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Poesie

by Beatrice Baudo

Pages 2 and 3 of 12

"Portami il tramonto in una tazza"
-Emily Dickinson
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Portami il tramonto in una tazza
Conta le fiale del mattino- e dimmi
Quante gocciano rugiada
Quanto lontano balza via il mattino.
Quando dorme il tessitore
Che ordì le distese dell'azzurro!




Scrivimi quante note ci sono
Tra gli attoniti rami nell'ebbrezza
Del nuovo pettirosso-
quanti passetti fa la tartaruga.
Quante coppe beve l'ape, la Baccante
Delle rugiade!
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A oggetti e a gesti di vita quotidiana sono accostati, con fantasiosa conciliazione, concetti e fenomeni astratti, appartenenti a sfere diverse.
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Ad accentuare i contrasti della prima strofa, l'autrice prosegue nel cercare risposte impossibili riferite alla vita di creature umili come il pettirosso, la tartaruga, l'ape.
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E chi posò dell'iride i pilastri,
Chi le docili sfere va guidando
Con vimini di sì morbido blu?
Quali dita infilan stalattiti,
Chi conta le monete della notte
Per vedere che nessuna sia in ritardo?
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Nella terza strofa la ricerca torna alla sfera celeste: l'iride, le nuvole, le stelle, metaforicamente chiamate monete della notte.
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Chi costruì questa casetta bianca,
E chiuse così bene le finestre,
Che lo spirito mio non può vedere?
In un giorno di gala, chi vorrà
Farmi uscire, con tutto quanto occorre
Per volare- più fastosa d'ogni pompa?
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Linguaggio fortemente metaforico: chi costrinse l'anima (lo spirito mio) nella prigione terrena (casetta, chiuse... finestre)? Chi alla morte ( in un giorno di gala) la libererà (farmi uscire... Per volare)?
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da E. Dickinson, Poesie, a cura di G. Errante, Guanda Editore, Milano, 1978
Emily Dickinson
Emily Dickinson, poetessa statunitense, nacque in un villaggio della nuova Inghilterra nel 1830. Li visse e morì, nel 1886; il paesaggio della nuova Inghilterra è pertanto il solo che la Dickinson abbia conosciuto.
Collegamenti:
Cloude Monet-"tramonto"
Experience- Ludovico Einaudi
"Shall i compare thee to a summer's day?"
- William Shakespeare
William Shakespeare
William Shakespeare, nato il 23 aprile 1564, è stato un drammaturgo e poeta inglese considerato il più importante e generalmente ritenuto il più eminente drammaturgo della cultura occidentale. È considerato il poeta più rappresentativo del Popolo inglese; così da essere soprannominato "il Bardo", ossia un antico poeta cantore di imprese e gesta epiche. Già famoso in vita, lo divenne immensamente dopo la morte nei secoli seguenti.
Dovrei paragonarti a un giorno d'estate?
Tu sei più amabile e più tranquillo.
Impetuosi venti scuotono le tenere gemme di Maggio,
E il corso dell'estate ha fin troppo presto una fine.
Talvolta troppo caldo splende l'occhio del cielo,
E spesso la sua pelle dorata s'oscura;
E ogni cosa bella la bellezza talora declina,
spogliata per caso o per il mutevole corso della natura.
Il sonetto si apre con un'interrogativa retorica, la cui risposta è ovviamente negativa.

Metafora: il sole

La bellezza non è mai assoluta e durevole, anche per chi ne ha dono. Emerge qui il tema del suo carattere provvisorio ed effimero.
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