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Lavoro di gruppo

by Angelica Meneghel

Pages 2 and 3 of 28

Laboratorio Prof.Penzo

"Didattica speciale: codici comunicativi dell'educazione linguistica"

Lavoro di gruppo
Componenti del gruppo:
Angelica Meneghel
Caterina Pittelli
Teresa Tagliafierro
Viviana Tossutti
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OSSERVAZIONE STUDENTE

A)  ATTIVITà PERSONALI:

DIMENSIONE COMUNICAZIONE E LINGUAGGIO
Rigidità di pensiero e difficoltà di astrazione e di comprensione della
pragmatica del linguaggio; predilige il canale visivo ed ha buone abilità
visive e visuo-costruttive mentre incontra difficoltà in ambito verbale e
soprattutto nell'elaborazione delle informazioni e nell'astrazione.
Il linguaggio è funzionale all'espressione di semplici bisogni e vissuti; per lui è molto difficile condividere verbalmente i propri sentimenti e soprattutto
immedesimarsi nell'altro e ascoltare in profondità l'interlocutore.
Sa esprimere le sue difficoltà e/o bisogni; sa chiedere aiuto se non
riesce ad eseguire un compito o si sente in difficoltà. Possiede un vocabolario scarso; Legge solo il materiale didattico; Al di fuori del contesto scolastico non si informa su ciò che accade.
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DIMENSIONE DELL’APPRENDIMENTO
L’alunno ha bisogno di ripetere più volte gli stessi argomenti per poterli interiorizzare, avvalendosi di materiale didattico semplificato. Lavorare in prevedibilità aiuta a mantenere il livello di concentrazione oltre a dargli senso di sicurezza e a fargli calibrare il carico cognitivo da impiegare nelle attività scolastiche. Preciso e ordinato nel mantenimento dei quaderni e del materiale didattico; ha buone capacità visuo-costruttive; buona manualità. La comprensione lenta e non sempre sufficiente; ha capacità mnestiche ridotte; tempi bassi di concentrazione; Incapacità di decodificare la scrittura in corsivo.
DIMENSIONE DELLA RELAZIONE
Lo studente mostra un atteggiamento corretto ma distaccato dal gruppo dei coetanei. Pubblica contenuti su una piattaforma social Tik Tok, sulla quale è seguito da molti followers, pur non avendo tessuto a livello virtuale dei rapporti di amicizia. Riconosce il registro comunicativo di cui avvalersi in base a chi si relaziona; riconosce le gerarchie funzionali all’interno del contesto scolastico; reagisce positivamente se sollecitato dal contesto dei pari. Si approccia in maniera infantile ai compagni; Non ha scambi conversazionali col gruppo dei pari; Ricerca prevalentemente la figura adulta di riferimento.
B) INPUT BIOLOGICO
Sindrome da alterazione globale dello sviluppo psicologico (f.84.9)
Scoliosi dorso-lombare
Il percorso globale è piuttosto lento ma positivo. L’approccio al compito è caratterizzato da una certa rigidità e lentezza esecutiva; lo studente non è in grado di generalizzare le abilità apprese e a collegarle. Accetta maggiormente proposte diverse anche se i suoi interessi rimangono molto settoriali. Lo studente manifesta ansia nei cambiamenti e nelle situazioni complesse; in tali situazioni sa chiedere aiuto e fa riferimento agli adulti significativi. Limitata la relazione con i coetanei dai quali si sente accomunato per alcuni interessi.
C) CONTESTUALE
Lo studente è molto legato ai genitori e racconta con piacere quando fa attività o vacanze insieme. L’alunno presenta degli altri interessi molto specifici e settoriali come le costruzioni con i lego, i videogiochi, e la realizzazione di contenuti che pubblica su un social di intrattenimento Tik Tok. Ha praticato nuoto per diversi anni, gli piace andare in giro in monopattino e uscire nel weekend con i genitori. Lo studente ha acquisito un buon livello di autonomia per le prassie semplici che fanno parte della sua routine quotidiana. Ha buone funzionalità sensoriali ma la sua motricità è caratterizzata da rigidità e lentezza. Avendo praticato nuoto per circa dieci anni, si mostra abbastanza coordinato nei movimenti. Non presenta deficit sensoriali. Si ravvisa poca attenzione all’igiene personale, giustificandola con mancanza di tempo. Conosce le sequenze delle prassìe di routine. Va a scuola in autonomia col bus. Movimenti caratterizzati dalla lentezza; difficoltà ad organizzare il materiale didattico che occorre durante le lezioni.
FACILITATORI E BARRIERE
Al di fuori del contesto scolastico, lo studente non si informa su ciò che accade, non ama leggere. Presenta rigidità di pensiero e difficoltà di astrazione. Ha difficoltà a condividere sentimenti ed emozioni, non sa immedesimarsi nell’interlocutore. Il suo vocabolario è povero.
Lo studente ha buone abilità visive. Il linguaggio è funzionale all’espressione di semplici bisogni. Sa esprimere le sue difficoltà e chiedere aiuto al bisogno.
 
Attività:
L’obiettivo su cui si lavorerà è l'aumento del bagaglio lessicale dello studente.
Per imparare nuove parole gli studenti possono associarle a racconti, storie o episodi divertenti o particolarmente significativi per loro. Spesso risulta efficace apprendere il lessico per categorie: famiglia, sport, viaggi, cibo, divertimento, ambiente, etc. Infatti, fare associazioni tra concetti e parole è un metodo efficace per memorizzare meglio e più a lungo. Il docente deve suscitare la curiosità e l’interesse nello studente; l’approccio comunicativo per l’apprendimento della lingua si basa su compiti comunicativi reali che motivano l’alunno ad usare la lingua pertinente al contesto in cui si trova.
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