Un viaggio nella nostra città: Benevento

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Benevento:la città più bella che c'è by Angelo e Antonio

Benevento e le altre città della Campania

«I. «Horus, il forte giovane che conquista con potenza, l'aureo Horus «ricco di anni»... II. «La grande&nbsp;Iside, la Madre del Dio,&nbsp;Sothis, signora delle stelle, signora del cielo, della terra e del mondo sotterraneo. Egli innalzò un obelisco di granito per (lei) e per gli dei della sua città di Benevento...». III. «Nell'anno ottavo sotto la maestà del «forte toro», re dell'Alto e del Basso Egitto, signore di due paesi, «figlio del signore della vita, amato da tutti gli dei», figlio di Re, signore delle corone...» IV. «La Grande Iside, Madre degli dei, occhio del sole, signora del cielo e signora di tutti gli dei. Questo monumento fece (egli) a lei e agli altri dei della sua città di Benevento per la salvezza e il ritorno in patria del figlio di Re, signore delle corone<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Domiziano">, </a>Domiziano, che viva eternamente. Il suo nome Lucilio ..... (?). Gli venga data gioia, vita, salvezza, salute!».

L'arco fu costruito tra il&nbsp;114&nbsp;e il&nbsp;117&nbsp;d.C.

Nel&nbsp;1850, per ordine di&nbsp;papa Pio IX,  l'arco venne isolato abbattendo le case che vi si erano addossate. Oggi è posizionato al termine della breve via Traiano, accessibile dalla principale strada del centro storico, corso Garibaldi. È stato restaurato e parzialmente isolato dal traffico cittadino.

Subì diversi restauri in seguito ai danni del tempo e dei&nbsp;terremoti

Curiusità Nel 2020 l' Arco di Traiano si è illuminato di giallo e rosso per celebrare non più i militari in città, ma la squadra dei record che è arrivata in serie A.

Il teatro Romano è stato costruito nel 125-128 di d.C.  questa   opera  è stata riscoperta da   Almerico meomartini,è stato costruito a Benevento.

La leggenda del Cinghiale Calidone,legato alla mitologica fondazione dalla città,è narrata da Omero nel IX libro dell' iliade.Oppure secondo altre leggende il re Arghe di Omede contro la guerra di Troia lascia la sua patria e sbarca sulle coste della Puglia.Qui fonda alcune città tra cui Canosa,Brindisi e, in fine, Benevento,cui dona i denti del terribile Cinghiale di Calidone.IL suo bassorilievo campeggia sull lato orientale del Duomo,dove fu fatto porre dal Cardinale Orsini dopo il terremoto nel 1688

Dio Horus figlio di Iside in forma di falco 380-342 a. C.

Il Museo Arcos, sezione egizia del Museo del Sannio, riguarda i reperti provenienti dal Tempio beneventano dedicato alla dea Iside, “Signora di Benevento”.

E' una statua in granito egiziano è situata sul viale di San Lorenzo, la strada che porta alla basilica della Madonna delle Grazie. Fu ritrovato nel 1629 oltre il fiume Sabato, nella località Casale dei Maccabei, fuori città, in direzione Avellino,successivamente venne collocata su un piedistallo davanti a porta San Lorenzo, una delle otto porte dell’antica città. I beneventani, amichevolmente, la chiamano&nbsp;A ‘ufara, la bufala. Il suo aspetto è tozzo e rozzo e molti sono i dubbi che si tratti di un simulacro del dio egizio.

Curiosità Per il trasporto e l’installazione dell’opera sul luogo attuale, gli operai furono pagati in natura con 1 kg di cipolla ed una pagnotta di pane.

L' Obelisco Neoegizio risale alla fine del I secolo d.C.Inizialmente venne collocato davanti al Duomo (oggi) poi venne spostato nella piazza Emilio Papiniano dove si trova tutt' ora. E' alto tre metri, pesante due tonnellate e mezza, quattro facce scolpite nel granito rosso. I geroglifici, decifrati dagli studiosi tra cui l’insigne egittologo Ernesto Schiaparelli, restituiscono una “duplice” devozione, quella religiosa rivolta a Iside e quella “laica” all’imperatore&nbsp;Domiziano&nbsp;che dispose la costruzione del tempio a lei dedicato. L’obelisco riporta il nome di Lucilio Lupo (o Rufio) che s’intestò materialmente l’opera.