Didattica e Digitale: verso una trasformazione consapevole

1. Emozioni e motivazione nella didattica di vicinanza Prof.ssa Daniela Lucangeli

1. Emozioni e motivazione nella didattica di vicinanza - Prof.ssa Daniela Lucangeli  2. Digitale e psicologia dello sviluppo - Prof.ssa Teresa Farroni  3. Flipped classroom e tecnologie didattiche - Prof. David Del Carlo  4. Turtle Geometry, per esplorare il pensiero scientifico e se stessi  - Prof. Andreas Robert Formiconi  5. Il sé nell’ambiente virtuale - Dott.ssa Irene Valori  6. Spremere valore dai contesti online  - Prof. Andreas Robert Formiconi  7. Dentro la mente creativa - Prof.ssa Teresa Farroni e Dott.ssa Laura Carnevali

Emozioni e motivazione nella didattica di vicinanza - Prof.ssa Daniela Lucangeli

La didattica di vicinanza, non quando è in presenza, ma quando sono attivi gli interruttori che il cervello da milioni di anni evolutivi ha per sentire, percepire, rispondere all'io-io; soprattutto con le figure significative di riferimento. E questi interruttori sono paraverbali e non verbali molto antichi: lo sguardo, la gestualità, la mimica, la voce, il tono della voce, il ritmo. La connessione tramite questi interruttori che noi abbiamo uno schermo, un computer o qualunque realtà tecnologicamente assistita non modifica la necessità di queste strutture viventi.

favorire un'innovazione di metodi e pratiche pedagogiche ottimale, bisogno accentuatosi durante l’emergenza sanitaria COVID-19 con la didattica a distanza.&nbsp;In risposta a tale bisogno, sono state attivate videolezioni tenute da esperti del settore e forniti materiali costruiti ad hoc; allo stesso tempo, le scuole partecipanti hanno avuto la possibilità di condividere in un contesto laboratoriale di apprendimento tra pari le loro esperienze di progetti o idee per attività future, dando importante valore aggiunto al percorso stesso. Dunque, in linea con la Terza Missione dell'Università e in ottica di unire ricerca e didattica, il percorso è stato costruito su tre punti chiave: comprensione, studio e sperimentazione.&nbsp;

L’idea di questo ebook nasce all’interno e come sintesi divulgativa del percorso di co-costruzione di saperi e metodi condiviso tra il Dipartimento di Sviluppo e della Socializzazione dell'Università di Padova e collaboratori di altri enti accademici e scolastici. Le 31 scuole del territorio nazionale coinvolte nel progetto si sono fatte portavoce di un bisogno formativo relativo ad aspetti teorici e pratici nell’utilizzo della didattica digitale a scuola, al fine di

Un sincero a tutti coloro che hanno camminato con noi su questo sentiero

8° I.C. E. Vittorini (Siracusa) 8° I.C. Volta di Padova (Padova) - Margherita Patalano Associazione Federazione Italiana dei CEMEA - Italia Circolo Didattico Fucecchio (Firenze) I.C. Abano Terme (Padova) - Gaia Rubin I.C. Bonsegna-Toniolo (Taranto) - Aurora Abatemattei I.C. Celso Macor di Romans d'Isonzo (Gorizia) - Elisabetta Sabini I.C. Centro Storico - Pestalozzi (Firenze) - Matteo Bianchini I.C. Codevigo (Padova) I.C. Francesca Lazzarini Teolo (Padova) I.C. G. Pascoli (Benevento) - Luca Sperandeo I.C. Leonardo da Vinci di Guidonia (Roma) - Rita Ferretti I.C. Lozzo Atestino (Padova) - Chiara Pistore I.C. Orzinuovi (Brescia) I.C. Picentia (Salerno) - Rosa Fruscione I.C.S Casalserugo (Padova) I.C.S Copernico di Corsico (Milano) I.C. Selvazzano 2 (Padova) - Antonella Floris I.C. Volterra (Pisa) - Sara Campana I.I.S. Einaudi-Mattei Latina (Latina) - Patrizia Testa I.I.S. G. Leopardi - E. Majorana (Pordenone) - Martina Chiarottin, Francesca Costa I.I.S. G.M. Devilla (Sassari) - Valentina Ganadu I.S.I.S. M. Buonarroti (Gorizia) - Eliana Germanetto Liceo A. Volta (Milano) - Flavia Giannoli Liceo Santi Savarino (Palermo) Liceo Statale E. Fermi Canosa di Puglia (BT) - Ruggero Giuseppe Lombardi Scuola dell'Infanzia di Vignone, I.C. AltoVerbano (Verbania) - Benedetta Gagliardi Scuola Primaria G. Ferraboschi, I.C. di Calcinato (Brescia) - Antonella Peri Università degli Studi di Firenze Università Popolare Polesana, Adria (Rovigo) - Sandra Miotto VI I.C. Bruno Ciari di Padova (Padova) - Marta Iannelli

6. Spremere valore dai contesti online Prof. Andreas Robert Formiconi

7. Dentro la mente creativa Prof.ssa Teresa Farroni e Dott.ssa Laura Carnevali

Spremere valore dai contesti online - Prof. Andreas Robert Formiconi

Dentro la mente creativa - Prof.ssa Teresa Farroni e Dott.ssa Laura Carnevali

I contesti online possono a volte sembrare sinonimo di una molteplicità di risorse di cui non è sempre chiaro come disporre al meglio. In tempi di raccolta delle olive, ci si chiede allora: “come spremere valore dai contesti online?” 

Gli strumenti digitali possono essere flessibilmente utilizzati al fine di fornire molteplici tipi di stimolazione in relazione agli obiettivi che ci si pone sia in ambiti di sviluppo tipico che atipico. In questo contesto, qual è il ruolo della creatività? Perchè la creatività è importante? E come poter utilizzare gli strumenti digitali per stimolare la mente creativa?&nbsp;Cercheremo di dare risposte a queste domande portando esempi concreti dal Laboratorio di Stimolazione Multisensoriale <a href="https://www.facebook.com/NUIEVE">NUIEVE</a> contestualizzati in un quadro teorico neurocostruttivista e di specializzazione interattiva secondo cui la stimolazione sensoriale contribuisce nel dare forma alle traiettorie evolutive ricoprendo un ruolo centrale nello sviluppo.

Al fine di avere uno spazio condiviso in cui esprimere idee, opinioni, considerazioni e soprattutto potersi confrontare costruendo insieme nuove idee e conoscenze, è stato creato un FORUM accessibile a questo <a href="https://www.reddit.com/r/DidEDigUniPD20/">link</a>. In <a href="https://www.reddit.com/r/DidEDigUniPD20/comments/jthxdr/risorse_emerse_durante_il_lab_del_1311/">questo post</a> una lista di risorse emerse durante le attività laboratoriali.

DIGITALE AMICO. Proposte e strumenti per innovare la didattica

ZapWorks.pdf

Riflessioni relative all'incontro "Turtle Geometry, per esplorare il pensiero scientifico e se stessi"

Come creare - un'immagine aumentata con ZapWorks? - una app con LearningApps?

Searching for Utopia.pdf

LearningApps.pdf

"Il fatto è che vedo più nitido il futuro del presente, il futuro che vorrei, l'utopia quindi. E così finisce che, volendo collegare il futuro che intravedo con il passato che non vorrei fosse dimenticato, il presente me lo perdo: non descrivo ma immagino. Però, a dire il vero, delle volte mi pare proprio che debba essere saltato a piè pari, questo presente così vorace." Andreas Robert Formiconi

“Lo&nbsp;studio&nbsp;e, in generale, la&nbsp;ricerca&nbsp;della verità e della bellezza sono una sfera di&nbsp;attività&nbsp;nella quale ci è consentito di rimanere&nbsp;bambini&nbsp;per tutta la&nbsp;vita.” Albert Einstein

Al fine di un utilizzo consapevole del digitale nella didattica, è importante domandarsi quale sia l’impatto di ciascuna modalità o strumento sulle funzioni di apprendimento (cognitive, emotive, relazionali, neurali) sia in contesti di sviluppo tipico che atipico.&nbsp; Pensando allo sviluppo atipico, abbiamo ritenuto fondamentale parlare di aree da potenziare più che di una specifica difficoltà o disturbo, a sottolineare la malleabilità dello sviluppo e la possibilità di lavorare su aree specifiche che possono essere più o meno compromesse, al di là dell'etichetta diagnostica. Nelle pagine successive vengono proposte schede teoriche costruite alla luce della letteratura scientifica recente per rispondere a queste domande. Nel loro insieme le schede vanno a formare un glossario condivisibile e aggiornato secondo lo stato dell’arte che diventa manuale operativo per l'applicazione pratica delle tematiche affrontate a livello teorico.

Quando fanciullo io venni A pormi con le Muse in disciplina, L’una di quelle mi pigliò per mano; E poi tutto quel giorno La mi condusse intorno A veder l’officina. Mostrommi a parte a parte Gli strumenti dell’arte, E i servigi diversi A che ciascun di loro S’adopra nel lavoro Delle prose e de’ versi. Io mirava, e chiedea: Musa, la lima ov’è? Disse la Dea: La lima è consumata; or facciam senza. Ed io, ma di rifarla Non vi cal, soggiungea, quand’ella è stanca? Rispose: hassi a rifar, ma il tempo manca. Leopardi, Canti,&nbsp;XXXVI, Scherzo

Organizzatori del percorso: Daniela Lucangeli, Teresa Farroni, Irene Valori, Laura Carnevali, con il supporto di Antonello Giannelli e Grazia Fassorra I collaboratori: Andreas Robert Formiconi, David Del Carlo Schede operative a cura di: Laura Carnevali, Cosima Doria, Irene Valori Ebook a cura di: Laura Carnevali Finanziatori: Pro Beneficentia Stiftung (Liechtenstein)&nbsp;

 Il percorso e ciò che portiamo a casa in parole chiave

interessante creatività complessità condivisione riflessione studio pensiero divergente conferme spunti di riflessione cura motivazione potenzialità domande stimolante piacere nell'ascoltare velocità conferme best practice consapevolezza difficoltà innovativo professionalità vicinanza

Alcune riflessioni che i partecipanti ci lasciano relativamente a quanto discusso insieme:

“Rispecchia una linea di pensiero innovativa da cui non si può prescindere” “Rassicurante per chi da anni fa una didattica incentrata sulle emozioni” “La conferma che la qualità della formazione si basa sulla progettazione, la cura e l'attenzione più verso i processi che non verso i prodotti” “Il cervello così bambino da lasciarsi ingannare, eppure così potente da fantasticare per te per aiutarti a capire, a capirlo.”

 “I temi più interessanti sono stati quelli riguardanti la pratica nella didattica con esempi di attività svolte durante la dad” “Gli strumenti digitali, se giustamente calibrati dal docente, possono contribuire al potenziamento di diverse funzioni cognitive/emotive ed agire positivamente, attraverso attività collaborative, sulle competenze relazionali, sia in allievi con funzionamento tipico che atipico. Mi piacerebbe avere un feedback in riferimento a questa seconda fase di chiusura delle scuole; potrebbe sembrare tutto uguale a marzo, ma in realtà la percezione è diversa: più consapevolezza, ma anche disillusione e rabbia serpeggiano tra docenti e discenti...quali scenari pedagogici dobbiamo aspettarci?” “Difficoltà nel calarlo nella quotidianità del mio lavoro con bambini della scuola dell'infanzia” “Ogni lezione seguita fino ad ora ha dato spunti interessanti e mi ha permesso di ripensare e mettere in discussione alcuni aspetti del mio modo di insegnare.” “Di particolare interesse per me è stato il coinvolgimento emotivo e attivo degli studenti, durante le attività riportate come esempi dai vari relatori.” “Avvicinare la didattica agli alunni" “Sono molto interessata ad approfondire i temi legati alle emozioni e l'apprendimento oltre alla tecnica della flipped classroom.” “Insegnare a essere creativi... Come controllare una ferrari lanciata sulla pista e portarla sospesa nel mare della tranquillità. Penso sia questa la difficoltà maggiore per noi insegnanti, come dice la metafora "accendere la ferrari" e guidarla dolcemente verso le rappresentazioni del pensiero. Il binomio fantastico di rodari, ottimo avvio, ma come controllarlo? Penso con l'aiuto delle regole condivise dalla comunità e il gioco dentro/fuori." "Ho ricevuto spunti interessanti per riflettere sulla centralità dell'alunno nel percorso di insegnamento/apprendimento, dove le tecniche di didattica digitale dovrebbero essere messe al servizio dell'alunno inteso nella sua interezza di persona. Illuminante la necessità di lasciare tempo ai ragazzi affinchè possano sviluppare il pensiero creativo e impadronirsi di conoscenze e competenze.”

Per poter meglio comprendere i concetti teorici di cui si è precedentemente parlato, è opportuno calarli nel contesto quotidiano della scuola. L'attività laboratoriale ha in tal senso ricoperto una funzione centrale come luogo di dialogo e confronto in cui gli insegnanti hanno potuto raccontarsi, scambiando da un lato testimonianze di progetti già conclusi e dall'altro nuove riflessioni e spunti operativi per la classe a partire dagli argomenti delle videolezioni e del glossario. Nella pagina seguente sono riportate alcune delle presentazioni rese disponibili dai partecipanti.

Fai un tour dei progetti con <a href="https://www.thinglink.com/scene/1412782724036427778">ThingLink</a>

Ecco le schede teoriche costruite e condivise durante il percorso

Glossario Padlet

Al link <a href="https://padlet.com/lauracarnevali3/t099go69r0wbufv7">Glossario Padlet</a> sono disponibili le schede scaricabili anche in un unico file qui:

Glossario

Oppure visualizzali con <a href="https://padlet.com/lauracarnevali3/ix6tntwf5pc9amd4">Padlet</a>

DIDATTICA E DIGITALE: VERSO UNA TRASFORMAZIONE CONSAPEVOLE

A cura della task force&nbsp;di Ateneo&nbsp;per la&nbsp;coordinazione e lo sviluppo dell'insegnamento digitale

4. Turtle Geometry, per esplorare il pensiero scientifico e se stessi Prof Andreas Robert Formiconi

5. Il sé nell’ambiente virtuale Dott.ssa Irene Valori

Turtle Geometry, per esplorare il pensiero scientifico e se stessi  - Prof. Andreas Robert Formiconi

Il sé nell’ambiente virtuale - Dott.ssa Irene Valori

Uno spazio libero, un tempo indefinito e semplici comandi da impartire a una tartaruga matematica ubbidiente, per esplorare forma e movimento, ordine e caos. Per pensare e esplorare il proprio pensare. Praticabile mediante tanti software diversi ma realizzabile veramente solo nella relazione fra allievo e insegnante. Insegnante che accenna ma non svela, veglia invece l’esplorazione dell’allievo e cura che essa si compia. Valorizza l’errore e accompagna premuroso l’emozione, non appena essa compare. Insegnante consapevole delle idee matematiche potenti che sottendono un percorso anziché un altro – idee non svelate ma riavvicinate anni dopo, a più riprese e più in profondità, per un’esplorazione senza confini, fra materie o fra età, per la costruzione di pensiero scientifico. Vivremo tutto questo come se fossimo bambini, per i nostri bambini. 

Gli ambienti virtuali simulano la realtà e trasportano la persona in un ambiente multisensoriale che eroga contenuti soprattutto visivi e uditivi ma anche tattili e olfattivi, fino ad includere la rappresentazione virtuale del corpo della persona (avatar). L’esperienza si colloca su un continuum di immersività, senso di presenza e embodiment. Questi tre aspetti si intensificano se la stimolazione coinvolge più modalità sensoriali, se la persona può muoversi, interagire e compiere azioni nell’ambiente virtuale. Discuteremo come un ambiente immersivo 3D favorisca una elaborazione delle informazioni simile e diversa da quella che avviene nella realtà o in ambienti 2D. Parleremo di aspetti sensoriali e motori, di apprendimento esperienziale e implicito, di emozioni, reazioni fisiologiche, memorie e attenzione, di percezione del sé e dell’altro in ambienti virtuali immersivi. Valuteremo anche limiti, criticità e incertezza legati all’utilizzo degli strumenti in età evolutiva, per usarli con cautela, attenzione e consapevolezza.

2. Digitale e psicologia dello sviluppo Prof.ssa Teresa Farroni

3. Flipped classroom e tecnologie didattiche Prof David Del Carlo

Digitale e psicologia dello sviluppo - Prof.ssa Teresa Farroni

Flipped classroom e tecnologie didattiche - Prof. David Del Carlo

In ottica neurocostruttivista, il cervello, la mente e il comportamento del bambino si costruiscono nell’interazione tra predisposizioni genetiche e ambiente, per cui il “cosa” e il “quando” sperimenta il bambino delineano la sua traiettoria di sviluppo, che è dinamica e probabilistica. Il precoce sviluppo sensoriale e motorio impone potenzialità e limiti a ciò che il bambino può percepire, fare e imparare, fondando le basi per lo sviluppo di abilità cognitive e socio-comunicative. Parleremo di come questi processi avvengano in una mente che non riproduce fedelmente la realtà, ma simula e predice per preservare una rappresentazione coerente del mondo; vedremo inoltre come il digitale e il virtuale siano mezzi per estendere la mente e il corpo al di là del possibile e verso l’impossibile. Sapere come funziona l’individuo in momenti diversi del suo sviluppo, e sapere come funzionano le tecnologie di cui disponiamo, ci permetterà di capire come usarle in modo consapevole nei contesti di sviluppo e apprendimento.

Il concetto di classe capovolta implica un ripensamento dell’equazione teoria:scuola=pratica:casa in teoria:casa=pratica:scuola. I materiali vengono studiati a casa prima della lezioni in classe, che diventa invece luogo utile per approfondimenti, dubbi e discussioni. Discuteremo insieme il modello teorico sottostante e vedremo anche alcuni esempi di strumenti pratici ed esperienze didattiche, scoprendo come le tecnologie digitali possano assistere la creazione di compiti autentici e sfide rendendo lo studente protagonista dell’apprendimento.

“Tutti gli argomenti trattati sono stati interessanti, ma sicuramente ciò che ha avuto un valore aggiunto per me è stato il rapportare tutta la formazione fatta a contesti reali, riportando esempi di attività svolte dai formatori in ambiti educativi, quindi vicini al mio vissuto e da prendere in considerazione per eventuali attività che potrei svolgere con i miei bambini a scuola. L'argomento trattato che ho "amato" più di tutti è stato quello relativo alla "creatività", alla quale è giusto dare spazio durante la giornata scolastica, lasciando gli alunni liberi di esprimerla in tutte le forme.” “La dad ci ha offerto l'opportunità di ripensare la didattica e di scovare, inventare, attraverso i nuovi strumenti digitali, attività e percorsi stimolanti ed efficaci per i nostri alunni. Certamente lo strumento digitale, senza la mente creativa del docente, che sappia individuare i bisogni formativi ed educativi degli studenti, non è nulla...e non è nulla se non vi è curiosità e motivazione all'apprendimento da parte dei discenti. È necessario che il docente sia un sapiente alchimista, deve dosare con attenzione conoscenze disciplinari, competenze didattiche, tecnologiche e pedagogiche, orientandosi all'interno del panorama dei diversi bisogni educativi delle nuove generazioni. Il compito è complesso, ma è necessario svolgerlo con serenità, responsabilità e rigore morale.” “Queste lezioni mi hanno permesso di cambiare il punto di vista sull'uso del digitale e di comprenderne meglio le potenzialità.” “Tutte le lezioni teoriche sono state molto interessanti e mi hanno fornito spunti di riflessione. Diverse sono state le affermazioni che mi hanno portata a compiere una sorta di autoverifica riguardo i metodi utilizzati con i bambini in classe.” “La partecipazione al corso ha accresciuto in me il desiderio di sperimentare nuove tipologie didattiche e soprattutto un modo nuovo di relazionarmi a loro” “Il giusto equilibrio tra l'aspetto teorico e quello di condivisione di esperienze” “Mi sono iscritta a questo corso sperando di avere sostegno emotivo al pensiero di dovermi ritrovare ad affrontare la DDI, che mi preoccupa molto. Il confronto con il mondo accademico e con i colleghi insegnanti mi ha invece fatto comprendere che demonizzando lo strumento informatico, si evita solo di affrontare la realtà. Ho compreso che per fare una DDI di qualità è necessario conoscere di più e mettersi in gioco. “Faticoso ma più soddisfacente. Ho apprezzato anche il clima disteso, accogliente e di condivisione. Grazie”

“È importante da parte di noi docenti stimolare il pensiero creativo negli alunni, così loro svilupperanno la capacità di ideare differenti soluzioni allo stesso problema, ragionando in modo flessibile e fluido e trovando risposte insolite e originali. I bambini possono essere avvantaggiati nello sviluppo di questo stile di pensiero perché sono meno influenzati dal pensiero convenzionale e più spontanei rispetto agli adulti. Una persona che sa utilizzare il pensiero creativo è capace di mettere insieme idee apparentemente lontane, collegandole e trovando nuove soluzioni e di considerare gli elementi di una situazione data, individuare le relazioni tra loro e organizzarli in modo differente. Sicuramente una persona con “mente creativa” sarà avvantaggiata nel trovare un lavoro nella società odierna.” “Questo percorso non ha dispensato dogmi o ricette di sicura efficacia didattica, è stato piuttosto un'iniziazione maieutica alla rivoluzione che ha portato nella didattica, l'uso del digitale!”

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