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NOI e LILIANA

by Classe IV B , scuola Primaria Giusti, IC Niccolini, Ponsacco (PI)

Pages 2 and 3 of 32

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Questo piccolo lavoro è offerto dagli alunni della classe 4b dell’Istituto Comprensivo Ic. Niccolini di Ponsacco, scuola Primaria Giusti, alla Senatrice Liliana Segre. Dopo aver ascoltato alcune sue interviste e letto il suo libro “Fino a quando la mia stella brillerà” e ascoltato alcune sue interviste, dopo aver capito il significato di “GIORNO DELLA MEMORIA”, abbiamo sentito la necessità di elaborare qualcosa. Sperando di aver fatto felice Liliana, gli alunni e le maestre le inviano un caloroso abbraccio virtuale.
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CARA LILIANA,

siamo la classe 4 B della scuola primaria a tempo pieno “Giuseppe Giusti” di Ponsacco, un paese di falegnami e mobilieri dove vivono persone di ogni parte del mondo, situato nella pianura della provincia di Pisa. Accanto a noi scorrono il piccolo fiume Sacco da cui il nostro paese prende il nome, Ponte sul fiume Sacco, e il fiume Era che va a nutrire le acque dell’Arno.
Abbiamo sentito il desiderio di scriverti e di fare questo lavoro per te dopo aver scoperto il 27 gennaio come giorno della Memoria e con le nostre insegnanti la tua storia. Ecco che ci è nato il bisogno di comunicare con te. A scuola stiamo riflettendo sul fatto che siamo tutti DIVERSI MA UGUALI, sull’importanza dell’AMICIZIA, sul RISPETTO verso l’altro e che la crudeltà e l’indifferenza sono i MALI più brutti nel mondo.
Conoscendo la tua storia attraverso le tue interviste e la lettura del tuo libro siamo rimasti ispirati dalla tua bellissima voglia di vivere , di non arrendersi mai di fronte agli ostacoli della vita, anche se hanno l’aspetto di “grandi insetti” che ci fanno soffrire. Visto che tu ami così tanto la vita, vogliamo prendere esempio dalla tua storia. Noi abbiamo paura di diventare indifferenti o subire indifferenza. A scuola abbiamo visto che è facile dimenticarci di qualcuno quando giochiamo o non essere incluso in un gruppo, è facile prendere in giro e non accorgersi che il compagno o la compagna ne possono soffrire.
A scuola diciamo che nessuno vorrebbe mai usare la violenza, diventare dei bulli, ma stiamo cercando di capire che è facile approfittarci delle debolezze altrui e trasformarci in mostri, la storia lo insegna e nel nostro tempo ci sono ancora troppe cose ingiuste come la guerra, la povertà, la disperazione di bambini che non hanno nulla e nessuno. Ti promettiamo che ci impegneremo, ogni giorno, ad essere migliori cercando, anche noi, la nostra Stella.
In questo cartellone ci sei tu che insegni ai bambini; dalla tua bocca escono parole importanti mentre trasmetti tanta gioia per la vita.
Le parole che tu ci hai suggerito sono : 
AMORE-LIBERTA’-GIUSTIZIA-VERITA’- ONESTA’- COSCIENZA-FORZA-RISPETTO-DEMOCRAZIA-UGUAGLIANZA-FRATERNITA’-VITA-NO INGIUSTIZIA-NO CRUDELTA’- NO INDIFFERENZA-AMICIZIA-GENTILEZZA…
 e tante altre che non entravano nel cartellone ma volano nei nostri pensieri e speriamo di trattenerle sempre con noi.
CHI è LILIANA per noi
Liliana Segre è una signora che ama definirsi nonna di sé stessa e dei ragazzi che incontra. Ha dei folti capelli bianchi come le nuvole quando sono soffici e si mostrano nel cielo azzurro, un sorriso fiero che quando si apre diventa accogliente e disponibile.
Porta occhiali che nascondono occhi vivaci e sguardo acuto, il tutto appoggiato su un bellissimo naso importante.
Ha un portamento elegante ed è proprio una bella signora, gli orrori che ha vissuto da bambina non sono riusciti a piegarla.
Per noi è una nonna importante che ci dà un esempio straordinario da seguire: la forza e il coraggio di non arrendersi mai.
Quando era più che una bambina partì, con il padre, per cercare di salvare la propria vita, verso la Svizzera dove invece fu arrestata e scoprì la crudeltà umana che aveva intravisto fino a quel momento.
Da lì venne condotta in carcere, ma quale era la sua colpa? Avere una religione diversa. Nessuno aveva fatto nulla di brutto nella sua famiglia, chi era brutto e cattivo era intorno a loro. 
La cosa più brutta e malvagia è come sia stato possibile venire in mente a qualcuno, uccidere, affamare, torturare solo perché erano diversi per qualcosa che, il male in persona, giudicava negativo. diverso.
Liliana per fortuna ha resistito, ha perso i suoi cari affetti ma si è attaccata alla vita e alla sua Stella e ce l’ha fatta, ed è qui a raccontarci tutto quello che è successo. È una testimonianza importante della storia, noi dobbiamo conoscerla. 
E ancora oggi persone uccidono persone, sfruttano bambini, come si può fare queste cose.Noi dobbiamo capire ed essere consapevoli perché SIAMO TUTTI UGUALI, senza distinzione di pelle, di aspetto fisico, di pensiero o religione. Noi dobbiamo imparare a rispettarci gli uni con gli altri.
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