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Carissime mamme e carissimi papà,Loading...
vi scrivo con la consapevolezza che, quando un genitore iscrive il proprio figlio a una scuola, compie un atto di grande valore simbolico, quello di affidare all’insegnante e a tutta la comunità scolastica il compito di affiancarlo nell’educazione del proprio figlio. Un affiancamento che, ne sono ben consapevole, necessita di fiducia e rispetto. Perché è sul rispetto e sulla fiducia che si tessono le relazioni e la nostra, quella che costruiamo ogni giorno venendo a scuola, è una delle relazioni più importanti della vita. Con questa consapevolezza vi scrivo per presentarvi la nostra scuola, La Giustiniana, un istituto comprensivo che ogni giorno rinnova se stesso e crede fermamente in questa missione educativa che siete voi a consegnarci.La nostra è la scuola del sorriso, mi piace così immaginarla e farvela conoscere, con questa immagine del sorriso qui davanti a noi, perché siamo una comunità che vuole accogliere tutti indiscriminatamente. Ed è con il sorriso che si accoglie. E’ con il sorriso che prendiamo per mano i figli che ci conducete qui perché ciascuno di loro possa trovare la propria strada, riconoscendo i propri talenti. Sono e siamo certi che ciascuno di noi abbia un dono da portare alla luce. Sta a noi tutti, educatori, trovare la via per accendere questa fiamma nei cuori dei vostri figli, garantendo loro tutte le ‘possibilità possibili’ per muoversi nel mondo.
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In quest’ottica abbiamo costruito un curricolo attento alla creatività, quella che troverete nei laboratori di ceramica e nel makerspace della scuola ‘rosa’, la nostra primaria, peraltro interessata da lavori di risistemazione degli spazi esterni, che renderanno la struttura più bella. E’ ancora la creatività quella che troverete nei percorsi ad indirizzo musicale della nostra secondaria, che si appresta a ‘stravolgere’, permettetemi il vocabolo, la didattica. Perché dal prossimo anno, grazie ai fondi PNRR, attiveremo i percorsi di DADA ovvero quella didattica impostata sugli ambienti di apprendimento, all’interno dei quali sono i nostri alunni a spostarsi e non più i docenti.
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