ARLECCHINO

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LA STORIA DI ARLECCHINO

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IL VESTITO DI ARLECCHINO: QUAL E' LA SUA STORIA?

C'era una volta un bambino molto povero chiamato Arlecchino.
Un giorno a scuola la maestra propose alla classe per carnevale di vestirsi in maschera.
Tutti erano felici tranne Arlecchino, perché lui era povero e non poteva permettersi il vestito.
Ai suoi compagni dispiaceva vederlo triste e allora ogni bambino decise di dare un pezzo di stoffa avanzata dal loro vestito.
La madre di Arlecchino lavorò tutta la notte a cucire i pezzi di stoffa e cucendoli uscì un bell'abito.

Arlecchino è una figura iconica e molto stravagante.
Infatti nel suo costume ci dovrebbero essere tutti i colori che rappresentano Bergamo, proprio perché Arlecchino è un'invenzione Bergamasca.
E' una delle maschere più famose di Venezia e ovviamente a carnevale molti ne approfittano per vestirsi come lui.

La storia di Arlecchino risale al 1550 ed è una storia bergamasca che però ha origine dal paganesimo.
Molti studiosi tra l'altro, pensano addirittura che l'entità di Arlecchino sia diabolica, anche se però tutti la considerano come una persona buona.
La sua maschera nasce bianca ma diventa ben presto multicolore per i rattoppi che Arlecchino vi cuce sopra.

Arlecchino nasce come servo povero, storicamente piuttosto infedele al suo padrone che diventa spesso l'obiettivo di burle, scherzi e imbrogli. Ricco di immaginazione è anche vivace, simpatico e irriverente anche se sfortunato e a tratti buffo. Sempre ghiotto, ne inventa di tutti i colori pur di mangiare. Si esprime solitamente con linguaggio scurrile e dialettale ed è noto per la sua agilità.

FILASTROCCHE DI ARLECCHINO

1. Arlecchino aveva un trombone
fatto di panna e di torrone.
Un vestito tanto carino
rosso, blu, giallo e verdino.
Arlecchino aveva un cappellino
del color del carboncino.
Tutte toppe il vestitino
viva, viva Arlecchino!

3. E' vestito sempre a festa,
e un cappello porta in testa,
una maschera sul viso,
ci regala un bel sorriso!
E' un servo fannullone,
fa impazzire il suo padrone,
ma porta sempre ilarità,
durante questa festa qua!

2. Con un saltello e un inchino
eccomi a voi: sono Arlecchino.
sono tra le maschere di Carnevale
la più festosa, la più geniale.
Il mio vestito? Fu una sorpresa,
lo cucì mia mamma con poca spesa
perché potessi ben figurare
al gran ballo il Carnevale.
So far scherzetti, son birichino,
rido alla vita come un bambino.
Saluto tutti anche a distanza
con un leggero passo di danza!