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DANTE E I SUOI MODI DI DIRE

by 2B GUALDO CATTANEO-SAN TERENZIANO

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DANTE ...
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... e i suoi modi di dire
Dante è considerato il padre della lingua italiana e molti modi di dire che utilizziamo ancora oggi derivano dalla sua Divina Commedia.
"Cosa fatta capo ha"
Thought Bubble
Canto 28° dell' Inferno.
La frase significa che un' azione, quando viene fatta, ha un inizio e uno scopo preciso mentre il titubare non porta nulla.
Questa frase è ancora usata per tagliar corto in inutili discussioni su cose accadute.
"senza infamia e senza lode"
Thought Bubble
Canto 3° dell' Inferno
Dante utilizza questa frase per descrivere gli ignavi (coloro che durante la loro vita non hanno agito mai né nel bene né nel male ma limitandosi ad adeguarsi sempre alle idee del più forte).
Oggi questa frase è utilizzata per indicare qualcosa di mediocre che non presenta né pregi né difetti.
"non mi tange"
Thought Bubble
Canto 2° dell' Inferno .
Beatrice in questo canto dice che il male non la tocca non la tange.
Ancora oggi utilizziamo questa frase per dire che qualcosa non ci importa o non ci interessa.
"stai fresco"
Canto 32° dell' Inferno
Dante utilizza questa frase per descrivere i dannati che vengono colpiti da venti gelidi provocati dalle ali di Lucifero.
Oggi questa espressione si usa per descrivere qualcosa che andrà a finire male.
Thought Bubble
"fatti non foste a viver come bruti"
Thought Bubble
Canto 26°dell' Inferno.
Questa frase è pronunciata da Ulisse per incitare i suoi compagni a seguirlo nella sua impresa.
Oggi questa espressione è utilizzata per esortare gli uomini a non vivere come bestie ma seguendo le virtù, la scienza e i grandi ideali.
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