Book Creator

eBook di Portogruaro - 2G

by STEFANIA DANELON

Cover

Comic Panel 1
Comic Panel 2
Loading...
Loading...
E-BOOK di PORTOGRUARO
Comic Panel 3
Comic Panel 4
INQUADRAMENTO STORICO
Portogruaro è collegata tra Trieste e Venezia e confina con il Friuli Venezia Giulia, ed è attraversata dal fiume Lemene. 
Nel periodo medievale era circondata da mura e sorvegliata da cinque torri, anche se oggi ne sono rimaste solo tre: Porta Santa Agnese, Porta San Giovanni, Porta San Gottardo.
L'impianto urbano del Centro Storico si sviluppa principalmente in due parti: Corso Martiri della Libertà e Via Seminario. 
Il cuore della città è la Piazza della Repubblica con il Palazzo Municipale sullo sfondo che è considerato il più grande monumento medievale della città.
I palazzi si affacciano sulle due strade principali, che ora ospitano delle botteghe, sono esempi di gotico veneziano e italiano (secolo XIV-XV). 
Nei primi mesi del 1801, Portogruaro è praticamente divisa in due, con i Francesi alla destra del Lemene e gli Austriaci sulla sinistra; nel 1810 e, quindi, dopo il Congresso di Vienna, Portogruaro tornò sotto la dominazione austriaca fino al 1866, quando, in seguito al conflitto austro-prussiano, l’Austria dovette cedere il Veneto al regno d’Italia. 
INQUADRAMENTO STORICO
Portogruaro è collegata tra Trieste e Venezia e confina con il Friuli Venezia Giulia, ed è attraversata dal fiume Lemene. 
Nel periodo medievale era circondata da mura e sorvegliata da cinque torri, anche se oggi ne sono rimaste solo tre: Porta Santa Agnese, Porta San Giovanni, Porta San Gottardo.
L'impianto urbano del Centro Storico si sviluppa principalmente in due parti: Corso Martiri della Libertà e Via Seminario. 
Il cuore della città è la Piazza della Repubblica con il Palazzo Municipale sullo sfondo che è considerato il più grande monumento medievale della città.
I palazzi si affacciano sulle due strade principali, che ora ospitano delle botteghe, sono esempi di gotico veneziano e italiano (secolo XIV-XV). 
Nei primi mesi del 1801, Portogruaro è praticamente divisa in due, con i Francesi alla destra del Lemene e gli Austriaci sulla sinistra; nel 1810 e, quindi, dopo il Congresso di Vienna, Portogruaro tornò sotto la dominazione austriaca fino al 1866, quando, in seguito al conflitto austro-prussiano, l’Austria dovette cedere il Veneto al regno d’Italia. 
PIAZZA DELLA REPUBBLICA
MULINI
IL PALAZZO MUNICIPALE è di stile gotico, costituito da mattoni faccia a vista, è stato costruito in due epoche successive. 
La parte più antica è quella centrale ed è probabile che risalga al 1265. Le due ali laterali furono aggiunte intorno al 1512. Sono presenti eleganti finestre, con i vetri piombati alla veneziana. Una scala di pietra d’Istria, risalente al XV sec., porta al piano superiore. Sopra il portone d'ingresso vi è lo stemma comunale in pietra. Nel 1908 furono addossati alla facciata sei “testoni” in pietra d’Istria, del seicento, la cui provenienza è ignota. Il locale al piano terra, chiamata sala delle colonne, ospitò per quasi quattro secoli, i carceri cittadini, fino al 1887. 
I mulini risalgono al XII sec.; furono costruiti dai vescovi di Concordia e ad essi appartennero fino al 1867. Dalla parte opposta rispetto agli ingressi dall’isoletta si notano ancora le porte che si affacciano direttamente sul fiume Lemene, usate un tempo per le operazioni di carico e scarico delle granaglie; ciò avveniva utilizzando un pontile di legno ora scomparso. Nel 1870 la loro proprietà passò a vari privati; l’attività continuò tuttavia regolarmente fino al 1928 quando il nuovo proprietario, il Consorzio di Bonifica di Lugugnana, li chiuse. Nel 1970 furono acquistati dal Comune di Portogruaro e trasformati in galleria d’arte. 
IL MONUMENTO DEI CADUTI è stato costruito per ricordare i militari di Portogruaro che sono morti durante la Prima Guerra Mondiale. Su uno zoccolo in granito si innalza un basamento in marmo. Sul prospetto frontale è inciso lo stemma della città di Portogruaro e una iscrizione in memoria dei caduti, sui due fianchi invece sono riportati i nomi dei 276 cittadini di Portogruaro che hanno perso la vita nel conflitto. Agli angoli superiori del basamento sono scolpite quattro aquile. Sopra c'è il monumento equestre, che raffigura il ritorno del soldato dalla guerra, un eroe che tiene in mano simbolicamente una vittoria alata.
Degli antichi impianti molitori è rimasta solo qualche mola in pietra visibile nello spazio antistante l’ingresso; purtroppo le originali ruote a pale sono andate completamente perdute.
MULINI
I mulini risalgono al XII sec.; furono costruiti dai vescovi di Concordia e ad essi appartennero fino al 1867. Dalla parte opposta rispetto agli ingressi dall’isoletta si notano ancora le porte che si affacciano direttamente sul fiume Lemene, usate un tempo per le operazioni di carico e scarico delle granaglie; ciò avveniva utilizzando un pontile di legno ora scomparso. Nel 1870 la loro proprietà passò a vari privati; l’attività continuò tuttavia regolarmente fino al 1928 quando il nuovo proprietario, il Consorzio di Bonifica di Lugugnana, li chiuse. Nel 1970 furono acquistati dal Comune di Portogruaro e trasformati in galleria d’arte. 
Degli antichi impianti molitori è rimasta solo qualche mola in pietra visibile nello spazio antistante l’ingresso; purtroppo le originali ruote a pale sono andate completamente perdute.
PONTI
TORRE SANT'AGNESE
Nel sec. XIII la città era circondata da mura e protetta da fossati. La possibilità di accedere da una riva all’altra del Lemene era consentita all’inizio da ponti levatoi, e poi da ponti fissi di legno. Il più importante fra questi, se non altro per la sua posizione strategica al centro della città, è il Ponte dei Molini, detto anticamente di S. Andrea, la cui costruzione risale al 1353.
Nel tratto che va dal Ponte di S. Andrea al Museo Concordiese è stato realizzato un percorso pedonale lungo il bordo destro del fiume Lemene, da cui si può godere di una prospettiva affascinante. 
Sono altrettanto caratteristici il Ponte dell’Abate, il Ponte del Palù, il Ponte Verde e il Ponte del Rastrello. 
La sua costruzione risale all’inizio del XIII sec. e delle tre torri superstiti è quella ha mantenuto più intatte le caratteristiche gotiche. Questo storico edificio è, unico dei tre, di proprietà del comune di Portogruaro, che lo acquistò nel 1987. La torre subì vari restauri, come le altre, ma restauri ben più complessi, che comportarono probabilmente il rimaneggiamento dell’edificio, interessando la torre a metà del sec. XVI, allorchè il podestà Girolamo Zorzi provvide a far pavimentare dalla torre fino al palazzo vescovile. Più recenti lavori di consolidamento e restauro del complesso sono stati realizzati dalla Sopritendenza per i beni ambientali e architettonici del Veneto a cavallo degli anni 1988-89. Attualmente la torre è sede del Museo della città, allestito nel 1999. 
PrevNext