Book Creator

Equality for women

by federica caterino

Pages 2 and 3 of 6

Equality for
WOMEN
By Federica Caterino
Loading...
I Diritti delle Donne
Loading...
Solo nel 1848 negli Usa nascono i primi movimenti femministi con la Convenzione di Seneca Falls.
La prima convenzione sui diritti delle donne. I movimenti femministi assumono forme e obiettivi diversi nei vari contesti e periodi. Sono particolarmente attivi, visibili e incisivi prima della Prima Guerra mondiale e tra gli anni 60'-70' del Novecento. La prima ondata del femminismo è all'insegna dell'emancipazione: in questa fase le rivendicazioni e le 3 battaglie delle donne mirano a conquistare parità di diritti ovvero l'uguaglianza con gli uomini. Nella seconda ondata, dopo quella del primo Novecento, i movimenti femministi mirano alla "liberazione" della donna; ad affermare un'identità femminile non subordinata né assimilata a quella maschile, al riconoscimento e alla valorizzazione delle differenze di cui uomini e donne sono potatori.
La battaglia per l'eguaglianza nei diritti (di voto, di accesso a tutte le professioni e alla cariche pubbliche, di gestione libera della propria vita e dei propri beni, di pari trattamento nella famiglia e nel lavoro) si concentra inizialmente sulla lotta per il suffragio, ovvero per il diritto di voto, da cui il termine "suffragette" per definire le militanti di questi movimenti, attivi un pò ovunque, ma soprattutto negli Stati Uniti , nei Paese Scandinavi e in Gran Bretagna.
Una scossa potente arriva con la Prima Guerra Mondiale, che infrange (per necessità) alcune rigide barriere fra i sessi. Immobilizza infatti per quattro anni la popolazione attiva maschile, crea mancanza di manodopera in settori fondamentali dell'industri (innanzitutto quella di armamenti), obbliga ad utilizzare manodopera femminile anche per compiti importanti.
Alla fine della guerra le donne vengono in gran parte espulse dal mercato del lavoro, ma i cambiamenti portati dalla mobilitazione bellica trovano riscontro nel riconoscimento del loro diritto di voto in più paesi : in Austria e Gran Bretagna(1918), nei Paesi Bassi, in Lussemburgo e in Germania(1919), in Canada e negli Usa(1920), in Svezia(1921). In altri (Francia, Italia e Belgio) sarà necessaria la più potente scossa della Seconda Guerra Mondiale; fra gli ultimi, la Grecia nel 1952, la Svizzera nel 1971, il Portogallo nel 1976. La prima ondata di femminismo, dunque, ottiene il massimo dei risultati all'indomani della fine della Prima Guerra Mondiale.
Loading...
Il Diritto all'Istruzione
Loading...
Il diritto all'istruzione, in quanto passaggio essenziale per uscire dalla soggezione economica e culturale, è per quasi due secoli al centro della riflessione e delle iniziative femministe.
Alla fine dell'Ottocento, il secolo della scuola, l'istruzione elementare obbligatoria è diffusa nella maggior parte dei paesi. In Italia, la legge Casati del 1859 prevede l'obbligo scolastico di un biennio elementare anche per le bambine, pur rimanendo per lungo tempo inapplicata sia per i maschi sia soprattutto per le femmine. I percorsi formativi superiori restano, però, differenziati. La cultura dominante, rispecchiata nelle istituzioni scolastiche, ritiene infatti che le donne debbano acquisire competenze diverse da quelle degli uomini, dirette allo spazio loro riservato, ovvero la casa e la famiglia. L'istruzione per professioni qualificate e incarichi pubblici viene insomma riservata ai maschi e considerata per le femmine un inutile spreco di risorse, se non un danno per l'armonia familiare e sociale. Da qui la richiesta da parte dei movimenti a favore delle donne dell'accesso a tutti i percorsi familiare e a tutte le occupazioni, in particolare alle libere professioni.
Comic Panel 1
L'Emancipazione
In molti paesi ciò avviene intorno agli anni Venti del Novecento anche se, fino alla seconda metà del XX secolo, pressoché ovunque, i livelli di istruzione superiore rimangono a netta prevalenza maschili.
In Italia l'accesso all'università per le donne viene legalmente riconosciuto nel 1875, ma quello al liceo, il cui titolo è necessario per l'iscrizione all'università, solo più tardi nel 1883.
Il titolo di studio, però, non garantisce ancora per lungo tempo l'accesso alle professioni. In Italia, ad esempio, l'apertura dell'avvocatura alle donne avviene nel 1919, ma solo nel 1963 viene affermato il diritto delle donne ad "accedere a tutte le cariche, professioni ed impieghi pubblici, compresa la Magistratura, nei vari ruoli, carriere e categorie senza limitazione concernenti le mansioni o i percorsi di carriera".
END
The

You've reached the end of the book

Read again

Made with Book Creator

PrevNext