1^ ASQ
Vivo quindi scrivo
Casa editrice
IISS Majorana 20-21
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Raffaele Pinto, Elfride Monetti, Stefano Raffaelli, Francesco Scarafile.
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a cura diQuest’anno me lo aspettavo diverso, credevo finalmente di trovare un filo di pace e un ritorno alla normalità ma così non è stato, o meglio lo è stato ma non come immaginavo. Inizialmente, nonostante le grandi difficoltà dovute al mancato contatto fisico con i miei coetanei, ho sviluppato un nuovo modo di approcciarmi con le altre persone, ho imparato ad essere più aperto e a non farmi troppe paranoie prima di dire qualcosa e così facendo ho imparato finalmente a rilassarmi facendo nuove conoscenze. Ora faccio amicizia mollto velocemente, soprattutto dal vivo, anche se non ho avuto tantissimo modo di sperimentare questa mia nuova abilità.
I miei compagni di classe in questo percorso sono stati un blocco fondamentale, infatti, probabilmente facilitati da un anno a distanza, durante il quale il contatto fisico è mancato drasticamente per tutti, già durante le prime settimane di scuola abbiamo creato un legame abbastanza solido che arrivati alla fine dell’anno è diventato a prova di bomba. Da loro ho imparato tanto, mi piace il fatto che mi considerino un punto di riferimento, che è in grado di prendere decisioni importanti e far ridere al contempo, il fatto di essere considerato divertente da loro lo apprezzo soprattutto,
e sin da piccolo che regalare un sorriso ad una persona che mi sta a cuore è una cosa che mi piace. Con i prof al contrario di quello che pensavo i rapporti si sono saldati abbastanza velocemente, hanno sempre cercato di aiutarci, supportandoci e venendoci incontro in periodi particolarmente affollati di eventi.Logicamente, quest’anno scolastico non è stato tutto rose e fiori ma posso dire a mani basse che non mi è mai pesato nemmeno un giorno di scuola, perché tra un insieme di alti e bassi non ci si annoia mai. Parlando delle abitudini, ho riscoperto tantissimi passatempi che avevo ormai abbandonato da molto, ma che per via di un elevato tempo libero sono risaliti a galla.
Uno è stato sicuramente la lettura di libri un po’ più seri dei fumetti, tanto è vero che ho iniziato e finito tutta la saga dei romanzi di Stephen Hawking, che parla di due ragazzi e le loro avventure interspaziali, di questi ultimi ho apprezzato particolarmente gli scenari che hanno saputo stimolare al meglio la mia immaginazione e anche i cosiddetti “Easter Egg”, ovvero messaggi segreti che rappresentavano delle impostazioni per il telescopio. Grazie alle quali sono riuscito a tenermi impegnato per molto, smanettando e anche divertendomi con mio padre, anche lui appassionato di astronomia amatoriale.
Oltre alla lettura, ho iniziato a capire il valore del tempo che si passa passeggiando e dunque al benessere che può dare alla mente riflettere mentre il corpo continua a vagare, e grazie a questo ho avuto anche la possibilità di respirare un po’ d’aria fresca che fa sempre bene. Infine, non per importanza, grazie al tempo libero ho potuto continuare a coltivare uno dei miei più grandi hobby la musica, addirittura influenzando alcuni miei amici, convincendoli ad incontrarci per suonare in gruppo qualche volta, e nonostante siano stati molto scettici all’inizio, alla fine provando hanno capito la bellezza e il divertimento che la musica può portare.