Alla scoperta... del mondo

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...disegnavano con i chiodini colorati...

Questa è una storia speciale, dedicata a ognuno di voi, piccoli cuccioli della Scuola dell'Infanzia di Nicotera Centro. Noi maestre vorremmo che, mentre sfogliate il libro, ripensiate a tutti i momenti magici che abbiamo vissuto quando eravamo a scuola, e a tutte le cose belle che abbiamo fatto insieme anche quando, pur non essendo a scuola, non ci siamo mai sentite lontane da voi, perché... VI VOGLIAMO UN BENE INFINITO! Le vostre maestre

... e modellavano, impastando e dando forma...

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La loro casa era una cartoleria dove c’erano tantissimi amici: colori, carta, cartoncini colorati, forbici, tele, acquerelli, tempere, colla, pennelli, penne, matite, gomme, temperini, album da disegno, quaderni. I nostri tre amici erano molto incuriositi dalle persone che entravano in quel luogo, soprattutto dai bambini

Scuola dell'Infanzia Nicotera Centro Sezioni A e B Anno scolastico 2019-2020

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E... meraviglia! I bambini che giocavano e ridevano insieme e delle signore che invitavano i bambini ad andare in una stanza simile a Fantasylandia, la loro casa, dove riconobbero tanti loro "vecchi" amici: pennarelli, colla, gomme, matite, carta, forbici, pennelli... eccetera, eccetera...

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La nostra storia si intitola "Alla scoperta... del mondo". Sfogliamo insieme il libro e... buona lettura e buon ascolto!

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La sera si riunivano e sognavano di andare in giro per il mondo. Si chiedevano spesso dove i bambini portassero i loro amici. Così una sera Penny disse che forse, con un po' di coraggio, potevano vivere la loro avventura...bastava solo uscire. Nei giorni seguenti programmarono il loro viaggio, alla scoperta del mondo.

In un posto fantastico,” Fantasylandia”, vivevano tre grandi amici: Penny il pennarello , Matty la matita colorata e Mina la gommina. Amavano ascoltare le storie di nonno Baffi, il grande libro, che era l’unico ad aver viaggiato per il mondo. Nelle sue pagine si raccontavano tante avventure in giro alla scoperta del mondo.

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E i bambini coloravano, dipingevano... e qualcuno manipolava anche la plastilina, creando delle bellissime cose. - Che bello!- disse Matty. -Che ne dite se ci fermiamo per un po'?- disse Penny. - Sono d’accordo - rispose Mina. I nostri tre amici rimasero a guardare dalla finestra, senza farsi vedere, ed erano entusiasti per tutte le cose belle che facevano i bambini dentro quella strana e grande casa.

-Sì, sì!- risposero in coro Miss Paper e Mister Lapis. - Dovete sapere che, a Natale e alla fine dell’anno scolastico, i bambini fanno uno spettacolo bellissimo con canti, balli, recitano poesie - disse Gina - Allo spettacolo invitano le mamme, i papà , i fratellini e le sorelline, i nonni -. - E’ proprio una bella festa!- disse la signora Colly. - Che bello!- rispose Mina - la scuola ci piace molto! Possiamo stare qui con voi? - - Ma certo! - rispose Colly. I tre amici rimasero nella scuola, e ogni giorno c’erano delle sorprese e delle nuove scoperte. - Quanto è bello stare qui! - disse Mina la gommina. -Hai proprio ragione!- rispose Matty - Abbiamo fatto bene a rimanere nella scuola! - -Ogni giorno viviamo una nuova avventura!- disse Penny&nbsp;.

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Allora Penny propose di andare a cercare i bambini nelle loro case. Così, andarono in giro per Nicotera e videro bambini che coloravano, giocavano, impastavano dolci, biscotti, pizza, ascoltavano storie: sembrava tutto come a scuola. Ma qualcosa di diverso c’era... ognuno da solo, nella propria casa, senza gli amici. Anche nelle loro case ritrovarono i colori, la carta, la colla... e raccontarono che ai bambini mancava la scuola e speravano di tornarci presto.

Quando i bambini tornarono alle loro case, i tre entrarono nella scuola. Qui ritrovarono molti loro amici che avevano conosciuto a Fantasylandia: c'era Tempy il temperino, Colly la colla, Gina la plastilina, e tanti altri.

Raccolsero un po' di cose nei loro piccoli zainetti, salutarono tutti e partirono… Fuori c’era un mondo diverso dal loro. Tutto era molto più grande di come si vedeva da Fantasylandia: il cielo, il sole, i prati pieni di fiori, gli alberi, il mare, le case.

E in un grande salone, pieno di giochi, i bambini giocavano, giocavano, giocavano...

Piano piano, si avvicinarono e guardarono dentro...

- Le maestre?- chiese Mina. - Sì - rispose Gina Plastilina- le maestre insegnano ai bambini tantissime cose: a colorare, dipingere, disegnare, tagliare, incollare, cantare, giocare e soprattutto... a stare insieme! Fanno anche degli esperimenti: fanno la semina, le spremute, colorano l'acqua e preparano tanti lavoretti per le feste -.

Anita, Alfonso, Benedetto, Chanel, Cristian, Domenica, Emanuel, Francesco, Gioia, Giorgia, Giorgia Pia, Giovanni, Giuseppe A., Giuseppe C., Giuseppe P., Giuseppe S., Italo, Laura, Mariasole, Matteo, Michela, Michelangelo, Nathan, Nicola, Nicole, Samuele, Salvatore, Vincenzo.

Le maestre: Anna, Domenica, Giusy, Laura, Maria Grazia, Mariella, Sonia.

La sera sentirono una voce strana… non l’avevano mai udita. - Questo desiderio presto si avvererà e tutto tornerà come prima- disse la strana voce. - Chi parla? - disse Tempy. - Sono io, la Scuola, e mi auguro che questo desiderio si avveri molto presto. Sono stanca di tutto questo silenzio... Voglio sentire risate, canti , pianti, voglio accogliere di nuovo i bambini tra le mie braccia-. Tutti si augurarono che il sogno, presto, possa diventare realtà e si possa ricominciare!

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Ma un giorno, nella scuola, tutti aspettavano i bambini e le maestre. Ma... non arrivò nessuno. - Forse è domenica- disse Matty. -Sì- rispose Mina- non abbiamo ancora capito bene i giorni della settimana-. Ma anche il giorno dopo i bambini non arrivarono, e così quello successivo. -C’è qualcosa che non va- disse Penny. Miss Paper disse che aveva sentito dire che nessuno sarebbe tornato a scuola per un po' di tempo: in giro c’era un brutto virus e tutti dovevano rimanere nelle loro case.

Un giorno, hanno visto i bambini insieme alle loro mamme che parlavano attraverso uno strano aggeggio con le maestre, e tutti dicevano quanto mancava loro la scuola e gli amici: tutti si auguravano di tornarci molto presto. I tre amici ritornarono a scuola e riferirono quello che avevano visto e sentito. -Speriamo che la scuola torni a vivere. Così è troppo triste- disse Gina. - Non abbiamo mai visto la scuola in questo modo- disse la signora Colly. - Una scuola dev’ essere piena di risate, di gioia, di canti... anche di pianti. Una scuola viva! - disse Gina. -Speriamo che possa andare tutto bene. Noi stiamo qui ad aspettare i bambini, le maestre, i bidelli, la signora della mensa - risposero tutti in coro.

Camminarono un po', finché arrivarono in uno strano posto dove finalmente videro tanti bambini che entravano in una strana casa. - Guardate i bambini!-disse Penny - Andiamo a vedere da vicino- rispose Matty. - Ma non tanto vicino - disse Mina, che era sempre un po' paurosa. - Guardate: la strana casa ha delle finestre... possiamo avvicinarci e guardarci dentro - disse Penny. - Io vi aspetto qui, al riparo sotto questo cespuglio di fiori - rispose Mina. - Dai Mina!- disse Matty- un po' di coraggio! Volevamo scoprire il mondo... Il mondo va guardato con i propri occhi, non solo raccontato-. -Siamo usciti perchè volevamo vivere la nostra avventura! Abbiamo sognato tanto con i racconti di nonno Baffi!- disse Penny. - E va bene...- rispose Mina - mi avete convinta, vengo con voi-.

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-Ma che posto è questo?- chiese Penny. - E’ una scuola!- rispose Tempy, il temperino. - Una scuola? Cos’è una scuola? - chiese Matty . - Oh oh oh...- rispose la signora Colly - la scuola è un posto bellissimo, dove i bambini si divertono a fare tante cose belle insieme alle loro maestre -.

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