L' UNIVERSO

CHE COS'E' ?
L'universo è composto da galassie stelle pianeti, materie e energia.
Ad occhio nudo è visibile solo una piccolissima parte di universo.
Grazie al telescopio l'uomo riuscì a scoprire nuovi pianeti come Giove e Saturno e ad osservare i crateri presenti sulla Luna

L'ORIGINE DELL'UNIVERSO
L'universo ebbe origine in seguito ad una violenta esplosione di un atomo primordiale BIG-BANG. Secondo il fisico Gamow, l'universo era in origine molto denso e caldo e, solo dopo l'esplosione, si sarebbe raffreddato favorendo l'unione di particelle di materia, quindi la formazione di nuclei e via a via di tutti i corpi celesti che lo costituiscono.

L'EVOLUZIONE DELL'UNIVERSO
Dopo il Big Bang, l'universo ha iniziato il suo percorso di espansione. Gli scienziati ipotizzano due teorie differenti sull'evoluzione futura dell'universo: Teoria dell'universo chiuso- Dopo l'espansione, l'universo tenderebbe a contrarsi, fino a ridursi ad una massa piccolissima di densità elevata-
Teoria dell'universo aperto- L'universo continuerebbe ad espandersi all'infinito

L'ETA' DELL'UNIVERSO
Gli studi e le osservazioni effettuate dagli esperti suggeriscono che l'età dell'universo sia di circa 13-14 miliardi di anni

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Univero ebbe inizio 13,8 miliardi di anni fa dal BIG BANG.Il big bang non fu affatto un esplosione:era semplicemente lo spazio che si espandeva velocemente tutto in una volta.Da uno spazio limitatissimo(ATOMO PRIMORDIALE) L’universo incominciò a diffondersi a una velocità e dimensioni inimmaginabili.
L’universo non si espanse in niente ,lo spazio stava espandendosi in se stesso perché esso non ha ne bordi ne confini

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Nell’universo la MATERIA OSCURA è il lato invisibile dell’universo.Si pensa che questa componente misteriosa sia molto più abbondante della materia visibile(4,9%)e che costituisca circa il 26,8% ,mentre il restante 68,3% è costituito dalla energia oscura.I fisici ritengono che la materia oscura abbia proprietà abbia proprietà molto differenti rispetto alla materia visibile tanto che non emette radiazioni ed è rilevabile solo dalla attrazione gravitazionale che esercita sulle galassie.

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I BUCHI NERI

 In astrofisica un buco nero è un corpo celeste con un campo gravitazionale così intenso da non lasciare sfuggire né la materia, né la radiazione elettromagnetica, ovvero, una regione dello spaziotempo con una curvatura sufficientemente grande che nulla dal suo interno può uscirne, nemmeno la luce.

 Per le suddette proprietà, il buco nero non è osservabile direttamente. La sua presenza si rivela solo indirettamente mediante i suoi effetti sullo spazio circostante: le interazioni gravitazionali con altri corpi celesti e le loro emissioni, le irradiazioni principalmente elettromagnetiche della materia catturata dal suo campo di forza. 

 Questa è l'immagine dell'orizzonte degli eventi del buco nero supermassiccio al centro della galassia Messier 87, proposta nel 2019 grazie a due anni di rilevamenti dei radiotelescopi dell'Event Horizon Telescope. Nell'immagine si può osservare l'«ombra» del buco nero: la materia attratta al suo interno, riscaldandosi, emette luce osservabile parzialmente grazie ai radiotelescopi, rendendo osservabile la zona "in ombra".

 Il buco nero è il risultato di esplosioni di masse sufficientemente elevate. Il limite del buco nero è definito orizzonte degli eventi, regione che ne delimita in modo peculiare i confini osservabili.

 Qui a fianco immagini che si pensa mostrino un buco nero supermassiccio che divora una stella nella galassia RXJ 1242-11. 
In basso a sinistra: immagine ai raggi X. 
In basso a destra: immagine ottica

 Un laboratorio israeliano ha creato un minuscolo buco nero. La previsione di Stephen Hawking era giusta: i buchi neri emettono una radiazione termica causata da particolari effetti quantistici, in un fenomeno che viene oggi chiamato radiazione di Hawking. Fino ad ora, tuttavia, nessuno è mai riuscito a osservarla direttamente, probabilmente perché molto debole, e ci sono quindi rarissime prove sperimentali della sua esistenza. A riuscirci oggi sono i ricercatori del Technion-Israel Institute of Technology che nel loro nuovo studio, pubblicato su Nature Physics, hanno ricreato nel loro laboratorio un mini buco nero di poche migliaia di atomi, riuscendo così a confermare due delle previsioni più importanti fatte oltre 40 anni fa da Hawking, ossia che la misteriosa radiazione è spontanea e, poi, che questa non cambia la sua intensità nel tempo (è stazionaria).

I BUCHI BIANCHI

I buchi bianchi vennero ipotizzati intorno agli anni 30 del secolo scorso. Non sono mai stati avvistati, ma gli scienziati hanno fatto molte ricerche e hanno ricavato alcune informazioni.
I buchi bianchi, anziché attirare tutto ciò che c'è intorno, emetterebbero materia ma nulla potrebbe entrarvi.
Alcuni scienziati sostengono che potrebbero essere collegati ai buchi neri.