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PCTO Fotografia

by Eli Tali

Pages 2 and 3 of 38


DAL TESTO ALL'IMMAGINE AL MESSAGGIO SOCIALE
Anno Scolastico 2020/2021
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INTRODUZIONE
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Le classi quarte del Liceo delle Scienze Umane, nel corso dell’anno scolastico 2019-2020 e in seguito alla pandemia anche nel 2020-2021, hanno portato avanti un progetto di PCTO intitolato: “Dal testo, all'immagine, al messaggio sociale”. Il titolo già contiene in sintesi il percorso di questo lavoro: realizzare manifesti di pubblicità progresso, che ci vedessero autori e protagonisti, sul tema delle dipendenze nel mondo dei giovani. Ci siamo concentrati su droga, fumo, alcol e cellulare.  Abbiamo individuato frasi sintetiche, ma suggestive, slogan mirati alle tematiche scelte e da queste ci siamo inventati scene che potessero comunicare anche attraverso l’immagine il problema delle dipendenze. Ci siamo improvvisati fotografi, trasformando un concetto in immagini con contenuti sociali. Abbiamo poi composto e associato alle foto alcune espressioni linguistiche, quali acrostici, tautogrammi, lipogrammi e limerick. Infine abbiamo inserito un testo, una lettera, una breve storia, una testimonianza su ciò che ogni dipendenza può raccontare.  Ed ora eccoci a presentare il nostro lavoro, attraverso un libro virtuale, in quanto le attuali restrizioni non ci permettono di realizzare una mostra, né un evento, come inizialmente avevamo pensato.
DIPENDENZA DALLA DROGA
ACROSTICO

“Fatti di fiori e non di droga”.

Felicità
Immensa
Ottenuta
Ridendo
Intensamente

Danni (che)
Rovinano
Ognuno
Garantendo
Assuefazione
L'OBLIO DELLA DROGA RACCONTATO DA CHI E' RUSCIUTO A SUPERARLO
Negli anni ‘80 del Novecento uno dei gruppi di artisti più acclamati furono gli inimitabili Mötley Crüe, un gruppo heavy metal statunitense formatosi a Los Angeles nel 1981: vissero una carriera ultratrentennale, avendo successo non solo in America ma anche in tutto il resto del mondo. 
Hanno ottenuto la fama non solo per la loro importanza nel panorama musicale, ma anche per la vita trasgressiva dei singoli membri: eccessivo abuso di droga e alcol, soprattutto da parte del noto bassista Nikki Sixx. Egli infatti racconta che, quando incontrò uso per la prima volta l’eroina, non aveva ancora visto il demone che vi si nascondeva: era giovane e troppo ingenuo. Rischiò perfino di morire: nel dicembre 1987 fu addirittura dichiarato morto per due minuti a seguito di un’overdose di eroina. Il suo cuore ed il suo corpo si erano fermati. Si sentì come se fosse stato investito da un camion: "Ogni singola parte del mio corpo faceva male. Anche i capelli. Riavviare il sistema è stato orribile" racconta.
Da questa esperienza, però, ha imparato che la droga è come lui sostiene: "un cerotto e i cerotti non funzionano, bisogna pulire e disinfettare la ferita". E' riuscito a superare la sua dipendenza grazie alla riabilitazione, agli altri componenti della band, ma anche alla fama e al successo. Più tardi affermerà, riguardo alla droga, che in alcuni momenti della sua vita avrebbe potuto prendere decisioni migliori. Si sentì in colpa per aver spaventato la sua famiglia, ma soprattutto per aver rischiato di distruggere quello stava costruendo con la band, che in quel periodo stava raggiungendo quello che aveva sempre desiderato.
Nikki Sixx, idolo per molti giovani che lo ascoltavano ma anche per coloro che tuttora lo ascoltano e continuano ad amarlo, è la testimonianza che la vita non è scontata e la droga non è necessaria. Se questa grande icona non fosse sopravvissuta a quella sera di dicembre del 1987, ad oggi molti dei suoi brani non ci sarebbero, ma soprattutto sarebbe venuto a mancare uno dei più grandi bassisti dell' heavy metal.
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