Un viaggio insolito



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Erano le 10:00 del mattino di una calda giornata d'estate. Peter era un ragazzo alto dagli occhi verde smeraldo e dai capelli color castano corteccia. Lui si stava preparando per andare a giocare a calcio con i suoi amici al campetto del loro paese. Il campetto era in terra battuta, con due porte tra cui una senza rete. Iniziò un dibattito per formare le squadre: "Peter e Biagio non possono stare nella stessa squadra perché sono i più forti!" Disse Jonh. Biagio ribatté: "Ma tanto non gioco al massimo delle mie capacità perché sono infortunato!" Marco però aveva qualcosa da dire: "perché non facciamo due capitani?" Tutti risposero all'unisono :"Va bene" Squadre fatte, la partita ebbe inizio.Loading...
Erano le 10:00 del mattino di una calda giornata d'estate. Peter era un ragazzo alto dagli occhi verde smeraldo e dai capelli color castano corteccia. Lui si stava preparando per andare a giocare a calcio con i suoi amici al campetto del loro paese. Il campetto era in terra battuta, con due porte tra cui una senza rete. Iniziò un dibattito per formare le squadre: "Peter e Biagio non possono stare nella stessa squadra perché sono i più forti!" Disse Jonh. Biagio ribatté: "Ma tanto non gioco al massimo delle mie capacità perché sono infortunato!" Marco però aveva qualcosa da dire: "perché non facciamo due capitani?" Tutti risposero all'unisono :"Va bene" Squadre fatte, la partita ebbe inizio.Loading...

Le squadre sono sullo 0-0 ma finalmente la partita si sblocca con un tiro di Biagio da fuori area all'incrocio dei pali. Tutti i suoi compagni di squadra corsero ad abbracciarlo. La partita continuò per diversi minuti fino a che terminò il primo tempo. Il tempo di bere qualcosina che la partita ricominciò. Un grande pregio di Peter era il carisma infatti grazie a lui la sua squadra riuscì a riconquistare la parità. A un minuto dalla fine Piero(compagno di squadra di Biagio) fece un gran tiro che però finì fuori e andò nel bosco che stava vicino al campo. La partita finì e tutti si prepararono per tornare a casa. Peter prese il suo zainetto e si preparò per tornare a casa quando si accorse che il pallone era finito nel bosco e quindi entrò dentro esso per cercarlo. all'inizio non vide nulla ma dopo un po' di ricerca vide una strana luce dietro un cespuglio.

Le squadre sono sullo 0-0 ma finalmente la partita si sblocca con un tiro di Biagio da fuori area all'incrocio dei pali. Tutti i suoi compagni di squadra corsero ad abbracciarlo. La partita continuò per diversi minuti fino a che terminò il primo tempo. Il tempo di bere qualcosina che la partita ricominciò. Un grande pregio di Peter era il carisma infatti grazie a lui la sua squadra riuscì a riconquistare la parità. A un minuto dalla fine Piero(compagno di squadra di Biagio) fece un gran tiro che però finì fuori e andò nel bosco che stava vicino al campo. La partita finì e tutti si prepararono per tornare a casa. Peter prese il suo zainetto e si preparò per tornare a casa quando si accorse che il pallone era finito nel bosco e quindi entrò dentro esso per cercarlo. all'inizio non vide nulla ma dopo un po' di ricerca vide una strana luce dietro un cespuglio.


Andò a vedere cos'era quella strana luce e vide uno strano ponte con un ruscello che scorreva al di sotto. Il pallone si trovava sopra il ponte e al di sopra di esso c'era una strana lampadina che luccicava. Si abbassò per prendere il pallone e alzandosi colpì leggermente quella strana lampadina. Ad un certo punto un fulmine lo colpì e si ritrovò in uno strano posto pieno di pianeti, stelle, meteore e altri corpi celesti: lo spazio. Lui rimase meravigliato per quella strana cosa che gli era appena successo, ma questo pensiero sparì quando vide uno strano dado con raffigurato: la Torre Eiffel ,il Colosseo, la Statua della Libertà, una Piramide, il Big bang e la Torre Di Pisa. Era un dado biancastro di grandi dimensioni e Peter per la curiosità decise di lanciarlo.


Andò a vedere cos'era quella strana luce e vide uno strano ponte con un ruscello che scorreva al di sotto. Il pallone si trovava sopra il ponte e al di sopra di esso c'era una strana lampadina che luccicava. Si abbassò per prendere il pallone e alzandosi colpì leggermente quella strana lampadina. Ad un certo punto un fulmine lo colpì e si ritrovò in uno strano posto pieno di pianeti, stelle, meteore e altri corpi celesti: lo spazio. Lui rimase meravigliato per quella strana cosa che gli era appena successo, ma questo pensiero sparì quando vide uno strano dado con raffigurato: la Torre Eiffel ,il Colosseo, la Statua della Libertà, una Piramide, il Big bang e la Torre Di Pisa. Era un dado biancastro di grandi dimensioni e Peter per la curiosità decise di lanciarlo.


Il dado rotolò per diversi secondi finché si fermò sulla faccia che raffigurava la Piramide. Sentì un senso di nausea e ad un tratto si ritrovò in Egitto. Cadde a terra e rialzandosi vide tutte le persone con le maschere. Tempo di fare questa osservazione che sentì gridare:" , un ragazzo senza maschera!" a dirlo fu un signore su una cinquantina d'anni con una maschera nera opaca che gli copriva tutto il volto. Lui preso dal panico disse:" Cosa, Perché?" Iniziò a correre velocissimo percorrendo decine di metri ma ad un certo punto vide delle guardie a cavallo con maschere bianche che lo stavano rincorrendo e che gridavano:" Eccolo, prendiamolo!" Lui rispose:" Lasciateli stare non ho fatto niente di male!" Ma tempo di finire la frase che si sentì legato: lo avevano preso. Iniziò a piangere e a gridare:" Perché mi avete catturato!" Non ricevette alcuna risposta. Peter però fece un'altra domanda:" Perché indossate queste maschere?" Questa volta la guardia rispose in modo deciso:" Non sono affari tuoi." Dopo qualche minuto di viaggio arrivarono in un posto strano. Le guardie lo rinchiusero in una cella.

