Genova 1B 

Guardando questa immagine mi viene spontaneo dire che sembra una scala. Partirei dal mare, che oltre le sue onde azzurre , si sfuma con i colori delle case, che suscitano molta allegria. In basso a destra si può vedere un' imbarcazione, probabilmente è in riparazione. Sul mare si appoggia un ponticello su cui, piano piano, iniziano a sorgere le case. Le case sono molto colorate, hanno tutte quante colori diversi. Oltre ai colori diversi, le case hanno anche forme diverse: alcune sono più alte, altre più basse, ma a loro non importa se sono diverse, continuano ad abbracciarsi. I tetti delle case segnano l’orizzonte. Le colline non hanno un colore preciso, si sfumano con il cielo. Elisa

Gli edifici sullo sfondo sono caratterizzati da grattacieli e abitazioni molto alte sulla collina. All'interno della biosfera la vegetazione è folta e vi è installata una tenda triangolare, con funzione di riparo dai raggi solari. La struttura che la sorregge è di acciaio, con tanti tiranti. La biosfera sembra che galleggi sull'acqua, il molo su cui è costruita è fatto anch'esso di acciaio, con una passerella che serve per accedervi.&nbsp; Davide

Il vecchio pescatore era partito all'alba, con il nipotino, nella sua piccola barca a forma di guscio di noce; negli occhi il desiderio di trasmettere la sua passione al piccolo e la speranza di tornare presto, con una grande quantità di pesci da vendere al mercato. Il bambino lo guardava, affascinato, gettare la lenza fra le onde e ritirarla, dopo poco, con pesci guizzanti e sempre più grandi. “Nonno voglio provare anch'io! Voglio diventare come te!” “Ma certo, Giovanni.” ...

...La mattinata scorreva veloce, Genova in lontananza rifletteva sull'acqua le sue case tutte uguali, eppur belle per i pescatori e per le loro mogli che li aspettavano alla finestra. TAC-TAC...le prime gocce di pioggia battono a prua, il mare inizia ad agitarsi, le nuvole coprono il cielo e il sole. Il vecchio, vista la sua esperienza, si rivolge al bambino: “Rientriamo, presto! Il mare può giocare brutti scherzi!”...

C’era una volta un signore di nome RP. Non viveva felice perché amava i posti tropicali. Non potendosi però permettere il viaggio e la casa, viveva nel posto più vicino possibile ad un bosco. Un giorno, un’azienda lo chiamò, e gli propose di fare l’architetto. Fortunatamente, l’architetto era un mestiere che piaceva a RP; inoltre era molto bravo a disegnare, e quel lavoro era un’opportunità da cogliere per lui, vista la sua condizione economica. Pensò, infatti, che con un lavoro ben pagato, un giorno, si sarebbe potuto permettere il trasferimento. Dopo un po, però, RP si rese conto che non sarebbe stato possibile, trasferirsi; sia per questioni economiche, sia fisiche. Era ormai troppo vecchio per godersi al meglio il posto e per fare le belle camminate, lunghe giorni, come aveva sempre sognato.

In questa foto, vedo una città, che suscita una sensazione di sporco, come se fosse sudicia. La prima cosa che salta subito all’occhio è una sfilza di case tutte ammassate che sembrano voler entrare tutte in una foto, ma, non entrandoci, si spingono in modo che la foto le prenda tutte. In basso c’è una parte del grande porto di Genova, con alcune barche un po' vecchiotte e malandate. Spostando lo sguardo al di là delle barche, si vedono, ai lati, due gru, gialle e blu, che “coprono” una striscia verticale di case.

Oltre le case, che occupano più o meno tutta la foto, in secondo piano, ci sono delle piccole colline abitate, con un paesino. In alto, ai margini della sfilza di case, delle piccole chiese o torri Medioevali che non danno l’idea di essere un’abitazione, ma un perfetto luogo turistico, giusto per visitare la città. Ogni casa ha una sua particolarità: il colore. Tutte le case hanno colori diversi, forse per far riconoscere ai marinai la propria casa, o per far incontrare gli amici che dicono: “Ci vediamo alla casa gialla!!”. Olivia

Tra i lontani mari si trovava una città marittima piena di felicità, dove i cittadini comuni vivevano di pesca. Un giorno i pescatori, tornando a casa con tanti secchi pieni di prelibatezze marine, intravidero un mercante in mezzo al mare sopra una vecchia barchetta di legno. Il mercante attraccò al porto. Scese dalla barca, con un gran fischio richiamò tutti i pescatori nella piazza principale della città...

C’è una strana storia di una sfera, si presume aliena, di Genova. È una sfera che rispecchia la Terra perché contenente la vita. Da fuori si intravede quel verde della natura racchiusa in essa; ha una trasparenza di vita che riflette la luce e la fa vivere. Questi esseri non identificati avranno pensato di dare un importanza al nostro inestimabile pianeta Terra e alla nostra natura. Noi la stiamo rovinando, la nostra sfera di vita!Gli esseri alieni ci hanno dato un massaggio che noi dovremmo capire ed applicare, un messaggio che ci sia lezione, un messaggio che dia importanza alla Terra, la nostra casa.

Secondo molti, questi esseri alieni vogliono farci capire l’importanza della vita e della nostra TERRA, la nostra CASA; ma anche l’importanza del mare, perché essa è rialzata, elevata, come una regina, sull’acqua del Mar Ligure. Niccolò

La prima cosa che vedo sono le case tutte vicine e colorate; in basso, il mare è blu, e riflette la città: le case, poverine, sono a testa in giù! Se saliamo un po’ c’è un ponte e più a destra un molo, che ha sopra tante barche, e quelle che colpiscono di più sono una celeste e una bianca. A sinistra c’è una spiaggia, saliamo ancora un po’ e vediamo, ancora case di colori diversi, rosa, verdi e ancora gialle e bianche.

A destra due gru, in mezzo alle case svettano dei campanili grigi e bianchi. Dietro, un cielo azzurro e all' orizzonte il profilo sfumato delle colline. Il paesaggio mi trasmette felicità, perché mi fa pensare alle persone che passeggiano per quelle piccole stradine.

In questa immagine , mi ha colpito la biosfera di un architetto : Renzo Piano. Questa è tonda e blu , trasparente e conserva alberi e piante di ogni genere e una vela tutta bianca . Oltre a questa opera troviamo : delle barche la città con le case , condomini ed edifici che superano un altezza tale da somigliare ai grattacieli . Secondo me questo paesaggio è affascinante , incredibilmente stupendo , estivo , tranquillo e turistico . .... Le piante della città di Genova , stavano pian piano scomparendo , quindi un architetto ( Renzo Piano ) decise di costruire una biosfera in vetro trasparente che aveva il compito di tenere al sicuro le piante rimaste. Per far capire che l'avevano fatto per Genova, ci aggiunsero all'interno una vela bianca come segno della città marina . Jasmine

In questa immagine vedo per prima cosa la biosfera: è in primo piano, grande, rotonda e è fatta di vetro. Questa struttura è stata costruita da Renzo Piano e l'ha costruita sopra l'acqua con il mare che la circonda. Al suo interno troviamo tante piante tutte diverse e una tela bianca che un po' le copre. il colore predominante è il blu che si trova nel mare, nel cielo e che viene riflesso dal vetro della biosfera. questo paesaggio mi piace molto, mi dà un senso di calma, ma allo stesso tempo di stupore per la meravigliosa struttura... Ariel

&nbsp;La prima cosa che noto nell’immagine è la casa gialla. Lo so, non è l’elemento più bello, ma è proprio per questo che mi piace… è piccola e accogliente&nbsp;con una forma allungata e un colore giallo canarino; si trova al centro e guardando alla sua destra e alla sua sinistra vedo tante altre case, che con tutti i loro colori sembrano formare un arcobaleno. In alto ci sono delle torri molto alte con dietro le alte montagne. In basso c’è il mare che sembra abbracci tutta la città di Genova e che fa da specchio al cielo. Tutto questo è meraviglioso e anche solo guardando, l’immagine riesce a trasmettermi tante emozioni, facendomi sentire come a casa...

C’era una volta ...una città molto triste, di nome Genova. Qua erano tutti sempre tristi, ma non solo loro,anche la città sembrava essere triste: tutte le case erano bianche e nere, il cielo sempre grigio e il mare continuamente in tempesta. Un giorno in una casa nacque un bambino, che non era triste, ma rideva e aveva un sorriso enorme che riuscì a fare ridere anche i genitori. Vedendo l’allegria contagiosa del bambino, lo portarono in giro per la città, facendo diventare tutti felici e spensierati. Appena i cittadini di Genova furono felici, la città si colorò di mille colori, come se fosse successa una magia, che tuttora rende allegra città .&nbsp; Ariel

&nbsp;Partendo dall’orizzonte si vedono delle colline, ricche di verde, e qualche paesino, un po’ più in basso. A sinistra, si vede una torre medievale dipinta con colori spenti. Più a destra c’è un campanile che, dipinto di bianco, risalta tra le case della città dando un tono di allegria. Alla stessa altezza si vede una piccola chiesa, che sembra divida a metà la città. Ci sono case di ogni colore, per rendere più vivace e colorata la città. Lo sky-line dei tetti è continuo e lineare. Più in basso si trovano degli archi in pietra, sul pelo dell’acqua del mare. A destra, sporge sull’acqua un molo, con sopra due barche.

...All’orizzonte vedo altre colline, un po’ più scure, perché sono lontane, è il cielo è azzurro. Ci sono 3 campanili, e in alto a sinistra c’è una torre, scura e un po’ antica. La casa che mi attira di più è quella al centro, perché, pur essendo un po’ piccola, è gialla color del sole e le finestre sono color arancione. I tetti delle case sembra che confinino le case e poi, se sono tutte attaccate sembrano davvero delle.... colline!!!! Insomma è un po’ antica. Nadia

case di Genova 2

descrizioni e storie delle Case di Genova ... secondo noi

...Col tempo altri pescatori di passaggio notarono la bella casetta sulla spiaggia e, prima uno, poi quattro, poi dieci, poi venti famiglie si unirono alla piccola comunità. Col passare dei decenni questo piccolo gruppo di case divenne una vera e propria cittadina. Ma nacque un problema: le case erano tutte uguali, con le stesse stanze, con gli stessi colori... impossibile da riconoscere quando torni da pesca con la nebbia!

Così ogni famiglia scelse un colore per dipingere la propria casa, in modo da poterla riconoscere in lontananza e con la nebbia: ecco perché le case di Genova sono tutte colorate! Francesca

... Continuavano a ripeterlo e ripeterlo fino a che la pioggia non smetteva. Erano una tribù molto ma molto vivace e inventarono anche nuove tecniche per disegnare e ... la tristezza la lasciavano indietro. Ognuno era ben curato e piantavano molti frutti per la loro attività preferita. Una notte molto tempestosa rovinò le loro piante, il loro posto e tutti morirono, ma i disegni rimasero. Passò del tempo, i disegni furono scoperti e come colori dei palazzi furono usati i colori delle tribù.

Nell’immagine delle case di Genova, vedo prima di tutto il mare che rispecchia la città, il ponte e i suoi archi abbastanza antichi, le case che tendono a salire sempre di più, le due gru gialle al lato destro e sinistro , in fondo le grandi montagne, il cielo,&nbsp;e infine il molo, a cui sono attraccate le barche. Le cose che mi colpiscono di più sono: il ponte e i suoi archi, le case più scure delle altre e le montagne in lontananza . Tutto ciò è affascinante luminoso , tranquillo , estivo , turistico e colorato : insomma, è bellissimo !

Un giorno, nella città di Genova, scoppiò un fortissimo temporale. A un certo&nbsp;punto si placò, per poco tempo, e uscì un arcobaleno ... ma ecco di nuovo un fulmine all’ improvviso, tuoni , lampi, grandine e fulmini. La città era deserta: nessuno si azzardava a uscire di casa . A un certo punto dall’arcobaleno caddero a gocce i colori sulla maggior parte delle case bianche ... che diventarono tutte colorate! Jasmine

Le case a Genova sono molto colorate con colori molto vivaci : rosa, arancione, azzurro, ecc... In mezzo c'è quel palazzo diverso dagli altri e davanti c'è tutto il porto e il mare che lo rispecchia con tutti i suoi compagni. Esse sono così perché un tempo esisteva un popolo nomade che amava disegnare. Questo popolo nomade si chiamava Colornave ed era diviso in tribù.&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;

Ogni abitante si chiamava Cornave e vivevano nelle grotte. Quando c'era sole erano in cerca di colori per nuovi disegni : i colori più usati erano i colori preferiti di ogni tribù, infatti disegnavano nelle grotte. Quando pioveva invece erano disperati e per far passar la malinconia cantavano la loro canzone preferita che parlava dei colori: Adoro i colori! Adoro i colori! Rosso, giallo, blu! I colori che vuoi tu!...

Questa immagine rappresenta una fantastica sfera, chiamata Biosfera, che disegna un mondo, che ha una trasparenza di vita che riflette la luce fresca e si erge su uno specchio d’acqua , il bellissimo Mar Ligure : dentro c’è la vita, la natura… il mondo. Intorno alla Biosfera si presenta la città, con palazzi molto alti, che si elevano sul mare e sui rialzamenti di terra. E' una sfera che racchiude la vita, e percepisco gioia da quel verde della natura. Niccolò

C'era una volta una città che sorgeva sul mare con le case tutte bianche, perché gli abitanti non erano amanti del colore. Un giorno un pittore passando per svariati motivi dalla città, vide tutto quel bianco e pensò che un po' di colore sarebbe stato bene e avrebbe rallegrato le case. Allora prese in mano il suo pennello e cominciò a colorare la prima casa. Quando ebbe finito passò di lìun cittadino con un bambino per mano, che gli chiese: "Perché colori la casa?" e il pittore gli rispose: "Sono un pittore amo il colore e il bianco mi rattrista". Il bambino a quella risposta guardò la casa e sorrise dicendo: "Hai ragione, posso aiutarti a colorare?". A quella domanda il pittore rispose: "Certo che puoi! Prendiquesto pennello e comincia a colorare". Via via i cittadini si radunarono incuriositi vicino a loro e, rallegrati dai colori accesi, cominciarono a dipingere le proprie case. Fu così che "la città dalle case bianche" fu chiamata "la città di mille colori". Cosimo

Tutto si specchia? Le facciate delle case vengono riflesse nell’ acqua limpida e fresca, mentre il centro e i vicoli più stretti e bui rimangono nascosti. Guardare la città nelle onde del mare è come guardare una persona. Si riesce a vedere bene il suo aspetto esteriore, ma non vediamo come è fatto nel suo animo, che rimane un mistero. Finché non la conosciamo bene, non potremmo sapere se è&nbsp;buona o cattiva, se è gentile o ignorante o se è tutte queste cose contemporaneamente.

Ed eccola lì la casa arancione, brillante e vivace che spicca in quel fitto di case facendo la vanitosa, specchiandosi in acqua, per essere la prima a farsi vedere&nbsp;dai marinai che tornano con le loro navi, stanchi e affaticati, dopo il lungo viaggio fatto per mare. L’abitazione suddetta ha le finestre ad arco e un&nbsp;tetto marrone, dalla forma un po' strana. Accanto a quella, le altre, anch’esse colorate, con colori più tenui, pastello, ognuna con un tetto diverso. Tutte le case, vicine vicine, per non farsi scappare nessun pettegolezzo o&nbsp;alcun segreto,arrancan sulla collina, a gara per arrivare in cima. Ma le vincitrici son già arrivate: son tre torri diverse tra di loro. La prima, antica, che chiude il paesaggio, poco distante regna la seconda, un piccolo faro che illumina la notte.

L’ultima, la torre di un campanile, che scocca le ore aiutando i cittadini distratti, che sono usciti senza orologio. Il paesaggio è a ridosso del mare, specchiandosi ammirato, con navi qua e là, due gru che incorniciano il paesaggio.

Al centro della foto ci viene incontro un'immensa palla di vetro, la Biosfera, che, trasparente, lascia intravedere sia gli animali e la vegetazione che vivono lì dentro, sia il paesaggio al di fuori, in particolare i grattacieli e le case, che sembrano sospese sull'acqua. Sulla sinistra i palazzi sono meno colorati, mentre sulla destra si intravede un po' di natura della collina, mischiata a case che, da biancastre, diventano gialle e arancioni. La sfera galleggia sul mare di cui riflette i colori e a cui trasmette il suo mondo interno, per questo sembra una goccia di vita immersa nel caos della città.

Questa immagine rappresenta una veduta di Genova. In basso a destra un cantiere navale, con i suoi colori sbiaditi si mimetizza con le case dietro. Al centro in basso uno specchio d’ acqua, il mare.

E subito sopra, il lungomare con delle arcate che chissà cosa nascondono. Al centro case ammassate una sopra l’ altra, sembrano aspettare qualcuno o qualcosa. Al limite delle case svettano tre torri, dietro un cielo nuvoloso con qualche altura… Tobia

Ma come mai le facciate delle case di Genova sono tutte di colori diversi? Ecco la risposta Quando la città di Genova fu fondata, c’era una forma di dittatura e quindi i colori erano quelli che sceglieva il capo, punto e basta.

Ma nello scorso secolo, il buon sindaco decise di fare una votazione con i cittadini per scegliere il colore delle facciate della città. Vinse il giallo, ma più di metà della città ebbe da ridire e ci furono proteste e liti tra i cittadini, che durarono un bel po’. Ad un certo punto, il sindaco esclamò: ”Ora basta! Che ognuno si scelga il colore che vuole per la propria facciata! Dichiaro che da adesso, per una settimana, la segreteria sarà aperta e ognuno potrà venire a riferire il colore che desidera!”&nbsp;

Guardando questa immagine mi colpisce la presenza in mezzo al mare della biosfera, la famosa opera architettonica progettata da Renzo Piano e caratterizzata da un’imponente struttura a forma di sfera in vetro e acciaio. All’interno della biosfera si riconosce una ricca vegetazione tropicale.

Sullo sfondo si vedono dei grattacieli grigi e gialli che separano il celeste del cielo dal blu del mare. Questa foto suscita una sensazione di stupore per la modernità della struttura con cui l’architetto genovese ha progettato (la biosfera) ed anche per la sede straordinaria in mezzo al mare.

GENOVA PER NOI... NOI PER GENOVA TESTI e DISEGNI Classe IB Scuola GHIBERTI Firenze a.s.2018/19

Un bambino passando davanti per andare a scuola vide il rametto verde e lo raccontò alla maestra, che lo raccontò al marito e su su finché la notizia non giunse anche al sindaco, che si recò subito in piazza e decise di richiamare lo scienziato e costruire la bolla: venne messa sull'acqua così che le piante fossero protette. Cosimo

Tanto tempo fa una famiglia di pescatori andò a pescare. Quel giorno, però, non c’era nemmeno un’ombra di un pesce. Si spinsero al largo, sempre più al largo, tanto che finirono per non riconoscere più la via di casa. In più, come se non bastasse, nel cielo si stava formando un enorme tempesta.

La povera famiglia rimase in balìa del temporale un giorno e una notte, finché la barca non toccò la riva di una spiaggia sconosciuta. Non c’erano uomini, solo piante e animali. Per qualche giorno vissero in una capanna pescando in quel mare limpido. Il padre si rese conto che con quel clima mite, avendo cibo in abbondanza, poteva essere un posto sicuro per stabilirsi. In poco tempo la loro capanna divenne una vera e propria casa con porte, finestre e un tetto...

Si narra che tanto tempo fa, i marinai genovesi, mentre stavano ormeggiando la loro imbarcazione, si fermavano a scrutare la collina per riconoscere la loro abitazione. Per riconoscerla costruirono abitazioni dipingendole con colori e tonalità differenti l'una dall'altra, perché avere la propria casa uguale alle altre sarebbe stato troppo omogeneo.

Usarono colori tenui in modo da non alterare il paesaggio. I cittadini genovesi tengono a essere unici: se due case fossero state della stessa tonalità, sarebbe scoppiata una vera e propria discussione! Davide

Perché le case hanno tanti colori diversi? &nbsp;Secondo me, le case sono tutte di colore diverso perché non fossero tutte uguali : sennò non potevano distinguere le loro case dalle altre. Tutto si specchia?? Beh, per me no, perché la parte dietro non si specchia, perché è dietro. E quelli avanti, che possono riflettersi nell’acqua, sì, possono “ raddoppiarsi “ (diciamo ) . E penso che l’autore per progettare Genova abbia pensato alle onde del mare, perché i tetti delle case, se si guarda bene, tutte insieme formano delle.... ONDE DEL MARE!!!! Nadia

Il mare è blu come il cielo, riflette le sue case come l’acqua in un bicchiere. In alto, a sinistra, regna una torre su case di mille colori diversi. Tutti questi colori mi rallegrano! I palazzi sono fitti tra loro e sembra che si rincorrano. In altro troviamo due campanili. Questa città, Genova, è calma e solare. Penelope

Il mare è blu come il cielo, riflette le sue case. In alto a sinistra regna una vecchia torre su mille case e palazzi di mille colori diversi. Le abitazioni sono fitte e sovrapposte l’una con l’altra, come se in una città (Genova) ci volessero stare tutti gli abitanti del mondo! Genova sembra sempre in costruzione: queste gru sono lì per “mantenere” la città? Sullo specchio d’acqua, il ponte che sembra il “confine” delle case, dà inizio ad un nuovo “stato”: il mare. Francesca

Era un pomeriggio d’estate e stavo andando a Genova, dopo un grosso temporale. Arrivata sul lungomare la prima cosa che ho notato è stato il contrasto fra il cielo nero e le case multicolori, arroccate lungo le coste di Genova. La prima cosa che mi sono chiesta (da sempre sono curiosa) è stato il perché di tutti quei colori. Passeggiando sul lungomare ho incontrato un pescatore che stava aggiustando le reti. Il pescatore, un signore anziano che sembrava avere cento anni, mi ha spiegato che quando era piccolo non esistevano i campanelli con il cognome, quindi le case venivano colorate secondo il colore scelto dalla famiglia che ci abitava. Così i bambini che andavano a giocare dagli amici dicevano:” Mamma vado alla casa rossa”. Oppure “vado alla casa verde” e le mamme sapevano dove trovare i bambini. Ottavia

In questa immagine, la cosa che salta subito all’occhio è sicuramente la Biosfera, una palla di vetro costruita anche con delle impalcature di ferro, visibili dall’esterno.&nbsp; All’interno di questa, piante riconoscibili dal colore verde, che creano una sensazione di benessere, ma allo stesso tempo di soffocamento, anche per il riflesso del sole sul vetro; come una sauna: ti rilassi, ma allo stesso tempo hai molto caldo. La sfera è poggiata su un ponticino, che sembra di ferro sbiancato, e che sta proprio sul pelo dell’acqua. Dietro alla Biosfera c’è il Bigo, un’altra attrazione di Genova, ed anche questo è di ferro sbiancato. A destra della Biosfera ci sono delle barche, attraccate al molo. Su questo ci sono anche delle bandiere e dei lampioni.

... Nel giro di pochi minuti la barca è in balia delle onde. Remando con forza il nonno si avvicina alla costa, ma purtroppo non ci sono donne alle finestre e quelle case dai colori tutti uguali non gli fanno riconoscere la sua abitazione. La barca si avvicina e si allontana, affonda e risale, ma quando ormai tutto sembra perduto, ecco che, da una finestra si affaccia sua moglie, che lo chiama...

... Nel momento in cui la guarda, un bagliore di luce illumina le case, ognuna di un colore diverso acceso dal tramonto che sta arrivando. Una verde, una gialla, una celeste, una rossa e poi la sua: arancione! Ecco la via da seguire! Il nonno e il nipotino sono salvi! I colori di quella giornata rimasero per sempre impressi sulle facciate dei palazzi di Genova ed è per questo che, ancora oggi, li possiamo ammirare anche solo guardando una foto.

Genova mia città intera. Geranio. Polveriera. Genova di ferro e aria, mia lavagna, arenaria. Genova città pulita. Brezza e luce in salita. Genova verticale, vertigine, aria scale. …………. Genova di limone. Di specchio. Di cannone. Genova da intravedere, mattoni, ghiaia, scogliere. Genova grigia e celeste. Ragazze. Bottiglie. Ceste. Genova di tufo e sole, rincorse, sassaiole.…….

Genova illividita. Inverno nelle dita. Genova mercantile, industriale, civile. Genova d’uomini destri. Ansaldo. San Giorgio. Sestri. Genova in banchina, transatlantico, trina. …………. Genova quarta corda. Sirena che non si scorda. Genova d’ascensore, paterna, stretta al cuore.

Si narra che, in epoca lontana, le mogli e i bambini dei pescatori si radunassero sulla collina davanti al porto per aspettare questi ultimi. Ma i pescatori arrivavano in ritardo quasi sempre e molte volte il ritardo era tale che bisognava accamparsi sotto&nbsp;le stelle.

Data la scomodità della cosa si costruirono delle baracche temporanee che, però, erano orripilanti da vedere. Il comune quindi si riunì in assemblea : si decise di erigere delle case ma, purtroppo, l’ architetto era un incompetente e le case vennero tutte attaccate. Tobia

DESCRIVERE ..... parole per mostrare ciò che si vede e oltre quello che si vede ...

RACCONTARE ! parole per narrare ciò che si narra, si tramanda, si immagina, si sogna

“Gli antichi costruirono Valdrada sulle rive d’un lago con case tutte verande una sopra l’altra e vie alte che affacciano sull’acqua i parapetti a balaustra. Così il viaggiatore vede arrivando due città: una diritta sopra il lago e una riflessa capovolta. Non esiste o avviene cosa nell’una Valdrada che l’altra Valdrada non ripeta, perché la città fu costruita in modo che ogni suo punto fosse riflesso dal suo specchio, e la Valdrada giù nell’acqua contiene non solo tutte le scanalature e gli sbalzi delle facciate che s’elevano sopra il lago ma anche l’interno delle stanze con i soffitti e i pavimenti, la prospettiva dei corridoi, gli specchi degli armadi.  Gli abitanti di Valdrada sanno che tutti i loro atti sono insieme quell’atto e la sua immagine speculare, cui appartiene la speciale dignità delle immagini, e questa loro coscienza vieta di abbandonarsi per un solo istante al caso e all’oblio.

Perché le case sono tutte vicine? Le case di Genova sono tutte abbracciate tra loro per non prendere freddo. Le case furono costruite molto tempo fa, d’inverno. In verità iniziarono a costruirle in un mese molto freddo ed è per questo che si abbracciano.

Quando arrivava la primavera gli operai si prendevano una lunga vacanza fino a che non arrivava l’inverno. Quando arrivava l’inverno, quindi, gli operai ricominciavano a lavorare. Ed è proprio per il fatto che vennero costruite d’inverno, che stanno tutte vicinevicine. Elisa

Il mercante disse che tutti i pescatori dovevano partire per ben due anni e andare nel grandissimo Oceano Indiano per vendere i pesci pescati. Quando la notizia giunse alle famiglie, i bambini e le mogli scoppiarono in lacrime, sapevano che sarebbe mancato il loro papà e marito in casa. Giunse il grande giorno. I pescatori caricarono le proprie barche, salutarono le famiglie e partirono. La città era triste, così i cittadini per dare un tocco di felicità colorarono tutte le case di mille colori diversi, in attesa del ritorno. Penelope

Perché case fitte? Case appoggiate l’una sull’altra come a sorreggersi e a darsi sostegno, costruite su pendii impervi, ma di bellezza unica. Ogni centimetro è rubato alla montagna e al mare; le case sono le une attaccate alle altre, come a proteggersi dalle intemperie del mare e dai pericoli dei monti. Tutte sono aggrappate alla cima del monte in modo tenace, come tenaci sono i suoi abitanti, i genovesi, che non si abbattono di fronte alle difficoltà

ITALO CALVINO Le città e gli occhi VALDRADA

GENOVA BIOSFERA, RENZO PIANO 1 Guardando questa immagine mi colpisce la presenza in mezzo al mare della biosfera, la famosa opera architettonica progettata da Renzo Piano e caratterizzata da un’imponente struttura a forma di sfera in vetro e acciaio. All’interno della biosfera si riconosce una ricca vegetazione tropicale. Sullo sfondo si vedono dei grattacieli grigi e gialli che separano il celeste del cielo dal blu del mare. Questa foto suscita una sensazione di stupore per la modernità della struttura con cui l’architetto genovese ha progettato (la biosfera) ed anche per la sede straordinaria in mezzo al mare.

In questa immagine colpisce il fitto di case, che sembrano amiche tra loro. Dall’alto un’imponente torre e due campanili di colore bianco svettano verso il cielo, scendendo ecco che le case dai colori tenui, addossate, si distendono sul fianco delle colline, nascondendo le strade. Il mare tinteggiato con i colori delle abitazioni dà un’idea di tranquillità, due gru incorniciano l’immagine. Questo fermo dà una sensazione di movimento, sembra che tutto questo copra le case degli operosi abitanti che abitano lì dietro.

Quest’immagine mi fa capire che a Genova le case sono tutte molto vicine, fitte, e tutte molto colorate. In basso il mare e delle navi, una più grande dell’altra, sotto le case ci sono dei ponti, che sembra “ sorreggano “&nbsp;la città. Quest’immagine mi incuriosisce molto e soprattutto mi mette molta allegria, con tutto questo colore attorno....

Marinaio d i Genova Un marinaio, di nome Gianluca, ha navigato da ormai un anno per mezzo Mar Mediterraneo. Ha conosciuto molte persone importanti, di diversa cultura e di diverse religioni. È molto felice di imparare nuove cose e di conoscere le abitudini e i modi di fare di altre persone. Grazie al suo lavoro è riuscito a risparmiare un po’ di soldi per la propria famiglia ...

Nel viaggio di ritorno verso casa, affrontò anche una tempesta, nel corso della quale era certo di morire. Finalmente, arrivando verso il golfo di Genova, riuscì a sentire il profumo dei fiori e del polline che ricoprivano la sua terra. Già immaginava il sapore della torta di mele di sua madre. Avvicinandosi al porto riconobbe immediatamente la facciata della sua casa di colore giallo e si riempì di gioia. Finalmente era tornato a casa. Gabriele

...In questa città a causa dell'inquinamento le piante stavano morendo e iniziarono a emettere gas tossici per le persone. un giorno un architetto decise di parlare con degli scienziati per riparare al danno. Insieme decisero di costruire un laboratorio per trovare un antidoto, ma non doveva essere come tutti gli altri ... Dopo aver costruito la biosfera gli scienziati ci misero dentro alcuni esemplari di piante per studiarle. Ariel

Anche quando gli amanti danno volta ai corpi nudi pelle contro pelle cercando come mettersi per prendere l’uno dall’altro più piacere, anche quando gli assassini spingono il coltello nelle vene nere del collo e più sangue grumoso trabocca più affondano la lama che scivola tra i tendini, non è tanto il loro accoppiarsi o trucidarsi che importa quanto l’accoppiarsi o trucidarsi delle loro immagini limpide e fredde nello specchio.   Lo specchio ora accresce il valore delle cose, ora lo nega. Non tutto quel che sembra valere sopra lo specchio resiste se specchiato. Le due città gemelle non sono uguali, perché nulla di ciò che esiste o avviene a Valdrada è simmetrico: a ogni viso e gesto rispondono dallo specchio un viso o gesto inverso punto per punto. Le due Valdrade vivono l’una per l’altra, guardandosi negli occhi di continuo, ma non si amano.

Da lontano vedo una casina rossa piccina e compatta, circondata da molte altre case. Le abitazioni di Genova sono diverse tra loro: alcune sono piccine e compatte, come la casina rossa, e altre sono alte e snelle.&nbsp;&nbsp; &nbsp;Ognuna come se raccontasse la storia di ogni cittadino. Come dicevo prima le case sono diverse tra loro per le forme e per i colori : colori pastello, &nbsp;colori accesi che risaltano molto.

Vedo&nbsp;così&nbsp;tante case che Genova mi sembra più grande del normale Una cosa che mi affascina molto è il mare di Genova, limpido, è bellissimo per il suo colore blu con diverse sfumature . Anche il porto molto bello: tante barche diverse di diversi modelli...

Perciò iniziò a valutare l’idea di andare a vivere in una casa, e di mettere a disposizione di tutti quel bellissimo posto che lui aveva costruito. Diventando una meta turistica di molte persone, iniziava a guadagnare tanto, e il comune, decise di dividere il guadagno con RP, che poté vivere meglio, sia moralmente che economicamente; non era al verde, ma viveva al massimo dei suoi guadagni, ergo per cui dei soldi in più non gli avrebbero fatto male. Inoltre era più contento verso la sua gente, i suoi simili: gli abitanti della sua stessa e amata città. Olivia

Perché ogni facciata è di colore diverso? Una lanterna, una luce in lontananza a volte non basta per sentirsi a casa; ecco che occhi rugosi scrutano l’orizzonte cercando la propria casa. Di ritorno dal lavoro in mare i marinai e i pescatori osservano la loro città alla ricerca della loro casa, ognuna diversa da quella di un altro. Non solo diversa nel colore, per essere facilmente riconosciuta facilmente da lontano, ma anche perché i Genovesi da sempre sono un insieme di razze e civiltà diverse. .

Infatti, ad un buon osservatore non può sfuggire che le case greche sono bianche, quelle del nord Europa sfumate di rosso, mentre quelle Toscane presentano molteplici tonalità di giallo. Genova è tutto questo insieme di colori.

Tutti i soldi che si era messo da parte, cominciò ad usarli per la vita quotidiana. Un suo amico, però, lo chiamò, dicendogli che aveva avuto un’idea: dato che era un architetto poteva costruire lui (RP) un posto tropicale. L’idea piacque a RP, che si mise subito al lavoro non degnando nemmeno di un “Grazie” l’amico per il consiglio. Dopo tanti anni, finalmente, riuscì a finire il disegno dell’opera e, grazie ad alcuni suoi colleghi, anche a realizzarla. Decise che quella sarebbe stata la sua nuova casa, ma dopo un po’ si rese conto che era un comportamento abbastanza egoista, il suo, nei confronti della gente. Infatti, lui poteva godersi quel bellissimo posto, ma alle altre persone non era permesso di entrarci se non su invito di RP.&nbsp;

Questa immagine suscita l’impressione di un luogo accogliente, vissuto… Si notano soprattutto le case colorate, le gru( a destra e a sinistra),il mare in primo piano ,la barca e le colline come sfondo . La barca in rimessaggio spicca per la posizione e per il suo colore acceso. L’immagine è molto colorata&nbsp;e ogni casa è di un colore diverso. La città deve essere molto affollata, soprattutto il porto, per tutte le navi che attraccano e per tutte le persone che ci lavorano.&nbsp; Gabriele

In primo piano vedo una sfera di vetro: la “Biosfera di Renzo Piano”. All’ interno c’è una fitta vegetazione, come se avesse preferito stare lì, piuttosto che in collina. La Biosfera sembra sospesa nell’acqua, senza una piattaforma, come una bolla di sapone!

Sia a destra che a sinistra troviamo dei palazzi moderni, come grattacieli, molto diversi dalla Genova antica! Anche I grattacieli sembrano sospesi, perché non si capisce dove è il suolo, da dove iniziano. Quelli a destra sono più riconoscibili , perché si intravede vegetazione della collina. Francesca

Il governo, però, era contrario a questa soluzione, così il gruppo di uomini e donne si incontravano in luoghi fuorimano per metter giù il loro progetto. Scelsero un luogo isolato e iniziarono a costruire delle cupole: ognuna di un clima diverso.

Iniziarono a vivere nelle cupole in armonia con la natura, riscoprendo sapori e odori che avevano dimenticato a causa dello smog. Un giorno anche il resto dell’umanità si accorse del grave errore: non aver rinunciato al petrolio. Francesca

Quando guardo questa immagine mi accorgo subito della presenza della Biosfera sull' acqua, dei palazzi, del mare, il porto e una collina sullo sfondo. Per descrivere questa immagine userei i seguenti aggettivi: rotonda, morbida, grande, spaziosa riferiti alla Biosfera, alti, grandi, imponenti riferiti ai palazzi. Io mi stupisco, perché non capisco come possa essere nata l'idea di creare la Biosfera sull'acqua.

...C'era una volta un città molto visitata, perché ricchissima di animali e piante. C'erano talmente tante specie che nemmeno gli abitanti riuscivano a contarli. Un albero però emergeva su tutti. Si trovava al centro della piazza cittadina ed era rifugio per tanti animali e ombra per tante altre piante. Ma in una notte terribile piena di tuoni e fulmini, uno di questi cadde sull' albero e lo incendiò...

Marco parla con suo padre Renzo dell'idea sua e di Camilla. Ed ecco che l'architetto Renzo Piano realizza un'enorme sfera di vetro e acciaio poggiata sull'acqua proprio davanti alla scuola di suo figlio.

Al suo interno 150 specie vegetali e animali, un silenzio di foresta e brillanti colori esotici. La sfera diventa un successo e per il suo contenuto Genova la chiamerà “Biosfera”.

GIORGIO CAPRONI GENOVA - LITANIA

Moltissimi anni fa, quando ancora sulla terra non c’era nemmeno una forma di vita, su Marte invece regnavano i Giganti: esseri enormi, simpatici e molto, ma molto forti. Questi giganti, essendo appassionati di sport, giocavano naturalmente anche a calcio, ma come palla avevano una grossa sfera di vetro.

Il giorno della partita più importante del secolo, il giocatore più forte, per segnare il gol decisivo all’ultimo secondo, calciò la palla così forte che attraversò tutto il campo, tutta la città ed infine tutto il pianeta Marte ed arrivò proprio lì, sulla costa genovese. Restò per sempre nella posizione in cui cadde e tutti quelli che passavano, provavano ad immaginarsi come fosse arrivata lì e di cosa fosse fatta. Ora all’interno della Biosfera regnano uccelli e piante, in santa pace senza che nessun Gigante gli tiri dei calci.

Al di sopra si notano dei palazzi molto alti e c’è una collinetta con sopra degli altri palazzi sempre alti, gialli e arancioni. A sinistra della Biosfera ci sono due grattacieli, uno dei quali ha poggiata sul tetto una struttura bianca e rossa. Sotto, dei palazzi gialli e arancioni e una struttura bianca, non chiara nella foto. Inoltre, dato che la Biosfera è di vetro, traspariscono le immagini dei palazzi (soprattutto quelli di destra) e si vede un altro palazzo dietro la Biosfera molto alto.&nbsp; Il mare è calmo e riflette un po’ la luce del sole. Il cielo è sereno e in lontananza si vedono le montagne. All’interno della Biosfera le piante sussurrano i loro segreti.&nbsp;&nbsp;Le sorelline parlano e quelle cose rimarranno sempre all’interno della Biosfera, infatti ci sono delle vele che proteggono le piccole scappatoie.

Quella piccola abitazione arancione risalta fra tutte le altre dai colori tenui, lei è l'unica ad avere un colore vivace, è l'unica che si distingue, le altre sono tutte uguali, sembrano tante voci dallo stesso timbro in un coro. Tutte le abitazioni, tranne lei, hanno colori dolci e lei è l'unica sempre vivace, è per questo che viene esclusa dal coro delle altre, che sembrano quasi una sola abitazione. Mare le riflette tutte e quelle dai colori tenui vengono sfumate in un giallo o in un rosa mischiati al bianco, mentre lei rimane una piccola abitazione riflessa su Mare, rimane 'accozzata' alle altre, ma rimane distante con il colore differente e il suo carattere sempre allegro.

Ai lati ci sono due gru gialle, vivaci, che fanno compagnia alla piccola abitazione arancione, finalmente lei ha degli amici! Nello sfondo c'è Cielo, il migliore amico di Mare, che decide se essere sereno o triste, influenzando anche i suoi amici. A destra e sinistra ci sono due vecchie amiche di Mare e Cielo, sono le gemelle Colline, sempre simpatiche e carine. Eva

Camilla e Marco sono in visita al Museo della matematica con la loro classe. Con la loro curiosità si allontanano dal gruppo e scoprono che nel museo c'è una macchina del tempo; si avvicinano con circospezione ma inciampano su una leva e vengono risucchiati dalla macchina. Si ritrovano così nel 2110: tutto è cambiato, gli animali sono stati sostituiti da robot, le case sono fatte interamente di vetrate, i prati e gli alberi sono quasi inesistenti, i rumori sono assordanti, tutto è tecnologico!

I ragazzi trovano un unico albero in mezzo alla città, si avvicinano per ammirarlo e vengono automaticamente trasportati di nuovo nel presente, nel porto della loro Genova, rallegrato dai tanti palazzi colorati. Che tristezza il paesaggio futuro! Iniziano così a pensare di costruire uno spazio a misura d'uomo, che possa durare per l'eternità e preservare la flora e la fauna dalla distruzione futura.

Le case&nbsp;a Genova hanno tutti colori diversi perché, tanto tempo fa, pensavano che il colore per le case fosse come una maglietta per noi. Quindi come noi abbiamo magliette uniche le case hanno colori unici. Federico

&nbsp;ALBINO SALAZAR ANGELY KEYRA &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;AMMENDOLA GABRIELE &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;BATHAN MARLYN NICOLE &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;BRAMANTI ARIEL &nbsp;&nbsp;&nbsp;CARONE FRANCESCO &nbsp;&nbsp;&nbsp;CAVALLI SOFIA &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;CAVALLINI FEDERICO ZOA &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;CERAGIOLI EVA &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;COLLU JASMINE LUIGIA &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;CORBIZI FATTORI ARIANNA &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;DE CERTO GIORGIA &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;DE MARCO MATILDE &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;FUBINI TOBIA &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;GARITO DAVIDE &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;IGNESTI COSIMO &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;LOFFREDO OTTAVIA &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;NUGNES RICCARDO &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;PERRI NICCOLO’ &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;POLI FRANCESCA &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;POPISTEANU ELISA NICOLETTA &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;SCHEGGI PENELOPE &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;VIVIANI LARA&nbsp; &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;VIVIANI OLIVIA &nbsp;WANG PEI YING NADIA&nbsp;

Tra i carruggi di Genova si dice che Renzo Piano, prima, fosse una persona comune, ma poi tutto cambiò… Si narra che, mentre dormiva, gli alieni ipnotizzarono Renzo gli ordinarono di costruire una sfera di vetro, che fosse vicino al mare, per mandare oscuri messaggi alla Terra e ai suoi abitanti.

Perché di forma sferica? Perché così gli ultrasuoni rimbalzavano e venivano trasmessi da tutte le parti. Che genere di ultrasuoni? Beh, in realtà non si sa, ma di sicuro sono contro di noi e il nostro pianeta. Perché vicino al mare? Ah, siete proprio curiosi! Perché gli ultrasuoni viaggiano meglio sull’acqua e raggiungono distanze maggiori... Lara

Genova era sempre inquinata, lo smog non diminuiva, gli esseri umani erano ciechi del destino che li aspettava, continuavano ad essere schiavi del petrolio e della plastica. Un piccolo gruppo di persone più sensibile ai bisogni degli esseri viventi escogitò un piano, per poter salvare piante e animali dalla completa estinzione.

Uno di questi era un bravissimo architetto, un altro era un biologo, un altro ancora uno zoologo...e c’erano molti bambini. La loro idea era quella di costruire delle cupole enormi per ricreare un ambiente originario della Terra (atmosfera pulita).

Ci furono feste di quartiere e baldorie per il nuovo annuncio del sindaco, e la segreteria rimase piena ogni giorno per le tante richieste. Ricevute tutte le richieste per i colori, il sindaco fece mettere subito muratori e imbianchini all’opera. Ci volle molto tempo per dipingere tutte le facciate, ma ne valse sicuramente la pena; ce ne rendiamo conto dalla bellezza attuale del paesaggio della città di Genova. Arianna

La&nbsp;biosfera è un “mondo” racchiuso in una sfera, ma dietro a tutto questo splendore sorge una domanda che può sembrare abbia una risposta ovvia: ”Perché è stata costruita questa fantastica struttura?” “Per rendere Genova ancora più bella?!”. Non è così invece, vi racconto il vero motivo. La biosfera è stata costruita solo grazie a Renzo Piano, che voleva dormire immerso nella natura. Il problema era solo uno: con tutti i fenomeni atmosferici come si può dormire in un luogo non riparato dalla pioggia, dalla grandine, dalla neve…così gli venne l'idea di costruire una cupola che racchiudesse un intero paesaggio naturale, ma non poteva certo trasferirsi in un bosco! Così decise di portare la flora tropicale in Italia e di dormire nascosto fra la natura in una casetta segreta, ma questo non lo sa nessuno, perché nessuno entra nella biosfera di notte, quindi… bocca CUCITA!&nbsp; Eva

La biosfera di Genova è una struttura in vetro e acciaio progettata da Renzo Piano in occasione del G8 di Genova. Al suo interno è ricostruita la foresta pluviale, è possibile imparare a conoscere la flora e la fauna delle foreste tropicali e animali come l’iris scarlatto e il pappagallo. Ottavia

La casa che mi colpisce di più di quest’immagine, è il palazzo bianco molto alto e di un colorino rosa. Si nota perché è molto grande e il suo colore risalta. Vicino, ce ne sono molti altri e anche altre case, vicine tra loro come se fossero tanti amici, tutti di colori diversi. Salendo all’orizzonte, ci sono delle colline poco visibili. Scendendo troviamo il mare e delle barche attraccate al molo. Due gru, una a destra e una a sinistra, incorniciano il paesaggio. Federico

………. Genova che si riscatta. Tettoia. Azzurro. Latta. Genova sempre umana, presente, partigiana. Genova della mia Rina. Valtrebbia. Aria fina. Genova paese di foglie fresche, dove ho preso moglie. Genova sempre nuova. Vita che si ritrova. Genova lunga e lontana, patria della mia Silvana.

Genova palpitante. Mio cuore. Mio brillante. Genova mio domicilio, dove m’è nato Attilio. Genova dell’Acquaverde. Mio padre che vi si perde. Genova di singhiozzi, mia madre, Via Bernardo Strozzi. Genova di lamenti. Enea. Bombardamenti. Genova disperata, invano da me implorata. Genova della Spezia. Infanzia che si screzia. Genova di Livorno, Partenza senza ritorno. …….

È una bolla che appare leggera ed adagiata sull’acqua, contiene la natura in molti aspetti e varietà. Come una bolla la natura è fragile e complessa da proteggere e preservare. Il mare è parte della natura e ne riflette non solo la forma, ma anche le sue manifestazioni. Dal calmo al mosso per giungere alla tempesta. Ecco allora che ci è chiara la fragilità del mondo. Sofia

..-Gli abitanti accorsero sorpresi e impauriti, per spegnere l'incendio che fu domato. Gli animali, l'albero e le piante sottostanti non si salvarono. Molto tristi per l'accaduto, gli abitanti decisero di piantare un nuovo albero, di usarlo come simbolo della città, ma non trovavano il coraggio di abbattere il vecchio albero. La voce si diffuse tra i turisti che erano venuti a vedere l'accaduto. Passo' di lì uno scienziato che, vedendo i cittadini molto tristi, ebbe un'illuminazione...

...Andò dal sindaco della città con l'idea di creare una bolla protetta, dove animali e piante potessero vivere senza problemi. Il sindaco non vide di buon occhio l'idea e caccio' lo scienziato che si recò nella piazza a salutare l'albero, prima di partire . Il mattino successivo accadde una strana cosa: un piccolo germoglio verde emergeva da quell'albero bruciato.

Mi piace pensare che le onde riflettano solo le cose belle del paese, i colori, il mare e l’azzurro: è il paese dei miei sogni! Ed è per questo che gli abitanti vivono felici.

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