EMERGENCY

Centro "Salam" di Cardiochirurgia di Khartoum

Uno degli obiettivi del progetto è favorire i rapporti dei Paesi coinvolti attraverso la reciproca collaborazione in campo sanitario in una regione segnata da decenni di conflitti. Anche per questa ragione, il Centro di cardiochirurgia si chiama&nbsp;Salam, “pace”.

Il Centro&nbsp;Salam&nbsp;è profondamente innovativo anche sotto il profilo ambientale: nella sua costruzione hanno voluto ridurre al minimo i consumi energetici con l’uso della vegetazione per la mitigazione del calore e con un impianto a pannelli solari termici per il raffrescamento dell’edificio.

Dentro la rotta migratoria più pericolosa del mondo | Reportage Life Support EMERGENCY

La Valle delle donne

"La cosa che più mi colpì quel giorno fu una frase di Gino: «Voglio un ospedale scandalosamente bello». Quelle due parole accostate erano un programma perfetto, e una promessa: vi portiamo il meglio delle nostre competenze, con le strutture, le tecnologie, le risorse che sono necessarie. Come dice Gino, condividere i migliori risultati che abbiamo raggiunto è nostro dovere. Che si tratti di medicina, di chirurgia o di architettura. E c’era anche quell’aggettivo, bello, portatore di un’idea precisa di bellezza che condivido completamente. Come talvolta accade, abbiamo scoperto di dire la stessa cosa, usando linguaggi diversi."

"Lavorare per un mondo di pace è la miglior cosa che si può fare per le generazioni future."                                        Gino Strada

Emergency è stata fondata da Gino Strada e Teresa Sarti nel 1994. Opera in Afghanistan, Iraq, Italia, Sierra Leone, Sudan e Uganda.

Il Centro di maternità di Anabah nella Valle del Panshir, nel nord dell’Afghanistan è l’unica struttura specializzata e completamente gratuita in un’area molto vasta, abitata da almeno 250.000 persone. Presso il Centro, EMERGENCY offre&nbsp;assistenza ginecologica, ostetrica e neonatale&nbsp;e un servizio di assistenza prenatale che permette di monitorare le gravidanze e curare tempestivamente eventuali patologie. D’accordo con la famiglia, il&nbsp;Centro di maternità è dedicato a Valeria Solesin, uccisa nell’attentato al Bataclan di Parigi il 13 novembre 2015.

L’importanza del Centro non si limita alla prevenzione e all’assistenza sanitaria:&nbsp;la nostra maternità ad&nbsp;Anabah&nbsp;è anche&nbsp;un polo formativo&nbsp;per il personale afgano&nbsp;– qui composto da sole donne&nbsp;– che lavorando ogni giorno a contatto con il personale internazionale riceve una formazione pratica e teorica:&nbsp;sono&nbsp;3&nbsp;le donne che hanno iniziato il percorso di specializzazione in ginecologia nel 2022.

Le mine antiuomo sono uno strumento di guerra terribile e subdolo perché essendo nascoste in genere sotto il terreno esplodono quando vengono accidentalmente calpestate o urtate da chi si trova a passare nella zona che è stata minata, causando in genere l'amputazione degli arti inferiori. Esistono oltre duecento tipi di mine. L'Italia non produce le mine antiuomo e non le fornisce a nessuno.

Energetics Technologys PPE100 Anti Mine Boot v Standard Army Boot

Per facilitare l’accesso alle cure alle fasce più vulnerabili della popolazione, fin dal 2011 Emergency ha attivato diversi ambulatori e unità mobili&nbsp;che lavorano nelle aree agricole, nelle periferie urbane, nei&nbsp;campi profughi, in aree colpite da catastrofi naturali.

Si tratta di mezzi motorizzati di vario tipo allestiti in modo speciale per rendere il lavoro il più efficace possibile; grazie alle strutture mobili, i volontari di Emergency sono in grado di raggiungere aree isolate in cui non esistono presidi medici e di muoversi, anche nei contesti urbani, nei quartieri in cui il loro intervento è più necessario. Su questi mezzi offrono gratuitamente servizi di&nbsp;medicina di base,&nbsp;educazione sanitaria&nbsp;e&nbsp;orientamento socio-sanitario&nbsp;per facilitare l’accesso al sistema sanitario a chi ne ha bisogno.

“Ecco le mie cicatrici”, i racconti delle persone soccorse sulla Open Arms | EMERGENCY

INDICE: 1. Emergency, che cos'è 2. Fondazione di Emergency 3. Progetti 4. Mine antiuomo 5. Pappagalli verdi 6. Life Support 7. Immigrazioni

"Bisogna curare le vittime e rivendicare i diritti una persona alla volta."                                                 

Emergency è un'associazione indipendente NEUTRALE nata per portare cure medico-chirurgiche di ELEVATA QUALITÀ e GRATUITE alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà.

Le immigrazioni fanno da sempre parte della storia dell'umanità. Le persone migrano da un luogo all'altro per diverse ragioni:

1. I conflitti tra Stati o i conflitti interni ad uno Stato. 2. I gravi squilibri economici tra differenti aree geografiche. 3. La presenza di sistemi antidemocratici fonte di persecuzioni e spregio dei diritti umani. 4. I cambiamenti del clima o del territorio, le catastrofi naturali. 5. La spinta dell'essere umano ad assicurare un'accettabile sopravvivenza a se e ai propri cari.

"La Life Support è la nave di Emergency per soccorrere chi rischia la vita nel Mediterraneo. È un nuovo progetto per rinnovare il nostro impegno a favore di chi non vede riconosciuti ne tutelati i propri diritti. Essa interviene in un luogo considerato come la frontiera più pericolosa per i migranti sia per il numero di morti sia di persone disperse. Il soccorso in mare è un obbligo previsto dal diritto del mare ma anche un obbligo morale".

Il 13 dicembre la Life Support è salpata dal porto di Genova, diretta verso le acque del Mediterraneo centrale per la sua prima missione di ricerca e soccorso. Sulle murate della nave la frase di Gino Strada: "I diritti sono di tutti, altrimenti chiamateli privilegi".

UGANDA: il Centro di chirurgia pediatrica di Entebbe

La casa dei bambini

Aperto ad aprile 2021, il Centro di chirurgia pediatrica a Entebbe, in Uganda, offre&nbsp;cure gratuite di eccellenza in chirurgia pediatrica. L’obiettivo dell’ospedale è quello di diventare un&nbsp;punto di riferimento non solo per i pazienti ugandesi, ma per i bambini con necessità chirurgiche provenienti da tutta l’Africa. Il progetto è stato sviluppato da Renzo Piano.

"Curare i feriti non è né generoso né misericordioso, è semplicemente giusto.&nbsp;Lo si deve fare."&nbsp;

"Se ognuno di noi facesse il suo pezzettino ci ritroveremmo a vivere in un mondo più bello senza neanche accorgercene."

"Amputazione traumatica di una o entrambe le mani, una vampata ustionante su tutto il torace e molto spesso la cecità. Insopportabile. Ho visto troppo spesso bambini che si risvegliavano dall'intervento chirurgico e si ritrovavano senza un braccio. Hanno momenti di disperazione, poi incredibilmente si riprendono ma niente è insopportabile, per loro, come svegliarsi nel buio. I pappagalli verdi li trascinano nel buio."

I pappagalli verdi dette anche mine "giocattolo" sono a dispersione talmente diffusa da aver causato la morte e il ferimento di migliaia di civili in numerosi conflitti. Famose per l'uso indiscriminato che Mosca ne fece durante la guerra sovietico-afgana. Molti furono i bambini che durante quel conflitto persero la vita o rimasero mutilati a causa di queste mine, scambiandole per giocattoli, anche a causa della loro forma piccola e del colore verde.

La storia di Awan da Pappagalli verdi di Gino Strada

Titolare di un’azienda che produceva mine antiuomo, si è convertito dopo un incontro sulla pace voluto da don Tonino, ha venduto l’azienda e per 17 anni si è dedicato a bonificare il mondo dai “frutti maledetti” che aveva seminato.

«Un giorno mio figlio mi disse: papà, ma allora sei un assassino? Fu così che decisi di chiudere.»

Centro "Salam" di Cardiochirurgia di Khartoum 

Presso il Centro&nbsp;Salam, a Khartoum,&nbsp;i volontari di Emergency offrono assistenza gratuita e altamente qualificata a pazienti affetti da patologie di interesse chirurgico. Il&nbsp;"Salam"&nbsp;ha origine da un’idea semplice: mettere in pratica un nuovo modello di intervento nei Paesi in via di sviluppo, che consideri fondamentali non solo la sanità di base e gli interventi di emergenza ma anche cure a elevata specializzazione come la cardiochirurgia.

Ecco perché siamo in mare | Life Support EMERGENCY

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