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“Maestra Sara, cosa sta succedendo?!”, chiedono i bambini in coro, guardando la classe tutta all’aria e mezza rotta. “Sono arrivati i mostri cattivi e brutti, quelli che rompono tutto e non lasciano spazio alla gentilezza, al rispetto, alle cose importanti, ai valori” dice, “non vi preoccupate, cercheremo insieme una soluzione”. Nel frattempo, mentre la maestra pronuncia queste parole, appaiono due strani personaggi, la lettera C e la lettera O.
“Piacere, sono la lettera C, il capocantiere, pronto per aiutarvi”, “piacere, io sono la lettera O, organizzo e prendo le misure per la ristrutturazione”. “Allora potete aiutarci voi? Vedi maestra, abbiamo dei problemi da risolvere ma questi due amici possono darci una mano!”. La maestra Sara, sollevata, osserva le due lettere che iniziano a scrivere, prendere misure e studiare le migliori strategie per riparare porte, finestre, muri e tutto ciò che era rotto e danneggiato.
“Piacere, sono la lettera C, il capocantiere, pronto per aiutarvi”, “piacere, io sono la lettera O, organizzo e prendo le misure per la ristrutturazione”. “Allora potete aiutarci voi? Vedi maestra, abbiamo dei problemi da risolvere ma questi due amici possono darci una mano!”. La maestra Sara, sollevata, osserva le due lettere che iniziano a scrivere, prendere misure e studiare le migliori strategie per riparare porte, finestre, muri e tutto ciò che era rotto e danneggiato.
Martedì mattina le lettere operaie S e T entrano in classe con un cagnolino. “
Wow! ma cosa ci fa questo cane qua?”, “Come si chiama? Sembra impaurito!”
S spiega che lo avevano trovato tra le macerie della scuola molto infreddolito e affamato, così avevano preso delle coperte, dei croccantini e dell’acqua per il cucciolo, decidendo di ospitarlo a casa loro.
Wow! ma cosa ci fa questo cane qua?”, “Come si chiama? Sembra impaurito!”
S spiega che lo avevano trovato tra le macerie della scuola molto infreddolito e affamato, così avevano preso delle coperte, dei croccantini e dell’acqua per il cucciolo, decidendo di ospitarlo a casa loro.

Ad un certo punto T dice: “ Adesso bambini tocca a voi prendervi cura della vostra scuola proprio come noi ci siamo presi cura del cagnolino. Come potremmo prenderci cura della vostra scuola?”. Un bambino risponde: “ La scuola dovrebbe avere un pavimento su cui si possa giocare, interattivo!”. Gli operai S e T schioccano le dita e fanno una magia: il pavimento che fino ad allora era stato grigio e cupo si colora animandosi.

Mercoledì mattina, quando i bambini entrano in classe accompagnati dalla maestra, trovano ad attenderli, seduto sulla cattedra, uno strano personaggio dai lunghi e folti baffi che si presenta come il signor R, geometra della famosa citta di Alfabetopoli. Lui spiega ai bambini di esser stato incaricato di continuare la costruzione della nuova scuola e di aver bisogno del loro aiuto. Chiede dunque ai bambini: ”Come vi immaginate la vostra nuova scuola? Cosa possiamo aggiungere oltre a questo coloratissimo pavimento?” Dopo un’attimo di imbarazzo generale, un bambino dice a gran voce: “Io desidero una scuola aperta a tutti, che apprezzi le differenze di ognuno di noi, quelle che ci rendono speciali, e che ci insegni a lavorare insieme verso traguardi comuni, perché insieme è tutto più divertente!”
Tutti i bambini si alzano in piedi e applaudiscono felici.
Tutti i bambini si alzano in piedi e applaudiscono felici.
