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C’era una volta
un povero lupacchiotto,
che portava alla nonna
la cena in un fagotto.
E in mezzo al bosco
dov’è piú fosco
incappò nel terribile
Cappuccetto Rosso,
armato di trombone
come il brigante Gasparone...
Quel che successe poi,
indovinatelo voi.
Qualche volta le favole
succedono all’incontrario
e allora è un disastro:
Biancaneve bastona sulla testa
i nani della foresta,
la Bella Addormentata non si addormenta,
il Principe sposa
una brutta sorellastra,
la matrigna tutta contenta,
e la povera Cenerentola
resta zitella e fa
la guardia alla pentola
un povero lupacchiotto,
che portava alla nonna
la cena in un fagotto.
E in mezzo al bosco
dov’è piú fosco
incappò nel terribile
Cappuccetto Rosso,
armato di trombone
come il brigante Gasparone...
Quel che successe poi,
indovinatelo voi.
Qualche volta le favole
succedono all’incontrario
e allora è un disastro:
Biancaneve bastona sulla testa
i nani della foresta,
la Bella Addormentata non si addormenta,
il Principe sposa
una brutta sorellastra,
la matrigna tutta contenta,
e la povera Cenerentola
resta zitella e fa
la guardia alla pentola
le favole a rovescio
ora ti mangio.....mio caro lupo


il serpente bidone
Il serpente bidone nasce da un errore (pitone/bidone). L’errore fa
combinare il nome di un animale con quello di un oggetto di uso
comune. puoi provare a disegnare il serpente bidone, e poi a trovare qualche altra combinazione originale da disegnare-giraffa scala,elefante spazzolino,coccodrillo ballerino e disegnare il tuo zoo fantastico
.
combinare il nome di un animale con quello di un oggetto di uso
comune. puoi provare a disegnare il serpente bidone, e poi a trovare qualche altra combinazione originale da disegnare-giraffa scala,elefante spazzolino,coccodrillo ballerino e disegnare il tuo zoo fantastico
.
Zoologia, capitolo rettili:
il serpente bidone...
Alt. Fermiamoci qui.
Consideriamo attentamente
questo serpente-truffa,
questa buffa creatura
che non farebbe paura
a un cardellino.
Vi pare il caso
di lasciarlo vagare
nella giungla misteriosa
tra il cobra, il boa,
la tigre sanguinosa
e altra gente cosí?
O mettetegli il coperchio,
o ridategli presto
la sua «p» e la sua «t»
il serpente bidone...
Alt. Fermiamoci qui.
Consideriamo attentamente
questo serpente-truffa,
questa buffa creatura
che non farebbe paura
a un cardellino.
Vi pare il caso
di lasciarlo vagare
nella giungla misteriosa
tra il cobra, il boa,
la tigre sanguinosa
e altra gente cosí?
O mettetegli il coperchio,
o ridategli presto
la sua «p» e la sua «t»

Puoi realizzare animali strani usando la tecnica del pittore
Arcimboldo: lui avvicinava frutta ed altro per realizzare volti, ritaglia immagini da giornali e riviste
e realizzare elefanti, giraffe e Una
volta incollati su un foglio, questi animali immaginari possono parlare in un fumetto
Arcimboldo: lui avvicinava frutta ed altro per realizzare volti, ritaglia immagini da giornali e riviste
e realizzare elefanti, giraffe e Una
volta incollati su un foglio, questi animali immaginari possono parlare in un fumetto
per colpa di un accento
Per colpa di un accento
un tale di Santhià
credeva d’essere alla meta
ed era appena a metà.
Per analogo errore
un contadino a Rho
tentava invano di cogliere
le pere da un però.
Non parliamo del dolore
di un signore di Corfú
quando, senza piú accento,
il suo cucú non cantò piú
un tale di Santhià
credeva d’essere alla meta
ed era appena a metà.
Per analogo errore
un contadino a Rho
tentava invano di cogliere
le pere da un però.
Non parliamo del dolore
di un signore di Corfú
quando, senza piú accento,
il suo cucú non cantò piú
Adesso caro ANDREA,puoi inventare brevi storie
dove l’accento modifica il significato della parola, rendendo
strana la situazione. (ad es. «Como» e «comò», «Papa» e «papà»,
«faro» e «farò»…).
dove l’accento modifica il significato della parola, rendendo
strana la situazione. (ad es. «Como» e «comò», «Papa» e «papà»,
«faro» e «farò»…).







il semaforo blu


.adesso andrea prova a disegnare semafori con colori differenti,
e anche mescolati a fantasia (ad es. semafori con un occhio
azzurro, con una foglia verde, oppure a strisce bianche e nere,
o ancora viola a puntini gialli…). Sono semafori che portano
lontano e quindi, vicino a ogni semaforo, puoi disegnare
(o anche solo incollare e colorare) un albero, una zebra viola,una grande farfalla..
e anche mescolati a fantasia (ad es. semafori con un occhio
azzurro, con una foglia verde, oppure a strisce bianche e nere,
o ancora viola a puntini gialli…). Sono semafori che portano
lontano e quindi, vicino a ogni semaforo, puoi disegnare
(o anche solo incollare e colorare) un albero, una zebra viola,una grande farfalla..

Una volta il semaforo che sta a Milano in piazza del Duomo
fece una stranezza. Tutte le sue luci, ad un tratto, si tinsero
di blu, e la gente non sapeva piú come regolarsi.
– Attraversiamo o non attraversiamo? Stiamo o non stiamo?
Da tutti i suoi occhi, in tutte le direzioni, il semaforo
diffondeva l’insolito segnale blu, di un blu che cosí blu il
cielo di Milano non era stato mai.
In attesa di capirci qualcosa gli automobilisti strepitavano
e strombettavano, i motociclisti facevano ruggire lo
scappamento e i pedoni piú grassi gridavano: – Lei non sa
chi sono io!
Gli spiritosi lanciavano frizzi: – Il verde se lo sarà mangiato il
commendatore, per farci una villetta in campagna.
– Il rosso lo hanno adoperato per tingere i pesci ai Giardini.
– Col giallo sapete che ci fanno? Allungano l’olio d’oliva.
Finalmente arrivò un vigile e si mise lui in mezzo all’incrocio
a districare il traffico. Un altro vigile cercò la cassetta dei
comandi per riparare il guasto, e tolse la corrente.
Prima di spegnersi il semaforo blu fece in tempo a pensare:
«Poveretti! Io avevo dato il segnale di “via libera” per il cielo.
Se mi avessero capito, ora tutti saprebbero volare. Ma forse
gli è mancato il coraggio».
fece una stranezza. Tutte le sue luci, ad un tratto, si tinsero
di blu, e la gente non sapeva piú come regolarsi.
– Attraversiamo o non attraversiamo? Stiamo o non stiamo?
Da tutti i suoi occhi, in tutte le direzioni, il semaforo
diffondeva l’insolito segnale blu, di un blu che cosí blu il
cielo di Milano non era stato mai.
In attesa di capirci qualcosa gli automobilisti strepitavano
e strombettavano, i motociclisti facevano ruggire lo
scappamento e i pedoni piú grassi gridavano: – Lei non sa
chi sono io!
Gli spiritosi lanciavano frizzi: – Il verde se lo sarà mangiato il
commendatore, per farci una villetta in campagna.
– Il rosso lo hanno adoperato per tingere i pesci ai Giardini.
– Col giallo sapete che ci fanno? Allungano l’olio d’oliva.
Finalmente arrivò un vigile e si mise lui in mezzo all’incrocio
a districare il traffico. Un altro vigile cercò la cassetta dei
comandi per riparare il guasto, e tolse la corrente.
Prima di spegnersi il semaforo blu fece in tempo a pensare:
«Poveretti! Io avevo dato il segnale di “via libera” per il cielo.
Se mi avessero capito, ora tutti saprebbero volare. Ma forse
gli è mancato il coraggio».
L’omino dei sogni
che buffo tipetto!
Mentre tu dormi
senza sospetto
ti si mette accanto al letto
e ti sussurra una parola:
«Vola!»
E tu non domandi nemmeno
«con che?»
Uno due tre:
sei nell’arcobaleno,
aggrappato ad un ombrello,
e scivoli bel bello
dal verde al rosso al giallo,
e a cavallo
del blu
scendi giú, giú, giú...
Ecco il mare:
finirai con l’affogare!
Ma l’omino è lí apposta,
all’orecchio ti si accosta,
e ti sussurra: «Presto!
Ecco i banditi! Scappa lesto lesto!»
O cielo, i banditi,
di nero vestiti,
con la maschera sul viso
e un satanico sorriso
tra quei baffoni...
Ti puntano i tromboni
e pum!
fanno pum! pum! pum!
Tu scappi, sei ferito
al naso oppure al dito,
e già ti manca il cuore,
sei preso, che orrore!
Macché!
Non succederà nulla perché
l’omino dei sog
che buffo tipetto!
Mentre tu dormi
senza sospetto
ti si mette accanto al letto
e ti sussurra una parola:
«Vola!»
E tu non domandi nemmeno
«con che?»
Uno due tre:
sei nell’arcobaleno,
aggrappato ad un ombrello,
e scivoli bel bello
dal verde al rosso al giallo,
e a cavallo
del blu
scendi giú, giú, giú...
Ecco il mare:
finirai con l’affogare!
Ma l’omino è lí apposta,
all’orecchio ti si accosta,
e ti sussurra: «Presto!
Ecco i banditi! Scappa lesto lesto!»
O cielo, i banditi,
di nero vestiti,
con la maschera sul viso
e un satanico sorriso
tra quei baffoni...
Ti puntano i tromboni
e pum!
fanno pum! pum! pum!
Tu scappi, sei ferito
al naso oppure al dito,
e già ti manca il cuore,
sei preso, che orrore!
Macché!
Non succederà nulla perché
l’omino dei sog
ti salva con una parola.
Ecco, ti trovi a scuola
e non sai la lezione.
Una nuova emozione!
Eppure l’hai studiata
alla perfezione!
Possibile che già l’abbia scordata?
È colpa dell’ometto
bizzarro e malignetto
che mentre dormi si arrampica
sul tuo letto
e si diverte a farti sognare,
volare, scappare, disperare...
fin che la mamma viene
a scrollarti per bene,
a svegliarti, ch’è tardi...
E tu ti svegli, guardi
dappertutto, però
l’omino dei sogni non lo vedi:
forse di giorno sta sotto il como'
Ecco, ti trovi a scuola
e non sai la lezione.
Una nuova emozione!
Eppure l’hai studiata
alla perfezione!
Possibile che già l’abbia scordata?
È colpa dell’ometto
bizzarro e malignetto
che mentre dormi si arrampica
sul tuo letto
e si diverte a farti sognare,
volare, scappare, disperare...
fin che la mamma viene
a scrollarti per bene,
a svegliarti, ch’è tardi...
E tu ti svegli, guardi
dappertutto, però
l’omino dei sogni non lo vedi:
forse di giorno sta sotto il como'


anche tu puoi diventare l'omino dei sogni , e sognare le cose piu' belle