Classe de 3e bilangue du collège 
La Sine à Vence, dans le cadre d'un projet interdisciplinaire "Mi ricordo" (je me rappelle) portant sur la vie des jeunes pendant le fascisme et la II guerre mondiale

Diario di Alessandro

28 febbraio 1941 Mio padre è stato arrestato. Da due giorni non tornava a casa. Mamma mi diceva che era occupato... non voleva spiegare niente... ma in realtà aiutava la Resistenza poiché procurava falsi documenti a ebrei. È difficile per me immaginare la vita senza mio padre. Ormai è in prigione, solo perché ha combattuto per ciò in cui credeva.

Io sono molto in collera, devo fare qualcosa anch'io! Devo combattere contro tutte queste ingiustizie! Prima Chiara, e adesso mio padre! I fascisti distruggono tutto!

30 aprile 1945 Caro Diario, Ho ritrovato anche alcuni amici. Aboubakar ripete sempre : "Adesso siamo liberi !". Abbiamo mangiato molta&nbsp;pizza&nbsp;stasera. Durante la festa, i soldati americani hanno portato una bevanda che si chiama " la Coca Cola " e alcuni " Chewing gum&nbsp;" : quando abbiamo un " Chewing gum " in bocca, dobbiamo masticare e dopo un po' possiamo fare bolle ! Ma sono sempre un po' triste e preoccupato : dove si trova mio fratello ? E vivo ? O... Dov'è Chiara? Non posso immaginare il peggio...

Come ricostruiremo, dopo questa guerra sporca, le case, le chiese, le scuole? Madre di dio ! Le difficoltà non sono finite! Mia sorella è venuta accanto a me e ha detto : "Non preoccuparti! nostro fratello tornerà a casa fra pochi giorni, adesso&nbsp;dobbiamo divertirci!"

23 marzo 1940 Caro diario,&nbsp; Stamattina ero a scuola, la scuola diventa sempre più dura. Ho visto ancora molti rittrati di Mussolini, come da anni. Ci sono anche le "giornate Ballila" : impariamo ad essere un buon soldato. Devo anche portare armi di legno, durante le vacanze e anche il sabato.&nbsp; Facciamo molto sport con i nostri amici, ci piace questa pratica ma non voglio diventare un soldato! La guerra mi spaventa. Tutti ne parlano.

Nei week-end preferirei fare sport con i miei amici e andare in bicicletta!

Antony, Youssef, Macéo, Paul, Enzo Caro diario,&nbsp; La mattina ero a scuola, ho natato che la scuola è diventata sempre più dura. Ho visto molti rittrati di mussolini;&nbsp; &nbsp;Ci sera&nbsp; IMPARFAIT (= il y avait) anche le "giornate Ballila" che consistevano nell'impare ad essere un buon soldato. &nbsp;ero anche obbligatia a partare armi di legro, durante le feste e anche il sabato.&nbsp; &nbsp;tacciamo melto sport con i nostri amici,ci piace queste pratica ma il fatto che stia per essere in saldato non mi piaciuto. Nei week-end mi piacerebbe fare sport con i miei amici e fare della bicicletta.

20 novembre 1940 Caro diario, Nascondiamo la famiglia di Chiara da due mesi. Chiara ha due fratelli, si chiamano Aaron e Elio. E una sorella (bellissima) chiamata Eva. Sono nascosti&nbsp;nella soffita di casa mia. Salgono da una botola nell'amardio della camera.&nbsp; La famiglia è molto spaventata di essere denunciata e mandata nei campi di internamento.&nbsp; Io paura anche per loro.&nbsp;&nbsp; Io&nbsp;vado a cercare cibo tutti i mercoledì per la famiglia di Chiara. Devo sbrigarmi e essere discreto per non farmi notare. Solo un dubbio e possiamo essere denunciati. Non voglio che la famiglia di Chiara sia mandata nei campi, li amo molto. Tremo anche per la mia famiglia...

9 dicembre 1940 Eva si confida spesso con mi. Ha paura per se stessa e per la sua famiglia. La loro vita quotidiana è ripetitiva, non devono fare rumore e essere il più discreti possibile. Così leggono, giocano in silenzio, le persiane chiuse e sussurrano. Siamo una squadra e ci sosteniamo. È stato necessario stare uniti per essere più forti insieme. Voglio tanto bene ad Eva, anche un po' più che dell'amicizia, io spesso la raggiungo in soffitta. Ci siamo divertiti, ci ha permesso pensare a qualcos'altro insieme.&nbsp; Purtroppo ieri quando portavo discretamente cibo a casa, ho incontrato lo sguardo della vicina di casa, la Signora Roberta. Sembrava diffidente come se sospettasse qualcosa...

18 maggio&nbsp; 1942&nbsp; Gli altri partigiani e io, ci siamo installati in campagna in una piccola casa bianca con una cucina, due camere e un bagno. A casa, Anna e Paolo, i nostri capi, cucinano per tutti. Abbiamo paura, quasi sempre. Però, lassù in campagna, siamo anche felici. Ci sono alcuni sorrisi.

10 giugno 1942 Oggi io, Federica e Pietro (partigiani ma anche amici miei) abbiamo aiutato a distruggere un ponte. Per strada abbiamo incontrato soldati della milizia, e ci siamo nascosti. Quando siamo arrivati al ponte, abbiamo visto due partigiani preparare le bombe e li abbiamo aiutati. Il ponte è esploso e eravamo felicissimi. Ma non avevamo visto che due soldati fascisti erano scesi dal treno prima che cadesse. Così hanno ucciso tre partigiani. Eravamo terrorizzati e siamo tornati di corsa a casa. Odio questa guerra. Ma non mollerò.

26 aprile 1945 Ieri sorvegliavo la pianura con altri partigiani. Ma quando siamo saliti&nbsp;su una piccola collina, abbiamo guardato in lontananza&nbsp;:&nbsp;c'eravano molti carri e soldati americani che arrivavano nella notra direzione ! Siamo scesi di corsa verso la città, da tre anni non vedevo più la mia famiglia! Quando sono tornato&nbsp;a casa, mamma piangeva di gioia, ha gridato il mio nome e mi ha abbracciato. Ha detto : ''I fasciti sono partiti !''

I soldati americani sono arivati&nbsp;nella città&nbsp;con grandi&nbsp;carri. Sono affascinato, i carri sono molto imponenti. Facciamo la festa sulla grande piazza. Non vedo più la nostra vicina di casa. Pare che sia fuggita per scappare con i soldati fasciti.&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;

Cari lettori, Siamo gli alunni della Scuola Media LA SINE, situata nella città di Vence. Abbiamo studiato quest'anno, in storia e italiano con le professoresse Ciais e Duhamelle, una lezione sui regimi totalitari, più precisamente sul posto dei giovani durante questo difficile periodo. Vi raccontiamo in questo libro la vita di Alessandro, un ragazzo della nostra età, che avrebbe potuto vivere durante il periodo fascista e la seconda guerra mondiale.

Gli alunni della classe italien bilangue (3e2 - 3e3 - 3e4) 2022 - 2023

26 maggio 1940 Oggi, ho fatto un giro in bici con mio fratello e la sua migliore amica. Siamo saliti&nbsp; su una collina e abbiamo passeggiato nella foresta. Abbiamo anche mangiato un panino. Era troppo buono! Era un giorno incredibile perché ci siamo divertiti, c'era un bel sole, e&nbsp; abbiamo incontrato un amico.

18 luglio 1940 Caro Diario, Mio fratello parte alla guerra.&nbsp; Nostra sorella è triste e piange molto e mia madre è molto sconsolata. Lui sta facendo le valigie. Mio fratello aveva appena compiuto 18 anni il 19 gennaio scorso. Purtroppo deve partire alla guerra&nbsp;e con lui partirà il suo migliore amico, Aboubakar. Ci mancherà tanto.

10 dicembre 1940 Caro Diario, Oggi,&nbsp;quando mi sono alzato ho sentito qualcuno bussare alla porta e mamma ha aperto. Erano i fascisti e sono stato terrorrizato. Ho molta paura&nbsp; perché nascondo la famiglia intera di Chiara e che è ebrea.&nbsp; Sospetto la Signora Roberta di averci denunciati, perché l'ho vista guardare sorridendo dalla finestra quando i fascisti sono usciti di casa mia. I fascisti sono partiti senza trovare nessuno, per fortuna. Però ormai, il padre di Chiara non vuole più rimanere a casa nostra, vuole fuggire all'estero per proteggere i suoi figli, e anche per proteggere la mia famiglia.

26 dicembre 1940 Ecco, sono partiti. Temo di non rivederli mai più.

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