PAGINA 3 :IL DRAGO INNAMORATO



PAGINA 13 : IL PRINCIPE RANOCCHIO



PAGINA 19 : UN FANTASMA PER AMICO



PAGINA 25 : IL FANTASMA SPAVENTOSO

Ti racconto una storia

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C’era una volta un principe di nome Albert, era intelligente, astuto, furbo, sincero e generoso. Un giorno decise di andare a caccia nel Bosco Tenebroso. Era un bosco molto pericoloso, dove nessuno  andava mai. Si raccontavano strane leggende: mostri spaventosi e streghe che facevano degli incantesimi a chiunque si avventurasse in quel bosco. Albert, nonostante tutto, decise di andare a caccia proprio lì.

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Si misero subito a letto perché erano stanchi del viaggio. Verso le undici, però iniziarono a sentire degli strani rumori provenienti dalla camera accanto alla loro. Si spaventarono un po', ma poi insieme deciso di uscire per andare a vedere di che cosa si trattasse. Si avvicinarono alla stanza, socchiusero la porta e… videro un fantasma! Aveva un lenzuolo bianco, era traslucido e profumava di viole. I due ragazzi erano spaventati, ma nello stesso tempo incuriositi. Osservarono il fantasma per un po' e capirono che era amichevole e voleva solo divertirsi con loro. Luigi e Christian entrano, si presentarono al fantasma e cominciarono a giocare con lui. 

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Il fantasma disse di chiamarsi Violetto ed era un bambino di cinquecento anni. Il castello apparteneva alla sua famiglia. Lui si sentiva molto solo e quando arrivavano dei bambini come lui ne approfittava per giocare un po’. Quella notte fecero una gran baldoria: salirono sui tetti, fecero lo scivolo nel giardino, giocarono a palla e si raccontarono un sacco di storia. Al mattino Luigi e Christian si svegliarono nel loro letto, parlarono di quello che era successo la notte precedente, ma nessuno dei due riusciva a capire se era stato solo un sogno o era successo per davvero. I due amici decisero di non parlarne con nessuno e ripresero il loro viaggio, ma non avrebbero mai dimenticato  il fantasma Violetto.

Lui era sorpreso ed incredulo ,ma felicissimo perché finalmente aveva realizzato il suo desiderio :sposare la principessa. La strega cattiva, non volendo lo aveva aiutato. Wiston e la principessa andarono al castello, si sposarono, ci fu una grande festa in tutto il regno che durò una settimana intera e… tutti vissero felici e contenti, tranne la strega Alfonsina.

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Mentre si trovava nel laghetto vide arrivare la sua amata principessa. Lei si sedette sulla riva del lago e pensierosa ammirava lo spettacolo della natura. Dopo poco apparve la fata dei desideri. Era una fata bellissima, alta ;indossava un vestito con tutti i colori dell’arcobaleno ed aveva delle ali tutte luccicanti. La fata si avvicinò alla principessa e le disse:-Se desideri sposare un principe devi baciare una rana-. La principessa era molto sorpresa; una principessa baciare una rana? E poi le rane non le piacevano per niente, ma decise di provare. Con molto disgusto ne prese una che nuotava nel laghetto lì vicino a lei e la baciò. Non ci cederete, ma quella rana era proprio Wiston che si trasformò in un principe bellissimo.

La strega, poi , con un incantesimo, si trasformò nel mago , si recò dal drago e gli disse :- S vuoi diventare un principe devi sottoporti ad un incantesimo-. Il drago accettò e così il finto mago gli fece uno dei suoi strani incantesimi, ma invece di diventare un principe, Wiston , si trasformò in una rana tutta verde e magra .Il povero drago, ormi diventato una rana, si arrabbiò molto, ma non poteva fare niente, così tutto triste si diresse verso lo stagno ed una volta arrivato lì si tuffò per iniziare la sua nuova vita da rana.

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La strega, nascosta dietro ad un albero ascoltò il discorso e così scoprì che il drago Wiston era innamorato di una principessa dai lunghi capelli d’oro con una voce dolce e gradevole. Alfonsina, a sentire quelle parole, andò su tutte le furie, non era possibile che qualcuno potesse vivere felice ed innamorato. Lei era troppo cattiva per volere il bene degli altri, così pensò a cosa poteva fare e le venne in mente un piano. Attese la notte e si recò nel laboratorio del mago ;Merlino stava preparando delle pozioni magiche. Silenziosamente Alfonsina si avvicinò, lo rapì e lo legò ad una sedia perché non potesse scappare.

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IL FANTASMA SPAVENTOSO C’era una volta un bambino di nome Marco al quale piacevano molto i film horror. I suoi genitori non volevano che li guardasse perché la notte, poi, faceva dei brutti sogni. Una sera però, Marco, aspettò che i suoi genitori andassero a letto e di nascosto si sedette comodo comodo davanti alla tv per vedere un bel film spaventoso sui fantasmi. Mentre guardava il film sentì un rumore. Si guardò intorno e non notò nulla di strano. Dopo qualche istante sentì di nuovo quel rumore. Ascoltò con attenzione e capì che proveniva dalla cantina.

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C’era una volta una strega di nome Alfonsina, dall’aspetto brutto e con un cuore molto cattivo. Aveva la pelle verdastra ed una voce gracchiante. Un giorno , mentre si trovava nel bosco tenebroso a raccogliere funghi velenosi per la sua zuppa, vide il Mago Merlino. Merlino era un mago molto buono, amico di tutti. Aveva una lunga barba bianca ,molto fitta. Indossava una tunica sulla quale erano ricamati tutti i pianeti e le stelle luccicanti. Parlava con un drago di nome Wiston. Merlino doveva fare molto attenzione a non rimanere bruciato ,quando parlava con il drago , perché questi ogni due parole sputava fuoco .Wiston gli stava confidando le sue pene d’amore.

IL DRAGO INNAMORATO .

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Mentre camminava, tra gli alberi fitti, in cerca di una preda, vide una casa abbandonata. Rimase stupito perché era passato di lì poco tempo prima ed era sicuro di non aver visto quella casa , chissà… forse si era sbagliato. La casa era di legno, non aveva il camino ed era diroccata. Dall'abitazione proveniva un odore di fumo e si sentiva il cigolio delle porte. Alla vista di tutto ciò chiunque sarebbe fuggito, ma Albert era coraggioso e decise di entrare in quella casa. Appoggiò il suo arco con le frecce vicino ad un albero e si avvicinò lentamente, senza far rumore. Entrò e vide una strega che stava preparando le sue pozioni magiche. La strega, all’improvviso, si girò e con la sua voce gracchiante fece una risata che non prometteva nulla di buono. Infatti in un lampo afferrò Albert, quasi lo aspettasse, e lo trasformò in un ranocchio. Uscì di casa con il povero principe ranocchio tra le mani e lo gettò in uno stagno lì vicino. Poi rientrò in casa.

Poco dopo, da quelle parti arrivò una principessa generosa, gentile e furba. Anche lei, come Albert ,era incuriosita da quel bosco e nonostante tutti i pericoli che la gente le raccontava, aveva deciso di entrarvi per scoprirne il mistero. Come per magia si era ritrovata vicino a quella casa diroccata. La principessa vide l’arco del principe Albert vicino ad un albero e capì che qualcosa di brutto era successo, quindi prese l’arco e le frecce da terra. All’improvviso sentì la risata gracchiante della strega, si girò e la vide che correva verso di lei, pronta a farle chissà quale incantesimo. La principessa veloce tirò una freccia, e colpì la strega che cadde a terra stecchita. Non si era ancora ripresa dallo spavento quando vide uscire dal laghetto il principe Albert. La principessa uccidendo la strega aveva anche rotto l’incantesimo che aveva trasformato Albert in un ranocchio. I due principi si diedero la mano, uscirono dal bosco, si sposarono e vissero per sempre felici e contenti.

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Sulle scale che portavano in basso vide delle candele con accanto un accendino. Sempre più impaurito, ma deciso ad andare fino in fondo, proseguì. All’improvviso sentì un sussurro dietro di lui, si girò e vide un fantasma. Marco però non si spaventò perché il fantasma non sembrava cattivo, al contrario era amichevole. I due fecero amicizia e passarono buona parte della notte a chiacchierare. Marco poi ritornò in casa promettendo al fantasma che sarebbe andato da lui ogni notte per sentire le sue storie e per raccontargli quello che gli accadeva durante il giorno. Da quel giorno, il fantasma spaventoso diventò il miglior amico di Marco.

Marco non sapeva cosa fare. Non poteva chiamare i suoi genitori perché avrebbero scoperto che invece di dormire stava guardando un film. Poteva però correre nella sua stanza, infilarsi nel letto, coprirsi con le coperte fino alla testa e far finta di niente. Marco, però, non fece nulla di tutto questo. Anche se impaurito decise di scendere in cantina per vedere cosa stesse accadendo. Scese lentamente, senza fare rumore, aprì leggermente la porta della cantina. Era buia, ma Marco si fece coraggio e avanzò. 

Un giorno d’aprile, la classe IV A si recò in gita. I bambini erano felicissimi, era da tempo che non facevano una gita tutti insieme. La notte prima della partenza nessuno aveva chiuso occhio, ma la mattina seguente tutti erano pronti per salire sul pullman. Come prima tappa arrivano al castello di Violetta. Il castello era grande e antico. Lì avrebbero anche dormito. Tutti i ragazzi scesero dal pullman, visitarono il casello e dopo cena andarono nelle loro stanze per riposare. Le camere potevano ospitare solo due persone. In una camera si ritrovarono Christian e Luigi, due grandi amici. 

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TI RACCONTO UNA STORIA

Gli alunni della scuola primaria classe IV A plesso "Don Lorenzo Milani"

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