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La fiaba del gruppo GialloLoading...
Il ballo a
lieto fine
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C’era una volta un principe, di nome Calvin, che viveva in un castello di nome Nivlac.
Il principe, prima di diventare tale, era stato sia l’addetto alle pulizie del castello che un soldato del principe precedente, che vedendolo così valoroso e forte lo nominò suo erede.
La battaglia principale, in cui Calvin fece vedere quanto fosse bravo, fu quella contro un drago malvagio e cattivo: alla sua presenza intorno al castello era sempre grigio e nero, oltre a non sorgere mai il sole, mentre ora è tutto luminoso e il sole sempre splendente.
Il principe, prima di diventare tale, era stato sia l’addetto alle pulizie del castello che un soldato del principe precedente, che vedendolo così valoroso e forte lo nominò suo erede.
La battaglia principale, in cui Calvin fece vedere quanto fosse bravo, fu quella contro un drago malvagio e cattivo: alla sua presenza intorno al castello era sempre grigio e nero, oltre a non sorgere mai il sole, mentre ora è tutto luminoso e il sole sempre splendente.
Ad un certo punto il castello fu attaccato da un esercito di alberi stregati creati dall’algida e oscura strega del bosco Edera. Questa ha creato quei mostri cattivi per vendicarsi dal principe che l’aveva cacciata dal suo castello molti anni prima, nonostante fosse la sua cuoca e alchimista preferita.
Gli alberi stregati inizialmente riuscirono a sfondare alcune pareti del castello anche perché Edera li aveva dotati di mani e piedi molto potenti e li pilotava come se fossero delle carrozze. Questi entrarono nel castello e salirono le scale per poter raggiungere il principe e portarlo da Edera perché questa potesse vendicarsi.
Gli alberi stregati inizialmente riuscirono a sfondare alcune pareti del castello anche perché Edera li aveva dotati di mani e piedi molto potenti e li pilotava come se fossero delle carrozze. Questi entrarono nel castello e salirono le scale per poter raggiungere il principe e portarlo da Edera perché questa potesse vendicarsi.
Calvin, indifeso, chiede aiuto al suo esercito della luce composto da soldati addestrati a combattere le oscurità del bosco. Il principe disse ai suoi soldati: “Mio esercito, oggi, voi avrete l’onere di combattere per il nostro amato regno e chi non ce la farà avrà combattuto con onore! Chi è con me?”
E tutti risposero: “Noi!”.
Quindi si prepararono e presero le loro armi speciali, le “spade celesti”, che potevano distruggere tutto quello che era oscuro.
Pronti per la battaglia si misero in cammino.
E tutti risposero: “Noi!”.
Quindi si prepararono e presero le loro armi speciali, le “spade celesti”, che potevano distruggere tutto quello che era oscuro.
Pronti per la battaglia si misero in cammino.
L’armata, anche e soprattutto grazie alle “spade celesti”, riuscì in breve tempo a sconfiggere gli alberi stregati e la loro comandante Edera.
Venne così fatto un ricevimento, in stile formale, dove il principe si sposò con la principessa e diventarono re e regina e ottennero il loro sospirato lieto fine, ballando insieme il minuetto.
