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L'UOMO CHE PIANTAVA GLI ALBERI
Noi del gruppo abbiamo letto tutto il libro
dividendoci le parti e leggendole con espressività:
L'UOMO CHE PIANTAVA GLI ALBERI di Joan Giono.
Poi ognuno ha scelto una parte del testo,
spiegando il motivo della sua scelta.
Abbiamo inserito delle immagini secondo noi adatte.
Finalmente abbiamo scritto le pagine del book,
utilizzando Book Creator.
dividendoci le parti e leggendole con espressività:
L'UOMO CHE PIANTAVA GLI ALBERI di Joan Giono.
Poi ognuno ha scelto una parte del testo,
spiegando il motivo della sua scelta.
Abbiamo inserito delle immagini secondo noi adatte.
Finalmente abbiamo scritto le pagine del book,
utilizzando Book Creator.
COSTITUZIONE ITALIANA
Art.9.
La Repubblica promuove
lo sviluppo della cultura
e la ricerca scientifica
e tecnica.
Tutela il paesaggio
e il patrimonio storico
e artistico
della Nazione.
Art.9.
La Repubblica promuove
lo sviluppo della cultura
e la ricerca scientifica
e tecnica.
Tutela il paesaggio
e il patrimonio storico
e artistico
della Nazione.
L’UOMO CHE PIANTAVA GLI ALBERI
L’uomo che piantava gli alberi, il protagonista, viene descritto
così dal narratore, Jean Giono:
L’uomo che piantava gli alberi, il protagonista, viene descritto
così dal narratore, Jean Giono:
Ho scelto questo parte perché descrive la personalità di un uomo, che anche in povertà rimane generoso e altruista.
Perché la personalità di un uomo riveli qualità veramente
eccezionali, bisogna avere la fortuna di poter osservare la sua azione nel corso di lunghi anni.
Se tale azione è priva di ogni egoismo, se l’idea che lo
dirige è di una generosità senza pari, se con assoluta
certezza non ha mai ricercato alcuna ricompensa e per di
più ha lasciato sul mando tracce visibili, ci troviamo allora,
senza rischio d’errore, di fronte a una personalità
indimenticabile.
eccezionali, bisogna avere la fortuna di poter osservare la sua azione nel corso di lunghi anni.
Se tale azione è priva di ogni egoismo, se l’idea che lo
dirige è di una generosità senza pari, se con assoluta
certezza non ha mai ricercato alcuna ricompensa e per di
più ha lasciato sul mando tracce visibili, ci troviamo allora,
senza rischio d’errore, di fronte a una personalità
indimenticabile.
Questa parte mi è piaciuta perché descriveva bene la casa e anche un po' il carattere
del pastore e del cane.
Il pastore se ne stava silenzioso e solitario, ma allo stesso tempo generoso.
del pastore e del cane.
Il pastore se ne stava silenzioso e solitario, ma allo stesso tempo generoso.
L’uomo parlava poco, com’è nella natura dei solitari, ma lo si sentiva sicuro di sé e confidente in quella sicurezza. Era una presenza insolita in quella regione spoglia di tutto.
Non abitava in una capanna ma in una vera casa di pietra, ed era evidente come il suo lavoro personale avesse rappezzato la rovina che aveva trovato al suo arrivo.
Il tetto era solido e stagno. Il vento che lo batteva faceva sulle tegole il rumore del mare sulla spiaggia. La casa era in ordine, i piatti lavati, il pavimento di legno spazzato, il fucile ingrassato; la minestra bolliva sul fuoco.
Notai anche che l’uomo era rasato di fresco, che tutti i suoi bottoni erano solidamente cuciti, che i suoi vestiti erano rammendati con la cura minuziosa che rende i rammendi invisibili. Divise la minestra con me e, quando gli offrii la borsa del tabacco, mi rispose che non fumava.
Il suo cane, silenzioso come lui, era affettuoso senza bassezza.
Era rimasto subito inteso che avrei passato la notte da lui; il villaggio più vicino era a più di un giorno e mezzo di cammino.
Non abitava in una capanna ma in una vera casa di pietra, ed era evidente come il suo lavoro personale avesse rappezzato la rovina che aveva trovato al suo arrivo.
Il tetto era solido e stagno. Il vento che lo batteva faceva sulle tegole il rumore del mare sulla spiaggia. La casa era in ordine, i piatti lavati, il pavimento di legno spazzato, il fucile ingrassato; la minestra bolliva sul fuoco.
Notai anche che l’uomo era rasato di fresco, che tutti i suoi bottoni erano solidamente cuciti, che i suoi vestiti erano rammendati con la cura minuziosa che rende i rammendi invisibili. Divise la minestra con me e, quando gli offrii la borsa del tabacco, mi rispose che non fumava.
Il suo cane, silenzioso come lui, era affettuoso senza bassezza.
Era rimasto subito inteso che avrei passato la notte da lui; il villaggio più vicino era a più di un giorno e mezzo di cammino.