Raccontiamo Don Maurizio Patriciello

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A Don Maurizio viene assegnato l'incarico di parroco del rione Parco Verde del comune di Caivano.

Angela non avrà la fortuna di partecipare alla sua prima Messa a causa della sua morte

L'opera di Don Maurizio inizia ad infastire qualcuno, così il giorno del suo compleanno una bomba viene fatta esplodere fuori la Chiesa in segno di intimidazione..È fin troppo evidente che dietro l'ordigno ci sia certamente la camorra La risposta del sacerdote è immediata: «Stasera, come ogni giorno, sarò sull’altare. Possono trovarmi lì, mentre recito il Padre Nostro, "armato" solo del Rosario».

Quella che stiamo per raccontare è la storia di un giovane di Frattaminore che, divenuto adulto, decide di lavorare come paramedico

Nonostante il suo lavoro lo metta quotidianamente a servizio dei bisognosi di cure, il suo atteggiamento nei confronti della Chiesa e dei suoi valori è molto distaccato.

Il suo operato inizia sin da subito a suscitare clamore: Don Maurizio infatti , lotta contro il muro dell'omertà, denuncia lo spaccio della droga che colpisce soprattutto gli adolescenti della zona nord del napoletano e del parco verde di Caivano e lo sversamento di rifiuti tossici da parte della criminalità organizzata

Purtroppo una brutta malattia entra a far parte della sua vita. In questa triste circostanza avrà la fortuna di conoscere Angela, donna di grande fede che resterà sempre al suo fianco e che, prima della sua morte, gli comunicherà la grazia della sua guarigione.

Gli Alunni Delle Classi V Plesso “Don Milani” C. Francesca C. Francesco C. Martin C. Andrea D. Emma D. Francesco D. Giovanna D. Noemi D. Sabatino D. Nicola D. Giovanna D. Roberta D. Matteo G. Giovanni G. Pasquale G. Antonio G. Francesco I. Brian L. Angelica L. Leila M.Raffaele N. Pierluigi

N. Antonio N. Sofia N. Domenico P. Antonio P. Consiglia P. Angelo P. Chiara P. Giacomo P.&nbsp;Greta&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; P. Antonio P. Giuliana P. Nicola P. Ilaria R. Olimpia R. Antimo R. Manuela R. Matteo S. Julia S. Antimo T. Giovanni T. Salvatore

Ma Don Maurizio continua instancabile la sua opera di conversione nella piena consapevolezza che con l'annuncio del Vangelo, che è sete di giustizia, verità, amore, automaticamente si condanna l’ingiustizia, la sopraffazione, la camorra, la mafia, la disonestà».

L'incontro con un frate francescano segnerà l'inversione di rotta nella sua vita: il giovane entra in seminario.

Nell’omelia della domenica mattina, don Patriciello si è rivolto agli autori di quel gesto : «Siete la rovina dei vostri figli. Quando viene ucciso un giovane camorrista, chi lo ha condannato a morte, se è camorrista, è il padre: lo ha messo in un vicolo cieco. I camorristi fanno del male agli innocenti, possono farne a me, soprattutto lo fanno ai loro figli». E per tutelare la sua vita lo Stato lo pone sotto protezione.

Siamo giunti al termine del nostro racconto che peccherà sicuramente di imprecisioni ma che ci ha dato la grande opportunità di rinforzare il concetto di legalità. Non ci sembra vero oggi di avere qui con noi un grande testimone di giustizia...un testimone non conosciuto in maniera astratta. Non esistono parole per esprimere la nostra riconoscenza e gratitudine per la battaglia che quotidianamente e con enormi rischi conduce per garantirci un domani migliore.

GRAZIE, GRAZIE... INFINITAMENTE GRAZIE!

Anche se un calice donato prima del triste evento farà percepire la presenza della cara amica.

Sono tantissime le persone che ancora oggi piangono la morte a causa di malattie dei loro cari... purtroppo spesso sono anche i bambini ad esserne vittime.

Raccontiamo Don Maurizio Patriciello Classi V Plesso "Don Milani"

Si tratta di quei terreni che sono stati distrutti dall'azione illegale e vigliacca di esseri disonesti .Atti ,questi, che hanno fatto etichettare i nostri territori come "terra dei fuochi" a causa degli incendi che vi si sviluppano.

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