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25 novembre giornata mondiale sui diritti delle donne

by CRISTINA PETRILLO

Cover

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Shamsia Hassani: In Afganistan La Street Art È Donna
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Gente sporca senza cuore
anima oscura piena di orrore.
Il corpo e l'anima di una donna divisa a metà
violentata e stuprata senza pietà.
Bella e truccata per il suo uomo
che è tutto tranne che un gentiluomo.
Le lacrime insanguinate scorrono tra i suoi occhi
e nell'anima ha solo scarabocchi.
Alla fine però nessuno parlerà
facendo finta di non vedere la realtà.

Vozza Daniela 3 I
LA DONNA
La donna non dev' esser violentata,
perchè non è giusto che dagli uomini venga maltrattata.
La donna ha l'eleganza
di non rispondere agli uomini colmi di ignoranza.
Ogni donna ha la sua storia
che ha impressa nella memoria.
Dobbiamo portarle rispetto
e gli uomini cattivi si devono inchinare al loro cospetto.
La donna ha la possibilità
di denunciare gli uomini pieni di crudeltà.

Domenico Santangelo 3 I
Shamsia Hassani
Da Kabul, la street artist Shamsia Hassani, costretta a vivere in clandestinità, condivide in tutto il mondo le sue opere attraverso i social. Per dare voce alla disperazione dell’universo femminile nel Paese e lottare per un futuro senza guerre.
Classe 1988, Shamsia Hassani, vanta il primato di essere la prima donna graffitista in una realtà complessa e chiusa come quella afghana e, per questo, di essere diventata, oggi, vera e propria portavoce dei diritti delle donne.
Nata in Iran, da rifugiati afgani originari del Kandahar, Shamsia è impossibilitata a iniziare i suoi studi artistici a causa della nazionalità afghana. Rientra, allora, a Kabul, dove si iscrive, nel 2006, alla facoltà di Arte. In questo periodo, inizia anche a dedicarsi all’arte contemporanea. Nel 2009, viene selezionata come uno dei migliori dieci artisti del Paese. Questa giovane artista ha iniziato a dipingere su tela, ma, nel 2010, ha scoperto il potere comunicativo della street art. E così, iniziò a realizzare graffiti per arrivare al cuore (e alla mente) delle persone. Come ha detto in alcune interviste, attraverso i graffiti vuole parlare al popolo mediante immagini, portare l’arte nei luoghi del degrado, sulle pareti di edifici danneggiati dalla guerra e dai bombardamenti. E lasciare che mura abbandonate e sporche accolgano la rigenerante vitalità della pittura.
I colori sono in grado di coprire i cattivi ricordi della guerra, di rimuoverli dalle menti delle persone. 
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