Sepùlveda cl. 4°

A me è piaciuto tanto il momento in cui racconta che grazie alla sua lentezza&nbsp; ha potuto incontrare sul suo cammino la tartaruga Ribelle. Lorenzo R.

M E M O R I A E R I B E L L E . . .

Mi è piaciuto tanto&nbsp;questo capitolo! La lumaca ha capito che la sua lentezza è servita a farle incontrare la tartaruga che, oltre a darle finalmente un&nbsp;nome, le ha mostrato un grande pericolo per lei e per le sue compagne.&nbsp; E’ bellissima la frase:”UN VERO RIBELLE CONOSCE LA PAURA MA SA VINCERLA” perchè la paura è un sentimento normale che possiamo provare in tante occasioni, non dobbiamo vergognarci, ma dobbiamo combatterla!!! Silvia Zaccaria 4^ B&nbsp;&nbsp;

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QUARTO e QUINTO CAPITOLO

La farina di castagne Oggi l’utilizzo della farina di castagne è limitata alla produzione di dolci tipici come il castagnaccio o torte a base di castagne e cioccolato perfette per una colazione o merenda autunnale. Molto usato da solo o nella preparazione di dolci, il miele di castagno è ottimo anche nei piatti salati e per accompagnare i formaggi molto grassi a pasta molle. Alcune ricette che si possono fare con le castagne: · &nbsp; &nbsp; &nbsp; purè di castgne · &nbsp; &nbsp; &nbsp; castagne al forno · &nbsp; &nbsp; &nbsp; gnocchetti alla farina di castagne · &nbsp; &nbsp; &nbsp; dolci alle castagne · &nbsp; &nbsp; &nbsp; marmellata di castagne · &nbsp; &nbsp; &nbsp; marron glacé Il miele di castagno È un’eccellente fonte di vitamina B, vitamina C, proteine, sali minerali, calcio e ferro, Questo miele è adatto per essere usato in caso di infezioni alle vie respiratorie. Il legno di castagno&nbsp; Il castagno è un legno pregiato, molto leggero che, grazie alla sua eccellente resistenza agli agenti atmosferici, viene spesso impiegato per la realizzazione di finestre e porte o per la creazione di arredamento da giardino o esterni.

“Voglio sapere perche’ sono cosi lenta”sussurrò la lumaca. Allora il gufo aprì i suoi enormi occhi e la osservò……………………………….. Anna Dall’ava&nbsp;

Ecco la lumachina e il gufo! La lumachina mi piace tanto perché è curiosa, non accetta di non avere un suo nome e si pone tante domande... a differenza del gufo che è malinconico e non vola nemmeno più per il peso dei ricordi.&nbsp; Speriamo riesca a trovare la risposta alla sua domanda e che magari se ne ponga altre, così non si arrenderà mai alla tristezza come il gufo! Silvia Zaccaria

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LA CHIOCCIOLA &nbsp;Tassonomia Classe: Gasteropodi Ordine: Stylommatophora Famiglia: Helicidae Specie: Helix aspersa Helix aspersa è una specie di chiocciola originaria del bacino mediterraneo e dell'Europa occidentale. Non possiede uno scheletro, ma ha una conchiglia che utilizza soprattutto come rifugio e dentro cui si rintana completamente in caso di pericolo. Il corpo è formato da un capo e da un tronco: non sono presenti arti e la chiocciola si sposta scivolando sul ventre, che è chiamato “piede”. Sul capo sono presenti 2 tentacoli che hanno funzione olfattiva, gustativa e, soprattutto, tattile. Accanto, in posizione più arretrata, si notano altri 2 tentacoli più piccoli con gli occhi sull'apice. All’interno della bocca c’è una sorta di lingua munita di dentelli con cui l'animale grattugia il cibo. Il movimento della chiocciola è affidato ai potenti muscoli del piede e alle sostanze mucose che lo mantengono sempre vischioso, permettendo all'animale di scivolare su qualsiasi superficie senza risentire dell'attrito. Alla fine dell’autunno, la chiocciola cerca un luogo sicuro sottoterra o tra i rami in cui trascorrere la stagione più fredda. L'inverno però non è l'unico momento in cui la chiocciola va in letargo. Essa può cadere in uno stato di "ibernazione" anche d'estate per l'eccessivo caldo o in mancanza di cibo. Forse non lo sapete, ma alcune specie di chiocciole possono rimanere a digiuno anche per 7 anni! Nell'arco della vita una lumaca può essere sia maschio sia femmina. Strettamente vegetariana, la chiocciola fa razzia di piante negli orti. Le lumache appena nate invece si nutrono di terra per circa 4 settimane. Andrei

DECIMO e UNDICESIMO CAPITOLO

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Filastrocca di primavera: più lungo è il giorno, più dolce la sera. Domani forse tra l’erbetta spunterà la prima violetta. O prima viola fresca e nuova beato il primo che ti trova, il tuo profumo gli dirà, la primavera è giunta, è qua. Gli altri signori non lo sanno e ancora in inverno si crederanno: magari persone di riguardo, ma il loro calendario va in ritardo. Giulia

Per me la stagione più bella è quella della primavera, perchè iniziano a sbocciare i fiori e iniziano ad uscire le lumachine ma anche perchè nell’aria c’è un buon profumo. Questa primavera però la passeremo in casa..... ma non importa perchè la primavera è ovunque ,soprattutto nel nostro cuore. Sara A.

A me piace tantissimo la primavera, prima di questa quarantena, al sabato o alla domenica andavo a visitare parchi e fattorie con la mia famiglia.&nbsp; Giocavamo a palla in mezzo a fiori meravigliosi e ammiravo panorami stupendi. Adesso, se guardo fuori dalla finestra, vedo solo mia nonna che stende il bucato.&nbsp; Mi piacerebbe tantissimo poter andarci anche ora. Alessia B.&nbsp;&nbsp;

Il quarto capitolo racconta l’incontro fra la lumachina e la tartaruga. Entrambi gli animali hanno una caratteristica: la lentezza. Questa caratteristica è servita a farli incontrare. Il quinto capitolo mi piace tantissimo perché la lumachina sembra proprio una buona amica e per questo motivo io vorrei far parte del suo gruppo. Non mi è&nbsp; piaciuto per niente il carattere delle altre lumache:all’inizio della storia hanno cacciato via un’amica così brava. Io spero che comunque, alla fine, faranno pace. Non si può rompere un legame fra amiche che addirittura vivono insieme! Secondo me, non crederanno alla lumachina quando dirà loro che c’è un pericolo, cioè le macchine degli umani, che loro vedono come “grandi animali dalle zampe forti e veloci”. Questi “animali” potrebbero essere come dei tori: animali enormi che fanno paura a delle piccole lumachine!

Comunque la lumachina, prima di questo atto amichevole, era indecisa tra: salvare le altre lumache dalle macchine degli umani, oppure l’amicizia con la tartaruga chiamata Memoria. Lei decise quello che avrei scelto anch’io, cioè, salvare le lumache dalle macchine. Sono felice che abbia fatto questa scelta perché mi ha fatto capire che è una bravissima amica. Lara

In questo periodo “diverso” che abbiamo vissuto ho imparato che la mia famiglia e la mia casa sono un luogo sicuro, dove ci si vuole bene, dove parlare, giocare, ridere e anche studiare. ...però mi sono mancate tante cose : i miei nonni, gli amici, gli allenamenti di calcio, le domeniche all’oratorio, la libertà di poter uscire e fare qualcosa da solo! Ho capito che la scuola non è poi così male ! &nbsp; 😃&nbsp; 😃 Si può imparare anche da casa, ma senza le maestre e i compagni è meno divertente e mi stanco più facilmente. Andrea T.

In questo periodo "particolare" ho potuto trascorrere più tempo in famiglia e questo mi è piaciuto molto, perché durante la vita "normale" siamo tutti sempre di corsa e indaffarati, quindi non abbiamo tempo per restare insieme. Ho imparato a seguire le lezioni a distanza, che sono state interessanti e a volte anche divertenti. Ho passato tanti pomeriggi ad andare con i pattini in linea e a giocare a volano contro mia sorella, sperimentando così nuovi sport. Ho cercato di migliorare nel disegno perché mi piace molto e mi rilassa. Spero che questo brutto periodo termini presto perché vorrei tornare alla normalità.&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Ilaria&nbsp; Corti&nbsp;

Questa volta Ribelle si è comportata davvero da eroe: non appena ha visto quella macchia scura ha subito capito che gli esseri del prato erano in pericolo e che dovevano andarsene subito, in questo modo ha dimostrato di essere altruista, che pensa agli altri, che AIUTA gli altri... Insomma, ormai per me questa Ribelle è diventata il mio personaggio preferito! Maddalena

"SEI LENTO COME UNA LUMACA" A quanto pare essere lenti serve a qualcosa: ha permesso a Ribelle di compiere tante avventure e vedere il pericolo. Ha così potuto salvare gli altri abitanti del prato, comprese le sue compagne. Questa cosa mi fa capire che, a volte, dobbiamo fare le cose con più calma e attenzione. Cristian

Questo lunghissimo periodo di quarantena mi è servito molto per stare di più con la mia famiglia: di solito, per il lavoro, non stiamo mai tanto insieme, ma nello stesso tempo mi sono venute a mancare tante altre cose come: giocare a calcio, andare a scuola, fare delle passeggiate e incontrare i miei amici. Spero che di questo virus rimanga solo un brutto ricordo.&nbsp; TANTI SALUTI A TUTTI LORENZO BURDINO

In questo lungo periodo costretti a stare a casa per il Covind 19 ho capito quanto è bello avere una famiglia perchè insieme abbiamo condiviso tante emozioni belle e brutte. Mi sono mancati tanto i miei compagni,le maestre e non l’avrei mai detto anche la scuola,mi ritengo fortunato perchè vicino a me abitano i&nbsp;miei nonni e gli zii che mi hanno fatto compagnia. Ho passato molto tempo a giocare con alcuni miei amici con la PS, giocato a carte con mio papà e tutto questo mi&nbsp;è servito per capire quanto è bello stare un po’ insieme alla mia famiglia. Finalmente questo virus piano piano sta andando via, spero per sempre perchè a settembre voglio tornare a scuola e che torni tutto alla normalità. &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;A PRESTO&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;CRISTIAN C.&nbsp;

RIBELLE, DECISA E DETERMINATA, TORNA AD AVVISARE LE COMPAGNE DEL PERICOLO!

La lumaca pian piano riuscì a capire l’importanza della lentezza perché poteva riuscire a vedere i pericoli ed&nbsp;avvisare così tutti gli altri animali del pericolo in arrivo.

Finalmente la lumachina Ribelle ottiene il rispetto delle sue compagne.&nbsp; La sua lentezza è stata utile a tutti! STEFANO T.

In questo periodo ho imparato tanti argomenti nuovi in tutte le materie. Le videochiamate mi sono piaciute molto e mi sono divertito a fare i quiz come verifica. Ho imparato a usare un po’ di più il computer. In questi giorni abbiamo tagliato la siepe e così con i legnetti abbiamo costruito una piccola zattera che poi abbiamo anche fatto galleggiare. Abbiamo costruito anche archi, frecce… un po’ come facevano gli uomini primitivi che lavoravano il legno. Ho fatto tante cose: ho guardato documentari, cartoni, film, ho impastato gli gnocchi, ho mangiato tanti cibi buoni, saporiti, nuovi, ho costruito con i lego, ho giocato ai pirati anche con i travestimenti... non è stato così pesante stare in casa! Penso che stare in casa è importante in questo periodo perché così non ci ammaliamo.&nbsp; Andrei Mukhamedgaliev

In questo particolare momento ho imparato a gestire diversamente il tempo, ogni giornata è veramente lunga e all’inizio non era facile suddividerla in tempo per la scuola e tempo per il gioco. Mi piace la scuola ma ovviamente anche il gioco! Visto che mia mamma insegna, anche lei era sempre a casa e quindi abbiamo passato tanto tempo assieme, questa è stata una cosa bella della quarantena, abbiamo fatto tante cose e abbiamo l’abitudine (da quando si può) di andare a camminare un’ora al giorno. Ho capito però che nella mia vita sono importanti anche i miei amici, le maestre e la scuola, mi sono mancati tanto e spero a settembre di ritrovare tutto come l’ho lasciato. Lorenzo S.

Ribelle disse che bisognava proseguire e non fermarsi a riposare sul manto stradale che emanava quel piacevole tepore . A un tratto in fondo alla strada videro un essere con due occhi splendenti che passò rapido come un vento di tempesta investendo alcune di loro. Solo dopo che si fu allontanato capì che le loro amiche lumache non c’erano più. Nonostante fossero prese dal panico, Ribelle ordinò di proseguire prima che un altro animale con le ruote investisse anche loro. Ho pensato che restare nella comodità spesso non è la scelta giusta, mentre&nbsp; andare oltre porta gioia e soddisfazione, anche se costa fatica. &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;GIOSUÈ &nbsp; FRANGI

LORENZO S. Io mi sono incuriosito leggendo che l’asfalto nero rilasciava un teporino e per questo era piacevole, ma anche pericoloso per le lumache. Ho cercato su internet (riassumendo.blogspot.com) e ho trovato che c’è un legame tra i colori e la loro temperatura. &nbsp;Vi riporto cosa ho trovato:&nbsp; “Per semplificare la spiegazione, che sarebbe piuttosto complessa, si può dire anzitutto che il colore di un oggetto corrisponde al tipo di radiazioni visibili che quell’oggetto emette o riflette. Quindi un pezzo di carta o di stoffa appare giallo se riflette i raggi luminosi gialli e assorbe le altre radiazioni; appare rosso se riflette i raggi rossi; e cosi via. La luce bianca del sole è costituita da un insieme di radiazioni, che sono di diversa lunghezza d’onda e quindi di colore diverso. I colori della luce sono tantissimi, ma per comodità vengono “raggruppati” in sette colori fondamentali, quelli dell’iride: rosso, arancione, giallo, verde, blu, indaco, violetto. Tutti gli altri colori “nascono” dalla mescolanza di due o più radiazioni diverse. Un po' particolare è il caso del bianco e del nero; la luce bianca è data infatti dalla somma di tutte le radiazioni luminose, mentre quella nera dall’assenza di raggi luminosi. Ora facciamo un altro passo in avanti. Il calore del sole si trasmette attraverso i raggi luminosi. Quindi un oggetto che assorbe tanti raggi luminosi si scalda di più di un oggetto che ne assorbe pochi. Ecco perchè d’estate è preferibile indossare vestiti bianchi o comunque molto chiari: una stoffa bianca, infatti, respinge tutti i raggi luminosi e quindi si scalda meno di una stoffa nera, che al contrario non riflette le radiazioni luminose ma le assorbe tutte”.

SESTO e SETTIMO CAPITOLO

Anche io come Ribelle!!

Vi voglio raccontare una bellissima avventura fatta insieme a mia mamma, mio papà e la nostra cagnolina Kira. Un giorno, dopo pranzo, tutti insieme siamo partiti per andare a Torno, un piccolo paese in provincia di Como. Non avevo tanta voglia di andare, non sapevo dove si trovasse il posto né quanto tempo avremmo impiegato ad arrivare, ma siamo comunque partiti. Arrivati a Torno, abbiamo parcheggiato la macchina lungo la strada e ci siamo avviati verso il sentiero, per poi seguire le indicazioni per arrivare alla "Pietra Pendula": questa era la nostra meta. Il sentiero ben segnato taglia i boschi e le colline mantenendosi buona parte in ombra. Più salivamo, più perdevamo di vista il paese. Non era facile per me: ero stanco e avevo caldo e mi sentivo piccolo e lento come una lumaca. Spesso mi fermavo a riposare e mi voltavo indietro a osservare il paesaggio. Ad un certo punto non avevo più forze per proseguire e dicevo alla mamma di tornare indietro, che non aveva senso andare avanti e che era meglio fossimo stati a casa a riposare. "Sì, torniamo indietro!" esclamò mio papà. Anche la nostra cagnolina era stanca e non ce la faceva più e dire che papà l'aveva portata un bel pezzo in braccio. Ma la mamma ci ha risposto che voleva proseguire anche se non era facile e non sapeva quanto tempo ci volesse ancora per arrivare in cima. Lei non voleva mollare e mi diceva in continuazione "Mancano cinque minuti!".

Allora lentamente, molto lentamente continuavo a camminare. Ad un certo punto la mia cagnolina è scappata. Mi sono davvero spaventato, ero preoccupato per lei, pensavo di perderla o che cadesse in qualche valle, avevo mille pensieri e paure. Ma era inutile stare a pensare alle mie paure, dovevo fare qualcosa, e infine insieme a papà siamo riusciti a ritrovarla. In tranquillità abbiamo proseguito il nostro viaggio. Infine siamo arrivati in cima ad una colle: qui c'era una chiesa dedicata alla visita di Maria a Santa Elisabetta che nel XVI secolo faceva parte di un convento di monache. Da lassù c'era davvero un panorama mozzafiato, un angolo di paradiso. Alle spalle della chiesa c'era un sentiero che permetteva di raggiungere in pochi minuti la famosa Pietra Pendula. Seguendo il sentiero siamo finalmente arrivati alla nostra meta. Partire è la più bella e coraggiosa di tutte le azioni! Riccardo

Tartarughe e testuggini Gli scienziati chiamano le tartarughe di terra testuggini, invece quelle d’acqua le chiamano tartarughe. In natura ci sono molte specie sia di terra che di acqua. Questi animali sono molto longevi, non hanno denti, ma un becco corneo che usano per tagliare il cibo e masticarlo. Hanno uno scheletro insolito e alcune vertebre sono attaccate al guscio, di conseguenza per pompare aria nei polmoni usano i muscoli superiori delle zampe. Alcuni esempi di testuggine: Testuggine del deserto Vive nel deserto, la sua vita dura circa 50 anni gli esemplari sono in diminuzione&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; ·&nbsp;Lunghezza : 15-36 cm ·&nbsp;Dieta: cactus, erba e insetti ·&nbsp;Diffusione: Stati Uniti sud occidentali Messico nord occidentale

Testuggine alligatore Vive nelle zone paludose e vicino ai fiumi, la sua vita dura circa 25 anni Esemplari in diminuzione ·&nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; Lunghezza: 40-80 cm ·&nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; Dieta: pesci ·&nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; Diffusione: Stati Uniti sud occidentali

Testuggine di Hermann Vive nelle praterie, vive fino a 50 anni, esemplari in diminuzione ·&nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; Lunghezza: 15-20 cm ·&nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; Dieta: foglie, fiori e frutti Diffusione: Europa sud orientale, isole del mediterraneo. Questa testuggine è il solito animale da compagnia chiamato comunemente tartaruga domestica.

Con un po' di fantasia, immaginiamo come potrà continuare la storia.....

Ho immaginato che la storia continuasse in questo modo: la lumaca che voleva conoscere i motivi della lentezza&nbsp; era senza un nome e questo le sembrava molto ingiusto. Nemmeno le altre lumache avevano un nome, quindi decise di sceglierne uno per ogni lumaca che abitava il prato del dente di leone. Era molto difficile dare il nome alle lumache perché si somigliavano tutte. Allora diede un nome che faceva rima con la loro caratteristica. Gisella la lumachina bella, Mariarosa la lumachina vanitosa, Cristina la lumachina ballerina, Valentino il lumachino salterino, Celestina la lumachina canterina…. E andò avanti finché non trovò un nome per tutte. Ma a loro sarebbe piaciuto? Viola

Leggendo questi capitoli ho pensato di documentarmi sul CASTAGNO (Andrei) Le caratteristiche del castagno Il castagno europeo è una pianta che colpisce per la maestosità della sua chioma. Raggiunge i 25-30 metri d’altezza, ed è molto longevo, infatti può oltrepassare i 100 anni di età. Questa pianta cresce allo stato selvatico in zone dove si registra un clima invernale non troppo rigido ed estati calde. La troviamo in molti boschi italiani Il fusto è ramificato nella parte superiore, la chioma è di forma rotondeggiante, le foglie hanno un margine seghettato, sono di colore verde intenso e sono caduche. Durante l’autunno, il colore verde lascia il posto a varie tonalità di giallo, arancione e rosso. La corteccia è invece di colore bruno-rossastro. Il frutto del castagno è la castagna che può anche essere chiamata marrone a seconda della varietà di pianta. Tale frutto è racchiuso in un involucro spinoso detto riccio, che si apre una volta raggiunta la maturità. La produzione di castagne e marroni non è costante ma varia molto in base alle annate. Fioritura del castagno Si tratta di una specie in cui sono presenti sia fiori maschili che femminili. I fiori sono di colore bianco-rosa, di forma allungata e possono raggiungere i 20 cm. Producono un nettare dolce e abbondante che permette di ricavare il prezioso miele di castagno.La fioritura è abbondante, ma di breve durata: da inizio giugno a fine luglio, a seconda del clima e dell’altitudine.

La crescita dell’albero di castagno Sono piante che crescono velocemente e, grazie alla loro longevità, possono raggiungere notevoli dimensioni. I castagni monumentali Alcuni esemplari vivono centinaia di anni e in Italia ci sono dei castagni monumentali dall’importante valore storico e culturale. Tra questi si ricordano: Lo Tsahagnèr de Derby a La Salle in Valle D’Aosta con un’età di circa 400 anni Castagno della Nave a Mascali, alle pendici dell’Etna si presume abbia più di 1000 anni. Gli usi del castagno Dall’antichità fino agli anni ‘50 il castagno è stato ampiamente coltivato per scopi alimentari in quanto il suo frutto e la farina che se ne ricava ha rappresentato una fonte alimentare primaria per le popolazioni delle zone montane e prealpine. Il pane ricavato dalla farina di castagne era nel passato il cibo principale di molti contadini dell’Italia settentrionale. Tanto da essere chiamato il pane dei poveri. Le castagne e i marroni Le castagne sono il frutto dell’albero. Spesso poi si usa indistintamente il termine castagne e marroni ma queste in realtà sono molto diverse tra loro. Differenza tra castagne e marroni Le castagne sono il frutto della pianta selvatica, mentre il marrone scaturisce tra un innesto di varie specie di castagni. Le castagne sono più piccole e presentano una forma schiacciata. All’interno di un riccio è possibile trovare 7 castagne, ma non più di 3 marroni. Allo stesso tempo le castagne sono meno saporite e hanno una pellicola più difficile da rimuovere di quella dei marroni.

Brainstorming di Brunelli Simone&nbsp; Mi sono venute molte idee quindi le ho raccolte tutte insieme creando un Brainstorming come avevamo fatto a scuola con la filastrocca.

Ribelle non si arrende mai ed è davvero determinata! Ha paura, ma come gli aveva spiegato Memoria, un vero ribelle sa vincerla.&nbsp;Anche se non è sicura di trovare il nuovo Paese del Dente di Leone, non sa dov’è , né quanto tempo ci vorrà a raggiungerlo, è certa che lo troverà davanti a loro e non alle loro spalle. Solo le lumachine più giovani la seguono perché le più anziane preferiscono continuare a vivere la loro solita vita, nello stesso posto e con le stesse abitudini…ma non saranno al sicuro perché il gufo racconta che il loro vecchio paese è stato distrutto dall’uomo. Ribelle lascia il passato alle spalle e crede nel&nbsp;futuro, non si è&nbsp;mai arresa&nbsp;ed è ancora salva e determinata a trovare il nuovo Paese del Dente di Leone. E’ una vera eroina! Silvia Zaccaria 4^B

A me ha colpito molto che le lumachine, vedendo che gli umani avevano l’abitudine di mangiare e parlare assieme, abbiano deciso di farlo anche loro. Cristian C.

Ecco le mie lumachine che, come gli umani, sperimentano "l’abitudine” di mangiare in gruppo. Nella mia famiglia noi mangiamo “in gruppo” solo alla sera, perché normalmente i miei genitori lavorano e mia sorella è a scuola fino a tardi. Da un po’ di tempo anche il nonno mangia sempre con noi. Quando siamo a tavola parliamo di come è andata la nostra giornata e in questo periodo guardiamo sempre il TG per sapere le notizie, soprattutto quelle sul coronavirus. Il giorno che preferisco è il venerdì, perché il papà fa sempre la pizza ed è davvero buonissima, meglio di quella della pizzeria. A mezzogiorno invece mangio con i nonni paterni, che sono quelli con cui passo la maggior parte della mia giornata. La nonna è una cuoca strepitosa! Mangiare “in gruppo” è una bella abitudine……..che tristezza sarebbe mangiare soli…. Emma B.

Durante questo particolare periodo ho capito che è importante apprezzare tutto quello che abbiamo e che nei momenti di difficoltà bisogna cercare sempre qualcosa di positivo per riuscire ad andare avanti. Io ho imparato ad apprezzare il tempo. Nella normalità sono sempre di corsa per i vari impegni, ma durante questa quarantena ho avuto l’occasione di trascorrere tanto tempo con la mia famiglia, ho giocato, ho cucinato e ho fatto giardinaggio: tutte cose che sicuramente prima non sarei riuscita a fare. Ho capito che andare a scuola e potermi confrontare&nbsp;con i miei compagni e con le maestre è molto bello, ma sono anche contenta perché in questa situazione sono diventata più responsabile: ho imparato a usare il computer e il cellulare per fare i compiti, per seguire le lezioni e anche per vedere i miei compagni e i miei amici. Adesso non vedo l’ora di ricominciare una vita normale! Un abbraccio a tutti.&nbsp;&nbsp;&nbsp; &nbsp;Anna Dall’Ava

In questo particolarissimo periodo ho imparato a trascorrere più tempo in casa, con la mia famiglia. Ho imparato&nbsp;che si può fare qualsiasi&nbsp;cosa stando in casa: giocare, guardare la tv,svolgere i compiti e fare le videochiamate con i compagni di classe. Finalmente, adesso, si possono vedere&nbsp;i parenti, prima non si poteva vedere nessuno. Dobbiamo però sempre indossare la mascherina e mantenere le distanze di sicurezza: non dimenticatelo mi raccomando! Ringrazio la maestra Iolanda per avermi fatto capire che l’amicizia&nbsp;è una cosa rara: è stato difficile, in questo periodo, non incontrare i compagni e gli amici.&nbsp; Durante questo periodo ho chiamato spesso i miei AMICI che mi fanno tanta compagnia. &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;SALUTO tutti i miei compagni e le &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;maestre che ci sostengono sempre&nbsp; &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;UN BACIONE&nbsp; &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;Sara A.

Questo è il Calicanto del mio giardino che era fiorito a febbraio ed ora ha messo le foglie. Andrea T.

Un’antica leggenda narra che, in un freddo giorno invernale, un piccolo pettirosso, stanco e infreddolito, cercava riparo in un ramo per potersi riposare e proteggere dal freddo. Gli alberi, che incontrò durante il suo volo, si rifiutarono di accoglierlo. Il pettirosso senza forze arrivò vicino ad un calicanto il quale, alla vista del piccolo volatile, gli offrì riparo e con le sue ultime foglie ingiallite provò a scaldarlo. Il Signore, che aveva visto il bel gesto, volle ricompensare la pianta di calicanto, facendo cadere sull’alberello una pioggia di stelle brillanti e profumate. Fu così che da quel momento il calicanto fiorì in inverno allietando i giardini in cui si cresce con il suo profumo. Penso che sia per questo che le lumache chiamavano Casa la pianta di calicanto perché sapevano che poteva dare protezione e ripararle dagli uccelli. Viola A.

Questa lumachina l’ho realizzata io con la pasta di fimo. La lumaca è un animale conosciuto per la sua lentezza. Secondo me, la lentezza può essere utile per osservare con più attenzione tutto ciò che ci circonda. Ad esempio, adesso che siamo in primavera, possiamo ammirare tutti i bellissimi colori che ci regala la natura. Potremmo paragonare le lumache a dei piccoli scienziati perché analizzano ogni cosa per capirla meglio.&nbsp; Dovremmo prendere esempio dalle lumache, per imparare a dare più importanza a quello che vediamo intorno a noi, senza avere fretta. Lara B

VALORE DELLA LENTEZZA

«E' una nuova forma di resistenza, in un mondo dove tutto è troppo veloce. E dove il potere più grande è quello di decidere che cosa fare del proprio tempo» diceva Sepùlveda in una sua intervista. Proprio in questo periodo abbiamo questo potere, il potere di decidere che cosa fare del nostro tempo…. E’ vero, il mondo era troppo veloce e aveva bisogno di fermarsi, ma ora è giunta l’ora di ripartire, lentamente, molto lentamente, ma ripartire. Emma B.

Adesso vorrei&nbsp; proporvi&nbsp; un&nbsp;giochino, simile a un rebus (ovviamente in tema con questa storia!) Lara

LEGGENDO QUESTO CAPITOLO MI SONO RICORDATO DI UN’ALTRA TARTARUGA DI UN’ALTRA STORIA: MORLA, L’ESSERE MILLENARIO DELLA STORIA INFINITA. MORLA E’ UNA VECCHISSIMA E GIGANTESCA TARTARUGA CHE VIVE NEL CENTRO DELLE PALUDI DELLA TRISTEZZA E IL SUO CARAPACE FORMA IL MONTE CORNO. ANDREI&nbsp;

La storia infinita

Lavori e riflessioni degli alunni delle classi quarte della Scuola Primaria "Gianni Rodari" sul libro "Storia di una lumaca che scoprì l'importanza della lentezza".

LE RISPOSTE SONO ARRIVATE, LA LUMACA LE HA TROVATE. HA AFFRONTATO TANTE PAURE, AIUTATA DA MOLTE CREATURE. UNA NUOVA AVVENTURA INIZIERA’, QUANDO&nbsp;DALLE COMPAGNE TORNERA’, SALVARLE&nbsp;LEI VORRA’, MA PORTARLE VIA DAL PRATO DOVRA’, UN LEADER DIVENTERA’ ANCHE SE LA FIDUCIA DI TUTTE NON AVRA’. CHISSA’ COME FINIRA’!&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; ARIANNA B.

Leggendo l'ottavo capitolo, mi ha colpito l'utilizzo della parola LEADER, così ho cercato il suo significato.&nbsp; LEADER=capo di un partito, di un movimento d'idee, di un'organizzazione, di un gruppo.&nbsp; Nel linguaggio sportivo: il concorrente che è al primo posto in classifica durante la disputa di un campionato. &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;Ilaria C.

In questi capitoli mi ha colpito molto il ruolo di leader che ha la lumachina. Il leader è il “capo” del gruppo e visto che la lumaca Ribelle aveva questo ruolo, mentre si faceva seguire dalle altre verso la strada, si è sentita addosso una specie di peso; aveva paura che, visto che era a capo del gruppo, se qualcuna non fosse riuscita ad attraversare la strada, avrebbero dato a lei la colpa. All’inizio voleva che tutte quante la seguissero, ma poi cambiò idea e disse che potevano fare come volevano: o la seguivano o restavano nella pianta di calicanto. Loro decisero di seguirla. Essere il leader di un gruppo, secondo me, è molto difficile. Bisogna essere capaci di conquistare la fiducia di tutti i componenti del gruppo senza usare maniere forti! Il leader può essere ad esempio a capo di una squadra sportiva, a capo di una famiglia, ad esempio come mia mamma… poi ci sono milioni e milioni di altri capi! Io non vorrei però essere il leader in una situazione come quella della lumachina. Non riuscirei mai e poi mai a fare un lavoro così impegnativo! Ogni volta, quando ad esempio ero al centro estivo, se mi davano il ruolo da capitano, io avevo paura che se la mia squadra perdeva, allora davano la colpa a me, ma non me l’hanno mai data in realtà. Comunque spero che la nostra lumachina riesca a portare fuori pericolo le sue amichette lumache. Lara

SI PARLA DI ESODO.

Leggendo questi due capitoli mi sono soffermata sulla parola “esodo”. Ricordo di aver sentito questo termine in occasione delle vacanze. Mio papà dice che per fare una partenza “intelligente” non bisogna partire nei giorni di esodo, cioè quando tante persone, tutte insieme, partono per le località di vacanza.&nbsp;nella mia mente quindi “esodo” è sempre sembrata una parola positiva, collegata ad una cosa piacevole come le ferie. In questi due capitoli invece “esodo” è un vocabolo usato con preoccupazione: così sono andata a cercarne il significato: emigrazione volontaria o più spesso forzosa da parte di popolazioni,&nbsp;determinate da ragioni politiche, economiche, religiose, culturali o anche calamità naturali. Ho capito che&nbsp;non e’ sempre una cosa bella!!!! Le formiche e le lumache sono costrette ad abbandonare i loro rifugi sicuri per scappare dal pericolo causato dalle&nbsp;costruzioni dell’uomo. Essere costretti ad abbandonare le proprie case e il proprio paese&nbsp;è davvero tristissimo e l’autore lo sa bene perché anche lui ha dovuto lasciare il suo paese per motivi politici. Silvia Zaccaria 4^ b

Ecco cosa è successo una volta nel cortile di casa nostra: un vero ESODO di formiche.

In questo “periodo” per me ci sono stati dei pro e contro. I pro: meno inquinamento, fare tante cose insieme con la mia famiglia, come: torte con la mia mamma, piantare dei fiori, giocare insieme giochi da tavola, guardare tanti film insieme,giocare con la mia cagnolina tanto,fare le cose con più calma, proprio come una lumaca 🐌 &nbsp;I contro: non andare a scuola, non vedere miei compagni, i miei amici, non poter uscire di casa a giocare fuori all’aria aperta. Io sono sicuro che, tutto andrà bene la cosa importante è non mollare mai in qualsiasi situazione noi ci troveremo Insieme ce la faremo sempre.&nbsp; &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;Un abbraccio a tutti voi&nbsp; Ps: grazie a voi&nbsp; maestre di tutto quello&nbsp; che avete fatto per noi. &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; RICCARDO O.

In questo particolare periodo ho imparato molte cose, per esempio che non bisogna mai arrendersi, ma andare avanti! E non solo con la lotta contro il coronavirus, ma anche a casa, con i compiti! Come le maestre! Che non si arrendono mai! Che continuano a mandarci esercizi, video lezioni… E molto altro ancora! Poi ci sono anche i genitori che continuano a curare i propri figli, a incoraggiarli e a non mollare! Ma ci sono molte altre persone che vanno avanti senza mai guardare indietro! Ho anche imparato, come molti altri, a rispettare un po’ di più le regole, come indossare la mascherina, i guanti, igienizzarsi e lavarsi spesso le mani, evitare posti affollati… Ho imparato a stare un po’ di più con la mia famiglia, non solo con gli amici! In questo periodo abbiamo giocato di più’, parlato di più… Insomma, ho provato emozioni e sentimenti che prima non provavo! E’ come se un pezzo della mia vita fosse completamente cambiato! Spero con tutto il cuore che questa situazione migliori, anche se non e’ poi cosi’ male!&nbsp;&nbsp; &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; &nbsp;&nbsp;&nbsp;Maddalena T.&nbsp;&nbsp;

A me sono piaciuti molto questi due capitoli perché Ribelle ha mostrato tanto coraggio rispetto alle sue compagne. Rachele Ferloni

E’ normale che esista la paura, ma l’importante è che sia accompagnata dal coraggio, non bisogna farsi sopraffare dalla paura altrimenti diventa un ostacolo che ci impedisce di andare avanti. Bisogna affrontarla&nbsp; e superarla per raggiungere i nostri obiettivi. &nbsp; Anna Dall’Ava

In questi due capitoli mi è piaciuta molto la forza e la determinazione di ribelle. Nella vita si deve sempre rischiare per evitare di avere rimpianti un domani. Mattia O.

LE FORMICHE&nbsp;&nbsp;&nbsp;di Ilaria Bellocco Nei prati, nei boschi o in città, ovunque possiamo trovare un gran traffico di formiche che vanno e vengono dai formicai. Le formiche sono insetti sociali che vivono in comunità con una ben precisa divisione dei compiti. Le formiche appartengono all'ordine degli Imenotteri, quindi parenti stretti delle api e delle vespe e, come loro, vivono in società. Però, se le osserviamo bene, scopriremo ben presto che, mentre le api e le vespe della stessa specie sono tutte più o meno delle medesime dimensioni, tra le formiche di un formicaio ce ne sono di più piccole e di più grandi. Le piccole sono le operaie, che svolgono tutti i lavori 'di casa' ‒ dall' allevamento della prole alle pulizie ‒ mentre quelle più grandi sono i cosiddetti soldati destinati alla difesa del formicaio o a fare razzie. Le formiche si nutrono nei modi più vari: ora raccogliendo semi che ammassano nei loro magazzini sotterranei, ora lappando il nettare dei fiori, ora andando a caccia di altri insetti. È in forza di questa loro attività predatoria che fin dai tempi più remoti sono state impiegate dai Cinesi e dagli Arabi per difendere dalle infestazioni&nbsp;degli agrumi&nbsp;e delle palme. Questi stessi metodi di lotta biologica sono stati adottati ai giorni nostri, trasferendo le formiche rosse , molto voraci, dai boschi delle Alpi a quelli dell'Appennino per difendere gli alberi. Ma le formiche non si accontentano di raccogliere e di predare il loro cibo. Il fitto viavai che spesso si nota sulle piante è dovuto alle formiche che si arrampicano per andare a 'mungere' gli afidi , che sono in un certo senso il loro bestiame. Al contrario di quello delle api, il linguaggio con cui comunicano tra loro le formiche è ancora oggetto di supposizioni. Si sa che talune stridulano e sono state osservate gesticolazioni antennali, ma la cosa certa è che emettono sostanze odorose , usate per dare l'allarme oppure per segnare le piste che vanno dal formicaio ai luoghi di raccolta del cibo.

A me piacciono molto le formiche perché sembrano un piccolo esercito unito e compatto che lavora tutto unito per farsi le scorte per il lungo inverno. Ma l'uomo fa di tutto per mandarle via e a me dispiace tanto. Lorenzo B.

In questo periodo ho visto molti documentari e mi ricordo che in un documentario si parlava anche di un tipo di formiche che vivono in Africa. Mi ricordo queste formiche perchè hanno come delle corna, vivono in Africa e divorano tutto quello che incontrano.

In questo periodo particolare, ho provato la sensazione della continua mancanza di qualcosa.. Se ero a tranquilla a casa mi mancava però tutto: la scuola, i compagni, le maestre, i nonni, gli zii e i cugini. Se stavo con la mamma, il papà e le mie sorelle, comunque mi mancavano i sorrisi delle maestre, i giochi che facevamo in classe, i lavori a coppie o a gruppi... beh tutto quello che facevo a scuola insieme alla mia classe o come ci chiamavamo in seconda”tribù”. Anche a casa faccio cose belle ma non come a scuola. A casa gioco, faccio i compiti, cucino, sistemo il giardino tutto le cose che si fanno a casa. Spero di rivedere tutti voi!:) A PRESTO UN FORTE ABBRACCIO A DISTANZA&nbsp; &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;Arianna

Io ho ho imparato a osservare più attentamente anche le cose più ovvie e a comprendere tutti i suoi particolari, perchè non potendo scoprire cose nuove ho riscoperto molti particolari nascosti .&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Simone Brunelli

GUFETTO Ieri sera in un boschetto ho incontrato un bel gufetto: su una pianta se ne stava, forte al vento bubolava. Col suo verso buffo e strano lui si udiva da lontano, anche se quel bel gufino se ne stava lì vicino. Devo dire che mi piace questo uccello sì rapace è un simpatico uccelletto questo piccolo gufetto! Camilla

Poesia sulla lumaca Lumaca,lumachina&nbsp; l'estate si avvicina, caldo ci sarà e la tua famiglia dove andrà, la primavera ormai è finita&nbsp; e la zanzara ritorna in vita, niente mare per noi umani&nbsp; e voi sotto la pioggia domani ti saluto dalla panchina&nbsp; ciao e a presto lumachina Amina

OTTAVO e NONO CAPITOLO

In questo “particolare” periodo ho imparato a fare tante cose nuove: fare le videolezioni, scrivere al computer, fare il pane, fare la ricotta, potare i cespugli e arrampicarmi sulla pianta per prendere le ciliegie. Ho capito che è bello avere un fratello, anche se a volte litighiamo, senza di lui mi sarei annoiato molto. Ho capito che la salute è molto importante e a volte bisogna rinunciare a fare quello che ci piace per il bene di tutti. Stefano T.

Io in questo particolare periodo ho imparato che la nostra casa è un posto meraviglioso perché si possono fare tantissime cose, come giocare, leggere, ma soprattutto passare tanto tempo con la propria famiglia. Noi ad esempio, durante la quarantena, abbiamo giocato spessissimo a “Cluedo”, che è un gioco in scatola stupendo. Ve lo consiglio! Ho anche apprezzato molto il mio giardino, dove ho giocato spesso con mio fratello e ci siamo divertiti tantissimo! Purtroppo nella situazione “normale” non siamo quasi mai a casa e quindi non riusciamo a godercelo. Visto che eravamo a distanza con gli amici, i parenti ecc. ho fatto tante videochiamate, ma non è come dal vivo! In questo periodo ho capito quanto sono importanti le persone che sono di solito vicino a me. Mi sono mancate tutte le maestre e i compagni. Ho capito che la scuola non è fatta solo di compiti e di lezioni, ma anche di amicizie e di affetti, indispensabili per stare bene ed imparare in modo piacevole. E’ stato davvero molto impegnativo fare le lezioni a distanza! Comunque in questo periodo ho anche imparato a usare il computer e a scrivere veloce con la tastiera… questo mi è piaciuto molto! Nonostante qualche aspetto positivo, non vedo l’ora che finisca questa situazione! LARA

Watercolor texture 1

Leggendo questi capitoli mi è venuta in mente la canzone della Tartaruga, che faceva così :

Ecco la tartarughina che aiuta la lumachina! Grazie al suo guscio duro duro il suo viaggio sarà al sicuro! Con il tramonto si addormenteranno e riposate all’alba si sveglieranno. Un nuovo giorno le attenderà quale meravigliosa avventura le aspetterà? Maddalena

La bella tartaruga Bruno Lauzi per bambini cartoni zecchino

In questi due capitoli si parla spesso di abitudini. In questo periodo le nostre abitudini sono cambiate molto. Vi voglio fare leggere questa bellissima filastrocca di Roberto Piumini che parla proprio di questo Mattia

Che cos’è che in aria vola? C’è qualcosa che non so? Come mai non si va a scuola? Ora ne parliamo un po’. Virus porta la corona, ma di certo non è un Re, e nemmeno una persona: ma allora, che cos’è? È un tipaccio piccolino, così piccolo che proprio, per vederlo da vicino, devi avere il microscopio. È un tipetto velenoso, che mai fermo se ne sta: invadente e dispettoso, vuol andarsene qua e là. È invisibile e leggero e, pericolosamente, microscopico guerriero, vuole entrare nella gente. Ma la gente siamo noi, io, te, e tutte le persone: ma io posso, e anche tu puoi, lasciar fuori quel briccone. Se ti scappa uno starnuto, starnutisci nel tuo braccio: stoppa il volo di quel bruto: tu lo fai, e anch'io lo faccio.

Quando esci, appena torni, va’ a lavare le tue mani: ogni volta, tutti i giorni, non solo oggi, anche domani. Lava con acqua e sapone, lava a lungo, e con cura, e così, se c’è, il birbone va giù con la sciacquatura. Non toccare, con le dita, la tua bocca, il naso, gli occh

non che sia cosa proibita, però è meglio che non tocchi. Quando incontri della gente, rimanete un po’ lontani: si può stare allegramente senza stringersi le mani. Baci e abbracci? Non li dare: finché è in giro quel tipaccio, prudente rimandare ogni bacio e ogni abbraccio. C’è qualcuno mascherato, ma non è per Carnevale, e non è un bandito armato che ti vuol fare del male. È una maschera gentile per filtrare il suo respiro: perché quel tipaccio vile se ne vada meno in giro. E fin quando quel tipaccio se ne va, dannoso, in giro, caro amico, sai che faccio?

io in casa mi ritiro. un’idea straordinaria, dato che è chiusa la scuola, fino a che, fuori, nell’ aria, quel tipaccio gira e vola. E gli amici, e i parenti? Anche in casa, stando fermo, tu li vedi e li senti: state insieme sullo schermo. chi si vuole bene, può mantenere una distanza: baci e abbracci adesso no, ma parole in abbondanza. Le parole sono doni, sono semi da mandare, perché sono semi buoni, a chi noi vogliamo amare. Io, tu, e tutta la gente, con prudenza e attenzione, batteremo certamente l’antipatico birbone. E magari, quando avremo superato questa prova, tutti insieme impareremo una vita saggia e nuova.

“La mia lentezza è servita a incontrarti”: mi è piaciuta questa frase perchè significa secondo me saper camminare allo stesso passo dell’amico, ascoltarlo, restare con lui, decidere insieme cosa fare,avere pazienza quando non si è d’accordo, saper aspettare. Giosuè

“…….finché i suoi minuscoli occhi scorsero una pietra non molto alta, che le parve un magnifico rifugio. ……..sentì che la pietra si muoveva. …….”Chi è che mi è salito sopra?” …….”Sei una pietra che parla?” …….”.....ma tu chi sei?” ”Sono una lumaca e mi sono attaccata a te per passare la notte. Posso?” “Una lumaca…….Sì, puoi restare, lumaca, tu e io ci assomigliamo”. ……”Allora, Memoria, proseguiamo insieme? domandò la lumaca”. “D’accordo, Ribelle” rispose la tartaruga. …...erano compagne di strada fin da prima di conoscersi”. Non camminare davanti a me, potrei non seguirti. Non camminare dietro di me, non saprei dove condurti. Cammina semplicemente di fianco a me e sii mio amico. (Albert Camus) &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Emma B.

Leggendo questi due capitoli mi è tornata in mente una scena di un bellissimo cartone animato della Walt Disney: "Oceania" .&nbsp; Anche in questo caso l'arroganza e la violenza dell'uomo hanno messo in difficoltà la natura che invece ci dona ambienti favolosi, ci mostra innumerevoli varietà di animali e soprattutto ci fa provare fantastiche emozioni! Sia Te Fiti che Ribelle hanno subito un "torto" dall'uomo che non ha minimamente RISPETTATO la natura.&nbsp; Ecco la storia della Dea Te Fiti.&nbsp; "Te Fiti creava le isole dal mare, le ricopriva di piante da frutto, alberi e fiori affinché animali e umani potessero abitarle. Era benevola e generosa, piena di grazia e dolcezza allo stesso tempo immensamente potente. Per questo motivo molti ambivano al suo dono, il potere stesso della creazione, che scaturiva dal suo cuore generoso. Dopo aver creato molte isole Te Fiti stessa si riposò, sdraiandosi sul fondo del mare e divenendo essa stessa un’isola, e il suo cuore, situato al centro di una spirale verde, divenne preda del semidio Maui.

Ecco che appena Maui sottrasse il cuore a Te Fiti, dovette affrontare una terribile e gigantesca creatura di lava, Te Ka. Nello scontro il magico amo di Maui e il cuore di Te Fiti andarono perduti nel mare. Te Fiti, privata del suo cuore, non era più in grado di donare la vita, mentre Te Ka iniziò a diffondere morte e distruzione fin alle isole più lontane, raggiungendo nel tempo anche Motunui, l’isola abitata dal popolo di Vaiana."

Te Fiti e Te Ka in realtà sono due aspetti della stessa forza creativa delle isole del Pacifico. La natura rigogliosa e generosa che ricopre le isole e dona la vita alle isole e alle lagune incontaminate, è anche la stessa che crea i vulcani, con le loro esplosioni di lava. Nell’area del Pacifico occupata dalla Polinesia tutte le isole sono di origine vulcanica. GIULIA ROSA

Calicanto Prospera in estate e fiorisce in inverno

Il calicanto è una pianta profumatissima, resistente al freddo e al gelo, quindi perfetta per abbellire i giardini di chi abita nel Settentrione d’Italia. Il calicanto è originario dei boschi montani del Sichuan, regione a Sud-Ovest della Cina, dove cresce fino a 3.000 metri di quota.&nbsp; La forza del calicanto non risiede nella sua bellezza, bensì nella forte fragranze dei suoi fiori. Il calicanto è un arbusto densamente ramificato sin dalla base, può raggiungere 4 metri di altezza e un diametro di circa 3 metri. Le foglie sono ovali, ruvide al tatto e di un colore verde intenso, in autunno assumono una bellissima colorazione giallo oro. Sofia M.

L'oblio rappresenta la dimenticanza intesa come fenomeno non temporaneo, non dovuto a distrazione o perdita temporanea di memoria, ma come stato più o meno duraturo, come scomparsa o sospensione del ricordo con un particolare accento sullo stato di abbandono del pensiero e del sentimento. Mi ha colpito molto, nel quarto capitolo, quando la tartaruga racconta che è stata abbandonata dagli esseri umani. Mi ha fatto tornare in mente quando sono andato a prendere il mio cane che arrivava da un canile perchè anche lui era stato abbandonato. Io non lo lascerò mai solo!

Sentendo questo racconto mi viene in mente quando ho bisogno di tante coccole e mi sento come la lumaca. Lorenzo B.

Mi è piaciuto il comportamento di Ribelle che è stata altruista e coraggiosa perché ha avvisato del pericolo gli altri esseri viventi che popolavano il prato, ad esempio le formiche e la talpa. In questo modo, inizialmente è stata derisa ma, alla fine. si è guadagnata il rispetto degli altri.&nbsp;

Volevo condividere con voi questa bellissima&nbsp; canzone . Ascoltandola mi fa pensare a come può essere la vita nel prato del “nostro racconto”

Vita nel prato

Due caratteristiche di Ribelle mi sono piaciute in questi due capitoli,e sono: ° La bontà (infatti Ribelle&nbsp; aiuta tutti gli abitanti del prato informandoli su quello che ha scoperto,rallentando anche l’arrivo alla sua destinazione ). ° La capacità di non dare sempre importanza e non farsi abbattere&nbsp; dal giudizio degli altri infatti, nonostante le compagne la deridono ,lei le vuole salvare&nbsp;.&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; &nbsp; Arianna B.

Io ho capito che&nbsp;la lumaca, oltre ad essere curiosa, è anche GENEROSA perché vuole&nbsp;avvertire le altre lumache del pericolo della strada, rischiando anche di essere derisa&nbsp;o non creduta. La tartaruga invece è SAGGIA perché da' tanti consigli alla lumaca ma soprattutto, con le sue parole, le fa capire che essere lente può anche essere un dono. Infatti&nbsp;è grazie alla lentezza che si sono conosciute e&nbsp;così ha potuto scoprire il pericolo della strada. Inoltre le parole della tartaruga ci fanno capire che i nostri amici animali vanno trattati bene,non sono giocattoli ,hanno dei sentimenti anche loro e non vanno abbandonati. Diventare grandi non significa che dobbiamo dimenticarci di loro! Arianna

Io ho paragonato la lumachina a un bambino che man mano che cresce molto lentamente, impara nuove cose e trova rifugio nella sua casetta come la lumachina nel suo guscio. Cristian

Di questi due capitoli mi è piaciuto tanto il coraggio e la determinazione che ha avuto Ribelle nel portare avanti la sua "scelta" di avere un pensiero diverso!&nbsp; E alla fine è riuscita a far cambiare idea alle sue compagne!&nbsp; Ha affrontato tanti ostacoli, ha conosciuto altri animali, ha scoperto il valore dell'amicizia e a volte ha avuto anche paura.&nbsp; Però non si è arresa!&nbsp; Perché la paura a volte può essere anche un alleato. Ci aiuta ad affrontare situazioni difficili e ci rende più forti!&nbsp; E come dice l'autore di questo libro:

Accettare la propria natura è fondamentale per vivere bene. E Ribelle ha dimostrato di essere una lumachina speciale e piena di valori.&nbsp; Ecco altre lumachine "speciali" :

Sono stupende 😍!!!&nbsp; Giulia R.

Dalla mia finestra osservo queste due lumachine che, dopo una brutta giornata di pioggia, escono dal loro guscio e si incontrano. Penso che anche io vorrei presto uscire dalla mia casetta e rivedere i miei amici dopo aver passato tanto tempo senza vederli a causa del virus!!! Cristian

Ecco le mie lumachine che stanno mangiucchiando un dente di leone&nbsp; &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;Ilaria Corti

Queste sono le mie lumache, che stanno passeggiando sull’erba fresca. Andrea Lisa O.

Ho voluto chiamare la lumachina Marie Curie perchè come questa scienziata è curiosa e ha rischiato per conoscere ciò che le interessava. Curie è stata una chimica che ha scoperto il polonio e il radio che sono elementi chimici. È stata una donna coraggiosa perchè in quegli anni le donne non erano ben viste come studiose (1900)ma lei spinta dalla sua curiosità ha portato avanti le sue ricerche. Poi lavorava con sostanze pericolose in laboratorio e ha rischiato tanto finché è anche morta a causa loro. Anche la lumaca è stata coraggiosa ad andare fino al gufo, spinta dalla curiosità! Lorenzo

Secondo me la lumachina, grazie a questa sua curiosità, potrà scoprire le risposte a tutte quelle domande che le frullano per la testa da tempo. Essere curiosi è un vantaggio perché la curiosità sviluppa anche la mente e anch’io, quando ho delle domande che mi girano per la testa, voglio subito trovare le risposte e le cerco in lungo e in largo. Se non le trovo, divento ancora più curiosa e potrei anche non dormire a causa di questo… &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;Lara

A me piace tanto la lumachina, perché è molto curiosa, vuole sapere perché gli esseri umani mangiano insieme e loro no, vuole sapere perché non hanno un nome, perché sono così lente.. Insomma,si pone domande che gli altri non si sono mai chiesti e a me piace proprio per questo: vuole capire qualcosa in più sulla sua vita in modo che possa migliorare! Maddalena

Il momento dell'incontro tra la lumaca e il gufo!

Ho ricostruito con i mattoncini Lego la scena in cui la lumachina va a parlare con il gufo. Andrea T.

Il pirografo è uno strumento dotato di un pennino incandescente che, bruciando il legno, crea delle incisioni.&nbsp; Io ho prima disegnato con la matita sul legno, dopodichè l’ho ripassato&nbsp; con il pirografo.&nbsp; Per farlo ho dovuto metterci molta attenzione ed impegno per non scottarmi! Simone

Così le lumachine più giovani decisero di fidarsi di Ribelle e la seguirono per trovare un nuovo posto per vivere. Ribelle aveva molta paura di deludere le sue amiche e decise lentamente molto lentamente di attraversare quel manto nero e proseguire l'avventura. Come andrà a finire? Cristian

Ecco Ribelle che attraversa la strada con coraggio.

La lumaca e le case degli umani. La lumaca per arrivare alla nuova “ Città Del Dente Di leone” doveva passare tra le case degli esseri umani, ed era un grande rischio. Alper

Il gufo è un animale notturno, che fa parte dei rapaci e vive nei continenti Europa, Asia e Nord America. Il gufo tradizionalmente è simbolo di saggezza, capacità di vedere ciò che altri non vedono e cambiamento.&nbsp;&nbsp; Nella tradizione ispanica e cristiana, questo animale è un vero e proprio portafortuna ed è simbolo di saggezza e spiritualità. Nelle tradizioni indiane americane il gufo è chiamato aquila notturna ed era ritenuto il creatore della notte. Nella mitologia greca la dea Atena, dea della saggezza e della guerra, era rappresentata come un gufo.

La lumaca è un mollusco che appartiene alla famiglia dei gasteropodi. Vive in ambienti umidi e piovosi con temperature miti, ed è famoso per la sua lentezza nei movimenti. A livello simbolico rappresenta i valori della libertà e dell’ indipendenza in quanto la sua casa è ovunque. E’ simbolo di resilienza perché capace di affrontare e superare qualsiasi difficoltà.&nbsp;

Il faggio è diffuso in Europa ed in particolar modo in tutta Italia. E' detto il “re dell’Appennino”. Non ama molto la compagnia degli altri alberi; nei boschi non lascia luce neanche alle erbe del sottobosco e ai suoi piedi sono ammessi solo i porcini e le amanite, i funghi più belli. Il faggio appartiene alla famiglia delle fagaceae, insieme alle querce ed ai castagni. Il suo nome deriva dal verbo greco “fage in” che significa mangiare. La mitologia celtica riteneva che il faggio, la quercia, la betulla e l’ulivo fossero i quattro punti cardinali dell’anno, cioè gli alberi più importanti. Sempre secondo la mitologia viene considerato un albero simbolo di conoscenza, saggezza e lucidità.&nbsp; Matteo Turcatti

Per le lumache, il prato era il posto dove si sentivano felici e al sicuro!

Viaggiare è bellissimo: si possono vedere tante cose, tanti posti diversi, si possono incontrare tanti nuovi amici ed assaggiare tante squisitezze.&nbsp; Ad esempio, a me piacerebbe molto andare in Messico ed assaggiare i burritos originali. Sono curioso di sapere se sono buoni tanto quanto quelli che facciamo io e mamma. Ma il viaggio più bello lo sto già facendo, con i miei compagni e le maestre dal primo giorno di scuola. Riccardo

IO SONO COME UNA LUMACA &nbsp;E STO BENE NEL MIO GUSCIO CHE è LA MIA CASA! SOPRATTUTTO SE VICINO A ME C’è IL MIO THEODORE

A me piace tantissimo il mare e mi sento felice perché ci sono i miei nonni,cugini.

“UNA CASA NON è UNA CASA SENZA CANE”&nbsp;&nbsp;anonimo Lorenzo S.

Si parla di quanto è importante STARE INSIEME

Ma la nostra amica lumachina si allontana dal gruppo!

Queste sono le mie lumachine, che si fanno compagnia, essere soli non è bello! Andrea Lisa

Chissà se tornerà? Magari con un suo nome.. Ilaria B.

BARZELLETTA Una Lumaca vede un’altra lumaca, la prima chiede alla seconda: “Perchè non hai il guscio ?" e la seconda risponde : "Scsss, sono scappata di casa!"&nbsp; Lorenzo R .

In questo periodo particolare ho imparato a passare più tempo con la mia famiglia, ho imparato a fare nuove faccende di casa, ad essere più responsabile nello svolgere i compiti. Mi sono piaciute&nbsp;moltissimo le videochiamate perché ho potuto vedere i miei compagni di classe e le mie maestre. Mi è mancata molto mia zia perché&nbsp;lei abita a Pavia e non l'ho vista per tre mesi.&nbsp; Spero di poter rivedere di persona i miei compagni e le mie maestre prima o poi. Tanti saluti a tutti quanti&nbsp; &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;UN BACIONE&nbsp; &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;Maria Fernanda

In questo periodo particolare ho imparato ad apprezzare tutto quello che ho.&nbsp; Ho capito veramente il valore dei miei affetti più cari.&nbsp; Soprattutto all'inizio mi è mancata la libertà.. Mi sono mancati i nonni.. I miei zii.. Le mie cugine.. Insomma la mia famiglia. E incredibile ma vero mi è mancata anche la scuola! E soprattutto il rapporto con i miei compagni e le mie maestre.&nbsp; Mi sono goduta però la vicinanza della mia mamma e del mio papà.&nbsp; Abbiamo avuto la possibilità di fare molte attività insieme.&nbsp; Abbiamo cucinato, imbiancato, giocato, ci siamo presi cura del giardino.. Speriamo però che adesso passi questo periodo "particolare" perché è vero che ci siamo adattati ad un'emergenza ma è anche bello ritornare ad un minimo di normalità. A presto!!&nbsp; Un bacione a tutti Giulia R.

Il sole è magico e ti fa incantare perché da allegria e gioia nel cuore di tutti gli esseri viventi. Lorenzo B &nbsp; &nbsp;

C’è un tempo che va di corsa,fugge e non si fa afferrare,e un tempo&nbsp; lento che ci fa apprezzare quello che facciamo e che sentiamo ,un filo a cui appendere gli istanti più preziosi.&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; &nbsp;Lorenzo R.

&nbsp;Verso una nuova casa… &nbsp; &nbsp; &nbsp; Ilaria Bellocco

del quale erano ghiotte le protagoniste del racconto, le.....

Questo periodo non è stato sicuramente facile e bello. Sono però riuscita a fare cose diverse dal solito e a impararne di nuove. Per prima cosa ho passato più tempo con la mia famiglia e questo mi ha reso felice. Ho imparato a utilizzare il tablet non solo per divertimento ma come strumento di studio; avendo tanto tempo libero, ho imparato a fare acrobazie come la ruota e la verticale; ho ricominciato a disegnare e a leggere; ho giocato tanto con il mio cane Sansone; ho imparato a cucinare la torta e i biscotti con l'aiuto della nonna. Ho scoperto e riscoperto nuovi passatempi, alcuni di questi li manterrò anche in futuro. Rachele Ferloni&nbsp;

In questo particolarissimo periodo sono stata molto tempo con la mia famiglia. Con loro ho imparato a cucinare muffin al cioccolato, ad aggiustare la bicicletta quando cade la catena, a giocare a ping-pong e a carte. Ho avuto il tempo di fare disegni più impegnativi, leggere libri sempre più lunghi, esercitarmi più tempo con il pianoforte. Ho imparato che gli amici sono persone fantastiche e gentili (più di quanto pensavo) e questo lo ho capito grazie alla mia&nbsp; amica Maddalena che tramite videochiamate&nbsp; mi ha fatto ridere e divertire anche quando ero triste❤. Ho imparato anche che in un momento di difficoltà non bisogna arrendersi ma andare avanti. 💛&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Camilla Elia

SECONDO e TERZO CAPITOLO

Grazie a questo periodo di quarantena sono riuscita a capire l’importanza delle regole: per quanto possano essere noiose bisogna rispettarle (come per esempio mettere la mascherina ogni volta che usciamo). In questo periodo sono riuscita a stare di più con la mia famiglia perchè di solito stavo tutto il giorno attaccata al mio telefono, mentre i miei genitori erano al lavoro. Ho aiutato la mamma con le pulizie, ho messo in ordine la mia stanza, ho fatto tanti giri in bicicletta…..ho addirittura trovato il tempo di piantare dei fiori in giardino! Ho scoperto quanto le mie maestre siano formidabili (in realtà lo erano anche prima!): sono riuscite a darci compiti e a fare lezione anche non potendo stare vicini. Ho capito quanto la scuola sia importante per noi e quanto sia difficile fare lezione a distanza senza poter chiedere alla maestra nulla, se non tramite messaggio. Ho soprattutto capito quanto sia importante l’amicizia e quanto sia difficile vivere senza amici. Io ho avuto la fortuna di avere come vicina una mia cara amica ma mi mancano veramente TUTTI i miei compagni, non vedo l’ora di poterli rivedere. La cosa più bella che ho capito è che a volte fermarsi un attimo dai mille impegni…...scuola, sport, catechismo, corretto ecc. può essere un modo per rallentare, riprendere fiato, riposare, non solo per noi ma anche per gli adulti. L’importante è essere poi pronti a ripartire ed io ora lo sono!!! &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;Un bacione &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;da Emma&nbsp;

Per me questo periodo particolare mi ha fatto capire che bisogna rispettare di più le regole ed essere responsabili per noi stessi&nbsp;ma anche per gli altri . Ho imparato a stare più tempo con i familiari giocare con loro e fare altre cose insieme ,pur non potendo vedere gli amici. In questo ultimo periodo è stato bello anche fare le video lezioni per poter rivedere e parlare con i miei amici e le maestre che hanno lavorato tanto per noi. &nbsp;Un saluto a tutti&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; &nbsp;Lorenzo R.

Ogni primavera, dalla mia finestra, vedo questo bellissimo albero. Un ciliegio fiorito o un albero di popcorn? Mattia O.

La classifica degli animali più lenti del mondo

“E a che mi serve essere così lenta?” sussurrò la lumaca. Ecco una risposta alla tua domanda, cara lumaca. Perché un animale è lento? La lentezza non è per forza un difetto, può essere anche un vantaggio. Gli animali lenti risparmiano energia, si stancano meno e usano le loro forze per attività importanti. Stefano

&nbsp;" Per chi sa aspettare c'è sempre un meraviglioso arrivo, le cose belle hanno il passo lento".&nbsp;

È dura la salita, ma la lumachina continua a ripetersi che "chi va piano, va sano e va lontano". E piano piano riesce ad arrivare in cima, dove incontra il gufo e gli chiede perché è così lenta, il gufo le risponde che il guscio è il motivo. Spero che la lumachina riesca a trovare un suo nome e che capisca il motivo della sua lentezza. Rachele Ferloni&nbsp;

Il gufo e la lumachina sono animali che hanno in comune come caratteristica la lentezza.&nbsp; La lentezza è un vantaggio perché fare le cose con calma ci aiuta a riflettere e a goderci tutti i particolari di determinate situazioni..&nbsp; Sicuramente la lumachina troverà tutte le risposte alle sue domande intraprendendo il suo percorso con coraggio. Brava Lumachina 🐌❤️!&nbsp; P. S. Nella mia foto c'è uno spoiler😂!&nbsp; Giulia Rosa

Poi, le due amiche, hanno incontrato LA STRADA!

A me è piaciuto tanto quando la lumaca scopre che se non era lenta non poteva incontrare la tartaruga e quindi non poteva scoprire la strada. Ma la lumaca oltre a essere ribelle è anche generosa perché vuole avvertire le altre lumache del pericolo della strada anche se le sue compagne la avevano offesa. Alessia

Mi ha colpito il fatto che la lumaca, pur essendo offesa dalle sue compagne, si rimette in viaggio verso di loro per avvisare del pericolo della strada. lo trovo un bel gesto di amicizia. L’altro giorno camminando ho visto sul marciapiede una lumaca che lentamente, molto lentamente andava chissà dove, magari stava raggiungendo le sue compagne! Lorenzo S.

Lorenzo S. Leggendo questi capitoli ho pensato che gli uomini modificano l’ambiente naturale senza pensare alla vita degli animali che ci vivono. Questa cosa&nbsp;è molto triste soprattutto perchè non c’è sempre una lumachina come Ribelle che avvisa le compagne e quindi davvero tutte le volte che l’uomo costruisce ci potrebbe essere una strage di animaletti indifesi.

Questi capitoli mi sono un po’ piaciuti e un po’ no. Mi sono piaciuti perché sono felicissima che la lumachina inizi a scoprire i motivi della propria lentezza, sono felice anche che abbia avvisato tutti gli esseri del prato del pericolo, anche se è proprio per questo che non mi sono piaciuti, in un certo senso. Vorrei che gli umani potessero parlare con le lumache e con tutti&nbsp;gli abitanti del prato perché sono sicura che gli scarafaggi,&nbsp;le formiche, ma soprattutto le lumache, chiederebbero loro di non invadere il loro territorio con l’asfalto. Anche stavolta, come nel primo capitolo, le lumache hanno un brutto atteggiamento con la lumachina, ad esempio, prima la volevano cacciare dal prato e poi la prendevano in giro sulle sue domande, cioè sulla sua curiosità. Vorrei che le altre lumachine, più giovani e più vecchie, dessero più importanza a ciò che dice la lumaca “Ribelle”.

In questo tempo di coronavirus ho imparato a mettere la mascherina, a stare distanziato, a lavare più spesso le mani per non far ammalare i miei nonni o qualcun altro.&nbsp; Ho ammirato le maestre che stanno davanti al computer per prepararci le lezioni e aiutarci, magari non gli piace nemmeno, ma lo fanno per non lasciarci soli. Ho imparato che bisogna aiutarci e che noi è una parola importante perché solo insieme si può andare avanti bene. Ho imparato che bisogna rispettare le regole per il bene di tutti. Giosuè

In questo periodo particolare della nostra vita ho imparato e scoperto cose belle e cose brutte. Quando tutti erano in casa e non potevano uscire si poteva stare con le finestre aperte senza sentire il rumore delle macchine e sentire solo i rumori della natura. Ho notato che c’erano più animali sia nei giardini che nelle strade.&nbsp; In casa, per passare il tempo, abbiamo fatto giochi nuovi e anche imparato ricette golose. Le cose brutte sono state che non ho potuto vedere i miei amici, giocare con loro e non vedere i miei nonni e i miei zii. Anche adesso che si può uscire ci sono tante regole da rispettare e non sempre è facile fare le cose che prima ci sembravano scontate. Mattia O.

Io mi sono chiesta rileggendo la storia,il perchè la lumaca si pone tante domande e cerca delle risposte. Ho scoperto che porsi domande è una cosa naturale che fanno tutti ,per scoprire il senso della propria vita. Ma sono le persone curiose che si pongono molte più domande ed è proprio la curiosità ,che mantiene la mente sempre più in forma rendendola sempre più forte e la vita per loro non è noiosa. Piccola rima&nbsp;&nbsp; La lumaca poverina, ha molte domande nella testina. Triste,triste va nel prato, e trova il gufo appollaiato. Tante domande gli farà, &nbsp;quando a lui si avvicinerà. E,Il gufo tante risposte le darà, ma la lumaca non le accetterà. Arianna B.

La lumaca è molto coraggiosa, curiosa, con tanta voglia di scoprire e imparare... proprio come noi bambini! Riccardo

Mi ha colpito molto una frase del capitolo V: "Grazie Memoria, ti porterò sempre con me".&nbsp; L'amicizia è un valore importante. L'affetto che si prova per un amico dura per sempre.&nbsp; È un sentimento sincero che supera ogni genere di ostacolo e distanza. Per questo le amicizie vere si portano nel cuore.&nbsp;

Ecco un inno all'amicizia: "Dice un proverbio dei tempi andati “Meglio soli che male accompagnati”. Io ne so uno più bello assai: “In compagnia lontano vai”. Dice un proverbio,chissà perché: “Chi fa da solo fa per tre”. Da questo orecchio io non ci sento: “Chi ha cento amici fa per cento!”. Dice un proverbio ormai da cambiare: “Chi sta solo non può sbagliare!”. Questo,io dico, è una bugia: “Se siamo tanti si fa allegria!”. G. RODARI&nbsp; Giulia R.&nbsp;

Memoria, sei un’amica importante e lo sarai per sempre!!!&nbsp;&nbsp;&nbsp; Anna Dall’Ava

Il mio nome, Andrea, significa uomo forte e coraggioso, ma anche io a volte ho paura, proprio come Ribelle.&nbsp; Le cose che non conosciamo sono quelle che ci spaventano di più, per questo è importante avere qualcuno come Memoria che ci stia vicino e ci aiuti a crescere. Io sono fortunato perchè oltre alla mamma e al papà ho due fratelli più grandi e tanti amici. Andrea T.

Lumaca,lumachina, dove vai questa mattina? Lenta ,lenta adesso vado a giocare un po’ nel prato. E quando stanca mi sentirò sotto il calicanto mi riposerò. Arianna Bovolenta.

Ecco le lumachine del mio giardino! Vanno lente lente perchè trasportano&nbsp;la loro casetta che le protegge sempre da tutti i pericoli. Anche noi ora ci stiamo difendendo da un pericolo restando nelle nostre case, il posto più sicuro e amorevole che esista! Silvia Zaccaria

Al termine del suo lungo viaggio, la nostra amica lumachina ha scoperto l'importanza della lentezza ed ha imparato tante cose. E VOI? Cosa avete imparato al termine di questo "particolare" periodo che abbiamo vissuto?

In questo periodo particolare, tutti noi abbiamo dovuto rallentare la nostra vita veloce e piena di impegni, per tanto tempo abbiamo dovuto restare nelle nostre case e abbandonare le cose che facevamo ogni giorno. Questo periodo “LENTO” mi ha insegnato che la salute è un bene preziosissimo, che il tempo passato con la propria&nbsp; famiglia è bellissimo&nbsp; e che tutte le cose che prima sembravano normali non lo erano affatto. Mi è mancata tanto la scuola, le mie maestre, i miei compagni, le mie amiche, la piscina e gli abbracci e i baci dei miei nonni. Anche a me come alla lumachina è servita questa lentezza, ora tutte queste cose normali le vivrò con più attenzione, ricordando che sono&nbsp; speciali! Silvia Zaccaria 4^B

Del 6° capitolo mi è piaciuto quando la lumaca ha avvisato le formiche del pericolo che&nbsp;correvano e loro l'hanno ringraziata. Dovrebbero ringraziare la sua lentezza e la sua generosità verso gli altri.&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Lorenzo R.

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