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Poesie

by Beatrice Baudo

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"Portami il tramonto in una tazza"
-Emily Dickinson
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Portami il tramonto in una tazza
Conta le fiale del mattino- e dimmi
Quante gocciano rugiada
Quanto lontano balza via il mattino.
Quando dorme il tessitore
Che ordì le distese dell'azzurro!




Scrivimi quante note ci sono
Tra gli attoniti rami nell'ebbrezza
Del nuovo pettirosso-
quanti passetti fa la tartaruga.
Quante coppe beve l'ape, la Baccante
Delle rugiade!
A oggetti e a gesti di vita quotidiana sono accostati, con fantasiosa conciliazione, concetti e fenomeni astratti, appartenenti a sfere diverse.
Ad accentuare i contrasti della prima strofa, l'autrice prosegue nel cercare risposte impossibili riferite alla vita di creature umili come il pettirosso, la tartaruga, l'ape.
E chi posò dell'iride i pilastri,
Chi le docili sfere va guidando
Con vimini di sì morbido blu?
Quali dita infilan stalattiti,
Chi conta le monete della notte
Per vedere che nessuna sia in ritardo?
Nella terza strofa la ricerca torna alla sfera celeste: l'iride, le nuvole, le stelle, metaforicamente chiamate monete della notte.
Chi costruì questa casetta bianca,
E chiuse così bene le finestre,
Che lo spirito mio non può vedere?
In un giorno di gala, chi vorrà
Farmi uscire, con tutto quanto occorre
Per volare- più fastosa d'ogni pompa?
Linguaggio fortemente metaforico: chi costrinse l'anima (lo spirito mio) nella prigione terrena (casetta, chiuse... finestre)? Chi alla morte ( in un giorno di gala) la libererà (farmi uscire... Per volare)?
da E. Dickinson, Poesie, a cura di G. Errante, Guanda Editore, Milano, 1978
Emily Dickinson
Emily Dickinson, poetessa statunitense, nacque in un villaggio della nuova Inghilterra nel 1830. Li visse e morì, nel 1886; il paesaggio della nuova Inghilterra è pertanto il solo che la Dickinson abbia conosciuto.
Collegamenti:
Cloude Monet-"tramonto"
Experience- Ludovico Einaudi
"Shall i compare thee to a summer's day?"
- William Shakespeare
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