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UNA STELLA SULLA STRADA DI BETLEMME

by Classe4B Modugno

Pages 2 and 3 of 36

NATALE 2020
Classe IV B scuola Primaria
plesso di via Amendolagine
UNA STELLA SULLA STRADA DI BETLEMME
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Il Presepe per i cristiani ha un significato profondissimo: è il “Vangelo in dialetto”. Questa rappresentazione sacra fa in modo che ognuno possa capire il messaggio di Dio e addirittura vivere ed essere protagonista dell’incarnazione di Cristo.
E' la grandezza del messaggio francescano che trasferisce la Natività dalla Palestina in tutti i luoghi e in tutte le case del mondo. Infatti, la scena della Natività è quella centrale ma il contorno cambia di regione in regione: il modo in cui sono vestiti i pastori, i mestieri rappresentati sono quelli del luogo, il paesaggio, al nord lo fanno alpino e al mezzogiorno la scena è della città, con le sue luci, i colori , i mercati…
La bellezza del Presepe è proprio questa: non esclude nessuno!
Fa parte di quei riti familiari che scaldano le giornate del Natale, che riuniscono, intorno ad una rappresentazione, i sentimenti.
Tutti si sentono parte di questo evento che ha cambiato il corso dell’umanità: l’attimo in cui tutto tace, si sospende e il Messia viene al mondo.
Oggi più che mai, in questo tempo di sospensione che stiamo vivendo, la ritualità del Presepe ci invita a fermarci, a riflettere sui legami più importanti in attesa che la NOTTATA PASSI.
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LA MAGIA DEL PRESEPE
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UNA STELLA SULLA STRADA DI BETLEMME

di Boris Pasternak

Era inverno
e soffiava il vento della steppa.
Freddo aveva il neonato nella grotta
sul pendio del colle.
L'alito del bue lo riscaldava.

Animali domestici stavano nella grotta.
Sulla culla vagava un tiepido vapore.
Dalle rupi guardavano
assonnati i pastori
gli spazi della mezzanotte.

E lì accanto, sconosciuta prima d'allora,
più modesta di un lucignolo
alla finestrella di un capanno,
tremava una stella
sulla strada di Betlemme.
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DAL VANGELO SECONDO LUCA
Lc, 2, 1-12
In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. 2 Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. 3 Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. 4 Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. 5 Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. 6 Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. 7 Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c'era posto nell'alloggio.
8 C'erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all'aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. 9 Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, 10 ma l'angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: 11 oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. 12 Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia».
I PASTORI
Il PRESEPE è ...

Come erano considerati dalla società

A quel tempo i pastori erano considerati impuri e peccatori, che, secondo le scritture, il Messia alla sua venuta, avrebbe eliminato fisicamente. 
Erano servi malpagati e sfruttati da parte dei proprietari del gregge, e quindi sopravvivevano con il furto ai padroni o agli altri pastori con i quali contendevano i pascoli (Gen. 13,7; 26,20).

Chi erano al tempo di Gesù

Vivevano di ruberie e spesso ci scappava anche il morto. Inoltre, per la loro condizione di vita, isolati nelle montagne e nei pascoli per gran parte dell’anno, a contatto con le bestie, erano per lo più bruti, selvaggi pericolosi che era sconsigliabile incontrare. Erano esclusi dal tempio e dalla sinagoga, per loro non c’era alcuna possibilità di salvezza.
Gesù diventato persona
VIOLA
AUTORE
Giotto

NOME
Natività di Gesù

LUOGO
Cappella degli Scrovegni
Padova

DATA
1303 - 1305
LA VITA
Giotto di Bondone è certamente tra i più grandi pittori italiani, oltre che ad essere un famoso architetto. Nasce intorno al 1266 da una famiglia di contadini di Colle di Vesignano a Vicchio, vicino Firenze. La leggenda vuole che il giovane Giotto fosse notato da Cimabue mentre pascolando le sue pecore le ritraeva su di un sasso. Così intorno al 1272 Giotto divenne allievo di Cimabue presso la sua bottega a Firenze, vicino Santa Maria Novella. Insieme a Cimabue si reca a Roma e ad Assisi.
Intorno al 1290 apre la propria bottega e realizza la splendida e grande Croce di Santa Maria Novella, Un'altra leggenda vuole che sia stato lo stesso Cimabue a incitarlo quando cercò di scacciare da una tela a cui lavorava una mosca dipinta da Giotto.
Pochi anni più tardi si reca ad Assisi per affrescare la Basilica Superiore con Le Storie di San Francesco. Diventa un artista molto apprezzato.
Infatti viene chiamato a Padova per affrescare la Cappella degli Scrovegni tra il 1303 e il 1306 circa: capolavoro di inestimabile bellezza della pittura italiana.Intorno al 1327 torna a Firenze quando viene nominato capomastro dell'Opera del Duomo di Firenze.
Inizia i lavori per la realizzazione del Campanile, che da lui prende il nome e che mai finì. Giotto muore infatti a Firenze l'8 gennaio 1337.
Le sue spoglie sono conservate in Santa Croce.
DANIELE
Comic Panel 2
MARIA E GESÚ
La Madonna depone Gesù già fasciato nella mangiatoia. Mamma e figlio si guardano amorevolmente, uno scambio di sguardi, uniti da un legame unico e che solo loro comprendono.
Questo gesto ha un significato duplice: da una parte di accoglimento e protezione da parte di Maria, e dall'altra di offerta del proprio Figlio al mondo.
L'azzurro lapislazzulo del manto di Maria, ormai quasi scomparso, simboleggia la Grazia divina, il mondo sovrannaturale che la Vergine ha deciso di accogliere nella sua vita e la sua calma. Il rosso della sua veste rappresenta il sangue di Gesù che sarà versato per l'umanità e il dolore che Lei dovrà sopportare.
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