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Progetto cyberbullismo

by Cesare Squillace

Pages 4 and 5 of 465

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BENVENUTI!
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Introduzione
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Ciao a tutti e a tutte, apriamo questo meraviglioso libro dei ragazzi della Kennedy, raccontandovi la storia di Flavia che a soli 11 anni, stando dietro i banchi di scuola, ha compreso che il miglior antidoto all’odio sia l’amore. Per diversi mesi, Flavia è diventata il bersaglio prediletto di una sua compagna di scuola, dalla quale ha ricevuto ogni giorno insulti, umiliazioni e persino minacce di morte. Ma Flavia non si è piegata alla violenza della sua interlocutrice, neppure di fronte a quell’ennesimo episodio di bullismo. Invece che esplodere di rabbia o lasciarsi travolgere dalla
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tristezza per le offese subite, Flavia si è rialzata fiera come una leonessa. Ha impugnato carta e penna e ha scritto una lettera alla compagna che ogni giorno la bullizzava, nel tentativo di abbattere quel muro d’odio e distruggere quella rete di offese e violenze che la isolavano e imprigionavano.
….Ecco la lettera
Cara bulla,
sì, sono proprio io! Come vedi, le tue azioni negative non mi impediscono di scriverti questa lettera, e guarda un po’ sono ancora qui, viva e vegeta, sorpresa!!.
Sono passati tanti mesi e non l’hai ancora capito? Io non reagisco! Non reagisco alla violenza con altra violenza, verbale o fisica che sia… All’inizio lo devo ammettere, sì ero spaventata e mi abbandonavo al pianto, trattenuto (se riuscivo) fino al ritorno a casa. Piangevo sì, ma non per paura delle tue minacce, ma perché non capivo, non capivo il PERCHÉ di questo tuo sentimento (chiamiamolo così!)nei miei confronti.
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tristezza per le offese subite, Flavia si è rialzata fiera come una leonessa. Ha impugnato carta e penna e ha scritto una lettera alla compagna che ogni giorno la bullizzava, nel tentativo di abbattere quel muro d’odio e distruggere quella rete di offese e violenze che la isolavano e imprigionavano.
….Ecco la lettera
Cara bulla,
sì, sono proprio io! Come vedi, le tue azioni negative non mi impediscono di scriverti questa lettera, e guarda un po’ sono ancora qui, viva e vegeta, sorpresa!!.
Sono passati tanti mesi e non l’hai ancora capito? Io non reagisco! Non reagisco alla violenza con altra violenza, verbale o fisica che sia… All’inizio lo devo ammettere, sì ero spaventata e mi abbandonavo al pianto, trattenuto (se riuscivo) fino al ritorno a casa. Piangevo sì, ma non per paura delle tue minacce, ma perché non capivo, non capivo il PERCHÉ di questo tuo sentimento (chiamiamolo così!)nei miei confronti.