Cagliari da scoprire
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Cominciamo con un bel volo panoramico. Nel video sono indicati alcuni dei monumenti più importantiLoading...
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La lunga storia della cittàLoading...
LE ORIGINI
Zona di insediamento sin dal Neolitico, probabilmente edificata in età nuragica, fu emporio e colonia Fenicia (Tiro) dal VII sec. a.C. poi, conquistata dai cartaginesi nel 510 a.C., divenne un importante centro commerciale.
Presso la Sella del Diavolo sono stati trovati reperti risalenti al neolitico.
Fonti:
https://it.wikipedia.org/wiki/Storia_di_Cagliari
http://www.treccani.it/enciclopedia/cagliari/
https://it.wikipedia.org/wiki/Storia_di_Cagliari
http://www.treccani.it/enciclopedia/cagliari/
Nella laguna di Santa Gilla si sviluppò probabilmente il primo nucleo abitativo della colonia fenicia.
LE ORIGINI
La necropoli di Tuvixeddu è la più grande necropoli punica ancora esistente[2]
Secondo Gaio Giulio Solino, scrittore latino del III secolo, la città di Caralis venne fondata dall'eroe grecoAristeo[1], figlio del dio Apollo e della ninfa Cirene, giunto in Sardegna dalla Beozia
Fonti:
https://it.wikipedia.org/wiki/Storia_di_Cagliari
http://www.treccani.it/enciclopedia/cagliari/
https://it.wikipedia.org/wiki/Storia_di_Cagliari
http://www.treccani.it/enciclopedia/cagliari/
Il mito di Aristeo fondatore di Caralis potrebbe risalire ad antichi contatti tra la civiltà nuragica e quella micenea[3]
I romani a Cagliari
«Caralis, si distende in lunghezza ed insinua fra le onde un piccolo colle che frange i venti opposti. Nel mezzo del mare si forma un porto ed in un ampio riparo , protetto da tutti i venti , si placano le acque lagunari»
(Claudio Claudiano, I,520 , IV sec d.C.)
(Claudio Claudiano, I,520 , IV sec d.C.)
Krly divenne romana nel 238 a.C., dopo la prima guerra punica.
Carales divenne poi capitale della provincia di Sardegna e Corsica e nel 46 a.C. (o nel 38 a.C. secondo altre fonti) venne elevata al rango di Municipium quando lo stesso Cesare le concesse questo status come riconoscimento della sua fedeltà durante il sanguinoso conflitto con Pompeo. Tutti i Caralitani ottennero la cittadinanza romana.
Carales divenne poi capitale della provincia di Sardegna e Corsica e nel 46 a.C. (o nel 38 a.C. secondo altre fonti) venne elevata al rango di Municipium quando lo stesso Cesare le concesse questo status come riconoscimento della sua fedeltà durante il sanguinoso conflitto con Pompeo. Tutti i Caralitani ottennero la cittadinanza romana.
Anfiteatro romano capace di contenere circa 10.000 spettatori
I Romani a Cagliari
A Caralis c'erano templi, terme, ville e acquedotti che la rifornivano di acqua sorgiva. Ma la città era fornita fin dall'epoca punica anche di numerose e grandi cisterne scavate nella roccia, tuttora visibili.
All'uscita della città, lungo la via principale accanto alla necropoli punica, furono costruiti mausolei sepolcrali, come quello (conosciuto come Grotta della Vipera) dedicato ad Attilia Pomptilla, fatto edificare dal marito Cassio Filippo , con pareti ornate da un imponente ciclo di carmina in lingua greca e latina, considerati la prima opera letteraria prodotta in Sardegna, l'inizio della storia letteraria dell'isola.
I Romani a Cagliari
Fra le principali attività economiche ricopriva un ruolo primario quella dell'estrazione del sale che veniva estratto nelle saline fra Caralis e Quartu (attive ancora oggi) e poi esportato nelle altre province dell'Impero.
La città, anche nel periodo romano, benché amministrata dal prefetto della provincia, mantenne delle istituzioni di origine cartaginese come i Sufeti , magistrati che vennero eletti annualmente fino al periodo della concessione del "municipium". In tale occasione, secondo alcuni studiosi, fu coniata una moneta con i nomi degli ultimi due sufeti della città.
La città, anche nel periodo romano, benché amministrata dal prefetto della provincia, mantenne delle istituzioni di origine cartaginese come i Sufeti , magistrati che vennero eletti annualmente fino al periodo della concessione del "municipium". In tale occasione, secondo alcuni studiosi, fu coniata una moneta con i nomi degli ultimi due sufeti della città.
Saline di Molentargius