiare però era ancora triste perché il suo amico Celestino&nbsp;credeva che lei fosse davvero un maschietto . Un giorno mentre giocavano nel bosco a rincorrersi il cappello della principessa si impigliò ad un ramo e la sua coda lunga cade sulle spalle . Celestino rimase senza&nbsp;parole . Allora la principessa non volle più andare a scuola e così con la felicità del re rimase chiusa nel castello. Martina Musto

Un mago creava animali sovrannaturali perché prendeva due animali diversi e li univa.&nbsp;Un giorno nel suo laboratorio arrivò una coppia che chiese al mago se avesse un elefante a strisce , lui rispose che non aveva ancora messo insieme un elefante e una zebra e che non appena l’avesse creato li avrebbe chiamati . Il mattino seguente il mago salì sul suo elicottero e vide un elefante e subito dopo una zebra. Legò gli animali al suo elicottero e si diresse verso il suo laboratorio per unirli. Dopo un po’ di tempo arrivò la coppia , il mago soddisfatto del suo lavoro , diede alla coppia l’elefante a strisce.&nbsp;La coppia era molto felice di aver trovato un animale così divertente.&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; &nbsp;Francesca Grieco.

LA FATA SPERDUTA

Un giorno una principessa di nome Azzurra andò in un campo per raccogliere i fiori. Ad un certo punto vide un girasole lunghissimo che toccava il cielo. La principessa lo guardò stupita, si guardò intorno e a pochi centimetri trovò una chiave. La raccolse e notò che sul gambo del girasole gigante ci stava una porta. La principessa , senza esitare, infilò la chiave, aprì la porta e trovò una scala che portava fino ai petali. Appena la principessa toccò la scala si trasformò : le sue scarpe diventarono di cristallo, il suo vestito si accorciò avanti e allungò dietro e dalla schiena spuntarono due ali trasparenti. La principessa Azzurra&nbsp;si spaventò ma la sua curiosità le diceva che doveva continuare a salire le scale, e così fece. Quando Azzurra arrivò all’ultima scala vide un villaggio nuovo con un immenso&nbsp;arcobaleno, le persone erano felici e in armonia e c’erano molte farfalle colorate. La principessa Azzurra guardò il tutto stupita e le venne in mente che aveva le ali e provò a volare, si alzò di pochi centimetri ma cadde , poi riprovò e questa volta riuscì a prendere il volo. Imparò subito a volare e capì anche quando e come doveva atterrare. Una persona di quel mondo le chiese: "ci puoi aiutare? Abbiamo bisogno di un aiuto! Siamo tutti in pericolo!"

Un giorno a Palermo in Sicilia ci fu un attentato mafioso .A&nbsp;indagare fu chiamato Roberto Sanna, un poliziotto antimafia con la sua pattuglia . Scopri’ che era stata una bomba a far saltare un ponte sull’autostrada. Nel momento dello scoppio&nbsp;&nbsp;sul ponte c’era una macchina c’era un Magistrato di nome Giovanni Falcone. Allora tornarono in caserma con gli indizi e iniziarono a esaminarli. Così, scoprirono che vicino al ponte c’era una collina ed era da lì che avevano attivato la bomba.&nbsp;Decisero di infiltrarsi nel sito dei mafiosi per sapere quali erano le loro mosse. Il capo dei mafiosi abitava nel centro della città. Si recarono a casa sua, ma non lo trovarono. Però da quella casa uscì una signora con una busta. Decisero di inseguirla.&nbsp;Videro che era entrata in un negozio, e poi era uscita senza la busta. Poco dopo uscì un signore con quella busta. Allora accesero il motore della macchina e lo seguirono. Dopo ,l’infiltrato portò altre prove: delle buste e alcuni fogliettini. Scoprirono che il capo non viveva nel centro della città ma in una baracca sulla montagna. Allora presero un computer e si collegarono con le spie che avevano mandato in missione e seppero che il capo ogni notte teneva le luci della casa accese perché guardava la tv con una piccola antenna. I poliziotti antimafia con i loro computer videro dei segnali molto strani. Allora capirono che era lui il capo della mafia chiamato anche lo zio, sua maestà.

La ragazza tornò all’inferno, prese tutto e lasciò anche quel brutto regno oscuro. Così la ragazza diventò credente in Dio, splendente e non si vestì più come una barbona. Dopo neanche un mese dall’accaduto si sposò e visse felice e contenta. Chiara Pia Faruolo

C’era una volta , una ragazza di nome Elsa, aveva 12 anni, era molto alta aveva i capelli lunghi e castani ed era molto bella. Un giorno decise di fare un viaggio con una sua amica , doveva chiedere il permesso ai suoi genitori , ma era sicura che loro avrebbero&nbsp;detto di no. Però pensava cambiassero idea. Il giorno dopo chiese il permesso e loro dissero di si . Lei li ringraziò molto felice dicendogli che andava con Chiara. Elsa la mattina dopo andò a chiamare Chiara , erano molto entusiaste. Decisero di partire alle 8 del mattino . La tappa del viaggio fu Milano. Sono andate li perché era la citta della moda. Anche se stanche appena arrivate si precipitarono in un negozio, era enorme quindi si rifecero il guardaroba. Uscite andarono nel loro albergo. Poi andarono a dormire. IL giorno dopo si svegliarono e fecero colazione con cornetto e un buon cappuccino. Dopo ancora si presero una bici in affitto, si fecero un bel giro di mattina con il fresco alle spalle. Dopo andarono al lago presero il sole e giocarono nell’ acqua . Appena tornate a casa mente si raccontavano quello che avevano fatto durante la giornata sentirono una chiamata .

Mi invitarono a giocare con loro, ancora molto stupito mi ritrovai in un parco,con giostrine strane e tanti pupazzetti di gomma. Guardavo il mio cane divertirsi e parlare con tutti, lui che è tanto timido e non abbaia quasi mai. Gli chiesi come mai in un vialetto cosi buio e sperduto ci fosse un posto cosi. Mi disse Jerry che era un posto magico e segreto, e che appariva una volta ogni 10 anni, e che era stato fortunato a passare di qui con un cane che tanto ama. Quando era il momento di andare via, chiamai Pippo, e mi dissero di non raccontarlo a nessuno, perché non mi avrebbero creduto e anche perché quel posto sarebbe svanito. Ero felice di aver potuto visitare un posto cosi meraviglioso. Ero triste però perché dovevo aspettare altri 10 anni,allora chiesi a Jerry :” Tra 10 anni posso ritornare?”. Mi disse di si, se continuerò ad amare ancora gli animali e se ricorderò tutto questo mi aiuteranno a ritrovare il vecchio cancello polveroso. Sono passati solo pochi anni, ma ricordo ancora quel mondo magico Michele Caldararo

C’ erano una volta due bambine nate quasi lo stesso giorno di nome Lucy e Carol. Sin da piccole erano molto amiche. Crescendo, la loro amicizia diventava sempre più forte. Frequentarono la stessa scuola collaborando e stando sempre insieme. Un giorno andarono nel bosco a fare un pic-nic. Dopo aver mangiato andarono a giocare. A un certo punto si persero e e non riuscirono a trovare la strada per tornare a casa. Andarono a sinistra del bosco, e videro una fata di nome Lara che non aveva un ala ed era sporca di vermi e insetti. In un primo momento si spaventarono. Ma la fata le tranquillizzò dicendo: - Non farò nulla di male, sono triste perché ho perso un ala -. - Ok -dissero Lucy e Carol -ti aiuteremo&nbsp;a trovare la tua ala- Camminarono e Carol trovò l’ala e disse: - L' ho trovata evviva! - Andarono da una maga e chiesero: - Puoi mettere l'ala alla nostra amica ?- La maga rispose:- Va bene- Lucy e Carol salutarono la fata Lara si incamminarono per la via di casa Lucy Spadola&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;

Tanto tempo fa c’era una fata che andava al fiume per prendere l’acqua. L’acqua era magica perché quando la beveva diventava piena di piante di tutti i&nbsp;colori come l’arcobaleno. Un giorno la fata andò in una grotta ed era così stanca che si addormentò. All ’ improvviso un leone le andò vicino e la prese, se la portò con sé . La fata quando si svegliò vide che era in un castello e per curiosità si fece un giro. Trovò sulla tavola una torta. La fata prese un pezzo di torta e se la mangiò. Dopo un po’ diventò un pesce d’oro con le squame verdi e la coda rossa. Dopo qualche giorno vide un mago, il mago l’aiutò a diventare una fata allegra. Lei lo ringraziò per averla aiutata. Michela Nardozza

SULLE ALI DELLA FANTASIA

In un castello si festeggiava la notte di Halloween, tutti si erano vestiti e truccati da mostri. Dopo un po’ si sentì un urlo che proveniva dalla torre del castello, e andarono a vedere cos’era successo. Era solo un piccolo fantasma che voleva giocare con gli altri, poi dall’ altra torre si sentiva qualcuno ululare. Le persone si spaventarono e scapparono via. Dentro l’altra torre c’era un lupo mannaro che era un nemico del fantasma. Giusto che era la notte di Halloween, il lupo era andato a spaventare le persone che stavano festeggiando. Il fantasma voleva impedire al lupo di spaventare le persone. Gli venne un'idea: trasformò delle cose in fantasmi che lo aiutarono a fermare il lupo, poi si diressero verso la città. Arrivarono prima del lupo e crearono delle trappole. Quando arrivò il lupo iniziarono i guai: prima gli cadde una zucca in testa, poi scivolò in una buca e infine gli cadde un secchio d’ acqua calda. I fantasmi si vendicarono e lo rinchiusero nella gabbia della torre per una eternità e loro vissero felici e contenti. Alfonso Sperduto

-A sì e allora….. guardie tagliategli una mano - E questi gliela tagliarono.Il re in quei giorni soffriva molto per il dolore. Allora il suo castello fu abbattuto e al suo posto ci fecero costruire palazzi e negozi. Così il re restò sempre in prigione ad eterno, la riccanza al suo posto e il re Duncan ebbe 2 miliardi di penny.E vissero tutti felici contenti. Giuseppe Berlino

C’era una volta un drago che pensava solo a divertirsi.&nbsp;Un giorno molto freddo di dicembre il drago andò a pattinare sul ghiaccio e scivolò. Questo drago aveva un nome ma non ne andava fiero; il suo nome era Sfortu-Drago. Quando faceva qualsiasi cosa si faceva un po’ male. Quel giorno però divenne fortunato perché visto che stava cadendo di faccia fece in tempo a reggersi sulle mani. A quel punto scoprì di essere veramente forte. Cadde, ma poi fece una capriola e di seguito altre due, poi fece una verticale e infine un salto ed arrivò fino alla punta di un abete innevato. Arrivato a quel punto, con la sua forza bruta piegò l’abete e andò a finire dritto, dritto sdraiato sul divano.re e bruciò le sbarre di ferro dove si trovava la sua amata .&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;Il cavaliere Domenico e la principessa Margaret si sposarono e vissero nel castello. Domenico Nardozza

I PATTINI MAGICI

Poi un alieno disse che dovevano eleggere un altro poliziotto coraggioso come quello di prima, e dopo che tutti si erano decisi diedero l’ incarico a Splack , suo fratello. Dopo 15 anni dall’arrivo del bambino, ormai ragazzo, i genitori se lo andarono a prendere perché a Torino non c’era più inquinamento. Il ragazzo convinse i genitori a portare GREEN sulla Terra con loro. I genitori gli dissero di si e da quel giorno il ragazzo e l’alieno diventarono ancora più amici e vissero felici e contenti. Ma sulla Luna non fu cosi perché un altro mostro mangiava di continuo alieni , fino a quando la Luna non fu più un posto abitato. Di questo GREEN era molto triste, ma in fondo lui non se ne sarebbe mai andato dalla Terra dove viveva. Lucrezia Pantone

C ‘ era una volta il principe Ser Nicolas che stava camminando per la sua splendida città Marlines. Un suo grande amico,il grande Pippos con il suo buon cugino Paperinossode stava facendo una festa . Paperinossode però ebbe una brutta notizia, su un biglietto c’era scritto : “ Se vuoi riavere tuo cugino Pippos dovrai venire da noi, i troll malefici di Spuertintos” . Dopo questa brutta notizia Paperinossode cercò di trovare Ser Nicolas per chiedere il suo aiuto, ma Ser Nicolas disse a&nbsp;Paperinossode che non lo voleva aiutare. Dopo aver sentito questa risposta Paperinossode andò a cercare una armatura e una spada per sconfiggere i perfidi troll. Paperinossode&nbsp;andò nella città Pelintios dal suo amico Entischios che era un fabbro. Il suo amico Entischios gentilmente gli fece comprare una spada e una armatura d’ oro che avevano poteri magici.&nbsp;A quel punto Paperinossode era pronto per andare ad affrontare i troll e grazie alla sua armatura e alla sua spada dorata li sconfisse . Da quel giorno Pippos e Paperinossode decisero di non organizzare mai più feste a casa loro e dissero : “Che dio ci benedica” Enrico Lamorte

PUNTINO L’INSETTO CHE NON SA VOLARE&nbsp; C’era una volta un insetto che non sapeva volare di nome Puntino. Un giorno mentre giocava nel bosco arrivò vicino ad un fiume e doveva attraversarlo per andare dalla sua nonna che abitava dall’ altra parte. La nonnina era un insetto molto vecchio anziano ed ammalata, Puntino gli doveva port are le medicine. Puntino dopo tanti tentativi di volare si arrese, cercò quindi un’altro modo: si sedette su un ramo, mentre era li’ che pensava e ripensava si accorse che il ramo dove era seduto arrivava fino all’altra sponda, quindi si incamminò fino alla punta del ramo, ma adesso doveva scendere dal ramo e mentre era li’ che aveva paura passò una farfalla e le disse: “oh farfalla mi dai un passaggio?” la farfalla gli rispose: “Ma certo caro amico, salta sulle mie ali ti accompagno io” Puntino ringraziò e salutò la farfalla e arrivò finalmente dalla sua nonnina. Non bisogna arrendersi davanti alla difficoltà, ma cercare con tenacia una strada per superarle. Valeria Placido

C’era una volta un principe che stava giocando. A un certo punto il drago vide il principe e lo sbattè in prigione. Il principe era deluso, non aveva ne’ piani e ne’ idee. All’improvviso sentì un rumore. Non&nbsp;sapeva cos’era. Si affacciò dalla cella e vide un uccellino con le piume e con le zampe arancioni che non aveva niente da mangiare. Gli disse: “ Se mi aiuterai ad uscire ti darò tante cose da mangiare, accetti?”&nbsp;L’uccellino accettò, e aveva un piano. L’ uccellino disse: - dobbiamo prendere le chiavi senza farci vedere dal drago e poi scappare da qui”. L’uccellino diede la chiave al principe, aprì la cella e sussurrando&nbsp;disse al principe: “Presto filiamo via!” Il principe al castello diede tanto cibo all’uccellino e vissero per sempre felici e contenti. Francesco Barbaro

C’era una volta una bambina che aveva perso il padre in un incidente. Da quel giorno lei era senza emozioni. Non parlava, non sorrideva, non piangeva, non rideva, non era triste, non era arrabbiata. Un giorno si agitò e fece rompere un bicchiere, allora si mise a correre. Ad un certo punto incontrò un signore che la portò alla sua fattoria, dove c’erano i cavalli. La madre tornata da lavoro visto che non la trovava a casa andò dal suo amico alla fattoria e vide sua figlia tutta felice, mentre accarezzava un cavallo nero. Da quel giorno sua madre comprò un cavallo nero e si fidanzò con quello della fattoria, poi si sposò e la figlia diventò di nuovo felice. Imparò a cavalcare e diventò una bravissima veterinaria. Poi diventò pure una brava mamma e dopo andò a vivere a Parigi, perché si fidanzò sulla torre Eifell. La sua casa era grande, spaziosa, bella, con tanti fiori, con la stalla, con un giardino, con un parco divertimento per i suoi bimbi, con una piscina, con una parete dove ci si può arrampicare. Era una bella casa con una bella famiglia. #Le emozioni sono importanti# Giorgia Vodola

Cera una volta una strega che viveva in un bosco pieno di ragnatele. La strega odiava tutti, così decise di preparare una pozione di lava di lumaca, veleno di ragno e lingua di rana per avvelenare il principe che viveva lì vicino. Arrivata al castello del principe la strega si trasformò&nbsp;in principessa e diede la pozione al principe. Appena il principe l’assaggiò cadde per terra , ma per fortuna arrivò un drago con una pozione magica per salvarlo. Il principe si risvegliò e trasformò la strega in un cane. Da quel giorno il cane divenne il guardiano del castello. Cristian Pio Libutti

      L ‘ ELEFANTE A STRISCE&nbsp;&nbsp;

IL CASTELLO DI HALLOWEEN&nbsp;&nbsp;E IL COMICO FANTASMA

C’erano una volta un ragnetto e un topolino. Il topolino stava tranquillo a leggersi un libro nella sua tana. Però ogni volta che il topolino doveva uscire dalla sua tana a trovare&nbsp;&nbsp;un po’ di formaggio, il ragnetto gli faceva uno scherzetto. Il topolino non ce la faceva proprio più a sopportarlo. Un giorno uscì di scatto e fece spaventare una bellissima bambina di nome Alessia. Alessia voleva aiutare il topolino ma il topolino aveva paura di Alessia e allora scappò. Quando il ragnetto gli fece di nuovo uno scherzetto il topolino si rese conto che Alessia voleva aiutarlo.&nbsp;Scappò subito dalla bambina e le chiese aiuto. Alessia aveva una bacchetta magica. Alessia con la sua bacchetta fece andare via il ragnetto. Così i due, Alessia e il topolino furono per sempre amici Incoronata Polesino

LA TALPA IN FUGA&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;C era una volta una talpa che avrebbe voluto cambiare casa,e lo fece.Camminando e camminando trovò un fiume e avrebbe voluto trasferirsi vicino a questo canale. Scavò una buca e visse in questa casa per molto tempo, ma dopo un anno arrivò una fortissima tempesta. La talpa avrebbe dovuto scappare e andare verso il prato scavando sotto terra, ma andò verso il fiume. Quando arrivò al fiume, si allagò la sua dimora allora lei con coraggio si tappò il naso e la bocca e incominciò a nuotare. Quando arrivò in superficie la corrente la trascinava,e mano mano arrivò dove erano caduti tutti gli alberi.Si aggrappò su tutti i rami,infine fece un bel salto e arrivò dall'altra parte del fiume...si salvò. La morale e che NON BISOGNA MAI ARRENDERSI DAVANTI ALLE DIFFICOLTA',MA CERCARE CON TENACIA UNA STRADA PER SUPERARLA&nbsp;&nbsp;&nbsp; Mariam Azami Hassani&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;

C' era una volta, un ragazzo molto coraggioso che si chiamava *Ranger*. Questo ragazzo viveva nella città di Borgo BIslacco nell' isola di FORTNITE. Un giorno venne a sapere che un magazzino vicino alla sua città venne distrutto da un meteorite. Allora si trasferirì a Pinnacoli Pendenti per mancanza di scudini a Borgo Bislacco. Allora con un fucile a calibro pesante si iniziò a spostare. Allora quando arrivò si barricò perchè a pinnacoli c' era&nbsp;una guerra, poi fece una finestra e vide che da lì uscì Unkong che era il dio del male era infatti una minaccia per Fortnite , Ranger cercò di spararlo con il cecchino ma non ci riuscì. Unkong infuriato iniziò a distruggere l' isola pezzo per pezzo . Ranger aveva paura ma proprio molta paura e si bloccò, Prima di bloccarsi pensò alle conseguenze. Allora si trasformò in Carburo che in realtà non era il nome di quello che era diventato ma era il nome di un esperimento di un armatura mai riuscito, ma stava funzionando stranamente. Così prese la sua arma preferità, cioè lo scar H leggendario e lo sparò. Unkong si distrusse e rilasciò un cubo magico. Allora Carburo lo prese e vide che c' era scritto "Gettare nel lago per risolvere tutto". Allora Carburo lo gettò e Puuff....come per magia l' isola tornò. Per ringraziare Carburo fecero una sua statua con il cubo in mano al centro dell' isola per non fare entrare più Unkong. Ecco perchè ora l' isola di FORTNITE è salva per sempre. Carlo Rosati

In un tempo lontano nel bosco incantato viveva una fatina di nome Priscilla. Aveva lunghi capelli biondi pieni di fiori, gli occhi azzurri, le labbra rosse e carnose Indossava un vestito rosa con una cinta piena di margherite. Un giorno il padre di Priscilla le diede il compito di recuperare lo scrigno rubato dalla strega Erbaccia per poi rimetterlo al suo posto. Così Priscilla appena entrò nel castello della strega Erbaccia… cadde in una trappola e fu imprigionata dalla strega Erbaccia. Priscilla pianse molto. Ad un certo punto arrivò un folletto di nome Mirtillo. Liberò Priscilla e con il suo anello chiamò dei rinforzi. Insieme sconfissero la strega. Priscilla recuperò lo scrigno e la foresta ritornò luminosa. Ludovica Grimolizzi

C’era una volta un’albero fiorito in cui viveva una fata di nome Sveva e con lei c’erano anche le sue amiche. Un giorno Sveva raccoglieva fiori e non si accorse che l’Elfa Giada voleva rubare il fiore oro che era il segno di vita per le fate. Sveva sentì un rumore e disse:” Cos’è questo rumore? Meglio andare a vedere.” Quando Sveva andò a vedere cosa era successo vide Giada scappare col fiore in mano. Le altre fate erano state addormentate da Giada. Sveva andò a vedere dove stava andando così la inseguì. Giada andò nel bosco incantato per distruggerlo. Nel frattempo comparve un gatto che le disse:&nbsp;” Non andare! È pericoloso. Se Giada ti vede chiamerà tutti gli schiavi del suo regno e ti porteranno in prigione.” " Ma io non posso permettere che Giada distrugga tutto con il fiore d'oro delle fate" " Mi sei simpatica ed ho deciso di aiutarti" disse il gatto Il gatto fece distrarre Giada,e Sveva prese il fiore d’ oro. Sveva tornò all’ albero e le fate si risvegliarono.Sveva diventò una principessa e vissero tutti felici e contenti. Melissa Fornicola

C era una volta un cagnolino di nome Tobia che andava sempre al parco. Un giorno nel parco vide un bambino che gli sembrava un buon padrone.&nbsp;&nbsp;Il bambino lo guardò, ma dal momento che non lo conosceva aveva un po' di paura. Quindi si allontanò. Il cagnolino si avvicinò con gli occhi dolci, finalmente riuscì a convincere il bambino che non era feroce ed aveva tanto bisogno di cure ed affetto. il bambino si avvicinò al cagnolino e cominciò ad accarezzarlo. Il cucciolo gli chiese il nome e scoprì che si chiamava Mattia. Superato il momento iniziale, Mattia volle molto bene al cagnolino. Lo portò a casa sua. I primi giorni il cagnolino dava un po' di fastidio perché si doveva abituare alla nuova casa. Dopo qualche giorno, il cagnolino e Mattia diventarono amici per la pelle. Il cagnolino e Mattia passarono bellissimi momenti insieme. Dopo che si conobbero per bene, Mattia e il cagnolino andarono ogni giorno nel bosco oppure&nbsp;a correre insieme. Mattia dava sempre il necessario di cibo e acqua. Una mattina di Agosto erano andati in una villa bellissima in cui c ‘era un grande fiume che scorreva. Mattia si sedette con Tobia sulla riva del fiume, ma dopo qualche minuto Mattia cascò in acqua perché il vento era troppo forte. Allora Tobia pensò come aiutare il padrone. Dopo poco tempo Tobia vide il dottore di Mattia e cominciò ad abbaiare. Il dottore prese Mattia dal fiume, lo posò sull'erba e lo medicò. Dopo pochi minuti Mattia si riprese e abbracciò Tobia. Tobia e Mattia tornarono a casa e si sedettero sul divano a guardare un film. Pensavano che erano degli amici perfetti.

C’era una volta una bambina che si chiamava Asia. Lei desiderava molto un paio di pattini, per poter sfrecciare sull’erba verde. Un giorno per il suo compleanno la zia le regalò un paio di pattini che sembravano normali, ma in realtà erano magici. Quando indossò i pattini per la prima volta, Asia non cadde, ma riuscì a fare tutto il giro del paese, però….quando provò a toglierseli non ci riuscì! Prova, prova e riprova, ma ancora niente. Le venne in mente di andare dal mago Yukiro che le consegnò una pozione magica, ma non funzionò, anzi peggiorò la situazione, la fece ripartire e non si fermò più! Asia, andò a sbattere contro un cassonetto, si scontrò contro un pedone e infine andò con gran velocità a sbattere contro una piscina; però fortunatamente, questa piscina era piena di acqua fredda e come d’incanto l’incantesimo svanì perché l’acqua annullò l’effetto della pozione. La zia di Asia era preoccupata per lei perché aveva il timore che le fosse successo qualcosa con quei pattini; allora inizIò a girovagare per tutto il paese: dopo qualche minuto la trovò, al portò a casa e le tolse i pattini. Asia, se pur stanca era molto felice perché grazie ai pattini magici trascorse una giornata eccitante e piena di sorprese divertenti. Giulia Marino

C’era una volta un mago imprigionato fra le sbarre di ferro dentro una caverna tutta buia. Qui viveva anche un drago cattivo che sputava fuoco. Un giorno gli abitanti del villaggio si accorsero della sparizione del mago e avvisarono il re e la regina dell’accaduto. I reali decisero di assumere un cavaliere per salvare il mago. Il giorno dopo il cavaliere si incamminò alla ricerca del mago. Lungo il tragitto incontrò un elfo che gli chiese: ”Cosa ci fai tu qui?”Ed egli rispose: ”Sto andando a salvare il mago imprigionato nella caverna del drago. Me l'ha ordinato il re”. L’elfo molto gentile decise di aiutarlo. Durante il cammino i due superarono molti ostacoli pericolosi ad esempio: scapparono dai tre fratelli coccodrilli che volevano mangiarli, riuscirono ad attraversare un ponte pieno di sanguisughe magiche, pronte ad attaccarli. Finalmente dopo il lungo percorso arrivarono a destinazione. Il drago dormiva dentro la caverna, così i due entrarono senza far rumore e videro la chiave al collo del drago. Cercarono di prenderla ma egli si svegliò arrabbiato. Iniziarono a combattere e nel frattempo l’elfo prese la chiave dal collo ed aprì le sbarre di ferro, liberando il mago.Il cavaliere riuscì a sconfiggere il drago grazie all’ aiuto dell’elfo e del mago. Infine tornarono al villaggio.&nbsp;Il cavaliere e l’elfo vennero premiati dal re, diventando i difensori del regno. &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;Valeria Donofrio VA

Un giorno di qualche anno fa mi trovai in giro per il mio paese con il mio cane Pippo,per scoprire luoghi e posti da me ancora sconosciuti. Mentre passeggiavo con il mio cane, lui mi scappò e andò in un vialetto, Lo chiamai ma lui non tornava e decisi di seguirlo. Mi inoltrai nel vialetto, udii dei strani rumori, e proseguii con molta cautela ed un po’ di paura. Mi accorgevo che la strada diventava più stretta, fin quando mi trovai davanti ad un piccolo cancello pieno di ragnatele. Sbirciai oltre per cercare Pippo, ma riuscii ad intravedere un prato con molti fiori colorati. Mi incuriosii e decisi,con un po’ di timore, di oltrepassare il cancello, Rimasi stupito e con la bocca aperta, era tutto meraviglioso e colorato, un altro mondo. Mi incamminai in un prato tutto colorato per cercare Pippo. Ad un certo punto udii delle vocine, e mi accorsi che erano gli animali che parlavano con voce umana. Cani, gatti,uccellini, scoiattoli ecc anche il mio cane Pippo parlava,mi strofinai forte gli occhi pensavo di sognare. Si avvicinarono ed un cane di nome Jerry si presentò, e mi disse:”Non aver paura, questo è il nostro mondo magico, e qui siamo tutti amici”.

Il pesce quando udì tutte queste richieste molto difficili da avverare, gli disse:” Caro mio, io avvero i desideri solo alle persone buone e gentili, non alle persone con l’ avidità e il sangue negli gli occhi, non avvererò i tuoi desideri.” Appena finì la frase una lama gelida e maligna di vento andò in faccia al pescatore, lo distrasse e il pesce scappò via nel mare. Il pescatore restò a mani vuote. Giuseppe Plastino

IL DRAGO SENZA ALI&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Tanto tempo fa&nbsp;in una foresta molto lontana le uova di mamma drago si schiusero e uscirono 10 piccoli draghi.Ma un piccolo problema,venne a galla. Un drago non aveva le ali. E allora la mamma lo abbandonò. Poi lo prese Ernesto un gigante buono. E così crebbe e diventò grande e forte.Ma le ali non spuntarono ancora e si sentì diverso dagli altri draghi. Un giorno bevve una pozione CRESCI-ALI data da un mago ma non funzionò. Cosi deluso andò al letto.Il giorno dopo era felicissimo Gli erano spuntate le ali e iniziò avolare e gli piaceva.Ma il giorno successivo le ali scomparvero cosi si infuriò e andò dai mago. E gli bruciò la casa&nbsp;e iniziò una lotta fra i due. Il mago fù sconfitto e così fù nominato cavaliere per il suo coraggio e gli diedero finalmente un nome si chiamò MAXIMUS e visse tante avventure molto pericolose poi si sposò e ebbe 19 figli E VISSE FELICE E CONTENTO Angelo Lovaglio

Sara gli chiese chi fossero e loro gli risposero che erano gli gnomi del regno della Luce, accolsero molto bene Sara dicendogli che la stavano aspettando da molto tempo, il loro regno era stato distrutto dal maleficio di una strega che ha fatto calare il buio perenne, e che solo una bambina di nome Sara poteva avrebbe potuto rompere l’incantesimo. Sara stupita e impreparata della richiesta ricevuta dalle piccole creature iniziò a pensare come aiutarli, la prima cosa che gli venne in mente è stata quella di tornare a casa per prendere tutte le candeline della torta del suo compleanno.Così fece, si mise a correre come un fulmine verso casa e appena appoggiò la mano sulla maniglia della porta, sentì la voce di un amico che diceva tana per Sara, fu così che si svegliò da quel fantastico sogno. Nei giorni successivi alla festa, di tanto in tanto Sara si reca in dispensa per controllare l’esistenza della porta magica. Donatella Cloroformio

C’era una volta una ragazza pallida con i vestiti strappati che era sia viva, ma era anche all’inferno. Viveva in un regno maledetto con la madre e due fratelli. Un giorno quando tornò dall’ inferno trovò i due fratelli pieni di sangue. Uno stregone con una pistola disse "Se vuoi i tuoi fratelli tu mi devi dare la tua spada del drago, i tuoi draghetti e coniglietti". Lei non accettò e lo stregone con i suoi super poteri se ne andò portando via i due fratelli. La ragazza andò all’inferno e chiese un consiglio. I diavoletti gli consigliarono di non andare alla sua ricerca e aspettare. Dopo qualche giorno la ragazza decise di andare alla loro ricerca e dopo un lungo viaggio non li trovò e tornò indietro. Dopo una lunga settimana le arrivò una lettera da parte dello stregone dandogli degli indizi dove trovarli. Si avviò verso la terra degli stregoni e finalmente trovò il suo regno. Con i suoi super poteri cercò di sconfiggerlo ma non ci riuscì. Chiamò i suoi aiutanti e così lo sconfisse. Prima di cantare vittoria doveva fare un ultimo sforzo, ossia cercare le chiavi delle manette per liberare i fratelli. Girò tutto il regno e finalmente in una camera buia le trovò e li liberò. Una volta liberati uscirono da lì e se ne andarono. Lungo il tragitto per tornare a casa incontrarono un bellissimo regno bianco e splendente: il regno di Dio. La ragazza non sapendo cos’era decise di entrare e gli angeli custodi le dissero di ascoltare le loro buone parole. Gli angeli spiegarono di non dare retta alle parole dei diavoletti perché sono sbagliate e non ti permettono di seguire la buona strada. Così la ragazza decise di proseguire per la strada giusta e lasciare l’inferno.

Un giorno ,un signore di nome John vuole esplorare i confini del mondo.&nbsp;Si avventura nel centro della Terra, un luogo quasi inesplorato dalla vita dell’uomo. Leggendo un libro apprese che era stata fatta una&nbsp;scoperta scientifica. All’interno del vortice c’era un tesoro che valeva piu’ di un milione di euro. Allora iniziò l’avventura, prese il suo zaino con dentro piccone, pala, e provviste ed iniziò ad andare nel sotterraneo, con una pala cominciò a scavare. Arrivò nel fondale del mar Mediterraneo e vide uno squalo. Allora scavò velocissimo e se ne andò. Era giunto al sud Africa. Una volta&nbsp;arrivato, prese i picconi dallo zaino,li agganciò alla pietra e incominciò a scendere. Quando arrivò sul fondo vide quel tesoro luccicargli in faccia. Prese lo zaino e mise tutto dentro: smeraldi, diamanti, pepite d’ oro ma soprattutto lo zaffiro, un materiale molto costoso anzi uno dei piu’ costosi al mondo. Non resta che tornare a casa ma non puo’ perché si è chiuso il buco da dove è salito. C’ è ancora una speranza.&nbsp;Dallo zaino si ricordò di avere una grande pala, cosi’ incomincia a scavare fino a stancarsi...ma alla fine riusci’ad arrivare a casa.Ora ha un vantaggio favoloso, dopo quella avventura si ritrova ricco sfondato. Mario Strozza

C’era una volta un re che viveva in grande un castello su una collina. Viveva con sua moglie, la regina, e i suoi figli. Purtroppo il re aveva un grande problema, al posto delle orecchie aveva due orecchie d’asino di cui si vergognava tantissimo e che copriva con i suoi lunghi capelli. Ogni tanto i capelli venivano sistemati da un barbiere di fiducia e il re si raccomandava di non dire a nessuno delle sue orecchie. Poi un giorno il re chiamò una fata che gli disse che i suoi soldati dovevano andare a trovare nel bosco una pianta miracolosa. Dopo tante ricerche, i soldati ritornarono con la pianta e la fata così preparò, grazie alla sua bacchetta magica, un infuso bollente. Lo versò in un bicchiere e lo fece bere. Fulmini e saette avvolsero il re quasi a non vederlo più. Dopo circa un minuto tutto tornò normale, le sue orecchie erano diventate umane. Il re era felicissimo e tutti insieme prepararono una grande festa al castello Raffaello Di Lucchio

SABRINA LA PRINCIPESSA &nbsp; C’era una volta una ragazza di nome Sabrina. &nbsp;Sabrina era alta, bella e generosa ed era una principessa molto dotata. &nbsp;Lei viveva in una casa abbandonata con una strega. La strega era brutta, cattiva e meschina al contrario di Sabrina che era buona e gentile. La strega viveva in un palazzo stregato, ma poi iniziò ad abitare in una casa abbandonata dove trovò Sabrina. Un giorno un principe di nome Ulisse si avvicinò alla casa abbandonata con il suo aiutante dal nome Diego. La strega quando li vide arrivare li sbattè fuori dalla porta e non riuscirono ad entrare. Allora la strega ne approfittò, andò nel passaggio segreto, si trasformò in una vecchia e preparò una mela avvelenata. La strega travestita da vecchia entrò in casa, offrì la mela avvelenata alla principessa Sabrina che appena la morse cadde a terra in un sonno profondo. Nel frattempo il principe Ulisse e Diego riuscirono a sfondare la porta e ad entrare. Ulisse vedendo la principessa Sabrina distesa a terra, come se fosse morta, le diede un bacio e come per magia si svegliò. Infine il principe e la principessa si sposarono e vissero felici e contenti. Francesca Libutti Classe IV B

C’ era una volta un cane che venne adottato dal suo padrone. Purtroppo fu aggredito da un cane randagio e dal dolore svenì. Un signore così bravo lo portò a casa sua per curarlo, ma non potendolo tenere lo abbandonò anche lui. Dopo un po di tempo incontrò un'altra persona, un’signore di nome Michele, che vedendolo così triste decise di tenerlo con se. Lo chiamò Roky. Il cane diventò grando e forte, un compagno. Incontrò una cagnolina e insieme a lei fecero tanti cuccioli. Il signor Michele decise di tenere tutta la famiglia e li portò in una graziosa casetta in campagna dove poterono vivere felici e tranquilli,&nbsp;giocare e correre come non avevano mai fatto prima. In tutto erano Roky e la sua compagna più 15 cuccioli. Ma 10 si perdettero e Roky e la sua compagna si preoccuparono e fecero tutto il giro del mondo per ritrovarli. Ma dei loro cuccioli persi non c’ era traccia. Un signore li trovò e li portò nella sua campagna. Rocky e la sua compagna alla fine riuscirono a ritrovare i cuccioli, li presero e se ne andarono tutti felici . Vissero tutti felici e contenti e attenti a non prendere più i propri cuccioli. Asia Pia Asquino

La principessa Azzurra rispose : "Certo! Perché siete in pericolo?" La persona rispose : "Il nostro nemico ha rubato la sfera della felicità!" La principessa rispose : - Perché avete bisogno proprio di me?- La persona rispose : - Perché tu sei l’unica che ha le ali! - La principessa disse : - Ok ! cosa devo fare? - La persona le disse di volare fino al prossimo tulipano, prendere la sfera e metterla sull’arcobaleno. La principessa Azzurra volò fino al tulipano prese la sfera e la mise sull’ arcobaleno. In questo modo diventò la regina di quel regno misterioso. Serena Santoro

C‘era una volta un povero pescatore che desiderava pescare dei buoni pesci ma ogni volta non gli andava bene. Un giorno pescò un piccolo pesce dorato. Lo stava per ributtare in mare perché non gli serviva a nulla, ma il pesce gli disse:” Io sono speciale, non sono un pesce come gli altri ,so fare magie. Dopo mi ributterai in mare ma prima ,visto che sei un pescatore buono, ti faccio esprimere tre desideri." Il pescatore espresse il desiderio di avere una casa, di avere dei pasti per nutrirsi e avere degli amici che lo avrebbero aiutato quando stava male. Il pesce dorato esaudì tutti e tre i desideri e Il pescatore visse una vita felice e non aveva più bisogno di andare sempre a pescare. Un giorno un familiare avido e cattivo del pescatore venne a sapere dell’ esistenza di questo pesce magico e andò al mare per pescarlo e catturarlo. Quando arrivò buttò la canna ma non pescò nulla. Riprovò per tanti tentativi e finalmente lo abboccò. Lo strinse e gli chiese subito di essere un re, essere&nbsp;ricco e che tutte le sue richieste si potessero avverare.

UN CANE CORAGGIOSO

Un giorno la Principessa Anna stava raccogliendo dei fiori nel giardino del suo castello. Tutto ad un tratto, un mago spuntò davanti a lei e le chiese se voleva diventare ancora più bella di quello che fosse. Lei ci pensò un attimo e poi rispose di si, ma non sapeva che quel mago era ricercato da tutte le guardie del castello. Infatti questo mago era molto cattivo e l’avrebbe fatta diventare bruttissima. Il mago le fece l’incantesimo… e Anna scoprì che era diventata un mostro: aveva peli dappertutto e i suoi capelli erano diventati viola, blu e verdi. Dopo un po’ di tempo, arrivarono le guardie, lo acciuffarono e lo rinchiusero nella più profonda delle celle del castello. Il mago di corte per curare la principessa disse che si doveva trovare un fiore magico. Tutti i cavalieri lo andarono a cercare, ma solo uno, dopo aver affrontato molti pericoli lo trovò. Tornò al castello e lo diede al mago di corte, il quale lo mise in una pozione magica. Subito la pozione venne data ad Anna che tornò alla normalità. Il cavaliere sposò Anna e vissero tutti felici e contenti. Angelo Traficante

IL FANTASTICO COMPLEANNO DI SARA Nel giorno del suo compleanno, i genitori di Sara invitarono a sua insaputa, tutti i suoi amici ad una festa a sorpresa per il suo compleanno. Per movimentare la serata, nel bel mezzo della festa, Sara decise di giocare a nascondino ed essendo la festeggiata iniziò a contare, per lei era molto semplice trovare i suoi amici, perché conosceva la casa più di tutti. Quando toccò a lei nascondersi, decise di rifugiarsi nel posto dove nessuno poteva trovarla, cioè in dispensa. Un posto grande, pieno di tanta roba dove era facile nascondersi, vi entrò a luce spenta e aspettò in silenzio. L’ attesa si faceva sempre più lunga, senza che nessuno riuscisse a trovarla, non sapendo cosa fare iniziò a sbirciare al buio qualcosa da mangiare, allungò la mano verso un pacco di biscotti, sentì qualcosa sul fondo, allungò la mano ancora di più toccando una maniglia e aprendo una porta.&nbsp; Oltrepassando quella porta si incamminò in una strada lunga con alla fine un cancello enorme, bussò più volte senza alcuna risposta, facendo una leggera pressione riuscì ad entrare trovando una villa in un immenso prato incolto che dava tutta l’impressione di un posto abbandonato. L’imbrunire e la solitudine iniziarono a preoccupare Sara, fino a quando come per magia e con grande stupore si trovò difronte a tante piccole creature, il loro aspetto era buffo e allo stesso tempo tenero. Erano vestiti tutti allo stesso modo con capelli molto lunghi, naso e mani enormi e una voce davvero speciale.

&nbsp;IL CANE CORAGGIOSO

C’era tanto tempo fa un re che voleva a tutti i costi essere il più ricco re della storia. Andò dal suo mago e chiese se esisteva un modo per far apparire1 miliardo di penny.Il suo mago rispose. -Oh si che c’è un modo sire, però c’è un problema -. -Quale? -. Rispose il re. -Be ecco sire c’è un oggetto magico: la RICCANZA, questo però si trova nella casa maledetta dalla pioggia stregata - Il re allora mandò i più valorosi cavalieri a cercarlo ma questi non fecero mai ritorno a casa. Allora il re decise di andare lui di persona dalla strega Mia&nbsp;e di far annullare la maledizione.Ma la strega rispose. - Sei impazzito. Noi abbiamo maledetto la casa per non far prendere la RICCANZA e tu ora vuoi spezzare questo incantesimo! - Allora il re decise di andare lui alla casa maledetta e di prenderla lui la riccanza. Arrivato aprì la porta e si trovò davanti all’oggetto, quando una voce disse. -No non prendermi il pranzo o te ne pentirai - . -Io invece lo prendo come la mettiamo?- Disse il re. Allora un gran drago uscì da una stanza buia buia e sputò una grande palla di fuoco e il re si addormentò. Si ritrovò nella prigione delle streghe la più controllata di tutte. Dopo 32 anni lo vennero a prendere le guardie del re Duncan e lo arrestarono per prepotenza e si beccò l’ergastolo. Il re Duncan lo volle vedere e sapere che cosa volesse fare con la riccanza. Il re gli rispose. -Volevo essere più ricco di te barbone.

C' era una volta uno scenziato pazzo che voleva dei compagni perchè lui in casa era solo. Dopo tante prove che fece ci riusci. Tra il chiasso che aveva fatto esplose un pezzo, la testa. Lui disse "Ora come faccio?" Al posto della testa che aveva fatto esplodere se ne formarono altre due. Quindi lo scienziato disse "...mmh potrei fare due robot gemelli" .Così ci lavoro sù per altri giorni" finchè riuscì a creare due robot uguali.&nbsp;Prese due file uguali è li mise in due chiavette da USB. Ne inserì una ad un robot che chiamò Calif ed una all' altro che chiamò Owid. Lui finalmente aveva dei compagni molto utili che lo potevano aiutare in tante cose perchè lui non era più molto giovane. Naturalmente lui si mise pure a costruire il corpo.&nbsp;Per lui non era molto difficile costruirne uno, ma costruirne due uguali era per lui un impresa che voleva fare sin da giovane così ci lavoro,lavoro,lavoro...,finchè ci riusci impiegò due mesi. I due robot parlavano,litigavano e bevevano benzina. Per farli andare avanti bisognava aggiungere delle batterie. Lui sconfiggeva il male quindi inserì dei propulsori per farli volare e un raggio per ammazzare i nemici , Per lo scienziato loro erano i suoi figli. Però un giorno i robot non la smettevano di litigare e lo scienziato li disattivò. Davide Mascolo

C’era una volta un vampiro che si dimenticava sempre tutto. Un giorno doveva andare al compleanno di Veva ma si dimenticò dove aveva messo il regalo e decise di farlo da solo. Però dimenticò dove aveva messo la carta da regalo così usò dei fogli e andò al compleanno di Veva. Veva notò che aveva un cappello strano. “Ma che strano cappello che hai disse Veva. “Ma come? Non ho un cappello!” rispose il vampiro Veva disse “Ma toccati la testa!” e il vampiro trovò il regalo. Dal quel giorno Silvano non perde più niente. Diana Sigillito

L’AVVENTURA DI PAPERINOSSODE

C ‘ era una volta un castello dove abitavano una strega, uno scheletro e una zucca ma… Abitava&nbsp;anche un fantasma molto diverso dagli altri perché, mentre gli altri facevano tanta paura, lui no perché era scherzoso e divertente. Il suo sogno era diventare un comico ma in realtà non faceva ridere a nessuno. Un giorno raccontò una barzelletta, disse: “Cosa fa uno sputo sulle scale ? .. saliva!!" Lui rideva a crepapelle e gli altri no. Il fantasma molto deluso si andò a rifugiare nel Bosco, ad un certo punto vide i suoi amici che erano in difficoltà . infatti erano stati catturati da un….. un Mostro gigante che li voleva mangiare tutti. Il fantasma , che non era egoista come loro , raccontò una delle sue barzellette . Così il mostro scoppiò a ridere e lasciò andare gli altri. Il fantasma aveva preparato un letto di foglie e i suoi amici caddero sulle foglie ed erano sani e salvi. Gli amici erano orgogliosi del fantasma e si vergognarono per come l’ avevano trattato. Così tornarono al castello e vissero per sempre felici e contenti Irene Colangelo

C’era una volta un paese dove vivevano solo streghe. Tutte le streghe erano brave ,ma c’erano due streghe sorelle che non erano per niente uguali alle altre. Tutte le streghe lavoravano a coppia, una si occupava di preparare pozioni e l’altra le trasportava in tutto il mondo con la scopa volante. Come tutte le streghe anche le due sorelle compivano il lavoro, solo che al posto di magie buone preparavano pozioni molto pericolose come quella che ti trasformava in un toro, o di essere con alcune parti del corpo da coniglio … e poi come se non bastasse la strega che le doveva trasportare sbagliava volontariamente il destinatario. Tutte le altre streghe erano stufe delle lamentele che arrivavano da tutto il mondo per via degli scherzi delle due sorelle. Con molta astuzia una strega comunicò di fare una magia in modo che sarebbero diventate brave. Il venerdì, che per le streghe era giorno di festa, com’è per noi la domenica, si riunirono tutte insieme e la crearono. Quando finalmente fu pronta versarono la pozione in due boccette e si recarono dalle due sorelle. Arrivate alla loro casa bussarono e le due sorelle aprirono e con molta velocità. Matilde, una delle streghe, versò la pozione sulle loro teste. Infine la magia funzionò e nel paese delle streghe non ci furono più problemi. Lucrezia Pantone

Tanto tempo fa un criceto era triste perché non aveva una famiglia. Abitava per le strade di Milano. Il criceto quando dormiva sulle panchine di notte sognava sempre lo stesso sogno, cioè sognava sempre di avere una famiglia. Passava sempre più tempo ed era difficile per il criceto avere amici. Aveva solo 4 amici. Mangiava cibo di cose scadute che buttavano le cuoche dei ristoranti. Però il giorno del suo compleanno trovò per terra un portafoglio pieno di soldi. Il criceto diventò ricco, si comprò una casa, dei vestiti e del cibo buono, non come quello dei cassonetti. Il criceto diventò famoso è trovò il lavoro di poliziotto. in poco tempo diventò il più bravo dei poliziotti. E quel criceto fù il più contento di tutti i criceti, trovò tanti amici e una famiglia Arianna&nbsp;&nbsp;Larotonda

C’era una volta una principessa che viveva in un castello. La principessa si chiamava Chiara e amava giocare con le bambole. Un giorno però un terribile orco la prese e la portò nella prigione che aveva preparato nelle segrete del castello. La principessa disperata non sapeva come uscire da lì. Dopo un po' di mesi, arrivò una fata che si chiamava Teresa. Le chiese se avesse bisogno di aiuto e la principessa disse di sì per uscire da lì. La fata però aveva dimenticato la bacchetta e il suo libro di incantesimi allora con uno schiocco di dita li andò a prendere. Dopo un po' di tempo ritornò nella prigione e con la sua bacchetta, fece un incantesimo e liberò la principessa. Subito però fece un incantesimo anche all’orco e lo fece addormentare. Poi lo portarono nel lago e lui affondò. Così la principessa ringraziò la fata, diventarono migliori amiche e le chiese di vivere con lei. La fata rispose di si. Ginevra Ciccullo

C’era una volta un cane di nome Spank, abitava in Germania. Un giorno mentre passeggiava con le sue due padroncine, Giulia e Asia, vide una gattina indifesa che cercava di difendersi da un gruppetto di gatti randagi. La gattina stava gridando aiuto ma nessuno andò in suo aiuto. Spank si fece avanti e si travestì ( in modo squinternato) da supereroe. All’ improvviso apparve attorno a Spank una luce che lo fece andare nel cielo e dopo qualche minuto non ci furono più tracce di Spank. Le due padroncine stavano fissando il cielo preoccupate pensando che Spank si fosse perso, ma all'improvviso comparve una grande luce che fece spuntare dall’ interno Spank che indossava un bellissimo costume da supereroe. Spank si diresse verso il gruppetto di gatti li spaventò così tanto che se ne scapparono. Beatrice, la padroncina&nbsp;della gattina, ringraziò Spank per aver salvato Roked la gatta e così fecero anche Giulia e Asia. Asia Santomauro

Quello era il momento giusto per andare ad arrestarlo perchè&nbsp;il giorno dopo partiva per un'altra città. Prepararono il loro esercito e andarono là. Il capo dei poliziotti sfondò la porta dell’ abitazione e arrestarono il capo dei capi dei mafiosi. La missione era riuscita. Quando arrivarono in città festeggiarono. Vittorio Vodola

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